Titolo: Rianimare i morti

Fandom: The walking dead (fumetto)

Pairing: Rick/Shane

Rating: PG15

Genere: drammatico, introspettivo

Avvertimenti: zombie, slash, violenza

Info: per il prompt "Morsi" della mia tabella del bingo_italia.

Info2: SPOILER. Nel caso non fosse chiaro: SPOILER. Questa storia non si basa sul telefilm, ma su un evento del numero 4 della serie italiana del fumetto (indicativamente i numeri 22/24 delle uscite americane). Non spoilera quanto accadrà nella serie tv, ma leggete a vostro rischio e pericolo.

Info3: la storia è scritta da iPad, perciò è facile che sia piena di errori D:

Disclaimer: The Walking Dead non mi appartiene e questa è un'opera di fan.

Lori pianse quando Rick lasciò la prigione per l'ennesima volta, ma non poté fare altro che ingoiare il groppone che aveva in gola e stringere la sua mano sulla piccola spalla di Carl e guardare il marito salire in macchina e andarsene via da solo. Indossava una tuta anti sommossa, aveva con sé il fucile, ma... Cazzo, aveva ancora una mano sfasciata e non poteva affrontare tutta la massa di vaganti là fuori.

Però aveva imparato a preoccuparsi molto meno, in fondo era consapevole che prima o poi sarebbe tornato. Voltò dunque le spalle al cancello che Thyreese e Otis stavano chiudendo dietro a Rick, per evitare che la massa di morti viventi si riversasse all'interno della prigione federale che era diventata la loro casa.

"Tornerà, vedrai. Vuoi che ti porti qualcosa?" le chiese Carol raggiungendola, ma Lori scosse la testa. Aveva solo voglia di sedersi, ormai non reggeva più quella pancia enorme e la donna innamorata di lei era l'ultima cosa che si sentiva in grado di affrontare.


 

Dopo quella scoperta, Rick non ne aveva potuto fare a meno. Aveva avvertito l'impellente necessità di tornare indietro e farlo.

Doveva ammazzare Shane e finalmente in maniera definitiva.

L'angoscia nel sapere che tutti loro, presto o tardi, sarebbero diventati morti viventi anche senza essere morsi, lo aveva divorato dentro, lentamente ogni giorno di più e lo faceva sentire impotente di fronte all'enormità di dolore che si prospettava essere il loro futuro.

Tornare in quel posto fu più semplice del previsto. Se sei inseguito da un'orda di zombie la strada ti sembra più lunga, ma gli fu sufficiente superare la fattoria di Hershell per ritrovare il punto dove Shane eleva creato il primo accampamento, quello in cui era arrivato grazie a Glenn dopo che si era risvegliato in ospedale. E il punto dove Rick aveva ammazzato Shane non era poi così distante, tutto sommato.

"Avanti bastardo, lo so che sei qui" Rick era sceso dalla macchina e aveva parcheggiato a pochi metri da dove aveva seppellito il corpo dell'ex amico e si inginocchiò vicino al cumulo smosso nei pressi. "Dai, fottuto maledetto. ti ho messo solo un paio di centimetri di terra su quella testa malata."

Attese in silenzio, tendendo le orecchie per riconoscere qualunque suono, che non si fece attendere. Il grattare delle unghie di Shane che cercava di uscire dalla tomba arrivò in fin troppo breve tempo. Lentamente l'uomo riemerse, fissando il vuoto, ma fiutando la carne viva di Rick. Emise qualche suono inarticolato, ma sembrava persino sorpreso, nonostante Rick sapesse benissimo che era impossibile. Era morto e lo aveva ucciso lui, un colpo di fucile nemmeno troppo accidentale, con somma gioia.

"E così eccoti qui, Shane. Zombie senza neppure essere stato morso, è stata una sorpresa anche per me. Lo so cosa hai fatto e so cosa avresti continuato a fare se io non fossi tornato, ma in fondo non posso dare la colpa né a te, né a Lori" iniziò Rick, storcendo la bocca. Shane era ancora in buone condizioni, non sembrava neppure morto, se si ignorava il pallore, gli occhi spenti e una certa fame di carne umana non del tutto normale. "Non ti biasimo, ma resta il fatto che io e te... Io e te siamo stati insieme e nonostante ci abbia goduto a farti fuori - Cristo, non mi ero mai incazzato così tanto in vita mia - devo risolvere questa cosa."

Rick si alzò in piedi e afferrò Shane per le braccia, tirandolo in piedi. Subito il morto cercò di morderlo, ma Rick lo spinse contro la macchina, stordendolo per un paio di istanti. "Smettila idiota. Fa più male a me che a te, cosa credi?"

Stranamente Shane si placò, rimanendo immobile senza tentare di morderlo. Per assurdo sembrava quasi che stesse ad ascoltarlo e dio sapeva solo se mai fosse stato vero. "Graurg."

"Sì, graurg. Ora taci." Prese fiato, tenendolo fermo con una mano. "Io ti amavo, ok? Per quanto tu fossi uno stronzo bastardo io ti ho voluto bene e... e ho anche fatto sesso con te. Lo so, forse non avrei dovuto, ma davvero, io ti amavo. Per cui voglio ringraziarti per esserti preso cura della mia famiglia, anche se l'idea che tu e Lori abbiate scopato mi uccide. Non per lei, non sono mai stato geloso, ma per te. Comunque volevo dirti che abbiamo trovato un posto. È una prigione federale, ci metteremo un po' a ripulirla, ma staremo bene. Mi manchi, vorrei ammazzarti una seconda volta."
Shane grugnì qualcosa e a Rick parve un suono bellissimo. E teneva anche la bocca chiusa.
Fu piuttosto breve in realtà. Rick estrasse la pistola e sparò alla testa di Shane mentre lo baciava. Pulito, rapido e senza morsi.
Mentre le lacrime gli scendevano dagli occhi, lo sceriffo spostò il corpo dell'amico nella buca in cui lo aveva sepolto. Risalì velocemente in macchina e fuggì via, ignorando gli erranti richiamati dal suono della pistola.
Aveva fatto quello che doveva fare, poteva anche tornare a casa.

FINE