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Autore: Essemcgregor    06/12/2011    5 recensioni
Fosse stato per Finn, quel pomeriggio sarebbe rimasto chiuso a casa a guardarsi una partita di football, sorseggiando il suo latte caldo. Invece fu quasi obbligato da Rachel ad andare a vedere Breaking Dawn.
Grazie a quel film, Finn scopre sentimenti sepolti dentro di lui, sentimenti che potrebbero cambiare la sua vita, o forse no.
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Rachel Berry | Coppie: Finn/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Sì lo ammetto sono ispirata dalla Furt ultimamente. 
Spero non vi deluda e come messo tra gli avvertimenti, ci sono piccoli spoiler su Breaking Dawn. 
Non sono spoiler veri e propri ma vabbè. 

Dedico questa FF al Blaine e al Kurt del mio Finn. 
Vi adoro! 

S.

 


Imprinting

 
Finn non aveva la più pallida idea del motivo per cui aveva accettato di vedere quello stupido film al cinema. Non aveva neanche visto i film precedenti.
Ok non era vero, Kurt lo aveva costretto ad una maratona di film della saga di Twilight, avevano cominciato dal tardo pomeriggio fino a concludere a tarda nottata.
Non riusciva a crederci che si era sorbito tre film uno dopo l’altro, che parlavano di vampiri, licantropi e una stupida umana che aveva gli ormoni talmente sconvolti da quei ragazzi a petto nudo, da non sapere quale scegliere dei due.
Aveva azzardato a fare qualche domanda a Kurt, ma il ragazzo si era limitato a dargli qualche risposta rapida, poiché troppo preso dal film.
I dialoghi erano stupidi, la recitazione della protagonista era pessima, oppure il suo personaggio era proprio così. Ovviamente tutti quanti sarebbero felici di stringere una bella e romantica relazione con un vampiro che potrebbe ucciderti con un morso.
E ovviamente tutti sarebbero poi felici di lasciarsi coinvolgere in un triangolo amoroso dove un vampiro e un licantropo si contendono una ragazza.
Aveva provato a dire a Kurt che sembravano più due cervi che si contendevano una femmina durante il periodo degli accoppiamenti, ma ciò che ricevette fu uno sguardo assassino e una risposta seccata.
 
- Tu non capisci, io lo trovo molto romantico. Jacob è così… insomma adoro Taylor Lautner.-

Il ragazzo scosse la testa, sprofondò ancora di più nella poltrona mentre passava tutta la ciotola dei popcorn a Kurt. Gli era passato l’appetito ed era quasi sicuro di rischiare una carie ai denti a causa di tutte quelle scene romantiche. Le scene d’azione non compensavano minimante quelle romantiche, tra l’altro erano patetiche e irreali.
Un paio di volte si era addormentato e quel paio di volte ricevette una forte gomitata nel costato da parte di Kurt, fece talmente male che cercò in tutti i modi di non addormentarsi nuovamente.
 
- Kurt quando finirà questa tortura?-

Il ragazzo non rispose.
 
- Rachel anche vuole andare a vedere Breaking Dawn, almeno sai di cosa parlano gli altri film no?-

Finn sospirò, era vero, aveva promesso a Rachel che sarebbero andati a vedere il film, ma sapendo che ci sarebbero andati anche Blaine e Kurt, sperava che lei rinunciasse alla sua compagnia.
Non andò proprio così, Rachel insistette nel volere Finn quel pomeriggio perché non sopportava di fare la “candela”.
Più e più volte il castano aveva cercato di persuadere Rachel ad andare sola con Kurt e Blaine, ma non ci fu verso.

