Cap UNO: Encore un rève!

Ecco, si era riaddormentato, possibile che dovessero toccare tutte a lui? Questa volta il letto, era un altro sogno ma questa volta era preparato, era un po’ scomodo. Aprì gli occhi, chissà dov’era, pensò prima che la porta si aprisse e Quinn facesse la sua comparsa.

Finn rimase sorpreso. Infatti la bionda indossava un abito rosso davvero notevole eppure il suo volto era glaciale. << Eccovi svegliato, pranzerete con mio fratello il duca d’Angiò nei suoi appartamenti, buona fortuna, poi avrete un colloquio con mia madre. Ci vedremo a cena >> disse l’altra mentre si metteva una maschera sul viso. << E tu? >> chiese Finn, sorpreso da quel modo di fare. << Se mi cercate sono da Guisa, vi resto fino a cena >> rispose mentre si metteva un mantello sulle spalle e uscendo. Finn rimase sorpreso, questa volta era anche peggio.

Aveva girovagato per il castello dopo essersi messo quegli strani abiti, più appariscenti di quelli dell’altra volta, quando si sentì chiamare << psst, Vostra maestà >> era Rachel, indossava un abito celeste e marrone che la rendeva veramente attraente. << Dimmi pure … >>, non sapeva il nome e aveva capito che era meglio non chiamarli con i nomi che avevano nella realtà

<< Charlotte maestà, Charlotte de Sauves, per servirvi >> rispose questa, facendo una riverenza. << la regina madre vi prega di andare dal duca d’Angiò, io vi accompagnerò anche se avrei preferito non venire >> aggiunse Rachel, mentre lo guidava per quei corridoi. << Toglimi una curiosità, noi non siamo solo amici, vero? >> chiese lui. << Vostra maestà, noi due siamo innamorati, so che voi e la regina di Navarra vivete come fratello e sorella, ma non vi preoccupate di lei perché è innamorata di un altro >> rispose Rachel, fermandosi davanti ad una porta e bussando. Interessante, e bizzarro.

Questo pensò Finn quando entrò nella stanza, seguito da Rachel che si faceva il segno della croce ogni tre secondi. Sentì delle risate e delle voci. Poi vide Karofskyuscire da una porta, osservarli e veloce rientrare dalla stessa porta. Dopo un po’, durante il quale le risate cessarono vide uscire Blaine. Rachel rimase in silenzio, aveva sempre pregato, mente il moro si avvicinava. Indossava abiti simili alla volta precedente ma nel suo sguardo c’erano devozione, divertimento e una certa malizia che Finn trovò fuori luogo. << Scusate Maugiron ma non aveva ordini precisi, entrate prego vostra maestà, solo voi >> disse, e Finn sentì che aveva un profumo molto pesante addosso. << No, anche lei >> replicò Finn. << Come desiderate, prego Mme de Sauves >> disse, aprendo la porta.

Una sorta di … Finn non trovò le parole per descriverlo, ma era spettacolare. Oggetti d’oro e d’argento gettati quasi alla rinfusa, tappeti preziosi, libri miniati, tutto in quella stanza era improntato al gusto più raffinato.

<< Sua maestà il re di Navarra Enrico III è qui Monsieur, e anche madame de Sauves >> disse Blaine, per poi distendersi sul divano. << benissimo Jacques, benissimo >> disse una voce nota. Finn rimase senza parole. Kurt era bellissimo vestito con quegli abiti preziosi, anche da lui si sprigionava quel profumo, ma c’era qualcosa che lo rendeva inquietante ai suoi occhi, sebbene non capisse cosa. 

<< E’ da quella notte che non vi si vede in giro, forse l’aria di Parigi vi fa male >> disse, prima di scoppiare a ridere, imitato da Blaine e da Dave, che si era appoggiato alla porta. << Forse è la regina madre, non dev’essere facile vivere con lei >> disse Blaine, mentre si distendeva sul divano. << Affatto, e per dirlo io … ma dov’è mia sorella Margherita, tua moglie? >> gli chiese.

Quindi questa volta non erano fratelli, ma erano lo stesso imparentati. << Da Guisa >> rispose, sedendosi. Questa volta la risata fu ancora più forte. << E voi la lasciate con l’amante? >> chiese Karofsky, mentre cercava di non ridergli davanti la faccia. << Conoscete la regina mio caro Maugiron? >> chiese Kurt, mentre Blaine si sedeva alla sua destra.

<< No, ma conosco le voci che girano >> rispose Dave. << E sono vere? >> chiese Blaine e Finn notò che il tono era cambiato, era duro, gelido, geloso quasi. << E se lo fossero, a te che importa, non siamo soli; ne parliamo dopo >> concluse Kurt mentre tutti si sedevano.

<< E cosa ci fa qui la piccola Charlotte? >> chiese Blaine per sviare il discorso. Finn vide Rachel sbiancare e farsi il segno della croce. << E’ qui con me >> la difese, mentre osservava il terzetto che ridendo faceva l’imitazione del gesto di Rachel, e lei li osservava scandalizzata. << Non dovete difendermi maestà, se volete vado via >> << No, resta >>.

Il pranzo si svolse in un’atmosfera strana. Finn aveva capito che li mangiavano con le mani ma fu strano vederli e farlo. Specie osservarli mentre ridevano, certa una certa aria di sufficienza che non gli piaceva per niente. Finito uscì con Rachel che lo guidò fino ad una porta. << andate voi, io non oso >> e aprì la porta. La coach Sue, in nero. Era lei la regina madre, di nuovo!

NoteNote eton

Sono tornata! Rieccomi con un'altra avventura onirica di Finn, postata per festeggiare la 2x08. Allora, come potete vedere questa votla il nostro Finn non comanda, almeno non al Louvre. ci sono diversi indizi sull'identità degli altri, come al solito al quarto capitolo vi sarà uno schema, anche se non credo che ce ne sarà realmente bisogno