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Autore: Silene Nocturna    10/12/2011    8 recensioni
Vincitrice del Primo Premio e partecipante al contest "Christmas Comedy" di Girl_in_Blue e Yori. *_*
"-Potresti anche evitare di urlare, sai?! Sei incorreggibile Vegeta, e poi siamo su una spiaggia! Che male c’è a rimanere in costume?- pronunciò andandosene fieramente e noncurante degli sguardi dei suoi amici; solo un testone e troglodita come il saiyan non poteva capire che quel completino mozzafiato fosse il suo regalo di Natale. "
Un mio piccolo e personale omaggio! Buona lettura^^
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Autore forum/efp anche se è diverso: Nihila Haruna

Titolo: Natale in intimo

Avvertimenti: Oneshot (lunghezza 1322 parole)

Rating: Verde

Personaggio scelto: Vegeta

Pacchetto scelto: Bronzo

Piccola introduzione: Ho deciso di trattare un argomento inerente comunque al Natale con dei risvolti comici e a tratti demenziali pur rimanendo fedele ai personaggi che appartengono (maledettamente e disperatamente) a Toriyama XD Non sono affatto convinta di questa storia, diciamo che mi sembra un po’ forzata. Tuttavia spero in un esito positivo!

Eventuali note (facoltative): Genere Comico

 

 

 

 

Natale in intimo

 

La vigilia era prossima ad arrivare ed il colore predominante, caratteristico della festività incombente, aveva invaso vetrine, strutture e… Anche la Capsule Corporation.

Certe abitudini sono dure a morire, vero Bulma Brief?

Ella vagava per i salotti canticchiando un motivo orecchiabile ed acuto –tanto da far tremare i ghiaccioli smistati lungo l’abitazione- nel piacevole tepore della struttura perennemente riscaldata dall’apposito impianto.

Soprattutto quando condividi il tetto con un guerriero di ghiaccio…

- Ma ci pensate? Un Natale ai tropici, al caldo! Forza tesoro, è ora di prepararti! Dobbiamo raggiungere l’isola del Genio, e non vorrai far aspettare Goten, vero?- disse la donna rivolta al bambino ancora alle prese coi suoi nuovi giocattoli, prima di lanciare una fugace occhiata al compagno. -Vale anche per te, Vegeta.

Era tornato lo stesso. Dopo tanto tempo di attesa riusciva a godersi la festività con quella che poteva definirsi una vera famiglia; ma d’altro canto, il principe dei saiyan pareva restio ad accontentarla nuovamente in quella che considerava l’ennesima buffonata.

Il guerriero voltò la testa di lato, deciso a non fronteggiare la moglie che lo guardava insistentemente in attesa di un suo cenno d’assenso. Ma conosceva fin troppo bene quella posa con i pugni ben saldi sui fianchi, dunque si limitò a sbuffare, seguendo Bulma e suo figlio in giardino. Afferrò la donna nella sua stretta prima di spiccare velocemente il volo in quella notte stellata, fiancheggiato da un sorridente Trunks.

- La mia borsa!- urlò disperata Bulma vedendo l’oggetto precipitare al suolo. Incurante di ciò, il saiyan si preparò a solcare l’oceano e raggiungere la Kame House.