- La sala buia, loro due mano nella mano, poi va pure a finire che si baciano. E io mi sentirei una povera scema che fa la reggi candele. Dai Finn ti prego! E poi è un film romanticissimo! Immagina me e te come Edward e Bella.-

Non capì fino in fondo il paragone, a malapena sapeva di cosa parlasse il film, figurarsi sapere il nome dei personaggi. Quando però cominciò a guardare i film con Kurt, ebbe la tentazione di chiamare Rachel e dirle che sentirsi paragonato ad un vampiro che pareva essersi fatto il bagno nei brillantini, non era proprio il massimo.
Sarebbero andati a vedere il film il giorno seguente, perché Kurt pensava che Finn avrebbe rimosso la trama dei tre precedenti film, nel giro di qualche giorno.
A fine serata aveva in testa un sacco di nomi, facce e storie amorose, ma una cosa era certa, il triangolo tra Bella Edward e Jacob era il più ridicolo mai visto prima d’ora.
 
- Non trovi che siano dei film bellissimi?-

Finn lo guardò inarcando un sopracciglio.
 
- Senti posso essere sincero? Sopporterei meglio una maratona di film del Signore degli Anelli.-

Quella dichiarazione fece guadagnare al ragazzo una bella cuscinata sulla testa. Erano ancora seduti in poltrona, i loro genitori erano andati a dormire molto presto, appena dopo cena, lasciando i due fratellastri in balia di quella maratona assurda di film. La cuscinata venne parata da Finn con un braccio e preso un cuscino cominciò a colpire Kurt in tutti i lati scoperti del suo corpo.
Entrambi cominciarono a ridacchiare, cominciarono una, più o meno, silenziosa lotta con i cuscini. Salirono entrambi sulla poltrona fronteggiandosi con i cuscini in mano.
Kurt balzò a terra e colpì Finn sulle gambe, il fratellastro dal canto suo cadde in poltrona in ginocchio, ma riuscì ad afferrare Kurt per il braccio, spingendolo in poltrona e facendolo sdraiare. Mollò poi il suo cuscino e bloccò i suoi polsi con le mani.
Senza volerlo si ritrovarono con il viso a pochi centimetri l’uno dall’altro. Finn poté giurare di riuscire a vedere ogni singola sfumatura degli occhi di Kurt, lesse sgomento in quello sguardo e arrossendo si scostò da lui balbettando qualche scusa.
Kurt si rialzò, si sedette accanto a Finn mentre i titoli di coda scorrevano ancora sullo schermo.
 
- Io vado a dormire.-

Finn si alzò di scatto battendo le mani facendo sobbalzare Kurt.

- Devo essere sveglio per… domani pomeriggio no?-

Non aspettò la risposta di Kurt e corse lungo le scale per rifugiarsi in camera sua. Entrò velocemente e chiuse la porta appoggiandosi contro di essa.
Sentiva ancora il suo cuore battere forte, mentre un pensiero che da tempo cercava di tacere, si fece spazio prepotentemente dentro di lui.
Stare con Kurt, passare del tempo da solo con lui, provocava in lui emozioni e sensazioni che non pensava di certo di provare con il suo fratellastro.
Sentì bussare alla porta ma decise di fare finta di niente, sentì i passi di Kurt allontanarsi dopo qualche secondo. Si maledì mentalmente per quel suo comportamento stupido.
Aprì di scatto la porta, deciso a raggiungerlo, fermarlo, ma quando aprì la porta il suo sguardo cadde sul bicchiere pieno di latte ancora fumante, posato a terra su un vassoio. Attaccato al bicchiere c’era un piccolo post-it: “Sogni d’oro” .
Prese il vassoio cercando non far cadere il bicchiere, mentre la porta della stanza di Kurt si chiuse lentamente proprio in quel momento.
 



