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Autore: dreamasmile    10/12/2011    2 recensioni
Kurt e Blaine hanno 42 anni, vivono a New York e hanno una figlia di 12 anni, Ava. Questo è il 25esimo Natale che passano insieme e tornano a Lima per passare le vacanze da Burt e Carole. Tra le varie cene e aneddoti vari, Blaine racconterà tutte le storie dei loro Natali passati insieme, risvegliando meravigliosi ricordi.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Nuovo personaggio | Coppie: Blaine/Kurt, Finn/Rachel
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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2034

Era la stessa pazza combinazione come ogni anno - l'odore dell'incredibile quantità di cibo, l'aria fredda, il suono distante di canzoni natalizie e le rumorose risate alla vista dei luccicanti fiocchi di neve - ma Kurt era sempre incredibilmente felice quando suo padre aprì la porta per farli entrare.
Lui porse il pacchetto a suo padre - Ava aveva scelto la carta quest'anno e Kurt aveva pensato che fosse colpa sua se lei fosse così brava ad abbinare i fiocchi.
«Kurt, chi è questa bella ragazza accanto a te? E dov'è Ava, l'hai lasciata in macchina?»
Ava sbatté gli occhi ma sorrise. «Ciao nonno! Ti prego, non dirmi di nuovo che sono cresciuta tanto solo perchè ho 12 anni e sono alta. Non voglio rimanere un hobbit come papà»
Burt rise e usò il suo braccio libero per abbracciate la nipote. Ava si sbrigò a togliersi la giacca e le scarpe, prima di scomparire in cucina dove Carole e Rachel stavano chiacchierando. Burt sorrise a Kurt e Blaine, che si era già preoccupato a mettere le loro scarpe e i loro cappotti sull'attaccapanni. «Sono felice di avervi qui, com'era il viaggio?»
Kurt scrollò le spalle e prese di nuovo i regali, abbracciando suo padre prima di spostarsi per lasciare che Blaine facesse lo stesso. «E' andato bene, non ha nevicato quando abbiamo lasciato New York ieri e quando abbiamo lasciato la famiglia di Blaine stamattina era bel tempo, le strade erano pulite. Sembra che domani nevicherà, è fantastico!»
Burt diede un colpo sulla spalla di Blaine e seguirono Kurt in cucina, dove salutarono ma uscirono immediatamente, andando in salotto.
«Sono sempre più colpito di come sei riuscito a far amare il Natale a Kurt così tanto. Ha cominciato ad amare il Natale di nuovo solo dopo che vi siete messi insieme»
Blaine rise rumorosamente e ammiccò a Kurt, che lo guardò con aria interrogativa.
«Penso che sia il risultato di tanti Natali insieme, questo è il venticinquesimo. Potrei raccontare delle storie...»
«Ehi, amico, aspetta. Non ricordarmi di quanto stiamo diventando vecchi»
Blaine rise e abbracciò Finn, che gli sorrise.
«Parla per te, io mi sento ancora giovane»
«B, è solo perchè ti ho convinto ad usare la mia lozione. Ehi Finn, dovresti usarla anche tu!»
Kurt abbracciò suo fratello che lo guardò insicuro.
«Ma non è quello il mio regalo, vero?»
Kurt scosse la testa e Blaine e Burt risero alla faccia allarmata di Finn.
«Fantastico! Di cosa stavi parlando prima, quali storie?»
Kurt prese Blaine per mano e cercò di trascinarlo via.
«Oh B, ti prego, non farlo. Sono sicuro che nessuno vuole sentirle. Nessuno»
Burt li guardò con espressione curiosa e ridacchiò.
«Figliolo, adesso sono curioso anch'io. Cos'è che Blaine non dovrebbe dire?»
Kurt sospirò e abbassò gli occhi. «Blaine adora tutte le storie che parlano di noi mentre passiamo il Natale insieme in tutti questi anni. Se comincia, non smetterà più. Vi prego, non incoraggiatelo»
Blaine sorrise a suo marito e si girò verso Finn e Burt. «Non lo ammetterà mai, ma ama quelle storie. Scommetto che ogni volta che le sente, si accorge di quando mi dimentico qualcosa oppure cambio un dettaglio»
Ava interruppe Blaine quando arrivò dalla cucina, appoggiando una ciotola sul tavolo. «Zia Rachel dice che zio Finn non può ancora mangiare, ma ceneremo presto. E la nonna dice che papà dovrebbe venire ed aiutarla a fare un vestito per qualcosa che non posso pronunciare»
Kurt sfiorò la spalla di Blaine e andò in cucina per aiutare a cucinare. Finn si avvicinò e disse sottovoce «Dai amico, parla in fretta»
Ava guardò suo zio e poi suo padre. «Di cosa state parlando? E' qualcosa che papà non dovrebbe sapere?»
Blaine scrollò la testa e avvicinò Ava a sé. «No, sono sicuro che tuo padre le può raccontare tutte con molto più sentimento di me ed è tempo anche per te di sentirle. Chiederemo a Kurt quando avrà finito»
Non passò molto tempo prima di vederli tutti attorno al grande tavolo, con il cibo già pronto. Non ci misero molto.
Non si erano trovati per il Giorno del Ringraziamento, ma erano stati molto tempo al telefono.
 Rachel gli aveva parlato dello spettacolo di Natale che aveva provato a metter su a Lima.
«Era fantastico, nonostante io non cantassi. Ma ovviamente Barbra ha avuto il primo assolo ed è stata meravigliosa!» Sorrise fiera a sua figlia, che arrossì visibilmente.
Barbra aveva ereditato la voce della madre, ma non la fiducia in sé stessa, ed era decisamente una bella cosa.
Blaine sorrise a Kurt. «Ti ricordi la nostra prima canzone di Natale insieme?»
Kurt annuì, sorridendo anche lui.
«Come non potrei? Quella canzone sarà sempre speciale per-
«...voi e ogni anno è la prima che cantate» Ava finì e tutti risero. 
Blaine le scompigliò i capelli, le sorrise dolcemente e guardò Kurt, che stava annuendo felice
«E' speciale per noi ed era veramente speciale allora. Bè, magari non è esattamente una storia nuova, ma la adoro...»


