Happy fucking birthday Tré Cool!
 

Ventordici secondi pre-fanfiction: Questa  Fan Fiction è in onore di Tré UwU Parla del suo compleanno, quello di quest'anno :3 è la prima volta che scrivo una fic al presente quindi non so se è venuta bene ^^' Anche perché non ho voluto  far correggere questa storia al mio (e sottolineo MIO) beta-reader per non rovinargli la sorpresa UwU ( mi scuso quindi per eventuali errori che provvederò a corregere appena mi verranno segnalati :3).
Tornando a noi UwU Questa storia è dedicata a una persona molto sweety :3 (Appena avrai finito di leggere capirai perché è per te Darling (con questo non sto dicendo che voglio baciarti u_ù) UwU).
Con questo chiudo :3 godetevi la storia ;)


09/12/2011- 8.OO

È  il mio compleanno. Oggi è il mio compleanno! Mi guardo allo specchio dandomi una leggera sberla sulla guancia.
"Ehi Tré, sono già trentanove!"
Scruto le rughe che mi si annidano sotto gli occhi.
"Ah, la vecchiaia comincia a farsi sentire" Dico tra me e me.
Sono sicuro che Dena avrà organizzato una bellissima festa, non mi ha detto nulla ma non le chiederò, non voglio rovinarle la sorpresa.
Canticchiando scendo le scale e lei è lì. Ancora avvolta nella camicia da notte color albicocca.
Dio quanto è bella.
In questo momento mi dà le spalle, non mi ha sentito arrivare. Meglio così. Le cingo i fianchi con le braccia e la giro verso di me. Gli occhi ancora semichiusi si illuminano quando mi vede. La bacio e una sensazione bellissima mi pervade. Sono investito da un'intensa calma. Sembra quasi che quel bacio dica: "Oggi andrà tutto per il meglio, non hai nulla di cui preoccuparti." La lascio andare e mi siedo a tavola, le si adagia su di me e mi prende le mani.
"Oggi sarò fuori tutto il giorno" Mi dice "tu resta qui a casa e non muoverti!"
"Agli ordini mio capitano" Rispondo sorridendo.
"A proposito, auguri amore."  Mi passa il dorso della mano sulla guancia spinosa. Oggi devo ricordare di farmi la barba.
Per tutta risposta la bacio e ancora una volta mi sento estremamente tranquillo. Lei si alza e va in camera,tra pochi minuti la vedrò uscire con il suo cappottino nero, i tacchi alti e i Jeans attillati. Si veste sempre così quando esce per  fare qualcosa di importante.

12.OO

Non credo tornerà per pranzo. Però, che bel modo di festeggiarmi. Ordinerò una pizza.

14.OO

L'unico che fin'ora mi ha fatto gli auguri è stato il fattorino delle pizze, anche se credo che una miriade di messaggi mi abbia invaso il telefono. Comunque loro non si sono ancora fatti sentire. Non ti abbattere Frank, Dena avrà pregato i tuoi amici di non rovinare tutto. Che poi in che modo una festa viene rovinata semplicemente con degli auguri? Cioè so che è il mio compleanno non me ne sono dimenticato. Il fatto che loro non si facciano sentire mi fa insospettire, non tranquillizzare. Bhà... Mi fiderò di lei. Il tempo scorre lentamente, mi farò un riposino.