Kurt decise di non indagare sul comportamento strano di Finn della sera precedente. Aveva cercato di evitare Finn per tutto il giorno e pareva che anche il fratellastro fosse del medesimo avviso, dato che non si era fatto vedere per tutta la mattina. Forse si era rifugiato a casa di Rachel. A proposito della ragazza, non sapeva perché, ma ogni qualvolta che vedeva Finn con Rachel provava una sorta di fitta fastidiosa. Non sapeva dire se era gelosia o meno, ma di una cosa era sicuro, lo irritava vedere come Rachel trattasse il suo fratellastro.
A volte era capricciosa e Finn doveva assecondarla, talvolta invece assumeva quegli atteggiamenti da prima donna che proprio non sopportava. Si chiedeva come Finn facesse.
Lui così dolce e paziente, a volte un po’ tontolone, ma era proprio quella sua ingenuità che lo rendeva tenero.
Sorrise a quel pensiero. Quando la notte prima stavano facendo la lotta con i cuscini, stava succedendo qualcosa tra loro. Quello sguardo, i loro visi vicinissimi, il modo di Finn di guardarlo, come se volesse sondare la sua anima guardandolo solo negli occhi.
Scosse la testa e prese il suo cellulare, Blaine come ogni mattina gli aveva mandato un messaggio del buongiorno. Rispose rapidamente mentre i sensi di colpa si fecero strada piano piano dentro di lui. Si sentiva in colpa per quello che era successo, si sentiva in colpa per quel maledetto batticuore che non voleva saperne di andare via quando era con Finn.
Aveva preparato la tazza di latte caldo a Finn, come ogni sera, aveva provato a bussare, ma infondo sapeva che lui, ancora sveglio, non avrebbe aperto. Perché aveva letto lo sguardo imbarazzato di Finn quando si rese conto di quello che stava succedendo. Kurt temeva di venire ferito un’altra volta, come era successo l’anno scorso. Aveva paura di vedere di nuovo Finn arrabbiato, urlargli contro.
E poi ora c’era Blaine, il ragazzo perfetto, il ragazzo che lo aveva aiutato a superare quel terribile anno scolastico.
Da quando c’era lui nella sua vita, era tutto più luminoso, con una sola parola, con uno solo sguardo, Blaine riusciva a rendere migliore la sua giornata.
Controllò un’ultima volta la sua pagina Facebook, odiava quel sito social network, ma era l’unico modo per potersi tenere in contatto con Blaine anche via chat.
Lanciò uno sguardo ad un angolo della sua pagina, in quell’angolino dove anche Facebook ricordava lui il suo status sentimentale. Impegnato con Blaine Warbler Anderson.
Con un paio di click visitò la pagina di Finn, notò che il suo ultimo post risaliva alla scorsa notte, poco dopo avergli lasciato il latte di fronte la porta della sua camera.
 
Finn Hudson: e dopo una maratona di film vado a dormire.
 
Nessun accenno a lui, nessun accenno a Rachel.
Chiuse il computer sospirando, guardò un ultima volta il messaggio di Blaine e sorrise.
Lui amava Blaine, Blaine amava lui ed era tutto perfetto.
O meglio, così credeva.
 

 
La fila alle casse non era lunghissima, Breaking Dawn era uscito da un paio di settimana, e sia Rachel che Kurt speravano di non trovare la sala affollata.
Non sopportavano quelle ragazzine isteriche che urlavano ogni qualvolta vedevano Edward e Jacob a petto nudo, inoltre volevano evitare accuratamente le lotte verbali e fisiche delle ragazze del Team Edward e del Team Jacob.
Finn ascoltò i discorsi di Kurt e Rachel al riguardo, senza capire nulla di ciò che stavano parlando.
 
- Le ragazze si sono divise in due team: Team Edward e Team Jacob. Quando siamo andati a vedere Eclipse, io e Kurt ci siamo ritrovati nel bel mezzo di una rissa sia verbale che fisica tra i due Team. Sostengono così tanto il loro personaggio preferito, da arrivare addirittura alle mani pur di prevalere con le loro idee.-

Finn ascoltò la spiegazione di Blaine, solo dopo alcuni secondi realizzò che Edward era il vampiro cosparso di brillantini, e Jacob il ragazzo lupo. Poco dopo beccò Kurt e Rachel in un’accesa discussione, a quanto pareva anche loro sostenevano uno due dei due Team, chiaramente Rachel era Team Edward e Kurt Team Jacob.
Blaine capì da subito che le cose stavano andando a finire male, prese Kurt per le spalle e lo guidò all’interno del cinema distogliendo l’attenzione da quella che poteva essere una discussione che avrebbe portato i due a litigare per l’ennesima volta.
 
