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Autore: Rei Ayanami    27/03/2004    2 recensioni
Dato che Gendo non lo guarda mai nessuno...
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gendo Ikari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“That’s why it would be good if everyone dies”. ______________________________________ “Sono abituato a venire detestato”. ______________________________________ Come sa essere stupido l’essere umano. Pur di far rispettare le proprie ragioni, per quanto frivole, è disposto a sporcarsi le mani di persona. Ma quello che ottiene altro non è che lo sguardo malevolo di coloro che assistono, di coloro che pensano di essere diversi ma che, in fondo, si comporterebbero esattamente nel modo che ora additano, condannano, rifiutano. L’essere terreno è ignorante… Falso è l’uomo come le sue motivazioni, apparenza le sue azioni. La compagnia di altre persone è solo un’inutile perdita di tempo. Così, è meglio stare da solo. ______________________________________ “Ora mi chiamo Ikari”. ______________________________________ Non credevo sarebbe mai stato possibile trovare nel calore di un altro essere umano motivo di conforto e persino di gioia. Non credevo sarebbe stato possibile essere amato da qualcuno. Una donna così intelligente e bella. Lineamenti sottili e dolci. Una voce d’angelo e un corpo caldo e morbido. E poi… ? E poi, un uomo come me. Ora il mio nome è cambiato. Sinonimo di qualcosa che cambia dentro. Qualcosa come un dolce tepore che nasce. Uomini e donne sono stati creati per stare insieme. Non ci credevo. Ma ora è diverso. Ho donato per la prima volta qualcosa di mio a qualcuno. E quel qualcosa ora è dentro di Lei. Sta crescendo. Giorno dopo giorno, manda i suoi deboli segnali al mondo che lo aspetta. Che strana sensazione poter fermare in qualsiasi momento lo voglia ogni singolo e docile movimento, soltanto poggiando la mia fredda mano sul suo umido nido… ______________________________________ “Non le andrebbe di costruire insieme la nuova storia del genere umano ?”. ______________________________________ La tecnologia sviluppata dall’uomo permette cose ancora inimmaginabili. La voglia di scoprire e ricreare qualcosa più grande di noi può portare a risultati sorprendentemente positivi e grandiosi. Dopo tre anni, l’uomo è in grado di dare vita alla creatura che più si avvicina ad un essere celeste. Impensabile soltanto fino a poco tempo fa. Perfino dalla Commissione stessa. Un’opera dell’uomo. Dove arriverà, ancora, la spavalderia evolutiva dell’E-project… Mio figlio vedrà grandi cose. ______________________________________ “Volevo mostrare al bambino il futuro brillante che ci attende”. ______________________________________ La morte porta solo distruzione. Il dolore lacerante di una perdita strazia il cuore e l’animo dell’uomo. Gli affetti creano uno stato di sorniona debolezza che assopita si risveglia ed esplode, in tutta la sua forza, e colpisce dall’interno, inesorabile, cieca, selvaggia, estremamente furiosa. La parvenza di felicità che avvolge ogni essere vivente. La speranza che possa durare… che possa sfidare le intemperie, le catastrofi, il destino stesso… La voglia di creare qualcosa che sia inossidabile nel tempo… e poi… la disperazione, propria di ogni uomo e contemporaneamente così estranea dallo stesso animo umano, unica spiegazione plausibile vista la sofferenza tale con cui la si vive… Lacrime. Da quanto tempo… Una luce in fondo allo sguardo morto… un velo di folle speranza… Un uomo così lucido nella sua pazza disperazione. ______________________________________ “Esatto. La via a Dio che nessuno è mai riuscito a completare”. ______________________________________ Non temere Yui. Devi solo aspettare. Il progetto della Commissione verrà affiancato da uno più grande. Più ambizioso. Più pericoloso. Più …divino. Costringerò le Forze ad agire come io voglio. Io