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Autore: berserker eagle    05/12/2011    2 recensioni
Svegliarsi e trovare la casa vuota, abbandonata a se stessa, nessuno a chiamarti, nessuno a salutarti, nessun tipo di vociare.
A Sandra non è mai successo, fino ad ora.
Chi può cancellare il freddo che permea le stanze della sua casa?[Dedicata ad Aki ed Amy]
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Sandra si svegliò di scatto.
La stanza dove si trovava la Capopalestra era immersa nell’oscurità, solo una sottile lama di luce sfuggiva alla morsa delle tende, che coprivano completamente le finestre del locale.

Buio

La ragazza non sentiva alcun rumore, perfino il frusciare delle coperte era sparito, sostituito da un assordante silenzio.
Silenziosamente, Sandra uscì lentamente dal letto, ancora avvolta nel suo mantello da Domadraghi: evidentemente la notte scorsa aveva fatto le ore piccole per essere ancora vestita cosi pesantemente.
Distrattamente la ragazza notò di essere completamente sudata, forse a causa di un incubo.
Mentre rifletteva si infilò gli stivali da Domadrago, segno che era stata abbastanza lucida da levarsi le scarpe prima di andare a dormire, e si avviò verso la cucina.
Mentre passava per il corridoio, quasi si stupì di trovarlo deserto, senza ne luci ne candele a rischiararlo, nessun fastidioso vociare di sottofondo, tutto avvolto nella semi-oscurità, lasciato a se stesso.

abbandono.

Con il cuore in tumulto, la Capopalestra entrò nella cucina,  tutto era spento, nessuno stava ad aspettarla, nessun irritante odore di bruciato da una colazione venuta male ne quello stupendo odore di caffè che la ragazza aveva imparato ad adorare.

Solitudine

Distrattamente la ragazza si sedette, avanzando a tentoni a causa della poca luce che filtrava dalle finestre, su di una sedia e osservò che la mancanza di Lance, quel suo tanto odiato cugino, si sentiva….
“ospitarlo è stata una pessima idea” si disse la ragazza, comparando i giorni in cui si svegliava e trovava Lance in cucina, con un’enorme  brocca di caffè sul tavolo ed un’onnipresente odore di bruciato, che rivelava più del dovuto  sulle capacita culinarie del Campione di Johto.
La ragazza vide di sfuggita quell'aggeggio che il cugino chiamava telefonino… ne aveva lasciato uno sul tavolo della “sala mensa”, cosi Lance chiamava la cucina, prima di andarsene.....
Sandra allungò la mano per prenderlo, ma l’orgoglio la fermo, lei era la Capopalestra di Ebanoboli!
 Non poteva abbassarsi a chiamare l’unica persona che per tutta la vita aveva proclamato di odiare come nessun altro!. .…anche perché significava darla vinta a quel sentimento che lei si rifiutava con tutta se stessa di accettare.
E quindi Sandra rimase li, con il braccio proteso verso il cellulare, senza prenderlo realmente.
 
 
Lo squillo del telefonino ferì le orecchie di Lance come una miriade di pugnali affilati
Ma che diamine…
Il campione aprì gli occhi, anche se la cosa si rivelò non molto utile, poiché la stanza….la sua stanza era immersa nell’ombra.
Il perché di quel buio si trovava in un orologio digitale accanto a lui, il quale lampeggiava di un’artificiale luce sanguigna
3,07 segnava l’orologio.
Lance, mentre cercava , inutilmente, di abituarsi sia al buio che alla suoneria spacca-timpani del suo telefonino, si chiese chi era il pazzo che osava, perché svegliare il più potente allenatore di Jonhto ad un'orario del genere non era ne più ne meno che un suicidio.... forse il Team Rocket che cercava di ucciderlo tramite insonnia?
Il ragazzo quindi fece due cose simultaneamente, cercò di trovare un’adeguata sequela di insulti per il suo aguzzino e allungo la mano verso il comodino, con la ferrea intenzione di rispondere alquanto volgarmente a chiunque ci fosse dall’altro capo della cornetta.
Il risultato fu prevedibile: Il campione di sbilanciò, cadendo dal letto e trascinando con se il cellulare, saldamente stretto dalla mano che tanto avventurosamente si era spinta fino al comodino, e la sveglia, che impattò in modo alquanto violento contro la sua testa.
La, sul freddo pavimento in legno, riuscì finalmente nell’impresa di rispondere all’ignoto seccatore, un saluto fin troppo volgare sulla lingua
-Lance....
Il più grande allenatore di Johnto, come Lance si era descritto poco fa, si paralizzò al suono di quella voce, più simile per tonalità a quella di un pulcino spaurito che all’autoritaria voce di sua cugina.
-Sei…sei tu? Insisté Sandra, un accenno di supplica nella domanda.
-Sandra? Certo che sono io! Notte insonne? Ribatté Lance, dimenticando la lunga e curata catena di insulti che si era preparato appena qualche momento fa.
-Ma che dici! Volevo solo vedere se quest’aggeggio funzionava! Lance quasi si immaginò Sandra arrossire dall’altra parte della cornetta.
Non dire idiozie, Lance
Il ragazzo quindi ignorò quel poco velato “volevo sentirti” ed inizio a discutere con la Capopalestra, i suoi piani di vendetta sfumati misteriosamente nel nulla.
Lance, steso sul pavimento con un vistoso bernoccolo in testa, decise che non aveva mai avuto un risveglio più dolce.
 
Tu-tum                                                                                                                                                                                                                                                                                                 tuuu-tuuu-tuuu
Sandra non sapeva dire se quel suono che sentiva era il suo cuore che batteva a più non posso od il segnale di chiamata terminata.
Non sapeva perché lo aveva chiamato….forse perché si era stufata di stare ferma ad indossare una maschera e di stare passivamente in attesa ..… oppure un attimo di debolezza….
Eppure, quale che fosse il motivo, ora quella cucina vuota le sembrava cosi calda e accogliente.
Tu-tum                                                                                                                                                                                                                                                                                     tuuu-tuuu-tuuu



Fatta di fretta, sperò che non ci siano errori grammaticali! 
Questo è quello che penso sarebbe successo se Lance fosse stato un po' con Sandra e poi se ne fosse andato.
Si lo so che fa schifo ed è poco curato, ma andavo di fretta. Domani ho la verifica di Fisica....aiuto!
Dedicata a tutto LS Blog specialmente ad Milady Angel ed Aki.xD
Berserker Eagle
  
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