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Autore: AmaleenLavellan    09/12/2011    2 recensioni
Il cast scopre una foto di Darren. Una foto tremendamente imbarazzante.
Una foto che nessuno avrebbe dovuto vedere e di cui egli stesso non era a conoscenza - ma si sa, Tumblr tutto può e tutto sa.
La reazione di Chris, però, non è certo quella che il piccolo Hobbit (che già immagina un horrible, horrible, nasty break-up) si aspetta.
Piccola CrissColfer senza capo né coda xD
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ed eccomi qui, tornata nel mondo  del CrissColfer  del Cast di Glee xD Non riesco a starci troppo lontana.. Proprio per nulla! 
Allora, l'ispirazione per questa fanfiction è nata da una certa foto che girava su internet un po' di tempo fa... Ecco il link
Diciamo che non ce la faccio a credere che sia Darren xD è troppo assurda, seriamente xD Però.. l'ispirazione c'era, quindi, pazienza! XD
Vi avverto: tanta spasticità (?) in questa One-Shot. Ma proprio tanta!




Quando Darren entrò nella stanza dove il cast era solito riposarsi tra una ripresa e l’altra, si aspettava qualsiasi cosa: urla, gente che saltava, ballava e si schiantava contro i muri, lanci di cibo e lotte greco-romane; insomma, ciò che di più strambo potesse fare un gruppo di persone completamente fuori di testa.
Ciò che non si aspettava, era di vedere quasi tutto il cast davanti a un computer, a bocca aperta.
«Ragazzi… dobbiamo dirglielo…», mormorava Lea, ad occhi spalancati e immobili, lo sguardo fisso davanti sé.
«Stai scherzando, vero?! Morirebbe d’imbarazzo! Meglio tenerlo all’oscuro…», fu la risposta pronta di Jenna. Amber annuiva vigorosamente, mostrandosi d’accordo.
Fu quello il momento in cui Mark sembrò svegliarsi dallo stato di trance in cui sembrava essere caduto. Scoppiò in una risata tanto fragorosa che si trovò a stringersi la pancia con le braccia.
«Sarebbe una scena meravigliosa! Mio Dio! Dico, l’avete visto? È ridicolo! E ha ancora il coraggio di andare a dire in giro di essere etero?» esclamò, cercando di riprendere fiato tra una risata e l’altra.
Kevin tentò di trattenersi, ma non ci riuscì. Scoppiò a ridere di gusto, trascinando presto con sé anche Harry e Cory. Lea li guardava sconcertata, Vanessa si torturava l’unghia dell’indice con espressione colpevole, mordicchiandosela, mentre a Dianna si spezzò il cuore. Se solo Darren avesse saputo…
«Mark! Ragazzi! Abbiate un po’ di pietà per Darren, per piacere…», cercò di bloccarli.
 
«Perché dovrebbero avere pietà di me?»
 
Darren era atterrato davanti al gruppo con un salto ed un’espressione innocente ed incuriosita.
Improvvisamente, nella stanza calò il gelo. Tutti guardavano Darren come se fosse una mistica apparizione, o un qualche tipo di strano alieno.
«Ehm… Ragazzi?», domandò il ragazzo riccioluto, alquanto perplesso, grattandosi la testa.
Il cast sembrò riprendere vita di botto.
«Ehi, Darren! Qual buon vento? »
«Non sai che gioia vederti!»
«Darren, cosa ti porta da queste parti, in questo momento?»
Cominciarono a parlare uno sull’altro, creando un caos immane nel disperato tentativo di distogliere l’attenzione del ragazzo da una sola cosa: lo schermo del computer.
«Ragazzi, non capis- Parlate tropp- Ragazzi… RAGAZZI!», gridò alla fine, quando vide che nessuno sembrava prestargli attenzione.
Sulla stanza calò una coltre di silenzio. Criss tirò un sospiro di sollievo.
«Ecco, adesso qualcuno di voi, uno solo, mi spieghi quello che stavate dicendo prima. »
Tutti i presenti si guardarono negli occhi, senza sapere cosa fare. Lea li chiuse, attese qualche secondo, e prese parola.
«Darren, io… penso che tu debba vedere una cosa.», affermò con tono grave. Il suo sguardo brillava di tanta compassione e aveva un’aria talmente affranta, mentre girava con un’aria di solennità lo schermo del portatile verso di lui, che il ragazzo cominciò ad avere paura.
E la paura non fece altro che aumentare, quando vide che la pagina di Internet era aperta su Tumblr.
Quel sito era universalmente noto come un covo di menti perverse e malate, e lui aveva avuto modo di scoprirlo durante la sua carriera.
I fan scoprivano tutto. Tutto. Sapevano cose della sua vita, che nemmeno lui stesso ricordava.
Le cose che i suoi colleghi avrebbero potuto trovare, se solo avessero cercato… Il solo pensiero gli fece correre un brivido di terrore gelido lungo la schiena.
Si avvicinò allo schermo, leggermente tremante, per mettere a fuoco quella che scoprì essere una foto.
Spalancò gli occhi.
Lanciò un grido.
Con velocità quasi animalesca afferrò il computer con un balzo e corse fuori dalla stanza, più lontano possibile da qualsiasi anima viva.
«Darren, aspetta!», esclamò Naya, sollevando un braccio come per tirarlo a sé; ma ormai era già lontano.
«Però…», fu l’unico commento di Mark, «L’Hobbit sa correre veloce.»
 
