Fanfic su artisti musicali > Placebo
Segui la storia  |      
Autore: Doherty21    10/12/2011    0 recensioni
Non sopporto il contesto in cui vivo, mi sento in trappola, cerco di evadere. E' tutto come un trip mentale, le persone attorno a me sono dei mostri, prodotti in serie in qualche oscura fabbrica. Sono una dei pochi individui qui a Lussemburgo a sentirsi fuori. Dalle convenzioni sociali, fuori da ciò che è giusto o sbagliato, fuori. Talmente fuori da non riuscire a distinguere il bene dal male, il brutto dal bello. Quello che voglio dire è che non credo che ci sia un limite da porre alle cose che facciamo e che pensiamo, e dovremmo scoprirci prima di affrontare il lungo cammino della vita. E' quello che sono riuscita a fare, grazie ad una persona.
"Dont' forget to be the way you are"
Le origini della Ashtray Girl.
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Brian Molko, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Adolescenza: periodo di vita compreso tra i tredici e i diciannove anni in cui l'individuo abbandona la fanciullezza per avviarsi all'essere adulto.
Praticamente è un obbligazione a bruciare tra le fiamme ardenti dell'inferno.
E la cosa che rende tutto più tragico è essenzialmente una: il liceo.
Sopratutto per le pochissime persone come me. 
Non mi piace frequentare la gente della mia età, troppe cose ci differiscono. A partire dal fatto che non sono esattamente il prototipo di una ragazza normale. 
Sin dall'asilo non andavo daccordo con nessuno, tendevo ad isolarmi, più che altro mi piace farmi i cazzi miei.
Ed apprezzerei molto se l'intera popolazione mondiale facesse altrettanto.
La gente non sa proprio chiudere la bocca ed aprire la mente. 
Tornando a me, sono Katrina Litter, ho appena sedici anni e sono una fottutissima asociale del cazzo.
Per lo meno non sono razzista. Odio tutti allo stesso modo, nessuna eccezione.
Sono una ragazza così coerente da odiare anche me stessa. Anzi, me stessa in primis.
Avrei potuto benissimo aspirare ad un'adolescenza molto diversa da quella che sono costretta a vivere. Per voi comuni personcine avrei tutte le carte in regola. Mio padre è uno stimato avvocato russo e mia madre è una ricercatrice. Dopo un infanzia passata in Russia ora abitiamo in un enorme casa a Lussemburgo, siamo anche pieni di soldi. Mio fratello gemello è sempre stato il ragazzo più popolare della scuola: capelli chiari, grandi occhi azzurri, viso delicato, alto e muscoloso, bellissimo insomma. Abbiamo due piccoli pincher, un maschietto ed una femminuccia. Educati, carini e simpatici. E poi ci sono io, uscita da non si sa ancora dove con precisione.
Talmente diversa dal resto della mia famiglia che i miei genitori non riescono a considerarsi creatori di un autentica pecora nera. 
Non sono alta come mio fratello gemello, ma cazzo, ho gli anche chiari anche io! Anche più chiari dei suoi. Avevo dei lunghissimi capelli biondo miele, che ora sono ridotti ad un taglio corto fino al collo, incatramati di tinta nerissima. Odio da morire il caldo e sopratutto il sole, per questo sono pallida anche in piena estate. Ho delle bellissime unghie mangiucchiate, con lo smalto nero consumatissimo addosso. Vesto esclusivamente con abiti neri, verde scuro, blu o grigi, non sono una ragazza colorata. Passo la maggior parte delle mie giornate a suonare il pianoforte, oppure la chitarra. So suonare anche il basso elettrico, il contrabbasso, il violino, la cornamusa. Se c'è una cosa in cui me la cavo è proprio questo. Non si può vivere solo di musica, lo so, ma questo non mi impedisce di continuare ad essere una frana anche a scuola. Non ho tempo per studiare, la poca voglia che ho di chiudermi in quelle quattro mura, cincondarmi di gente frivola e a mio parere stupida mi impedisce di farlo. Anche per questo motivo non sono mai a casa. E poi sono troppo impegnata a vagare per la città in solitudine e senza una meta, con un paio di cuffie nelle orecchie. Amo David Bowie, odio Britney Spears e tutto ciò che le si avvicina, anche in minima parte. Ergo, odio qualsiasi ragazza della mia scuola. Odio il loro trucco, il loro essere sempre perfette, sapere esattamente ciò che fare, odio il loro essere sempre sorridenti e oche, odio i loro capelli biondi e la quantità industriale di profumo che indossano. 
Sono tutte così nel mio liceo, una copia dell'altra. E i ragazzi invece sono tutti una copia di mio fratello, alti e muscolosi, zucconi ai livelli più estremi.
Ditemi un buon motivo per poter essere felice della mia adolescenza.
No davvero, ditemelo. Perché siete tutti bravi a ripetere che questo è il periodo più bello della vita di chiunque. Per me non lo è affatto, e non nascondo che abbia pensato più volte al suicidio. Poi sono arrivata alla conclusione che non vale la pena porre fine alla propria stupidissima vita. Sono diventata favorevole all'omicidio di massa ora. 
Nell'attesa che l'omicidio diventi legale cerco di soffocare la mia esistenza tra qualche sigaretta, vodka e droghe sintetiche. 
Mia madre ha sempre avuto ragione, ho l'organismo molto resistente. 
E stasera, mentre aspetto un amico per calarci qualche acido, penso a tutto questo, seduta su di una panchina in periferia. Da lontano scorgo alcuni barboni attorno ad un falò, sorridono e chiaccherano animatamente, sembrano felici.
Forse lo sarò anche io quando sarò come loro, tra qualche anno presumo.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Placebo / Vai alla pagina dell'autore: Doherty21