Otto Dicembre Millenovecentoottanta.
-Give peace a chance!
Cantava un uomo. Una voce, insieme a quella di mille altri. Degli occhiali ed una barba, a simboleggiare il suo spirito. Una vita, la musica, l’amore, la pace.
-Imagine all the people, living life in peace!
Il desiderio che un giorno si potesse vivere insieme. Gettare via l’egoismo e vivere come un unico e solo popolo, abitante del mondo, rispettoso di quello che la natura ha da offrirci.
-Instant Karma’s gonna get you!
E quell’ “Istante Karma”. Quando ti accorgi che tutto accade per una ragione. Quando capisci che nella vita non c’è tempo per fare cose sbagliate. E semplicemente vivi! Vivi in armonia con te stesso e con il mondo, come un unico battito. Un ritmo scandito che è la tua vita. Non è facile riprenderlo; il trucco è rimanere nella melodia.
-Yeah, Power to the people!
Potere alle persone. Cantiamo alla nostra libertà, ai nostri diritti e doveri. John aveva in mente la sua rivoluzione. Rivoluzione pacifica contro un sistema in guerra. “Non taglierò la mia barba fino al termine della guerra in vietnam!”. Un bel giorno, uscì con il viso raso.
-Well we all shine on!
Tutti splendiamo. Si, proprio tutti. Non c’è nessuna differenza, solo disuguaglianze. Una contraddizione, direte voi. Io la chiamo unicità. Un’unicità che è stata cantata più di una volta.
-Nothing to kill or die for!
Niente per cui uccidere o morire. Credevi nei tuoi ideali pacifisti come nessun’altro. Volevi così ardentemente che si realizzasse quello che cantavi. Niente per cui uccidere o morire. La vita è troppo importante per sprecarla nelle guerre, nei conflitti. “Make peace, not war!” io ci credo ancora.
-Why in the world are we here, Surely not to live in pain and fear!
Siamo al mondo, ci siamo, eccoci qui! Ma perché? Per combatterci, fare la guerra? Di sicuro no. Vivere nel dolore, nella paura; non è una bella prospettiva! E allora basta! Smettiamola con tutta questa violenza. Smettiamola.
-And so happy Xmas, for black and for white, for yellow and red ones, let’s stop all the fight!
Siamo così vicini al Natale. Anche tu lo eri trentuno anni fa, ma non ci sei arrivato. Quindi buon Natale! Anche se non amo il Natale, ci credo per come lo professavi tu. Il Natale era per te l’occasione per unire tutto il mondo. E lo volevi fare con un canto, un canto rivolto a tutti, a bianchi, neri, gialli o rossi…non era quello l’importante! Contava solo fermare tutte le battaglie, in un giorno speciale come il Natale.
Arrivederci John. A domani. A domani, con la tua musica e la tua vita, e i tuoi ideali e i tuoi testi, e la tua barba e i tuoi occhiali, e il tuo spirito. Non ti dirò addio, no. Ci sei ancora, in quella chance alla pace, in quel potere alle persone, nell’istante Karma, in quella vita nella pace e nell’amore, in tutto questo. Ci sei ancora per tutti quelli che, non solo oggi, ti ricorderanno, fino alla fine dei loro giorni, fino all’ultimo dei loro otto dicembre.