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Autore: Kiki May    09/12/2011    4 recensioni
Ficlet autoconclusiva post NFA/Chosen. Fluff without plot [Spike/Angel/Buffy]
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Angel, Buffy Anne Summers, William Spike
Note: Cross-over | Avvertimenti: Triangolo
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Non so neanche io perché la sto postando questa cosa: mi hanno convinta. Segnalo la storia come crossover BtVS/AtS perché nella mia fantasia è come se concludesse entrambe le serie. C'è un nuovo avvertimento, in grafica, che sembra fatto apposta! *w*


DISCLAIMER
I personaggi appartengono a Joss Whedon e a coloro che ne possiedono i diritti, li uso senza scopo di lucro.

PAIRING: Spike/Buffy/Angel.
TIMELINE: Post CHOSEN/NOT FADE AWAY.
SUMMARY: FWP (Fluff without plot. Ho appena inventato un nuovo genere. ù_ù)
RATING: Sono in tre, ma fanno i bravi! PG-13.
FEEDBACK: Attendo i vostri commentini belli!






L’Amore è un dio











Filia








La sabbia sul fondo del sedile pizzica le dita dei tuoi piedi, mentre premi con dolcezza l’acceleratore e godi della consistenza ruvida dei sandali nuovi, quelli che Buffy ha scelto per te.
Non sei ancora arrivato a destinazione, ma già ti sembra di sentire il vigore del vento sulla schiena, il calore pungente del sole che imbrunisce la pelle per troppo tempo nascosta nell’ombra della notte eterna.
Sei di nuovo umano.
Il tuo cuore, fermo da secoli, ha ripreso a battere con l’energia che si addice ad un trentenne.
Sei un ragazzo.
Che ha visto moltissimo, che ha ancora tanto da vedere.
“Angel, ti prego! Spiega a Spike che è inutile fare capricci! Non scenderà da quest’auto se prima non avrà messo la protezione solare!”
Ti volti, dubbioso.
Guardi Buffy, in occhiali da sole, che ti fa cenno dallo specchietto retrovisore e preme contro il sedile il giovane uomo che la stringe, ghignante.
“Siete così pallidi! Non vi abbronzate da quanto, millenni? E vorreste stendervi in spiaggia senza questa?!” esclama la cacciatrice, esibendo una confezione di crema solare per bambini, protezione massima. “Potete scordarvelo!”
“Avanti, passerotto!” protesta Spike, roteando gli occhi esasperato. “Non siamo mica marmocchi! Il sottoscritto e Peaches, qui, hanno combattuto contro un esercito infernale e salvato Los Angeles e il maledetto pianeta da un’apocalisse devastante! Non possiamo impomatarci come checche piagnucolose, ne andrebbe della nostra reputazione!”
“Allora non scenderete! A differenza vostra, io sono ancora incredibilmente forte!”


Parcheggi nello spiazzale che dà su un angolo di costa deserto, paradisiaco.
Scendi dall’auto e affianchi Spike che guarda con stupore il panorama: una distesa di mare incontaminato si offre a vostri occhi colmi di meraviglia.
Respiri con lentezza, profondamente, per imprimere nella memoria ogni odore. Prendi per mano il compagno di shanshu, quasi spaventato all’idea di affrontare tanta immensità da solo.
Buffy ti sfiora, protettiva.
“Andiamo, su.”


È Spike il primo a spogliarsi, come da copione.
Si strappa di dosso maglietta e pantaloni, lancia i sandali in aria e molla gli occhiali da sole alla cacciatrice, che lo segue a distanza, divertita e confusa. Corre lungo la spiaggia sgombra, urlando, allargando le braccia per catturare il vento. Un tuffo deciso ed è in acqua. Urla ancora, per il freddo.
“Dannato inferno!” esclama, ridendo.
Buffy si inginocchia nella sabbia, scoppia a ridere anche lei.
Neanche tu ti trattieni.
Ti spogli. Aiuti Buffy a scogliere il vestito lungo, colorato che indossa.
Quando siete entrambi in costume, decidi di raggiungere Spike, che accenna qualche bracciata pigra e sorride, invitandovi nel blu.
“Senti come sono freddo!” mormora, aggredendoti con foga, mordendoti le labbra per farti assaporare il sale che impregna le sue.
Sprofondi nell’acqua, trascinato dal tornado dagli occhi azzurri.
“Cazzo!” gridi, e lui sghignazza compiaciuto.
Il suo corpo è snello e scivoloso: lo stringi forte, quasi a volerlo marchiare col segno delle tue dita. Premi la bocca contro una spalla muscolosa e ricambi il morso con gioiosa avidità.
Lui geme.
Si stacca da te e si volta a guardare Buffy, che vi osserva indecifrabile.
Ha appena bagnato le braccia e raccolto i capelli in uno chignon. Sul collo chiaro, una scia umida che percorri con lo sguardo. Saltella come una ballerina, allontanandosi da voi, intenzionata al tuffo ma esitante.
Senza pensare, ti getti al suo inseguimento.