Come al solito nessuno mancava all’appello: fece scorrere fugacemente lo sguardo gelido su Crilin che scherzava con l’odiato Yamcha, in compagnia di quel cyborg che pareva quasi rispecchiare il suo atteggiamento nei confronti dei terrestri. Kaaroth divorava tutte le pietanze presenti sul minuscolo tavolo imbandito, in compagnia della moglie che pareva volesse fulminarlo con uno sguardo. Poi c’era Gohan, alle prese con la figlia di quell’imbroglione di Mister Satan, ed insieme tentavano di tenere a bada i due mocciosi che correndo, rischiavano di distruggere la casa. Ben presto si rese conto del maleodorante odore proveniente dall’angusta costruzione. Odore di perdenti. Vegeta raggiunse il namecciano mentre Bulma salutò cordialmente ognuno dei presenti, ma in quella baldoria il principe non si sarebbe mai mischiato. Nonostante gli anni trascorsi sul pianeta ammontassero a dieci e a causa di molteplici eventi fosse diventato più terrestre che saiyan, non avrebbe mai sacrificato il proprio orgoglio. Afferrò distrattamente una lattina di birra non perdendo d’occhio sua moglie –in quel succinto abito rosso- ed il vecchio maniaco già del tutto brillo che si aggirava tra le donne presenti ammiccando con lo sguardo malizioso perennemente occultato dalle lenti scure; poco male, si disse, appoggiato com’era ad una parete nell’angolo più buio della stanza. D’un tratto e quasi inaspettatamente, Bulma gli si avvicinò con un sorriso prima di sussurrargli qualcosa all’orecchio. – Andiamo a vedere le stelle?

Le stelle… Cosa c’era di così interessante nel vedere le stelle? E soprattutto, qual era la differenza tra osservarle nel giardino della Capsule Corp. o su quella misera spiaggia?

- Tsk- la sua risposta fu perentoria, anche se il sopracciglio inarcato della compagna destò in lui qualche sospetto, soprattutto vedendola ancheggiare oltre la porta e sbatterla con violenza alle spalle. I presenti sigillarono le labbra simultaneamente e dopo aver seguito con lo sguardo la sagoma di Bulma, voltarono sbigottiti il capo in direzione di Vegeta.

- Che avete da guardare?!- sbottò irritato quest’ultimo avviandosi nervosamente verso il tavolo e sottraendo all’ultimo istante una coscia di pollo dalle grinfie del povero Goku che se ne andò offeso quasi quanto Bulma. Vegeta si limitò ad addentare voracemente la carne, nel tentativo di ignorare i terrestri.

Crilin diede una gomitata a Yamcha, il quale ricambiò un derisorio ghigno.

- Ci mancavano le liti coniugali di Vegeta!- esclamò Jirobai continuando a tracannare la sua birra causando però l’ilarità dei presenti.

Si ritrovarono infatti a trattenere a stento delle risate che giunsero perfettamente al fine udito del saiyan, il quale, con una vena pulsante sulla tempia, scoccò una singola occhiata che ammutolì l’intera combriccola. Scostando rumorosamente la sedia si apprestò quindi ad abbandonare la stanza per riversarsi nella fresca brezza della notte, seppur il clima fosse piacevolmente mite. Maledetti impiccioni. Fece il giro dell’isolotto fino a raggiungere il retro della casa, dove alcuni cespugli avevano creato una zona d’ombra in cui vi era anche l’unica palma presente, ma prima di avanzare si tenne a debita distanza in quanto le sue pupille vigili avevano scorto qualcosa di maledettamente insolito; grasso, rannicchiato su sé stesso, dietro il cespuglio, in procinto di scattare delle fotografie… Un Babbo Natale maniaco! E oltre quelle foglie verdi c’era… La sua Bulma priva dell’abito rosso?!

Vegeta quasi non si rese conto del balzo compiuto agilmente prima di afferrare uno dei lenzuoli, stesi ad asciugare, buttandolo addosso alla donna per coprirla del tutto; sovrastò quindi la losca figura, furente com’era. Quel vecchio depravato gliel’avrebbe pagata, e dolorosamente! Digrignò i denti afferrando malamente il bavero biancastro e trascinandolo alla sua altezza fissò irato quel volto familiare finché l’espressione subì un improvviso cambiamento: boccheggiò cautamente, non volendo esprimere quella sorta di stupore, nel tentativo di articolare l’odiato nome.

- Ka… Kaaroth?!- disse con il tono di voce che rasentava un attacco d’isteria imminente. Che diavolo stava facendo quell’imbecille?!

Il saiyan più giovane nascose l’aggeggio dietro la sua schiena, ricambiando l’espressione nuovamente irata di Vegeta con un sorriso quasi imbarazzato. – Accidenti, mi hai scoperto! Ehm… Stavo facendo una fotografia.