Chris stava camminando tranquillamente in direzione della stanza di registrazione, una lattina appena aperta di Diet Coke nella mano destra, quando dall’angolo del corridoio che stava attraversando udì una specie di gemito soffocato. Incuriosito si voltò verso la fonte del rumore e si meravigliò nel vedere Darren, accucciato contro la parete e la testa incassata tra le ginocchia strette al petto.
Improvvisamente preoccupato si lanciò al suo fianco, poggiandogli una mano sulla spalla. «Darren, oddio, che succede?», esclamò.
«Io non sono qui. Io non esisto. Tu non puoi vedermi, ho addosso il Mantello dell’Invisibilità. Tu non mi vedi.», cominciò a mugugnare, come se fosse una litania, senza alzare la testa.
Chris emise un sospiro frustrato. «Darren, innanzitutto non puoi possedere il mantello dell’invisibilità perché non sei un discendente di Harry Potter, rassegnati; inoltre, se non mi dici perché sei seduto in posizione fetale, al buio, mormorando frasi insensate… Chiederò cosa succede agli altri del cast.»
Al solo sentire nominare i loro colleghi, Criss alzò la testa, improvvisamente terrorizzato, «No!», gridò, «Ti dirò tutto, ma ti prego, non chiedere a loro
Chris piantò gli occhi in quelli del ragazzo, in un tacito invito a parlare.
«Tumblr… foto… orribile… sono rovinato…», cominciò a balbettare, abbassando lo sguardo. Colfer sospirò per l’ennesima volta, appoggiando la lattina a terra, scuotendo la testa con comprensione mentre si sedeva accanto all’altro. I fan, nella loro adorazione, potevano essere davvero spaventosi, a volte.
«Avanti, dai, fammi vedere questa cosa così terribile, non fare il bambino!»
«Assolutamente no! Se ti facessi vedere quella foto decideresti che sono ridicolo e che non vuoi più essere il mio ragazzo.»
«Non dirlo ad alta voce! », protestò il minore, poggiandogli un dito sulle labbra socchiuse, «Nessuno qui sta che stiamo insieme, ricordi? E in ogni caso, io so che sei ridicolo, quindi non vedo il problema.», commentò, con un sorriso canzonatorio. Poi, vedendo nel bellissimo sguardo di Darren tanta vergogna e tanta, sincera paura, mandò al diavolo il mondo e chiunque sarebbe potuto passare in quel momento e si avvicinò a lui, facendo toccare le punte dei loro nasi. «E poi… Nulla al mondo potrebbe farmi decidere che non voglio più essere il tuo ragazzo. Ti amo da impazzire, Darren Everett Criss, e nessuna foto, per quanto imbarazzante, potrebbe farmi cambiare idea. »
Lo sguardo di Darren sembrò illuminarsi, mentre manteneva gli occhi incatenati a quelli dell’altro.
«Davvero davvero?», domandò, con l’espressione di un bambino a cui è appena stato promesso un pomeriggio al luna park.
«Davvero davvero. Cristo, Darren, ma quanti anni hai?»
«Ecco, hai rovinato il perfetto momento romantico.»
Colfer sbuffò, incrociando le braccia. «Forza, smettila di lamentarti e fammi vedere questa foto.»
Criss gli lanciò un altro, lunghissimo sguardo, in cerca di rassicurazioni, e afferrò il portatile sottratto ai colleghi, che teneva al suo fianco. Alzò lo schermo, esitante. Lo schermo, che era entrato in stand-by, si illuminò dopo qualche istante. La pagina si era riavviata, per questo la foto non comparve intera agli occhi di Chris.
All’inizio, vide solo la testa. Il più piccolo spalancò gli occhi e sbatté le palpebre velocemente.
Sul serio, era questo il grande scandalo? Darren con un dito sulle labbra, con un’espressione totalmente gay?
Si girò verso il ragazzo, perplesso. «Ehm, Darren? Veramente?», domandò, alzando un sopracciglio, «Tutto qui? Ti ricordo che io ho sperimentato pienamente la tua mancata eterosessualità; strano che te lo sia dimenticato, l’ultima volta è successo ieri mattina.», commentò, con un sorrisino ironico e uno sguardo fin troppo eloquente.
«Aspetta prima di parlare…», gemette l’altro, nascondendo di nuovo la testa tra le ginocchia, in un chiaro tentativo di non vedere né quell’orrore, né l’espressione del suo ragazzo. Decisamente confuso, Chris si girò verso lo schermo, pensando che Darren stesse sicuramente esagerando.
Ma si dovette ricredere.
Perché il Darren della foto non aveva semplicemente una faccia da idiota, no.
Il Darren della foto aveva la fottuta maglietta tirata su e piegata in modo da lasciargli tutto il tronco scoperto.
E i boxer (niente pantaloni, constatò Chris) erano decisamente troppo in basso…
… O non abbastanza, a seconda dei punti di vista.
Spalancò le labbra quasi senza accorgersene, trattenendo il fiato.
Non udendo alcun rumore provenire dal ragazzo accanto a lui, Darren alzò timidamente la testa. Corrugò le sopracciglia, perplesso, nel vederlo in quello stato.
«Ehm, Chri-
«Darren, credo proprio che dovremmo andare nella mia roulotte.», affermò, con tono piatto, senza togliere gli occhi dallo schermo.
«Questo perché…?»
«Questo perché non credo che il cast e i tecnici siano pronti per un remake live di Queer as Folk, Darren, e io sto per saltarti addosso e farti urlare e gemere così forte che a quel punto sarebbe davvero difficile nascondere la nostra relazione.»
Lo sguardo di Darren si illuminò di comprensione.
 