sarò padrone del destino dell’uomo. Ciò che è proprio delle creature celesti toccherà un essere terreno. Una sola mano sovvertirà l’ordine delle Cose. Unicamente per te, Yui. ______________________________________ “Sali sull’Eva”. ______________________________________ Il tuo destino è rosso come il sangue. Non puoi fuggire ! Credi che sia facile, ragazzino. Credi che sia tutto più facile fuggendo via da ciò che odi. Credi forse che il dolore non invaderà le tue membra lacerandoti l’animo ? Credi che sia possibile … fuggire ?! Credi di essere l’unico essere umano ad essere cosciente di cosa significhi la sofferenza ? Credi che se fosse così facile… l’uomo soffrirebbe ? Se bastasse fuggire… gli esseri umani sopporterebbero la vicinanza di altre creature a loro simili sapendo che la loro mente potrebbe rimanere completamente isolata da tutto il resto e il loro animo potrebbe smettere di subire una pena altrimenti eterna… semplicemente fuggendo ?! Combatti e sii almeno un uomo. Rendi possibile il mio Progetto. Sei nato per questo… ______________________________________ “E’ tutto nel mio cuore… per ora basta così”. ______________________________________ ______________________________________ “E’ necessario garantire che lo 01 non sia violato”. ______________________________________ Le Forze che agiscono sulla mente degli uomini sono sconosciute e misteriose. Imperscrutabili. Per alcuni dirompenti. Per altri semplicemente e terribilmente sconosciute. Ma la veridicità delle nostre azioni è forse quella di esseri celesti ? Non siamo piuttosto semplici creature subordinate all’ordine dell’universo e alle sue Forze ? La mente dell’uomo non è in grado di raggiungere le risposte supreme alle domande che si pone, benché la maggior parte di esse sia frivola, futile, semplicemente non necessaria. Gli strumenti a nostra disposizione ci consentono di sfiorare la meta prepostaci ma la mente debole cede sotto il peso dell’euforia immotivata causata dalla vicinanza di un qualcosa di umanamente inconcepibile perché semplicemente superiore. Così, l’uomo è destinato a fallire. Ma aspetta un po’, Yui. Adesso sarà diverso. Dopo il Diciassettesimo, tutto avrà inizio. _______________________________________ “Il fermo dell’unita 01 è revocato in questo stesso istante”. _______________________________________ Non temere, Rei. Non lascerò che l’Angelo abbia ragione del tuo corpo. Non è necessario un altro sacrificio umano. Non è necessario il Tuo sacrificio. Non è necessario che tu sacrifichi il tuo io corporeo per lui. Una sensazione umana, il calore del corpo può essere percepito. L’uomo è stato creato con il difetto di essere debole. Di essere in grado di provare dei sentimenti… L’essere umano nutre troppe preoccupazioni inutili. L’unico danno grave sarà quello che riporterà l’unità Evangelion. E allora perché questa sensazione… perché queste parole. Ancora sofferenza. Ancora disperazione. Perché… le mie mani… ? _______________________________________ “Ikari. Intendi tradire la Seele ?”. ________________________________________ Infine, anche il Sedicesimo Angelo è passato. Il vecchio voleva usarci come mezzo per la realizzazione del suo folle piano. Credeva che il suo potere tra gli uomini sarebbe bastato per condurre l’umanità alla Fine. Questa è ben altra cosa, poco o nulla ha a che fare con le creature della Terra. Ben pochi sono gli uomini che posso intromettersi con le cose celesti. Ora tuttavia, vedrà ciò che ha sempre voluto. Adesso, finalmente, avrà davanti agli occhi la Fine. Nitida, prorompente, improrogabile. Ma sarà la Fine che io ho progettato. Che abbiamo progettato insieme. La morte non porta a nulla di buono, ma la rinascita dell’animo darà vita al Progetto. Manca poco ormai. Aspettami, Yui. ________________________________________ “Mi hai molto deluso”. ________________________________________ Stupidamente uguale alla madre. Così