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Autore: daisyNAKJM    09/12/2011    2 recensioni
Brevemente, Who You Are di Jessie J è una canzone che credo non cancellerò mai dalla mia testa. Il suo significato è a dir poco stupendo, e trovo che sia una canzone molto adatta per Santana e Quinn (magari per un duetto...seeee ok ciao.) detto ciò posso dirvi solo di leggere per scoprire cosa succede. Premetto che non ci sono solo loro due! Enjoy!
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Brittany Pierce, Quinn Fabray, Rachel Berry, Santana Lopez | Coppie: Quinn/Santana
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I stare at my reflection in the mirror…
Why am I doing this to myself?
Losing my mind on a tiny error,
I nearly left the real me on the shelf…
“No, no, no, no… ”

Entrambe nelle proprie stanze, posavano gli occhi distrattamente sui vari oggetti che le circondavano, perdendosi in tutti i pensieri che affollavano le loro menti da parecchio tempo. Ormai erano abituate a convivere con quelle idee che si facevano spazio con prepotenza nelle loro teste.
Santana si alzò dal letto, avvicinandosi all'armadio. Lo aprì lentamente, mentre un leggero sorriso sarcastico increspava le sue labbra
"Cosa aspetti ad uscire dall'armadio?"
Che parole stupide, pensava. Parole che probabilmente avrebbe usato anche lei con qualcun'altro, con lo sfigato di turno, ma in quel momento il mondo sembrava girare al contrario, diventando lei stessa la vittima.
Le sue labbra si sciolsero in un sorriso sincero quando però afferrò quella maglia che Brittany le aveva preparato. Continuò a sorridere menrte affondava il volto in essa, cercando di non lasciar fuggire neanche una particella di quella fragranza, dell'essenza di Brittany.
-
Quinn fece qualche passo verso la scrivania, prendendo posto sulla sedia, e aprendone poi il cassetto, con movimenti quasi rallentati. Tirò fuori un piccolo astuccio, accompagnando lentamente la zip per poterne svelare il contenuto. Contenuto che lei conosceva molto bene. Respirò a fondo prima di immergere le dita nella stoffa per poi estarre due braccialetti.
Sorrise, e prima che se ne potesse accorgere, una lacrima le scese veloce lungo la guancia. Strinse tra le dita il bracciale più piccolo, accarezzandolo.
Era passato un anno ormai, questo era vero, però quello era l'unico ricordo al quale si poteva ancora aggrappare. Infondo quello era l'unico favore che aveva chiesto a Shelby, prima che portasse via Beth.
"Posso fare qualcosa per te Quinn?" - "Vorrei...vorrei il braccialetto di identificazione."
pronunciava quelle parole con voce tremante, indicando il braccialetto che aveva al polso, che era uguale a quello della figlia. Shelby sorrise, e dopo aver firmato le carte per l'adozione lasciò sfilare a lei stessa il bracciale. Fu in quel momento che la piccola Beth inconsciamente si aggrappò a quello che portava la madre, piangendo. Sembrava un ultimo tentativo disperato della piccola nel rimanere vicino alla madre.

Don’t lose it all in the blur of the stars!
Seeing is deceiving, dreaming is believing,
It’s okay not to be okay…
Sometimes it’s hard, to follow your heart.
Tears don’t mean you’re losing, everybody’s bruising,
Just be true to who you are.

Prima che le lacrime potessero toccare la maglia, Santana l'allontanò velocemente dal suo volto, depositandoci un bacio. Com'era finita in quella situazione? Lei, Santana Lopez, più stronza di Lima Heights, ora diventata lo zimbello della scuola, passata da predatrice a preda, e tutto questo nel giro di poche ore. Era bastato uno stupido spot televisivo per rovinare la sua reputazione, per smascherarla. Certo, se quell'idiota di Finn Hudson avesse tenuto la bocca chiusa questo non sarebbe successo, ma in qualche modo se l'era cercata.
Sbarrò improvvisamente gli occhi. "Che cosa? Te la sei cercata? Ti sei proprio rammollita dal tutto Lopez." pensò. Ormai non poteva più fare nulla per rimediare a quel che era successo, e a questo punto, molto probabilmente era meglio così. Aveva la possibilità di ricominciare.
Indossò poi la maglia, avvicinandosi allo specchio.
-
"Tu non sei la sua vera madre, io sono sua madre."
Ripensò a quelle parole che aveva pronunciato con tanta violenza. Quelle erano parole che portava dentro ormai da molto tempo, e che non era più riuscita a trattenere. Come del resto l'altra frase che aveva pronunciato qualche giorno dopo. Probabilmente non aveva usato il dovuto comportamento, però quelle parole erano vere, e lo sapevano entrambe.
"Almeno io non ho venduto mia figlia per poter far successo a Broadway."
Parole dure, ma che si era meritata. Sicuramente non poteva definirsi una madre, non avendo cresciuto Beth, ma Shelby di certo non poteva darle della ragazzina. Aveva commesso i suoi sbagli, questo era vero, però quand'era stato il momento per decidere del futuro della sua creatura, aveva pensato solo al meglio per lei, senza voler guadagnarci nulla.
Si alzò, tornando poi a sedersi sul letto, tenendo sempre tra le mani quei due oggetti, che aveva chiuso insieme, intrecciandoli l'uno nell'altro.