- Non ci credo Finn! Come può dire che Jacob è meglio di Edward? Roba da non credere.-

Finn mise un braccio intorno alle spalle di Rachel cercando di calmarla.
 
- Dai è solo un film e poi chissà come andrà a finire.-

Rachel guardò Finn, leggermente perplessa.
 
- Ehm… non so se lo sapevi, ma la saga di Twilight è tratta da una serie di libri e l’ultimo è uscito parecchio tempo fa. Quindi si sa come va a finire.-
 
Il ragazzo divenne rosso, Kurt non gli aveva parlato di alcun libro. Sospirò ed entrò nella sala buia del cinema. Kurt era più avanti con Blaine, entrambi avevano trovato la fila dove dovevano sedersi e fecero cenno agli altri due di raggiungerli velocemente poichè da lì a poco sarebbe cominciato il film.




Un film che cominciava con un cielo tinto di rosso sangue non era una buona premessa, ma Kurt e Rachel non la pensavano allo stesso modo.
Il film cominciò subito con una scena che Kurt gradì molto, vedere Taylor Lautner a petto nudo fece uscire un piccolo squittio di approvazione, verso che non sfuggì a Blaine che lo guardò ridendo.
Finn provò una sorta di stretta spiacevole allo stomaco, non capiva perché ma quel verso di approvazione lo stava infastidendo tanto quanto stava infastidendo Rachel, seppur per motivi diversi da quelli della ragazza.
Il film continuò alternando scene romantiche a scene piuttosto inquietanti. Almeno per i gusti di Finn.
Di certo Bella lo batteva in quanto a sogni strani, lui per sua fortuna, non aveva mai sognato di sposarsi e ritrovarsi poi sopra una montagna di cadaveri e un lago di sangue.
Rachel e Kurt parevano piuttosto presi, soprattutto quando il film si incentrò sulla luna di miele che Edward e Bella stavano passando su un’isola tropicale.
I sospiri di Rachel e Kurt furono l’unica cosa udibile oltre l’audio del film.
Blaine si scambiò uno sguardo di solidarietà con Finn, il ragazzo capì che anche lui era stato costretto a vedere il film, lanciò poi uno sguardo a Kurt che pareva rapito da quelle scene, come Rachel.
Sia Blaine che Finn fecero una smorfia disgustata, mentre guardavano la trasformazione di Bella: da essere normale, a donna incinta che diventava anoressica mano a mano.
I quattro sussultarono quando videro la scena in cui Bella era in procinto di partorire, Rachel chiuse gli occhi, mentre Kurt era proteso in avanti, quasi a voler entrare nello schermo per unirsi al gruppo di vampiri.
Blaine e Finn si ritrovarono a fare un verso di disgusto all’unisono quando videro cosa Edward stava facendo al corpo di Bella.
 
- Kurt scusa ti dispiace se esco? Mi sto sentendo male.-

Kurt zittì Blaine, lo prese per un braccio e lo costrinse a sedersi, Rachel invece si rifugiò tra le braccia del suo ragazzo implorandolo di chiamarla quando “è tutto finito”.
Alzò gli occhi al cielo sbuffando, dando qualche pacca di consolazione alla sua ragazza che pareva inconsolabile.
La scena cambiò, Jacob, avanzava alle spalle della vampira bionda platinata, che reggeva tra le braccia la bambina, lo sguardo deciso e i pugni serrati.
A malapena si vedeva il suo viso contratto dalla rabbia, in quella stanza buia illuminata soltanto dal fuoco acceso del caminetto, lo sguardo della vampira bionda, per la prima volta colmo di felicità, mentre stringeva tra le braccia la bambina.
Finn si protese verso la sedia, Jacob aveva appena incrociato lo sguardo della bambina, che poi, come una bambina appena nata possa avere gli occhi già aperti, è ancora un mistero. Comparvero varie immagini di una ragazza grande con gli stessi occhi dorati della bambina, i capelli castano rossiccio, leggermente mossi.
Poi il bosco, lui da umano, lui da lupo e altri scenari. Sentì la voce fuoricampo di Jacob e ne fu quasi rapito.
 
