Non so da dove cominciare. Stamattina mi sono svegliata con una strana sensazione dentro di me, non me la sentivo neanche di scrivere oggi, ma poi, alla fine non ho resistito. Scrivere per Lui forse è davvero la cosa migliore per allietare un po’ la anima desolata, visto che sono inerme a fare altro. Chi era Lui? John Winston Lennon.
Colui che ha fatto sognare tutti noi almeno con una sua canzone o forse è meglio dire “poesia”.
Non sono una scrittrice, non sono nessuno, tu non mi conosci, quando tu eri qua su questa terra io non c’ero, e questa cosa mi fa rattristire ancora di più… Ma tu non vuoi che noi siamo tristi, giusto?
Tu vuoi solo che i nostri cuori sorridano, che esprimano amore da tutti ogni piccolo strato della pelle che ci compone. Ma non è facile John, non è affatto facile ciò che ci chiedi. Come possiamo noi  o come posso io sorridere ad un simile evento?
Ti rendi conto che trentun’anni fa qualcuno ti ha strappato via da questo mondo? Ti rendi conto che il mondo ti rivuole indietro?
Eppure tu vuoi che noi sorridiamo. E’ difficile, John, forse ci stai chiedendo troppo.
Però se insisti, lo farò. Sorriderò.

E te ne darei tanti di sorrisi: dieci, cento, mille o infiniti pur di riaverti qui con noi. Farei sorridere anche il mondo intero se tu mi dicessi: tornerò.
Ma tu non puoi tornare, tu mi stai chiedendo di sorridere e di non avere nulla in cambio. Anche se sorrido, tu te ne resti in cielo. Ma il mio cuore ti vuole troppo bene, quindi non riesce ad arrabbiarsi o semplicemente dirti di no. Il mio cuore non ha avuto mai occasione di sussultare mentre eri ancora vivo e ne soffre terribilmente. Ma dopo averti visto seppur non di persona, dopo semplicemente udito la tua meravigliosa voce e sentito la miriade di sentimenti che esternavi con le tue canzoni, il mio piccolo cuore non ce l’ha fatta. Si è perdutamente innamorato di te.
E ogni giorno soffre perché non ti può avere vicino, e ogni giorno sta male insieme agli altri infiniti cuori che ti hanno potuto conoscere, o quelli che come lui, non ti hanno conosciuto. Ma oltre questo, signor Lennon, sappi che il mio sorriderà. La mia bocca sorriderà. Perché tu ci chiedi questo, di essere felici, di diffondere l’amore in questo pazzo e meschino mondo.
Certe volte mi chiedo: ma che diamine sarebbe successo su John Lennon fosse vivo, se avesse potuto vedere gli anni avvenire? Nei mitici anni duemila?

Chi lo sa. Magari ora tutti saremmo in un posto migliore, o magari io ti avrei potuto incontrare.
Nessuno lo sa.
Sento la tua mancanza, non solo io, tutti ti rivogliono qua, ma la nostra è solo una piacevole illusione che nessuno riuscirà mai a realizzare. John Lennon tu sei solo una bella illusione che non potrà più realizzarsi. Un sogno ricorrente, un desiderio, una cosa difficile da spiegare così, su due piedi. Sei semplicemente una cosa favolosa.
E per farti felice, ho deciso anche di sorridere, perché il prossimo anno, il prossimo mese, il prossimo giorno sorriderò ancora, perché tu vuoi questo. E il mio cuore non è più felice che accontentarti in quanto per lui sei il suo amore, sei semplicemente uno dei tanti motivi per cui sta bene.
E’ possibile provare qualcosa per una persona che non conosci?
E’ possibile amare un uomo che ora non c’è più e che non hai mai conosciuto?
E’ possibile essere felici e sorridere appena si sente la voce di quella persona cantare?
E’ possibile essere tristi per una persona che non si conosce personalmente?

 

Sì, e purtroppo il mio cuore ne è la spudorata prova.


 John Lennon. 1940 - 1980