Disclaimer: Bleach non mi appartiene.

Wannabe Heroes

Kurosaki.

Mantella nera.

Per Karin era chiaro che il loro cognome da solo presagiva la loro futura grandiosità, se non la loro corrente grandiosità. Ma il colore -nero, che era figo, a modo suo- sembrava implicare che sarebbero stati una sorta di antieroi.

Karin sapeva che Ichi-nii era già sulla buona strada verso la vera grandiosità, se non c'era già arrivato. Era un peccato che non avesse il costume giusto, perché lei avrebbe pagato per avere e fatto ottimi affari vendendo una foto del suo fratellone in elastam.

Poteva immaginarsi a seguire i passi di Ichi-nii, evitando l'ideale materiale occidentale.

Ma non poteva immaginarsi Yuzu come un antieroe.

Di certo, sua sorella era un eroe, nessun dubbio al riguardo. Ma era di un tipo diverso rispetto al fratello maggiore.

“Ne, Karin-chan” brontolò Yuzu, rimescolando la farina per i biscotti, il dessert di quella sera. “Cos'è quello sguardo?”

“Niente” ghignò, attenta a non toccare nessun arnese da cucina. Forse aveva a che fare con lo yin-yang o qualcosa del genere, ma Karin aveva una sfortuna nera in cucina.

“Aw, Karin!” La Kurosaki più giovane arricciò il naso. “Dimmelo!”

“Va bene” cedette Karin, divertita. “Stavo solo pensando a che tipo di antieroe saresti”

“Hmm” rimuginò Yuzu, battendo le palpebre per poi riprendere a preparare i biscotti. “...Credo uno che darebbe cupcake ai criminali?”

“...non è molto antieroico” sospirò Karin, scuotendo la testa.

“Salvare i poveri?”

“Nuh-uh”

“Sfamare i senzatetto?”

“Non sei neanche vicina all'antieroismo”

“Okay...” Riflettendo a lungo e intensamente, Yuzu mise la teglia di biscotti pronta nel forno. “Che ne dici di questo: picchierei i criminali che fanno del male ai poveri e che privano i senzatetto di cibo e poi..Poi, quando sono in prigione, userei i miei poteri di travestimento per portare loro dei cupcake. E non saprebbero mai che sono stata io. Due diversi travestimenti per due diverse occasioni, dopotutto”

Se non altro, Yuzu guadagnava punti per provarci.

“...picchieresti davvero un criminale?” Alzò un sopracciglio, cercando di immaginare una Yuzu amorale e fallendo nell'intento.

“Metti in dubbio la mia grandiosità?” Yuzu provò la posa del supereroe e ci riuscì spettacolarmente. Smaccata falsità e sorriso smagliante raggiunti.

“La tua grandiosità? No, mai” sogghignò Karin: quando aveva iniziato ad usare 'miticità', Yuzu aveva disapprovato la parola. Apparentemente, non se ne ricordava. “Il tuo antieroismo? Sì”

“Be'” Le guance della giovane biondina arrossirono. “Cosa c'è di male nell'essere un eroe?”

Veloce, Karin replicò. “Niente. Tu sei già un supereroe”

Chi altro poteva calmare le sue paure e preparare pasti così deliziosi? Chi altro si sarebbe unito agli atti melodrammatici del vecchio senza sentire la vergogna? E chi altro si sarebbe preoccupato tanto quanto Yuzu, il loro personale supereroe e dea domestica? Anche se a volte più vittima che eroe, spesso data per scontata e poco apprezzata.

“Grazie, Karin-chan” sorrise Yuzu, giusto mentre il profumo dei biscotti fatti in casa iniziava ad aleggiare nell'aria.

Avrebbero parlato del design del suo costume un altro giorno, quando Karin sarebbe stata dell'umore per dei super mitici waffles.

NdT

Un grande grazie a SunnySideOfTheStreet, che, nonostante la reticenza data dalla praticamente nulla conoscenza del fandom, mi ha fatto la grazia non solo di betare questa storia, ma anche di calmare il mio iniziale e devastante entusiasmo. Doumo.

Trovate la storia originale qui: http://www.fanfiction.net/s/6028522/1/wannabe_heroes

Grazie a chi ha letto, scelto, ricordato, preferito e soprattutto recensito!

Ja ne,

name