«Oh.»
 
Chris adagiò il computer sul pavimento, con lentezza.
Poi, si guardarono negli occhi. E non ci fu bisogno di dire altro.
Si alzarono di scatto, rischiando di cadere uno addosso all’altro, e cominciarono a correre all’impazzata, tenendosi per mano.
L’unico pensiero di Darren, mentre con mani tremanti Chris apriva la porta della propria roulotte, fu che avrebbe decisamente dovuto ringraziare i fan per la loro terrificante quanto, spesso, insana – ma, nel qual caso, estremamente utile – passione per loro.
Poi le labbra di Chris furono sul suo collo e le sue mani nei suoi pantaloni, e non ci fu più tempo di pensare. 



***Angolino di MoonBlossom***
Ed eccoci qui! Finita anche questa X°D Ma seriamente, mi chiedo dove abbia il cervello per creare cose di questo tipo.
Lascio alla vostra immaginazione cosa abbiano fatto in quella roulotte... 
Ma naturalmente fatto una maratona Disney (certo, certo...!). Cosa credevate, voi, anime corrotte? U.U

Ringrazio come sempre la mia meravigliosa beta, Black_Hole_... Se non ci fossi tu non so come farei, dolcezza! ** 
Anche se mi vendicherò per aver reso pubblica la storia dello scolapasta X°D 
Fate un salto da lei, voi! 

Beh, grazie per avere letto!
Alla prossima! 
MoonBlossom
   
 
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