intelligente, eppure così sciocca. Servile. L’unica motivazione del mio interesse nei suoi confronti è sempre stata così chiara. Una donna così brillante non può certo non essersene accorta. Vendere la propria intelligenza in cambio della sensazione di calore che si prova quando tramite il contatto di primo grado due corpi vengono a sfiorarsi. Il semplice piacere carnale. Sentire il respiro regolare e lento che scandisce ogni secondo, ogni singolo attimo di piacere che non tornerà più. Eppure… due donne di straordinario, quasi folgorante genio. Che i pensieri e le motivazioni dell’altro sesso mi siano ancora così sfuggevoli …? Oppure che, forse, io stesso abbia perso la cognizione di ciò che significhi davvero avere vicino qualcuno…? ________________________________________ “Nerv. Creata per recitare il nostro copione”. ________________________________________ La Commissione vuole schiacciarci come moscerini. La mia mano si stenderà anche su di loro. Hanno sempre creduto di manovrare la Nerv. Uno solo, ora, ha il comando di tutte le operazioni. E’ questo che non possono tollerare. Poveri, sciocchi, inutili esseri umani. Le Pergamene hanno ragione. Ma sarà ciò che io deciderò di realizzare ciò che conterà davvero, alla fine. Hanno tentato di intralciarmi con la diplomazia. Scelta da gentiluomini. Da persone civili, non credevo ne fossero capaci. Il Quartier Generale è sudicio e contaminato da tutto quel sangue inutilmente versato. Le Forze se ne nutrono avidamente e insieme così ciecamente da risultare stordite e darmi la nitida e concreta possibilità di sovvertirne l’ordine così stoltamente mantenuto per un tempo troppo lungo. Per questo è meglio che tutti muoiano. Inutile continuare a fingere di avere ancora tempo. Proprio così. Il tempo è scaduto. L’ora è giunta. ________________________________________ “Saluta Yui da parte mia”. ________________________________________ L’inizio della Fine. Nonostante il vecchio tenti di fermarci, non ha capito ancora nulla. E’ il solo Gendo Ikari a muovere i fili delle bambole che andranno ad inscenare l’atto finale. E bambole sono loro stessi. I tedeschi hanno ancora qualcosa da imparare, da noi. Il loro ridicolo tentativo di trovare risposte in Fuyutsuki e nella dottoressa Akagi si è rivelato inutile e infinitamente frustrante. Se ho saputo trovare e poi scegliere la strada che mi porterà a vincere è soltanto perché la mente dell’uomo è debole, fragile, evanescenti sono le idee che ne scaturiscono come inutili le precauzioni che prende. L’errore più grande che potevi compiere, Lorentz Keel. Dimenticarti di essere solo una invenzione di Dio. Un inutile essere umano. Una creatura terrena impotente di fronte al cielo nero e freddo della notte. E’ solo questione di tempo, ormai. ________________________________________ “E’ ora di abbandonare gli inutili corpi e riunire tutte le anime”. ________________________________________ Adam, l’essere che fu primo, sarà l’ultimo. Coloro che hanno perso la vita hanno solo accelerato un processo inevitabile ma forzato dall’uomo stesso. Ed anche il corpo che avrebbe dovuto vivere per sempre perché esistente in una moltitudine praticamente infinita di esemplari, ora è unico. Sta perdendo la sua compattezza, le cellule dei suoi tessuti organici si stanno già dissolvendo. E’ così che deve essere, non devi temere… anche tu sei fragile… anche tu sei una creatura umana. La terza, ma anche l’unica. Sostituibile, ma allo stesso tempo così importante. Creature stravaganti gli uomini. E particolari e misteriosi i sentimenti che ne animano le azioni. Che siano queste le Forze che agiscono sull’animo e sulla mente delle creature inferiori… ? Gli interrogativi creano confusione che può voltarsi in sgomento in un istante, come un movimento impercettibile di palpebra. Non è il tempo né tantomeno il luogo di esitare oltre il dovuto. Non mi è concesso guardarmi intorno. Non