Brushing my hair, do I look perfect?
I forgot what to do to fit the mould, yeh!
The more I try the less is working
Yeah yeah yeaa
‘cause everything inside me screams, “no, no, no, no… ”

Cominciò a sistemarsi il trucco che le era colato sulle guance, sistemandosi poi i capelli. Ripensò per un momento a Quinn. Infondo era stata la prima a capire cosa c'era tra lei e Brittany, e al contrario di quello che si poteva aspettare, la ex capo cheerleader era rimasta in silenzio, aveva mantenuto il segreto, dicendole che per lei non c'era niente di sbagliato. Forse era per quello che aveva cercato di aiutarla quando poi si era ripresentata a scuola con quel nuovo look. Sapeva che prima o poi sarebbe ritornata la vecchia Quinn, ne era certa.
Dopotutto c'era un lato positivo, non doveva più nascondersi. Poteva finalmente amare liberamente la sua ragazza.
La sua ragazza.
Faticava ancora a credeci, però ora, Brittany era la sua ragazza. Ogni volta che ci ripensava si ritrovava poi un sorriso ebete stampato sulle labbra, lo stesso che aveva ora.
Brittany era la sua salvezza, la sua unica ancora. L'aveva sempre saputo, ma non aveva mai avuto il coraggio di ammetterlo. Ora però era pronta. Avrebbe fatto di tutto per proteggerla e per non farla mai più soffrire. Era consapevole del fatto che la sua ragazza stava male, ed era altrettando consapevole del fatto che quel male era provocato da lei. Mentire era una cosa che a Brittany non era mai piaciuta, e il dover nascondere la loro relazione a tutti faceva spegnere quella vitalità che la contraddistingueva dalle altre persone. Ormai se ne era resa conto da tempo, e sapeva che doveva in qualche modo porre fine a questo. Probabilmente era vero, Finn Hudson le aveva fatto un gran favore, anche se con poco tatto, ma d'altro canto era stato forse il modo migliore. Certo, se magari non l'avesse urlato per il corridoio della scuola sarebbe stato meglio, decisamente. Ora doveva affrontare tutte le conseguenze, doveva dirlo ai suoi genitori, e sopratutto alla sua adorata abuela. Chissà come avrebbero reagito. Era certa però del fatto che qualunque reazione le si fosse presentata davanti, questa volta lei non avrebbe rinunciato a Brittany.
-
Quinn sapeva di dovere delle scuse a precchie persone, non era da lei un comportamento simile, ma in che altro modo avrebbe potuto reagire? Dopo un anno dalla loro separazione Shelby si era ripresentata a Lima con la sua piccola Beth. Aveva deciso di lottare per riavere la sua custodia, certo, ammetteva il fatto che non era stata una brillante idea, come non lo era stata quella di chiedere aiuto a Puck.
Rise, perdendosi per un momento a ripensare a Noah. Ne era stata veramente innamorata. Ma con il tempo aveva capito che se non voleva impazzire definitivamente, lui era un'opzione da scartare nella sua vita. Era un bravo ragazzo, bisognava solo conoscerlo a fondo per capirlo, ma purtroppo la costanza non era il suo forte. Non appena si presentava l'occasione era pronto per sfoderare il suo lato da "cattivo ragazzo", o da "puckzilla".
Ricordava poi come Santana e Brittany avevano cercato di aiutarla. Di certo tutte e 3 non erano mai state brave con le parole, però il legame che c'era tra loro era vero. E lei in tutta risposta si era comportata come una stronza, per poi essere completamente disarmata da Rachel.
Già, Rachel Berry....

Don’t lose it all in the blur of the stars!
Seeing is deceiving, dreaming is believing,
It’s okay not to be okay…
Sometimes it’s hard, to follow your heart.
But tears don’t mean you’re losing, everybody’s bruising,
There’s nothing wrong with who you are.