19.OO

Mi sveglio di sobbalzo, lo squillo assordante del telefono mi perfora le orecchie. Afferro il cellulare e me lo attacco al viso.
"Pronto? Pronto?"
Nessuno risponde. Ma che cavolo di scherzi sono questi?
Pff. Poi guardo il cellulare. Ah, era la sveglia. Mi sbatto una mano sulla fronte.
Stai perdendo colpi vecchio mio.
"Amore, scusa se ti ho svegliato, perché probabilmente stavi dormendo, ma ora ti devi preparare, ti ho già preparato i vestiti sul letto."
Wow, che donna previdente.
Il promemoria continua "Alle otto ti voglio davanti a casa degli Armstrong, devi venirmi a prendere perché sono stata in giro tutto il giorno e mi fanno male le gambe. Non fare tardi. Ti amo. Dena." 
Ogni momento che passa mi accorgo di amare sempre di più quella donna.
Ignoro i centoventi messaggi sul telefonino e lo poso sul bancone in corridoio.
Ora devo solo lavarmi, radermi, vestirmi, sistemarmi la cresta, salire in macchina e guidare dieci minuti fino alla casa degli Armstrong. Bene, dovrei farcela.
Prendo i vestiti e vado in bagno.

19.5O

Giusto il tempo di sistemarmi il papillon scuro davanti allo specchio e sono pronto, perfetto. Posso finalmente partire.
Spengo le luci, chiudo la porta a chiave e salgo in macchina.

2O.O1

In perfetto orario, o quasi, mi presento alla porta. Suono il campanello ma nessuno risponde, la porta è aperta e le luci sono spente.
Ottima prestazione Dena, ora salterete tutti fuori gridando "AUGURI!" e poi faremo festa fino a notte fonda.
Mi dirigo fino alla sala da pranzo e come da copione eccoli tutti lì, la luce si accende e Dena, Billie, Adrienne, Mike e Britt sono lì ad aspettarmi. I ragazzi non ci sono, ma probabilmente Dena avrà già organizzato qualcosa con loro per domani.
Si avvicina e mi abbraccia, si mette al mio fianco e insieme andiamo a salutare e ringraziare prima Billie, poi Mike.
"Ora anche tu ne hai trentanove!" Mi deride Billie.
"Si ma tu ormai ne hai quaranta!" Gli rispondo sorridendo.
Per un momento lui si ferma a riflettere su quello che ho detto.
Gli anni cominciano a passare veloci anche per noi.
La serata prosegue tranquilla, tra battute e portate deliziose che Dena, Adie e Brittt si sono impegnate a preparare per me nel pomeriggio.
Nonostante mi aspettassi la festa a sorpresa non riesco a nascondere un po' di stupore, tutto è così perfetto, così meraviglioso.

23.OO

Qualcuno mi copre gli occhi con le mani e mi guida fino in corridoio. 
Spero sia Dena, d'altronde non ho ancora passato un po' di tempo da solo con lei oggi. 
Mi giro e scopro che non è lei. È Billie, è emozionato, forse dall'emozione o forse dall'alcohol.
Mi fissa per attimi interminabili e io mi perdo nei suoi occhi, verdi, grandi, senza tracce di trucco stasera, che mi scrutano silenziosi.
Lui è così bello.
Mi prende le mani e io arrossisco, non so cosa gli sia preso, non dovremmo essere qui, ma di là, con gli altri, con le nostre famiglie.
Lui continua a fissarmi, si avvicina, forse troppo.
Le nostre labbra si serrano in un bacio, quel bacio che racchiude in sé tutta l'amicizia, la gratitudine, l'affetto... L'amore che io provo, che entrambi proviamo.
La sua lingua supera le mie labbra e in seguito i miei denti.
È un bacio perfetto, di quelli che ti capitano una sola volta nella vita. 
Lui sa ancora di birra. Adoro i suoi baci, infilo le mani tra i suoi capelli ossigenati e li accarezzo.
Poi lui si allontana e torna a fissarmi pacato. Mi ricorda un gattino.
"Se rimaniamo qui verranno a cercarci!" Mi dice. Afferra la mia mano e mi riporta in salotto. 
Lui raggiunge Adrienne, io Dena.
Sono ancora un po' scosso da quel bacio e forse il rossore sulle mie guance non se n'è andato.
Mi giro ancora una volta verso di lui e i nostri sguardi si incrociano un'ultima volta. Lui sorride e nonostante sappia che non siamo destinati ad un futuro insieme ne sono felice.
Perché lui è il mio migliore amico, e io lo amo per questo.