“È come… la gravità. Il tuo baricentro si sposta… All’improvviso non è più la Terra a tenerti attaccato qui.
Faresti qualunque cosa, saresti qualunque cosa di cui lei ha bisogno. Un amico, un fratello… il suo difensore.”
 
Finn rimase quasi pietrificato, di colpo gli vennero in mente i suoi occhi, di quell’azzurro cielo. Il suo viso, che con un solo sorriso diventava luminoso. Il modo in cui gesticola quando parla, il modo in cui mette il broncio quando non riesce ad ottenere qualcosa. La sua espressione buffa quando fa il capriccioso.
Sentì la sua mano venire stretta da Rachel, ed in quel momento il suo sguardo si posò su di lei, un sorriso dolce comparve sul suo volto. Un sorriso consapevole del fatto che al posto di Rachel, lui avrebbe voluto un’altra persona. Proprio quella persona seduta un posto più in là.
Proprio in quel momento gli occhi di Kurt saettarono su di lui, Finn ricambiò lo sguardo inchiodando il suo sguardo nel suo. Fu un attimo, di colpo ritornò lui in mente la giornata precedente, il modo in cui giocavano ridevano e scherzavano e poi ancora più indietro. La tazza serale di latte caldo, consumata insieme a Kurt che prima di andare a dormire pensava a lui, le serate passate a guardare film fino a tardi.
Deglutì e distolse lo sguardo riportandolo di nuovo sullo schermo del cinema.
Sentiva il suo cuore battere e quella sensazione gli faceva paura, quella sensazione lo turbava, perché lui l’anno prima aveva rifiutato Kurt con tutte le sue forze.
Com’era possibile che in un anno le cose fossero cambiate? Colpa della convivenza? Colpa della sua ciecità che finalmente pareva scomparsa?
Quando cominciarono a rialzarsi le luci, Finn si accorse che il film era finito. Sorrise a Rachel che prese stiracchiarsi. Kurt e Blaine si erano già alzati e stavano indossando di nuovo i loro cappotti, i due li imitarono e cominciarono a scendere le scale che portava all’uscita delle sala.
Finn annuì a tutto ciò che diceva Rachel, usando quelle risposte di circostanza che Kurt gli aveva suggerito di usare in quei casi.
Si sentiva uno di quei cani sul lunotto di una macchina, che non fanno altro che annuire.
 
- Andiamo al Breadstix?-

La proposta di Blaine fu accettata da tutti di buon grado. Finn a malapena stava facendo casa alla domanda di Blaine, troppo preso ad osservare Kurt che in quel momento aveva preso a parlare allegramente con Rachel del film. Fu solo quando ripresero i loro battibecchi da Team Edward e Team Jacob, che lui e Blaine si mossero per separarli e riportare la pace.




 
La serata proseguì lentamente, cenarono al Breadstix come previsto, ma sia Finn che Kurt parevano entrambi assenti. Finn perso nei suoi pensieri, Kurt immerso nei suoi.
Si ritrovò spesso e volentieri a lanciare occhiate verso il fratellastro, notando la sua espressione condiscendente nei confronti di Rachel.
Sentì la mano di Blaine sulla sua e quando si voltò incrociò il suo sguardo.
 
- Tutto bene?-

Kurt annuì sorridendo.