è necessario. Il dolore avrà inizio. __________________________________________ “Io non sono la tua bambola”. __________________________________________ Perché Rei ! Io ti ho sempre voluto bene ! Non puoi abbandonarmi anche tu… Come hai osato… ? La mia creatura… tu sei solo la mia creatura ! E’ forse questo dunque ciò che io pensavo fin dall’inizio ? Pensavo che tu fossi importante. Pensavo tu fossi la sola cosa importante. Non è dunque così… ? Eppure io ti ho dato tutto ciò che potevo. Io soltanto con te ho tentato di aprire il mio animo. Ti ho forse soltanto sfruttata ? Sei stata solo forse un rincalzo… ? Sei stata solo, forse, un’immagine sfocata di Yui… ? Della mia… Yui ? Imperscrutabili anche per me, dunque, irraggiungibili, misteriose le Forze che governano la mente debole dell’uomo ? Non ero forse sicuro di ciò che avevo e di quello che avrei potuto o dovuto raggiungere ? Non ero forse sicuro che nel mio caso sarebbe stato diverso ? Perché dunque aprirti il mio cuore ? Perché dunque arrivare a prendere la decisione di rischiare di danneggiare l’unità 01 ? Perché dunque non ricreare Yui ? Cosa sei per me ? Cosa provo per te ? Perché, dunque, le mie mani… ? ___________________________________________ “Non credo di poter amare le persone. Non ho questa capacità”. ___________________________________________ E’ questa la mia punizione ? E’ forse imputabile a me stesso la colpa di non sapere amare… ? Ed è essa stessa una colpa ? Non è forse, piuttosto, la capacità di mantenere inviolata la propria mente rispetto alle Forze ancora oscure che ci manovrano e ci portano a compiere azioni irragionevoli ? Deve essere una colpa, questa ? Non è forse degli esseri celesti nati da Adam ma allo stesso prima di Adam la capacità di avere il pieno controllo della mente stessa ? Non è forse una qualità che in molti vorrebbero possedere ? Non è forse una capacità ambita, questa ? L’essere umano non può comprendere i motivi e le Cause Supreme delle cose. Ma io… non sembravo forse in grado di riuscirci… Yui ? E se così non fosse, ho forse mai provato amore ? Ho forse mai amato qualcuno all’infuori di te …? E altrimenti… perché le mie mani… ? ____________________________________________ “Così è meglio non fare nulla”. ____________________________________________ Dunque è questa la Fine. Il mio corpo sarà dilaniato, straziato dalla mia creatura… Giocare a fare Dio può essere molto pericoloso. Subire un processo così umiliante, un’accusa così vera… parole talmente brucianti che penetrano nell’animo e forse anche nel cuore; quello stesso cuore che mi accusate di avere chiuso… Quello stesso cuore che pure ho cercato di donarti, Yui. Quello stesso cuore che ho tentato in ogni modo di aprirti, Rei. Dunque è Shinji a rovinare tutto ? La mia Opera perfetta crollerà sotto i miei occhi a causa del mio stesso sangue ? Un unico errore può risultare così fatale. E dunque abbiamo fallito, Keel. Siamo solo esseri umani, e la scalata dell’Albero della Vita non è cosa umana. Io lo ho capito troppo tardi. Come è carica di ironia la mia fine… il mio comportamento era finalizzato solamente a realizzare questo. La Fine. Ho ignorato il figlio perché non mi serviva. E ora… vengo accusato di farlo soffrire inutilmente. Così, continuando a vivere, continuerei a farlo. Così… è meglio non fare nulla. Non ci rivedremo Yui. Alla mia anima non è destinato un posto accanto alla tua. Lo sai, vero… ? Forse Shinji è più degno di vivere di quanto io stesso non lo sia… Ecco perché sarebbe stato meglio che tutti morissero. Lo so. Nonostante io non la pensi davvero così. Finisce qui. Ma se la mia mano non può arrivare al cielo, vorrei che almeno per l’ultima volta possa accarezzare il tuo dolcissimo volto… _______________________________________________ “Mi dispiace, Shinji”. _______________________________________________
  
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