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Autore: abeautifulie    09/12/2011    2 recensioni
(Spolier: episodio 1x06, scena finale.)
"Sai perchè ti lascerei in pace? Perchè tengo più ai tuoi sentimenti che ai miei. Ti amo."
Quelle lacrime che stavo cercando di trattenere scivolarono lente sul mio viso, ed era una strana senzazione, non mi ero mai ritrovata a piangere per nessuno.
La mente era come se si fosse svuotata e l'unica cosa che riuscivo a vedere era il viso di Tate, distrutto, triste come non l'avevo mai visto.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Autore: abeautifulie
Disclamier: Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo.

Bene, vorrei dire alcune cose. Questa è una delle poche storie che ho scritto, e consiglio vivamente a tutti di guardare questo telefilm perchè è magnifico. Tate e Violet sono stati la mia ispirazione per questa shot, che non ho potuto fare a meno di scrivere. In questa scena, non si dicono molte cose, eppure nei loro sguardi c'è così tanto, che ho dovuto scriverlo per far fuoriuscire tutti quei sentimenti che loro due tengono dentro. Amo infinitamente questa coppia, e questo è il mio modo di vedere il loro amore. La canzone che mi ha ispirata è "Snuff" degli Slipknot, da cui ho preso anche una frase per dare il titolo alla shot. Vi lascio il link qui sotto, così se vi va potete ascoltarla mentre leggete. Infine, vi auguro una buona lettura! 
Song: (http://www.youtube.com/watch?v=Zx8TSZNV-Qg)

So if you love me, let me go.

Sfogliavo sovrappensiero le pagine di quel libro che avevo preso in biblioteca, dopo aver parlato con l'insegnante-eroe che aveva assistito all'orribile tragedia che aveva fatto Tate.
Un brivido mi percorse dalla testa ai piedi non appena cercai di immaginare quello che era successo quel giorno.
Girai l'ultima pagina, e nel momento esatto in cui vidi il suo nome scritto sul piccolo foglietto a fine libro, la sua fragile voce raggiunse le mie orecchie.

 
"Anche a me piacciono gli uccelli"
 
Aspettai qualche secondo prima di guardarlo, non riuscivo quasi a respirare.
Succedeva sempre quando era vicino a me.
Deglutii, e finalmente i nostri sguardi si incrociarono.
Lo guardai in tutta la sua perfezione. Perchè alla fine, per me, Tate era perfetto, nonostante tutto quello che aveva fatto.
Non era più quel ragazzo, non era più uno psicopatico-killer, lui non mi avrebbe mai fatto del male.

 
"Perchè ti piacciono?"
 
Lo chiesi quasi sottovoce, per paura di rovinare quel momento, eppure dovevo parlare.
Avevo così tante cose da dire; sarei voluta saltare tra le sue braccia e stringerlo, perchè dopotutto, riusciva a farmi sentire protetta e forse anche.. amata.

 
"Penso.. perchè possono volare via quando le cose si mettono male.."
 
Annuii leggermente alla sua risposta, per poi spostare lo sguardo da un'altra parte.
Non riuscivo neanche a guardarlo negli occhi.

 
"Lo dirai ai tuoi genitori? Delle pillole?"
 
Presi fiato.
 
"No.. dormo parecchio, pensano che sia depressa"
 
"Lo sei?"
 
Chiese senza lasciarmi il tempo di finire la frase, quasi sapesse già la risposta.
 
"Sono triste"
 
"Anche io."
 
I suoi occhi diventarono lucidi, e solo in quel momento mi accorsi che erano rossi. Aveva forse pianto? Per me?
 
"Violet"
 
Sospirai. Adoravo sentire il mio nome pronunciato da lui, lo faceva diventare speciale.
 
"Qualcosa è cambiato in te. Nei miei confronti. Sei distante, fredda. Non so cos'ho fatto, ma d'ora in poi ti lascerò in pace.. se è quello che vuoi. "
 
La sua voce era quasi spezzata, e vederlo in quelle condizioni mi faceva uno strano effetto dentro.
Tate ne aveva passate tante, e io di certo non volevo essere la causa della sua tristezza.
Io volevo essere la persona che l'avrebbe salvato, prima o poi.

 
"È quello che vuoi?"
 
Aprii la bocca per dire qualcosa, ma non uscii nulla, solo un lungo respiro.
Sarei scoppiata a piangere, molto probabilmente. 

 
"Sai perchè ti lascerei in pace? Perchè tengo di più ai tuoi sentimenti che hai miei. Ti amo."
 
Quelle lacrime che stavo cercando di trattenere scivolarono lente sul mio viso, ed era una strana senzazione.
Non mi ero mai ritrovata a piangere per nessuno.
La mente era come se si fosse svuotata e l'unica cosa che riuscivo a vedere era il viso di Tate, distrutto, triste come non l'avevo mai visto.

 
"Ecco.. l'ho detto. Non l'ho solo scritto su una lavagna."
 
Si fermò un attimo, prese fiato e il mio cuore non smetteva di battere forte.
Nessuno me l'aveva mai detto.. perchè nessuno si era mai innamorato di me.
Era strano sentirselo dire, ma dentro era come se, dopo quelle parole, mi sentissi completa dopo tanto tempo.

 
"Non permetterei mai a niente o a nessuno di farti del male. Non ho mai provato questi sentimenti per nessuno."
 
Abbassai la testa, eravamo nella stessa situazione. Ci amavamo, e nessuno dei due l'aveva mai fatto prima. Lui era il mio primo amore, ed io ero il suo. 
 
"Vieni qui"
 
Chiusi il libro e gli indicai con la testa il letto, spostandomi leggermente per fargli spazio. Si avvicinò piano e si distese vicino a me, prendendomi per mano.
Lo strinsi, non volevo che andasse via, mai più.

 
"Sono stanco"
 
Sussurrò.
 
"Anche io"
 
Rimasi stretta a lui, senza più dire una parola, ma non c'è ne era bisogno. Ormai sapevamo già tutto.
  
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