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Autore: Sofy97    04/12/2011    5 recensioni
Dopo quell episodio al liceo non avevo più provato niente del genere per un ragazzo. Era qusi incredibile. Non riuscivo a stargli lontana. Quando non lo potevo vedere mi sentivo male per quanto mi mancava. Lo pensavo così tanto che quasi riuscivo a incontrarlo nei sogni...
Che cosa strana vero?
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: L, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano le 8.00 e stavo consumando la mia abituale colazione in un bar sotto casa mentre finivo alcune tavole a colori del manga che avrei dovuto consegnare quella mattina stessa. Come sempre ero truccata e vestita di nero con i miei soliti anfibi borchiati e il mio collare. Mentre stavo mangiando la torta ripiena con panna e fragole vidi, con la coda dell'occhio, un ragazzo con una postura gobba che si guardava intorno con aria stranita. Dopo un pò il ragazzo mi si avvicinò e mi chiese:
"E' libero questo posto?"
"Sì sì..." dissi io con aria distratta continuando a disegnare. Egli si sedette difronte a me accovacciandosi sulla sedia tenendo le gambe vicine al petto. A un certo punto alzai la testa e notai che mi stava fissando con gli occhi sbarrati e il pollice appoggiato sul labbro inferiore della bocca. Lo guardai bene e notai che aveva una carnagione pallidissima, delle profonde occhiaie e i capelli molto spettinati, mi sembrò quasi un bambino smarrito. Dopo poco arrivò un cameriere con un'altro pezzo di torta alle fragole che posò davanti al ragazzo il quale, molto lentamente, cominciò a portarsela alla bocca tramite un cucchiaino tenuto con la punta delle dita. Continuammo a fissarci l'un l'altra per cinque interminabili minuti. A rompere il silenzio fu lui che mi chiese:
"Cosa stai disegnando?"
"Sto finendo le tavole a colori di un manga." Risposi io. Silenzio. 
"Come ti chiami?" chiesi io per superare il silenzio imbarazzante.
“Ryuzaki. E tu?” rispose lui in modo freddo fissando i miei disegni.
“Sofia.” Risposi
“Da dove vieni? Hai un accento strano...” continuò lui
“Dall'Italia, e tu? Nemmeno tu hai l'accento giapponese.”
“Da Londra. Quanti anni hai?” Chiese incuriosito
“Diciotto, diciannove tra una settimana, tu?”
“Venti. Sei brava a disegnare...” Rispose. Io arrossii, guardai distrattamente l'orologio e mi accorsi che erano già le 9.00. Quasi mi strozzai dicendo: 
“Devo correre al lavoro!” e raccolsi le mie cose. Ryuzaki, prima che scappassi via, mi chiese:
“Potresti darmi il tuo numero di telefono?”
Tirai fuori dalla borsa il mio biglietto da visita e, appoggiandolo sul tavolino, dissi:
“Scusa ma devo scappare, ecco il mio biglietto da visita. Ciao e a presto!” Dissi correndo via.  
 
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*Note autrice*

 
Questo è il primo capitolo della mia prima storia su EFP, spero vi sia piaciuto. Ringrazio di cuore Samy97 che mi ha aiutato a scrivere. Vi prego di continuare a seguirmi. Recensitemi ma siate clementi. Grazie e al prossimo capitolo!
  
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