Decisamente una brutta giornata.

Sole, chiacchiere, lavoro, e una strana allegria quasi contagiosa nell’aria.

Tutte cose che House odia.

E’ incredibile come anche in un ospedale traboccante di malati si possa sentire l’arrivo dell’estate.

Certe cose non fanno distinzioni di luogo.

A volte nemmeno di persona. Ma in certi casi si.
L’estate lui non la sente su di sé. La sente e la vede attraverso gli altri.

Cameron ha appena aperto la finestra.

La investe una fresca brezza primaverile che entra e si sperde in tutta la stanza, trasportando con se un profumo di fiori freschi.

I raggi del sole entrano e le accarezzano il viso, illuminandole un sorriso che non si può spiegare.

Quel sorriso di chi è felice. Felice sul serio.

Che non finge.

O che forse lo fa ma ha imparato a camuffarlo bene.

Quel sorriso che House non mostra da tanto tempo.

Cameron tira su col naso, respira profondamente, come per riempirsi i polmoni di quell’aria profumata, calda e tanto attesa.

Vuole tenere quel momento tutto per se. Non vuole condividerlo con nessuno.

Felice ed egoista, nel suo piccolo, di quella felicità.

C: House..ti piace l’estate?

H: No.

C: Ah.. – rimane a bocca aperta, alla ricerca delle parole giuste. Forse dovrebbe stare zitta. Ma non lo fa. - A me piace invece. Mi fa sentire bene. E’ come se mi risvegliassi da un lungo sonno. Come se ogni pezzo della mia vita tornasse al suo posto.. poi… – abbassa lo sguardo, poi torna a sorridere, ad House, a se stessa, al sole e alla vita – …in estate non si può essere tristi.

H: Già. Peccato che la gente si ammali anche d’estate. Chiama al cercapersone Chase e Foreman, forse la gioia dell’estate ha fatto dimenticare loro che il lavoro esiste. E che il nostro consiste nell’evitare che la gente muoia.

Cameron torna seria e professionale e abbandona la sua felicità con un po’ di rammarico e frustrazione. Come fa House ad essere sempre così…così…così odioso. Così freddo e distaccato. Così contagioso nella sua tristezza. Accanto a lui non si può essere felici. Perché?

Perché è così difficile per lui trovare un po’ di allegria e di gioia dentro di sé? Potrebbe almeno ostentare un sentimento finto. Qualcosa di puramente falso ma che lo faccia apparire piàù umano. Ma lui non lo fa. Perché è semplicemente House.

Per un attimo Cam si pente di avergli detto quelle cose sulla felicità e sull’estate. Forse l’aveva ferito. Indirettamente.  O magari l’aveva fatto pensare, cosa che non gli avrebbe assolutamente fatto male. Ma chi era lei per decidere cos’era meglio per lui?

Aveva sbagliato. Ma ora non poteva rimediare.

Meglio tornare la Dottoressa Allison Cameron e nascondere la propria triste felicità sotto un camice bianco, prendere il cercapersone e avvisare i colleghi.

 

H: Maschio, 15 anni, crisi respiratoria e permanente difficoltà di espirazione. Gli è collassato un polmone.

Chase: Atelettasia. La mancata dilatazione degli alveoli polmonari, per cui una zona dell’organo collassa perché priva d’aria.

H: Troppo facile. Voi, che avete fatto medicina…vi dice niente la parole efisema polmonare?

Cameron: alveoli polmonari troppo dilatati?

H: E brava la nostra Cameron! Esatto..quindi vi state contraddicendo.

Foreman: potrebbe dipendere dai bronchi. Magari sono occlusi e l’aria non è riuscita a penetrare per questo motivo.

H: ah ah ah! Rallentate, non riesco a scrivere!

Foreman scuote la testa.

Cameron: se fosse così l’aria avrebbe difficoltà ad uscire, non ad entrare.

H: uno a zero per il gentil sesso!

Foreman: Già. Ma così l’aria intrappolata negli alveoli avrebbe impedito la respirazione ALIAS Crisi respiratoria e non avrebbe  più permesso all’aria di passare ALIAS collasso del polmone,

H: Neurologo specializzato nell’apparato respiratorio batte la bella immunologa nella diagnosi! Titolo da prima pagina eh?!

Chase: Potrebbe aver ragione Foreman. Era asmatico?

House: E’ una domanda?

Chase: Dall’anamnesi risulta che è asmatico?

House: Cameron fai l’anamnesi. Foreman la tac e Chase…mmm…Chase…prenditi un caffè. E portamene uno.

Chase: Come lo vuoi?

House: Amaro, senza zucchero.

Chase (uscendo): ah..ecco come ti tieni in forma!

House: L’elisir del sarcasmo!

 

Continua…