- Sono solo un po’ stanco tutto qui.-

Blaine non poteva immaginare la lotta interiore che stava avvenendo in Kurt. Il ragazzo era sempre più confuso a causa dei segnali che Finn da alcuni giorni a quella parte aveva cominciato a lanciargli.
Passare il tempo con lui non era diventato solo un rituale quotidiano, ma una necessità. Da quando vivevano insieme, il loro rapporto era cambiato: non si evitavano più come facevano quando erano a scuola, Finn era diventato più protettivo nei suoi confronti, più presente nella sua vita.
A fine serata le due coppie si separarono, Finn accompagnò Rachel a casa, mentre Blaine accompagnò Kurt.
Quando furono in macchina, cominciarono a parlare del più e del meno, cantarono insieme qualche canzone e per qualche minuto Kurt riuscì a dimenticarsi di Finn dedicando tutta la sua attenzione a Blaine, il suo ragazzo.
Ritornare a casa però riportò alla mente tutti i pensieri accantonanti fino a poco fa.
Quei pensieri scomodi che non riusciva a soffocare.
Per sua fortuna suo padre e Carole erano andati a dormire, la casa era immersa nell’oscurità. Si tolse il cappotto e lo appese all’appendiabiti all’ingresso, non accese alcuna luce, l’oscurità in un certo senso lo tranquillizzava.
Andò in cucina e con gesti automatici, prese il latte dal frigo e lo versò in un pentolino per scaldarlo. Lo versò poi nelle due tazze che di solito usavano ogni sera, e poggiò i due bicchieri sul tavolo.
Si sedette su una sedia, posando i gomito sul tavolo. Il suo sguardo si perse mentre fissava le due tazze di latte fumanti, decidendo in quel momento di concedersi un attimo di pausa per pensare a quello che era successo al cinema.
Aveva incontrato lo sguardo di Finn e non riuscì a distoglierlo per alcuni secondi. Anche nell’oscurità del cinema, riusciva a vedere quegli occhi color nocciola, così dolci e caldi. Riusciva a vedere le sue labbra rosee distendersi in un sorriso, quel sorriso timido e impacciato che a lui piaceva tanto.
 
- Kurt?-

Il ragazzo sobbalzò quando vide Finn fermo sulla soglia della cucina. Portò una mano al cuore deglutendo, non si era accorto che era ritornato a casa, non aveva neanche sentito la porta di casa chiudersi. Il che era tutto dire, visto che quando Finn rientrava in casa, tutto riusciva a fare, tranne che essere silenzioso.
Lo vide avanzare verso di lui e sedersi di fronte a lui.
 
- Latte caldo?-

Kurt scrollò le spalle sorridendo.
 
- Ormai è diventato una sorta di rituale.-
 
Vide le mani di Finn allungarsi fino alla sua tazza, la avvolse delicatamente quasi avesse paura di romperla e la portò verso di lui. Entrambi caddero in silenzio imbarazzante, ed entrambi stavano cercando un modo per spezzarlo.
Kurt tamburellò con le dita sul tavolo in legno, mentre Finn cominciò a guardarsi intorno, come se non avesse mai visto quella cucina prima d’ora.
E come in un film romantico, entrambi presero a parlare contemporaneamente, dicendo tra l’altro la stessa cosa.

- Piaciuto il film?-

Si guardarono e scoppiarono inevitabilmente a ridere. Kurt si sentì leggermente in imbarazzo, avrebbe voluto parlare con Finn di ciò che era successo al cinema, di ciò che era successo la notte prima, eppure non ci riuscì.
Finn dal canto suo pareva indeciso se parlare o meno, anche in lui stava meditando se parlare o meno.
Entrambi erano consapevoli di una cosa: erano fratelli, ed entrambi avevano un compagno ed una compagna.
Rachel era una delle sue migliori amiche, confessare nuovamente certi sentimenti a Finn era doppiamente pericoloso. Rischiava di perdere il bellissimo rapporto che si era finalmente instaurato tra loro due, in più rischiava di tradire Rachel.
Bevvero il loro latte in silenzio, ogni tanto si lanciavano uno sguardo, quasi a volersi studiare l’un l’altro.
Quando ebbero finito, poggiarono le due tazze nel lavandino.
Kurt batté le mani sul piano in pietra del lavandino mordendosi il labbro inferiore, lo sguardo fisso sulle sue mani.
 