Finalmente sei steso sulla sabbia, baciato dal sole e massaggiato dalle mani piccole e forti della cacciatrice, che si premura di proteggere le tue spalle da possibili scottature.
Spike è steso accanto a te, di schiena.
Beato ti guarda, respirando pesantemente come fanno i gatti.
Tu gli prendi una mano, giocherelli con le sue dita, incredibilmente agili e veloci. Buffy ti dà bacio sulla nuca.
Ricordi.


È cominciato tutto una mattina di Settembre, a Roma.
Nuovamente umano, dimesso dall’ospedale che ti aveva trattenuto durante l’estate, sei corso in aeroporto e hai viaggiato per ore prima di arrivare in Italia.
Dovevi sapere.
Una risposta, almeno una, dovevi averla e dovevi averla da lei, la ragazza che ti aveva fatto innamorare per la prima volta dopo secoli e che non eri riuscito a dimenticare, nonostante tutto.
Smarrito per le strade della città eterna, l’avevi raggiunta, finalmente, in un ponte sospeso tra il verde del Tevere e l’oro del sole: la tua promessa.
Non eri solo, però. Accanto a te c’era il rivale più tenace mai incontrato. Spike guardava Buffy come te, con amore, ma con una tenerezza più disperata, sofferente.
Ti eri commosso allora, nel vedere due paia di occhi chiari che si riempivano di lacrime nello stesso istante. Avevi assistito immobile all’incontro tanto desiderato ed avevi compreso immediatamente: non avresti mai potuto separare i due amanti, per nessuna ragione. Di tutte le cose spregevoli che avevi commesso nel corso della tua lunga esistenza, quella sarebbe stata la più tremenda.
Avevi lasciato andare le braccia lungo i fianchi, allora. Ti era quasi dispiaciuto non saperti geloso, nonostante la smania di vincere, il dolore e l’invidia inevitabile, ma non potevi non commuoverti per quell’abbraccio così intenso a cui avevi fatto da testimone. Ti eri voltato, il passo malfermo, lo sguardo chino sulle scarpe, prima che una mano ti bloccasse.
Era Buffy, ed era Spike.
Avevi chiuso gli occhi, quando le labbra di lei si erano posate sulle tue.


“Passerotto, hai portato i panini?” domanda Spike, riscuotendosi dal torpore che lo pervade.
Apri gli occhi anche tu.
Lui si alza, si dirige alla borsa e fruga nel bagaglio, inarrestabile. La cacciatrice deve schiaffeggiargli le mani come si fa coi bambini, per fermarlo.
“Sei crei disordine finiremo per non trovare nulla!”
“Oh donna, ho fame io!” borbotta lui, meritandosi un’occhiataccia minacciosa. “Sistemeremo prima di salire in macchina!” aggiunge poi, più diplomatico.
Buffy cede.
Prende un sandwich al pomodoro e ti raggiunge, accoccolandosi contro il tuo torace bollente. Le baci i capelli e lasci che lei si stringa a te in cerca di protezione e conforto. Fai lo stesso con Spike che vi ha raggiunti e mangia svogliatamente sulle tue ginocchia, osservando il sole che illumina il mare.
Assapori la perfezione del momento.


Non si può cancellare la colpa, né il dolore, né il male commesso.
Non si può vivere come se non si sapesse, come se l’anima fosse vergine e le scelte compiute pure.
Te ne rendi conto ogni volta che vedi le mani di Spike tremare, ogni volta che il viso di Buffy impallidisce e gli occhi grandi si spalancano per la disperazione. Conosci il dolore dei guerrieri. Tu, che ti svegli nel cuore della notte angosciato da incubi che neanche la shanshu è riuscita a cancellare. Tuttavia l’amore ti ha donato nuova vita e sei diventato il custode di due anime gemelle.


Buffy si spoglia, quando il sole è già calato.
Approfittando dei divieti che non rispetta, si stende sulla terra nera della pineta accanto alla spiaggia e sorride, allargando le braccia in un invito muto.
La scruti con attenzione.
Gli occhi verdi, curiosi, rivelano un bagliore oscuro, profondo; la pelle liscia trova rifugio tra le foglie appassite, che la circondano amorevolmente, in una composizione artistica; i capelli biondi si allungano nel terreno, come radici resistenti: Buffy è un frutto della terra, un regalo generoso della natura.
Niente è peccato in lei.
Ricordi le parole aspre di tuo padre, le raccomandazioni misogine e l’odio che tentava di inculcarti educandoti. Delle frustate schioccate nei pomeriggi d’inverno rimangono echi lontani, della rabbia feroce che ti ha spinto ad annientare ogni cosa sul tuo cammino, una vaga memoria. Ti rendi conto una volta in più che è finito il tempo del dominio e della sottomissione, che la magnifica donna che si offre a te senza paura merita solo il tuo rispetto.
Ti inginocchi accanto e la accarezzi con premura.
Baci il suo naso, che ti incuriosisce sempre.
Attendi di vedere Spike che avanza verso di te come un fantasma, la pelle diafana sotto la luna.
Solo quando lui è vicinissimo e riesci a sentire il suo profumo, ti accorgi del lieve arrossamento sulle spalle.
Ridi e ti sdrai tra le foglie.