Due braccia le cinsero i fianchi, scivolando lentamente lungo il suo addome, chiudendola poi in un tenero abbraccio. Santana sorrise allo specchio davanti a se, mentre Brittany appoggiava il mento sulla sua spalla.
"Tutto okay?" chiese poi sorridendole, facendo dischiudere le labbra dell'ispanica in un sorriso. Solo lei ci riusciva.
Annuì piano, girandosi poi lentamente. Non appena i loro volti si trovarono a pochi centimetri di distanza, la più bassa si allungò sulle punte, appoggiando la sua fronte a quella della bionda.
"Se tu sei con me si." rispose arrossento leggermente.
Brittany lasciò spazio sul suo volto ad un sorriso in grado di illuminare l'intera stanza, prima di poter annullare quella piccola distanza avvicinando le sue labbra a quelle della sua ragazza.
"Ti amo, lo sai San?"
"Lo so Britt. Ti amo anche io, e lo devono sapere tutti. Tutti devono sapere che sei mia."
La più alta scoppiò a ridere, donandole poi un bacio d'eskimo.
"Sei così adorabile quando vuoi fare la bulla!" Santana a quel punto scoppiò a ridere, baciandola ancora, tenendola stretta se.
-
"Ei..."
Una voce fece destare Quinn dai suoi pensieri, facendola poi sorridere. Rachel era appoggiata sullo stipite della porta, e la stava osservando, chissà da quanto tempo.
"Ei....cosa fai? Mi spii ora?" chiese accennando una risata
Rachel si fece spazio nella stanza, avvicinandosi al letto e prendendo posto vicino a lei. Guardò poi le sue mani, prendendone una tra le sue.
"Sai...volevo ringraziarti..non ho ancora avuto l'opportunità di farlo..."
Quinn la guardò confusa, non capendo a cosa si riferisse. Prima che potesse chiedere, Rachel continuò il suo discorso.
"Quando giorni fa ti ho accompagnata a casa di Shelby...per vedere Beth....non ho potuto a fare a meno di sentire la vostra conversazione..."
Quinn abbassò la testa, stringendo i braccialetti nella mano
"Non devi ringraziarmi...non erano nemmeno fatti miei a dire il vero...ma in quel momento non sono riuscita a trattenermi..."
Rachel portò una mano sul suo volto, accarezzandole una guancia e alzandole la testa
"Hey, non devi scusarti, ti sto dicendo che sono io qui che ti ringrazio!" Quinn le sorrise debolmente, ormai al limite nel riuscire a trattenere le lacrime
"Nessuno mai mi aveva difesa, o cercato di proteggermi...sei stata la prima..." confessò la bruna arrossendo.
Quinn strinse la mano nella sua, facendo così in mondo che i loro sguardi potessero incatenarsi.
"E tu sei stata la prima che mi ha aperto gli occhi, che mi ha fermata nel compiere un'azione stupida. Sono io che devo ringraziarti."
Rachel si avvicinò di più a lei, riducendo la distanza tra i loro volti. Probabilmente quello era un gesto sbagliato, ma non riuscì a controllarsi, e la baciò.
Il contatto fù lieve, di pochi secondi, ma fu più intenso di quanto entrambe si potessero aspettare.


Yes, no's egos, fake shows like woah
Just go and leave me alone
Real talk, real life, good love, goodnight
With a smile, that’s my home
That’s my home, no “No, no, no, no… ”



Erano entrambe distese a letto, Santana aveva l'orecchio appoggiato sul petto di Brittany, ascoltando i battiti del suo cuore. La bionda l'accarezzava teneramente, depositandole qualche bacio tra i capelli di tanto in tanto. L'ispanica cercò la sua mano libera, per poterla intrecciare con la sua.
Il contrasto delle loro pelli era qualcosa che le era sempre piaciuto. Appoggiò le labbra sulle dita candide della sua ragazza, dischiudendole poi per sussurare qualcosa
"It's okay not to be okay.." e Brittany sorrise, stringendola ancora di più a se.
-
Quinn sorrise, spezzando quell'interminabile momento di silenzio. Si avvicinò poi a Rachel, baciandola ancora.
Dopo alcuni istanti, appoggiarono le loro fronti l'una all'altra, mentre Rachel lasciava scorrere alcune lacrime sulle sue gote
"Tears don’t mean you’re losing, everybody’s bruising..." sussurrò la bionda ad un soffio dalle sue labbra prima di baciarla nuovamente.
Le asciugò poi le lacrime, mentre Rachel faceva lo stesso con lei, continuando entrambe a sorridere.
Quinn poi si alzò dal letto, e dopo aver donato un'ultimo bacio a quel piccolo bracciale lo ripose al suo posto, prendendo poi il suo cellulare dalla scrivania e avviandosi nuovamente verso il letto, prendo posto vicino a Rachel che la stringeva a se.
Compose poi un messaggio, e prima di inviarlo Rachel le sorrise, dandole un bacio sulla guancia.

Don’t lose it all in the blur of the stars!
Seeing is deceiving, dreaming is believing,
It’s okay not to be okay…
Sometimes it’s hard, to follow your heart.
Tears don’t mean you’re losing, everybody’s bruising,
Just be true to who you are.


"Just be true to who you are. - Ti voglio bene, Q."
Santana lesse il messaggio, sorridendo, cosa che fece anche Brittany prima di darle un bacio sulla guancia come Rachel aveva fatto con Quinn pochi minuti prima.
  
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