- Bene penso sia ora di andare a dormire. Buona notte Finn.-

Alzò lo sguardo giusto il tempo di rivolgere lui uno sorriso, poi a grandi passi uscì dalla cucina, lasciando Finn da solo.
Si sentiva uno stupido, il suo cuore non smetteva di battere e per tutto il tempo che era con fratellastro, non aveva potuto ignorare quella stretta piacevole allo stomaco così fastidiosa eppure così piacevole.
Chiuse la porta della sua camera alle sue spalle, appoggiandosi su di essa, per alcuni istanti.
Raggiunse il letto lentamente e prima di sedersi su di esso, accarezzò la foto che aveva appeso al muro, di lui e Blaine insieme. Indossavano entrambi la divisa della Dalton, era stata scattata qualche momento prima delle regionali.
Con Blaine aveva vissuto i momenti più importanti della sua vita, erano non solo amici, ma compagni di vita.
Sorrise dolcemente, era stato uno stupido a pensare di poter provare certi sentimenti per Finn, mettendo a rischio il rapporto con il ragazzo che amava.
In quel momento sentì alcuni passi fuori dalla porta, si avvicinò ad essa lentamente, giusto il tempo di sentire i passi allontanarsi.
Aprì la porta di scatto, la luce della camera si riversò sul corridoio buio. Quando abbassò lo sguardo, si accorse di un piccolo peluche di pinguino che sorreggeva una busta bianca.
Kurt raccolse il piccolo peluche insieme alla busta, il peluche lo posò su comodino, mentre la busta la posò sulla scrivania.
Si sedette sulla sua sedia girevole, le mani tremanti reggevano un taglierino e con un gesto secco aprì la busta.
Il foglio al suo interno non era molto grande, la scrittura era inconfondibile, erano i geroglifici di Finn.
Quando la aprì, non poté non trattenere un sorriso, si era sforzato di scrivere stampatello, sicuramente per facilitargli la lettura.
Lesse la lettera lentamente, ogni frase, ogni singola parola, raggiunse il cuore del ragazzo, fissandosi lettera dopo lettera dentro di lui. Finn non era mai stato bravo con le parole, ma dovette ammettere che quella sera aveva superato se stesso.
Lasciò che una piccola lacrima scendesse sulla sua guancia, concluse di leggerla cercando di smetterla di sorridere come un ebete.
Abbandonò la lettera sulla scrivania accanto la busta, scostò la sedia dalla scrivania e dopo essersi alzato di scatto si recò verso la porta della sua stanza. Non riusciva a togliersi quel sorriso dalle labbra, non riusciva ad impedire alle lacrime di scendere lentamente sul suo viso.
Decise poi che non aveva molta importanza.
Spense le luci, uscì dalla camera e richiuse la porta alle spalle.
 
“Kurt,
Forse mi pentirò di averti scritto queste due righe, ma volevo parlarti di una cosa.
Prendila come una sorta di confessione.
Per quanto io non sopporti la saga di Twilight, per quanto io abbia preso l’uscita di oggi come una sorta di tortura,

non posso fare a meno di ammettere che grazie al film sono riuscito a capire una cosa importante.
Per quanto le leggi della fisica lo possano provare, non è la gravità a tenermi inchiodato alla Terra, sei tu quella forza che mi impedisce di volare via. Non è il sole ad illuminare il mio cielo, sei tu con il tuo sorriso che illumini le mie giornate. So che sei innamorato di Blaine, lo leggo nei tuoi occhi ogni volta che lo guardi.
Eppure ieri e anche oggi, ho visto una piccola luce brillare quando i tuoi occhi incrociavano i miei.
E forse questa piccola luce mi ha spinto a scriverti questa lettera.

Non insisterò se tu mi rifiuterai, per te diventerei qualunque cosa. Per te sono qualsiasi cosa.
Un fratellastro imbranato, un angelo custode incapace di proteggerti come dovrebbe, ma prima di ogni altra cosa, un povero ragazzo che si crede uno stupido licantropo. Perché secondo il film solo i licantropi hanno l’Imprinting.
Chissà se mi crederesti se ti dicessi che io l’ho appena avuto con te.

E se dovessero chiedermi di quale Team faccio parte, la mia risposta sarà una sola: Team Furt.”
 
   
 
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