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Autore: KikiWhiteFly    10/12/2011    9 recensioni
{Cast "Chuck" - Zachary Levi/Yvonne Strahovski}.
"Allora improvvisa, ricordando a se stessa che prima di tutto è un'attrice di talento: alza in alto il capo, aggiusta gli occhiali da sole e si dirige verso l'aeroporto.
Sarebbe bello se quello fosse un film, pensa, se Zachary entrasse improvvisamente – magari, usando un celebre cliché, un attimo prima che l'aereo decolli –, magari si rendesse ridicolo di fronte a lei e, ipotesi ancor più improbabile, la baciasse pubblicamente.
Yvonne si scuote improvvisamente, ragionando tra sé e sé: se li chiamano «film» c'è un motivo, no?".
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Stay with me, please.






Yvonne tira fuori dalla preziosa pochette degli occhiali scuri, teme che qualcuno possa riconoscerla – e, per quanto 

sia grata ai suoi fans, in quel momento non può permettersi di perdere il volo.

Poi, con la dovuta discrezione, esce dal taxi e prende il suo trolley in mano: quindi, guardandosi per l'ultima volta indietro, si dirige all'interno dell'aeroporto.


Los Angeles, alle otto di mattina, è già sveglia: numerosi sono i passanti che si scontrano contro di lei – taluni chiedendo scusa, 

altri dimenticando le buone maniere –, Yvonne, però, è troppo distratta per poter ragionare a mente lucida.

Le riprese di “Chuck” si sono appena concluse, dopo cinque lunghi anni di lavoro: non pensava che sarebbe stato così difficile, non immaginava che 

quell'esperienza l'avrebbe segnata tanto.

Il fatto è che, nonostante tutto, il Buy More era diventata una seconda famiglia: per lei, in particolare, essendo distante dalla patria nativa, era una

sorta di salvagente al quale aggrapparsi.

La ragione primaria, però, è una sola: sebbene non voglia ammetterlo a se stessa, ciò che le mancherà veramente sarà Zachary.

Poiché, nonostante tutto, è sempre stata restia riguardo i suoi sentimenti – come il personaggio che interpreta, in fondo.

Avverte una fitta dolorosa al petto, vi poggia una mano per calmarlo: è incredibile come i legami umani possano renderci dei fragili esseri umani, 

pensa Yvonne, specie se non ricambiati.

Perché è quella, riflette, la cosa più dolorosa: il fatto che, per quanto reagisca, ottiene sempre l'effetto contrario; il suo cuore ne esce martoriato, 

in breve, ormai è abituata a sentirlo cedere.


Allora improvvisa, ricordando a se stessa che prima di tutto è un'attrice di talento: alza in alto il capo, aggiusta gli occhiali da sole e si dirige verso l'aeroporto.

Sarebbe bello se quello fosse un film, pensa, se Zachary entrasse improvvisamente – magari, usando un celebre cliché, un attimo prima che l'aereo 

decolli –, magari si rendesse ridicolo di fronte a lei e, ipotesi ancor più improbabile, la baciasse pubblicamente.

Yvonne si scuote improvvisamente, ragionando tra sé e sé: se li chiamano «film» c'è un motivo, no?



«Los Angeles-Sydney», comunica Yvonne, mostrandosi sicura di sé.

Tutto finirà a breve, è piuttosto inutile – nonché umiliante, bisogna dire – cullarsi in una illusione: all'incirca tra una ventina di minuti sarà comodamente

seduta in prima classe, leggendo una rivista o rispondendo ai tweet dei suoi fans.

O, magari, buttando un occhio sul profilo di Zachary.

Okay, magari è il caso di eliminare momentaneamente il capitolo “Chuck” dalla sua vita: il tempo di chiarire le idee e fare mente locale, non può ancora

credere di aver lasciato il suo fidanzato in favore di un amore improbabile.

Ma, purtroppo non di rado, a volte accade l'inimmaginabile: gli amori più belli sono quelli impossibili, ormai ne ha fatta una massima di vita.

Quindi, ragionando sul da farsi, non può che accettare la triste realtà: se il principe azzurro avesse voluto correrle incontro, avrebbe dovuto farlo 

quando era ancora in sella al suo destriero.

«Ultima chiamata per il volo Los Angeles-Sydney. Avviso: ultima chiamata...», l'altoparlante ripete per un paio di volte la stessa cosa.

Yvonne, allora, segue il folto gruppo di persone e si imbarca: sì, lo sta facendo davvero, sta tornando a casa.

Nessuno, a Sydney, potrà prendere in giro il suo adorabile “no” australiano, anzi; nessuno oserà più correggere la sua pronuncia, si troverà a respirare aria di casa.

E, per quanto allettante sia la prospettiva, Yvonne sente che l'America le mancherà davvero – ebbene sì, ha lasciato un frammento di cuore lì.

Si siede, quindi, levando gli occhiali e poggiandoli sulla gonna; è piuttosto inutile tenerli anche a bordo, semmai qualcuno la riconoscerà sarà 

felice di poter fare la conoscenza di un fan.



«Mi scusi, signorina, questo volo è diretto a Sydney?».

«Sì», risponde Yvonne, evitando di prestare la benché minima attenzione al suo interlocutore.