“Quindi quella stella lì, quella rossa, si vede solo in questo periodo dell’anno? Wow, siamo stati fortunati!”
Buffy esala un sospiro, spalancando gli occhi che sembrano ancora più grandi, brillanti per lo stupore.
“Sì!” replica Spike, baciandola con affetto.
Li osservi, felice.
“Stanotte Peaches è particolarmente silenzioso.” Brontola lui, abbozzando un broncio irresistibile.
“È vero!” concorda Buffy. “Va tutto bene, Liam?”
Ti stupisce ancora che lei ti chiami col nome di battesimo, ma da quando ha visto la tua patente nuova le viene naturale. Ti fa tenerezza per questo.
“Sì.” Mormori sottovoce. “Sì.” Ripeti, strofinando il naso contro il suo collo.
Ricordi quello che vi aspetta nel weekend: la caccia di routine, gli amici di Buffy, Dawn di ritorno dall’università e il signor Giles in modalità ricerca bibliografica. Quasi non credi di aver guadagnato una dimensione di quotidianità del genere, ti sembra abbacinante il semplice pensiero.
Fortuna che non sei il solo a doverti riabituare al mondo: c’è Spike accanto a te; c’è Buffy, che ama entrambi.
Ti protendi a baciare il suo volto e lei ansima di piacere. Riservi lo stesso trattamento all’ex vampiro che ti carezza la schiena all’altezza del tatuaggio, nel punto che sa provocarti più godimento.
Avete dovuto riscrivere le regole per vivere insieme, voi tre. Avete dovuto dimenticare quello che conoscevate: l’amore romantico, il vostro passato ... avete messo ogni cosa da parte per costruire un legame fragile e unico, incomprensibile agli occhi del mondo, ma necessario a voi, pieno d’armonia.
Come un sistema solare, dove solo alla giusta distanza nasce la vita.
Le vostre mani si uniscono senza fatica.


Ti alzi e senti di avere la schiena a pezzi: il grosso svantaggio di non essere più un vampiro è certamente quello di non poterti più appartare in un luogo scomodo. Spike lo sa e ti molla una pacca di sostegno complice. Si china a raccogliere la borsa.
Buffy sta tentando di annodare il fiocco del suo vestito floreale, con poco successo. La aiuti istintivamente e le allunghi una giacca di cotone, poiché il vento si è alzato e fa freddo.
“Mi piace questo posto!” dice lei, aggrappandosi a te con aria sognante. “Dovremo venirci più spesso. Dovremo portare con noi Dawn e Connor. A Willow piacerebbe moltissimo il bosco e sono sicura che Xander potrebbe prepararci dei panini in spiaggia!”
“Per adesso sono contento di esserci venuto con voi.” Rispondi, baciandola sulle labbra.
Spike vi sorride e prende le vostre mani.
Ti rendi conto di quanto sia straordinaria la sua bellezza maschile: di impeto e languore brillano gli occhi azzurri, scintillanti, mentre l’espressione di Buffy è un concentrato di potere e gentilezza.
Pensi a come dipingeresti i loro volti, una volta tornato a casa.
L’inclinazione all’arte non ti ha mai abbandonato, è l’unica fede che hai professato nei secoli.
Stringi a te l’uomo e la donna che hanno scelto di starti accanto e rifletti silenziosamente sulla natura dell’amore, l’amore che è divino.













Le Note

[*]
Oh God, questa ficlet è stata veramente un parto! Fino all’ultimo ero indecisa se postarla o meno. Sono ancora indecisa, sappiatelo, ma le insistenze di Tania mi hanno più o meno convinta: vi getto in pasto questa cosa fluff, tentativo di rappresentare bellezza e felicità in versione “triangolo sì”.

[*] Nella storia si fa riferimento a Roma. Chi ha visto l’infame “A girl in question” sa di cosa sto parlando: nell’ultima stagione di Angel si diceva che Buffy si fosse trasferita in Italia e avesse intrapreso una relazione con un tizio immortale che a suo tempo aveva conquistato le grazie di Dru e Darla at the same time. Per fortuna, il canon dell’Ottava smentisce radicalmente la cosa. ù_ù Erano carini, però, Spike e Angel in vespa *w* e questa ficlet è fluffolosa e dolce, quindi va anche bene che Buffy si sia liberata da ogni impegno gravoso.

[*] La parola a margine, prima della storia, è greca e significa amore/amicizia.

[*] Sul passato di Angel/Liam: ho deciso di inventarmi che il padre fosse misogino.(?) Del resto, sappiamo che era severissimo, che dominava la moglie (come era uso all'epoca) e che ha fatto un figliolo con qualche leggero problemino di gestione dell'aggressività. Diciamo che era un uomo del suo tempo, ma ora Angeluzzo si è finalmente emancipato da lui.

[*] Il titolo della ficlet è lo stesso di un libro di Eva Cantarella sui greci e l’amore.

 

  
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