- Questo lo vedo, brutta testa di rapa!- quella minaccia, esternata con un sibilo, venne accompagnata dal ringhio della donna riemersa dal groviglio di lenzuola che aveva preservato le sue curve dallo scatto. – E tu ricomponiti, razza di donna volgare.- l’ammonì Vegeta vedendola dirigersi verso di loro alquanto accigliata.

L’aveva vista ripetute volte girovagare in casa, quando il figlio era assente, con soltanto quegli aderenti completini che mettevano ancor più in risalto le sue forme prosperose; dovette ammettere di aver approfittato più di una volta dell’ambigua situazione, seppur trovasse inconcepibile conciarsi in quel modo quando nei paraggi c’erano altri esemplari maschili.

Fortunatamente, la scienziata sembrava aver abbandonato quelle consuetudini poco consone ad una signora che avrebbero di certo scatenato l’ira del compagno.

Il resto degli invitati osservò la scena dalle finestre facendole contrarre la mascella dalla vergogna, arrossendo poi con le palpebre spasmodicamente serrate.

Quella sera gli ospiti erano decisi a divertirsi sulle sciagure susseguitesi.

Una volta raggiunto il povero Goku, ancora vincolato alla presa del marito, Bulma si apprestò a mollargli un ceffone puntando poi Vegeta con occhi adirati e sbottò lei stessa un’accusa.

- Potresti anche evitare di urlare, sai?! Sei incorreggibile Vegeta, e poi siamo su una spiaggia! Che male c’è a rimanere in costume?- pronunciò andandosene fieramente e noncurante degli sguardi dei suoi amici; solo un testone e troglodita come il saiyan non poteva capire che quel completino mozzafiato fosse il suo regalo di Natale.

- Ecco, potresti lasciarmi andare?- domandò Goku prima di venire nuovamente strattonato.

- Che cosa volevi farci con quella foto?!

- Cerca di capirmi, Vegeta, era una promessa fatta a Kaioshin il Sommo, non potevo venir meno…

Improvvisamente il principe vide scorrere dinanzi agli occhi le immagini di quell’attimo, sul pianeta dell’aldilà, in cui Kaaroth aveva barattato la fotografia di Bulma per ottenere un favore da quel vecchio.

- Oh sì, capisco perfettamente.- mormorò ghignando.

- Davvero?- esclamò, di rimando, un euforico Goku sorpreso che per la prima volta il principe gli riservasse un’insolita comprensione.

- No.

Eppure quel fugace attimo era sparito quando, con una spinta considerevole, Vegeta l’aveva lanciato oltre il bagnasciuga e scaraventato rovinosamente in acqua.

- Non sei divertente, sai?!- urlò Goku riemergendo completamente fradicio, causando le risate ancor più forti di tutti gli spettatori.

Anche su questo proposito Vegeta, nonostante lo smisurato orgoglio ugualmente comparabile ad un pessimo carattere, si ritrovò a dissentire sull’affermazione di Kaaroth… E dopotutto poteva anche concedere il suo perdono a Bulma.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio autrice: Salve a voi, miei affezionati lettori! (?) In questo giorno, a distanza di due settimane dal Natale, mi accingo a pubblicare anche io una fan fiction basata sulla festa imminente… Avviso che non è proprio il mio genere in quanto nelle situazioni comiche risulta abbastanza difficile rendere Vegeta IC, ma spero almeno di avervi strappato un sorriso per lasciare un segno nella pagina nel periodo della mia festa preferita senza scadere^^

Per chi segue le mie long, mi scuso di averle interrotte –per il momento- ma ho davvero poco tempo a disposizione poiché mi trovo ad affrontare un prossimo periodo di esami universitari ed il poco tempo che ho lo sfrutto per studiare –nel peggiore dei casi- o trascorrere dei momenti con il mio uomo –primitivo, antipatico e orgoglioso- No, non sto descrivendo Vegeta, ma tre anni fa ho saputo scegliere XD Detto ciò, ritengo di avervi annoiato abbastanza! Alla prossima^^

   
 
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