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Autore: Funny_fun    10/12/2011    6 recensioni
Hmm.. per me riassumere è sempre molto complesso! Vediamo:
Prima dell' inizio. Sam è andato a Stanford e vive con la sua ragazza Jessica. Nonostante è consapevole di aver finalmente ottenuto la vita che ha sempre sognato, ha ancora un rimorso..
Si, mettiamola in questo modo xD COMMENTATE!
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sam Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
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Oddio sono completamente andato di testa!! ç_ç
Sono due giorni che stò completamente sclerato.. Un mio amico giovedì mi ha chiamato tutto eccitato urlandomi che rai4  stà ritrasmettendo  le puntate di Supernatural.. Ed io come un pazzoide mi sono tuffato sul televisore!

Perdonatemi..
Questa è una sciocchezza che mi sono immaginato questa notte!
Ultimamente mi faccio molte domande xD
Ad esempio: Cosa pensava Sam della sua famiglia mentre era a Stanford?
Ed ecco qua la risposta (secondo una mia focalizzazione)..
Io pultroppo amo il rapporto che c' è tra Dean e Sam, e non posso pensare che a Stanford Sammy si sia completamente dimenticato di...
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Tears.

Sussurra lentamente nelle mie orecchie parole calde.
Posa una mano sul mio petto, appoggiando la testa al di sotto del mio collo.
Ed io, assaporando quel momento, abbasso il volto verso di lei.

"Ti amo!"

Quelle intense e scandite parole sono seguite da un naturale gesto.
Un intenso e lungo sfioramento di labbra. Un incontrarsi di tiepidi respiri. Un dolce bacio tra due innamorati.
Appoggiamo i nostri nudi corpi sulla fredda superficie del lenzuolo, mentre lentamente ci liberiamo degli ultimi indumenti intimi che ancora abbiamo addosso.
Si posa celermente sopra la mia vita, accarezzando docile il mio torace.
E poi ancora una volta posa il suo caldo viso sul mio, strofinandosi le gote.

"Sam, grazie.."

Sussurra con voce tremante, accarezzandomi i capelli.

"Per cosa?"

"Per tutto! Sei ciò che ho sempre desiderato.."

Un malizioso sorriso si stende sul suo volto.
Si, quel sorriso ampio, sicuro, assopito da carnose labbra. Quel meraviglioso sorriso.
Un sorriso che mi ricorda un volto estremamente famigliare. Un volto che fino a poco fà era presente tutti i giorni nella mia vita.
Loro sono più simili di quanto mi sia mai reso conto, ora che ci rifletto me ne accorgo.

"Sam, vado a prepararmi.."

Sento il caldo corpo di Jessica scivolare giù dal letto. Velocemente si ricopre con quel vestitino che gli avevo precedentemente sfilato di dosso.
Con un cenno di accondiscendenza mi rimetto in piedi, mentre ancora osservo quel sinuoso fisico inoltrarsi nel bagno.

 

Sono Sam Winchester, un ragazzo apparentemente strano cresciuto in strane circostanze, con strane abitudini, strane regole, strane routine, e strani famigliari.
Non ho mai vissuto una vita vera. Sono sempre stato un bambino un pò idiota che non faceva altro che soffrire, fuggire in bagno e piangere.
E poi, come se niente fosse, tornavo a recitare la parte del figlio ribelle di John.
Ho sempre sognato di andarmene, di abbandonare quelle regole e quelle abitudini. Ho sempre sognato di vivere una vita vera, stanco di sopportare rimproveri, negazioni, e di nascondere ciò che provavo.

Ho 22 anni, frequento l' università di Stanford, ho una bellissima ragazza e.. sono apparentemente felice.
Ho gettato alle spalle il mio passato. Ho imparato a non voltarmi indietro. Ho capito di dover andare avanti.
Si, ce l' ho fatta. Sono indipendente e nelle condizioni di seguire la vita che ho sempre desiderato.
Sono in grado finalmente di vivere.. vivere davvero.

Addio famiglia Winchester. Addio John.
Addio mostri, demoni e caccia. Addio rancore e voglia di cambiare.
Ora io stò vivendo. E lo farà senza di voi.

Forse soffrite, ma non mi interessa.
Io ho sofferto per vent' anni.

Forse vi manco, ma non me ne frega niente.
Ora ho smesso di espormi per voi. Ho smesso di piangere per quello schifo di vita che mi costringevate a seguire.

Ho chiuso con voi.

I Winchester non ci saranno più.
Non ci saranno nemmeno nei momenti più belli della mia vita.
Non ci saranno per vedermi con la ragazza che amo.
Non ci saranno nella festa della laurea.
Non ci saranno nel giorno del mio matrimonio.
Non ci saranno nemmeno quando vorrò che ci siano.

E tu, John.. Tu che hai chiuso quella porta..
Continua pure a mentire a te stesso, continua a rinnegare di soffrire.
Coninua anche ad affermare che ti stà bene così.

Ma io sò che non è vero.
E lo sò perchè ora, in questo preciso istante, mentre mi avvicino alla finestra, mi accorgo di quel possente pick-up, che si allontana celermente da quello stretto vialetto.
Si, ti ho visto.

Cosa fai, John?
Rimpiangi i momenti persi?
O ancora ti preoccupi per il tuo figlio ribelle?