Poi, d'un tratto, una mano si adagia sulla sua. Sarebbe quasi sul punto di mettersi ad urlare se solo, voltandosi dalla parte del passeggero, 

non riconoscesse una figura fin troppo familiare.

«Credo di essere sul volo giusto, sì», risponde Zachary, sorridendo in sua direzione.

Yvonne è sul punto di esplodere – dentro di sé ha una cianfrusaglia di sentimenti, Zachary sta rovistando tra di essi con il solo 

sguardo –, è semplicemente esterrefatta.

Ecco perché, colta da una improvvisa agitazione, riesce solamente a rispondergli: «Sei consapevole che questo aereo è diretto in Australia, vero?».

Zach sorride, nuovamente, non le ha ancora lasciato la mano.

«E sei consapevole che molti australiani ti prenderanno in giro, vero?», ironizza lei, non senza una puntina di orgoglio nel timbro di voce.

«Credo di essere pronto anche a questo».

Pare voler dire qualcosa, Yvonne è fermamente convinta che è su quell'aereo la risposta: solo quando decolla, infatti, la presa di Zach si fa 

più sostenuta – è una sua impressione oppure lui è lì proprio per lei?

«E per cos'altro... per cos'altro sei pronto?», chiede Yvonne, avvicinando un po' il viso – una leggera turbolenza permette ai loro volti di 

sfiorarsi, il messaggio ormai è chiaro.

«Per te. Per Zach e Yvonne, non solo per Chuck e Sarah».

L'interlocutrice continua a comunicare in diverse lingue dall'altoparlante, i rumori si fanno sempre più ovattati; eppure, la leggera turbolenza che

sono costretti a sopportare, non permette ai loro sguardi di lasciarsi.

Yvonne vorrebbe dire qualcosa di sensato, di bello, di speciale – ironia della sorte, così come nella popolare serie televisiva, è Zach a saper trovare le parole giuste.

Lei può solo dimostrarglielo, come sempre.

Quindi, istintivamente, le sue labbra si dirigono verso quelle di Zach: è un piacere unico, in quel momento, sebbene quella sensazione non le sia 

nuova; eppure, riflettendoci con attenzione, c'è qualcosa di diverso.


È un sapore differente, più unico che raro: è il piacere della scoperta, della consapevolezza, dei battiti che accelerano ogni secondo di più, delle 

mani che fremono, degli sguardi incerti, della ragione e dei sentimenti.

È il piacere dell'amore, in breve.

«Resta con me, per favore», mormora Zach, nel modo più dolce possibile.

E, ora che l'aereo sta per librarsi in aria, Yvonne reagisce ai suoi sentimenti: in un certo senso anche lei si sente libera, pronta per rispondere con un

“sì” affermativo e gettarsi tra le braccia di Zachary.

«Non vado da nessuna parte», risponde, stringendo le dita a quelle del ragazzo. «Piuttosto, ti informo che a Sydney potrai trovarne altre come me. 

Sai, la loro pronuncia è ancor più marcata della mia».

Ride, infine, lanciando un'occhiata furtiva al di fuori del finestrino; Zach, nel frattempo, prende il suo mento tra le dita e studia attentamente i lineamenti del suo viso.

Poi, con un gran sorriso sulle labbra, risponde di rimando: «No, Yvonne, nessuna sarà mai come te».

E, pensa Yvonne, quell'aereo è diretto ben oltre la città di Sydney: pur improbabile che sia, le sembra viaggiare sulle ali della felicità.





_____________________________________________








Dunque, diciamo che questa storia è pura follia.

Nell'ultimo periodo sto amando “Chuck” in modo ossessivo, nonché i suoi interpreti: normalmente tendo a non amare 

gli attori più dei personaggi – se non in rari et eccezionalissimi casi – ma Chuck e Sarah – ovvero: Zachary Levi e Yvonne Strahovski – hanno 

occupato il mio cuoricino ancor prima dei protagonisti dell'omonima serie.

Indi, mi faccio milioni di pare mentali riguardo loro. Cioè, guardate le interviste ed i filmati... ditemi, non hanno una intesa particolare? 

Inizialmente mi sembrava che stessero davvero insieme. ç_ç

Anyway: chi segue la quinta stagione di “Chuck”, saprà sicuramente che si sono concluse da poco le riprese. 

Ho immaginato semplicemente che tra i due attori ci fosse qualcosa di più di una semplice amicizia.

Oltretutto, ricordo, Yvonne è di origine australiana – ecco perché prende l'aereo Los Angeles-Sydney –, Zach la prende in giro 

spesso per il suo accento. Vedete le interviste per credere. XD

Il “fidanzato” al quale alludo, comunque, è l'attuale – anche se non ho ben capito se stiano insieme o meno. XD – ragazzo di Yvonne. u

Inoltre, il fatto che Yvonne sbirci il profilo Twitter di Zach – anziché visitarlo, notato come ho scelto “sbirciare” – deriva dal fatto 

che non si seguono su Twitter. Il motivo è ignoto – secondo me c'è qualcosa sotto, mh. ù-u

Insomma, spero vi sia piaciuta, nella mia mente tra loro c'è molto di più di una intesa professionale. <3


Kì.


PS: no, seriamente, voglio vedere se becco qualche fan di Zach e Yvonne. 

Solo per quello che ho scritto merito di essere internata, eh. XD


   
 
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