Ti manco, John?

Io stò vivendo. E lo stò facendo senza di voi.
E mi stà bene così.
Mi.. stà bene.. credo.

Una lacrima scende rapida giù per il volto.

Sono felice?
Risponderei di si, ma non mi sò spiegare perchè i miei occhi diventano lucidi.
Perchè le mie guance vengono rigate.

E in questo preciso istante la mia mente viene annebbiata, e mi sorge una domanda: questa vita mi stà veramente bene?

Sembra un controsenso.
Insomma, io DEVO essere felice. Ora DEVO stare bene.
DEVO per forza sorridere. Perchè ora tutto è come l' ho sempre sognato.

Ah, no. Non tutto.

Forse qualcosa mi interessa ancora.
Forse in qualcosa ho sbaglaiato.
Forse sono stato un pò egoista con l' unica persona che mi sia stata vicina.

Forse, e dico forse, ho fatto star male l' unica persona a cui tenevo davvero.
Ed ora, per questa persona, sto anche piangendo.

Sarà arrabbiato, terribilmente.
Sarà in collera, enormemente.
Sarà furioso, ovviamente.
Sarà triste, indubbiamente.
Sarà solo, indesideratamente.

E se stà così è colpa mia.
Perchè  l' ho abbandonato anche se ero consapevole di essere la sua unica certezza.
E lui era la mia.

L' alfa e l' omega. L' inizio e la fine.
Colui che nonostante le mie azioni scontrose e spesso sbagliate nei confronti di papà, continuava ad amarmi, a starmi accanto.
Lui che riusciva a farmi star bene con un sorriso.
Lui che ora mi stà anche facendo riflettere.

E solo in questo momento mi accorgo di non aver dimenticato nulla.
Di aver solo provato a gettarmi il passato alle spalle. Ma questo mi si ripresenta davanti come un demonio.
C' ho provato davvero, ma forse sono debole.
Debole,  perchè non riesco a scordarlo.

E mi sento un mostro. Mi faccio schifo per le azioni che ho eseguito, anche se esse erano spinte dalle intenzioni migliori.
Volevo vivere. E ora che ci sono così vicino mi accorgo che  lui deve assolutamente far parte della mia esistenza.

Io non posso dimenticarlo, e spero che  lui non dimenticherà me.

Due bambini, un auto, una camera di motel.
Un pianto, un urlo, un supplizio.
Un abbraccio, comprensione e un bacio sulla fronte.
Uno schiaffo, un pugno, collera.
Una fuga, un rimorso e.. solitudine.

Un ragazzo, occhi verdi, sguardo sbarazzino e.. una  promessa.
La nostra promessa.

Hai capito? Non dimenticarti di me!
Amami come hai sempre fatto.
Amami di meno, se vuoi, ma amami ugualmente.

Allontanati da me, me lo merito.
Dimmi ancora che ti ho deluso, che non saremo mai, mai quelli di prima.
Uccidimi con le tue parole, puniscimi con i tuoi sguardi. D'altrocanto non posso biasimarti.
Ma non smettere di amarmi mai, in qualsiasi modo, maniera. Da lontano, da vicino, con le parole, in silenzio. Con i gesti, con uno sguardo.
Ti prego.
Amami di meno, ma amami per sempre.

 

"Sam, eccomi."

Jessica esce improvvisamente dal bagno.
Io sono in piedi, inerme.

"Sam stai bene?"

"Si, certo.." rido io.

"E allora perchè stai.. piangendo?"

Ingoio a vuoto un paio di volte.
Lei lentamente si avvicina a me, stendendomi il suo braccio intorno al collo.
E, con comprensione, mi chiede ancora una volta il motivo delle mie lacrime.

Scuotendo la testa gli afferro i fianchi, spingendo il suo viso dinnanzi al mio.
Ricambio quel precedente ed intenso bacio.

"Niente, solo che.. sono felice anche io."

I miei occhi si socchiudono, mentre io ancora cerco di rispingere il mio pianto in gola.
Sul suo volto si stende ancora una volta quel sorriso.

"Ti amo, Jessica.. e sei tutto ciò che mi occorre per star bene."

 

Mento, perchè non mi resta altro.
Perchè mi ero promesso di rinnegare il mio passato.
Di rimuovere ogni cosa dalla mia mente.

Ma come dimenticare quei grandi occhi?
Quelle risate, le litigate, le botte.
Come posso scordarmi dei momenti insieme? Come posso non ricordare quei momenti caldi, freddi, assopiti nel tempo?
La persona che mi ha aiutato e protetto?
Come posso scordare te?

Te che sei l' unica ragione del mio rimorso.

Tu non riesci a lasciarmi in pace nemmeno ora.
Tu, fratellone, non riesci ad uscire dalla mia testa.

Tieni, Dean.
Queste lacrime sono per te.







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My space :3

Bhè, dovevo scriverla.. quando la mia testa pensa una cosa è impossibile trattenenerla!
Quindi (anche se è una scemenza ^-^) accettatela comunque.
E ringrazio tutti quelli che mi seguono e mi commentano.. sappiate che riempite di gioia il cuore di questo povero pazzoide (hihihi)  
Un saluto a tutti :D

 

  
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