2010

Kurt si chiese se ne valesse davvero la pena, guidare sotto la neve solo per guardare Blaine mentre canta.
Era a solo due ore di distanza con il bel tempo, ma la neve aveva aggiunto un'ora.
Voleva dargli il suo regalo, ovviamente, e non aveva modo di darglielo alla Dalton. Questa era una buona ragione per guidare fino a là ma in realtà non aveva bisogno di motivazioni. Bè, era innamorato di Blaine ed era giovane ed era autorizzato a compiere cose stupide e Blaine lo aveva guardato con un'espressione da cucciolo quando gli aveva chiesto se voleva andare ad ascoltarlo cantare e Kurt voleva semplicemente andarci. Era il giorno prima di Natale e l'unica cosa che voleva quest'anno era un altro sorriso di Blaine.
Il parcheggio era già pieno e ci mise un pò prima di trovare un posto vuoto.
Non appena entrò nel teatro, Kurt rimase sbalordito da quante persone c'erano. Sapeva che sarebbe stato nervosissimo e per una volta non invidiava affatto Blaine.
«Kurt! Ehi, Kurt!»
Si voltò e vide Blaine avvicinarsi, con una strana espressione.
 «Ce l'hai fatta! Ero convinto che non avresti guidato con la neve. I miei genitori sono bloccati da qualche parte -causa neve- ma arriveranno appena possono, e la ragazza con cui dovrei cantare non è ancora arrivata»
Kurt provò a sorridere a Blaine, ma non sapeva cosa fare. Era come alla fine delle prove, solo che c'era un pò di tensione e non avevano niente di cui parlare. A volte era veramente difficile guardare Blaine, così provò a evitare di fissarlo e di sembrare troppo timido.
«Cosa farai? Il tuo duetto sarà cancellato?»
Blaine scrollò le spalle. «Non lo so. Vogliono aspettare e magari posticipare l'inizio, ma credo che non possano farlo per tanto tempo. Forse... forse posso chiedere se tu andassi bene come mio partner. Sai già la canzone e poi l'abbiamo già provata...»
Kurt si bloccò per un momento e arrossì leggermente.
«Io...io non lo so. Insomma, non sono riscaldato e... non lo so»
«Tranquillo, per scaldarti di là c'è un pianoforte e c'è ancora mezz'ora prima della canzone, ma non voglio forzarti a fare niente. Era solo un pensiero e ovviamente devo prima chiederlo al direttore»
Kurt annuì lentamente, ancora insicuro ma eccitato allo stesso tempo. Forse avrebbero osato facendo duettare due uomini.
Si lasciò spingere da Blaine nel backstage. Il direttore non sembrò troppo felice della situazione, ma alla fine cedette.
«Penso che sia meglio che cancellarlo, giusto? Solo promettetemi di non mettere su uno spettacolino, ci sono delle famiglie in sala e non voglio crearmi una cattiva reputazione. Rendetelo divertente, ma niente di più»
Blaine si irrigidì e Kurt capì che lo aveva ferito. Lui stesso era stato colto alla sprovvista, ma forse ci era più abituato.
Finalmente, Blaine annuì e portò Kurt al piano.
«Allora, facciamo esercizi vocali come quando siamo con gli Warblers, okay? Poi passiamo alla coreografia, non è difficile, io conduco e tu mi segui, è simile a quella che abbiamo fatto alla Dalton»
Si sbrigarono a fare tutto e solo dopo la seconda volta che provavano, Kurt si sentì a proprio agio. In poco tempo sorridevano l'uno all'altro e, senza saperlo, passarono nella modalità 'flirt'. Dopo l'ultima nota, finirono uno accanto all'altro.
«E' stato fantastico. Sono sicuro che il pubblico l'adorerà. E non penso che nessuno rimpianga il fatto che tu sia il mio partner. Almeno, non io.»
Kurt sorrise a Blaine e arrossì leggermente. Blaine lo guardò, sorridendo felice. Il momento sembrava espandersi e improvvisamente entrambi furono consapevoli del silenzio che li circondava. Blaine fu il primo a distogliere lo sguardo, questa volta. Si schiarì la voce.
«Pensi che dovremmo provare un'altra volta? Il tempo del secondo verso non era perfetto»
Kurt annuì, bè, avremme detto di si a qualunque cosa Blaine avesse detto. Stavano per provare un'altra volta, quando una ragazza dai lunghi capelli biondi entrò trafelata nella stanza.
«Oddio, scusami tanto Blaine! Avevo già avvertito che stavo arrivando. Menomale che riesco a correre! Oh... ciao, io sono Ivy»
Kurt le strinse la mano. «Sono Kurt. Io... io vado a cercare il mio posto»
Guardò la ragazza che gli stava sorridendo e poi si girò verso Blaine, che gli prese il braccio e scosse la testa. «Non andare. Potresti... potresti ascoltarci e dirci com'è, ok?»
Ivy annuì e appoggiò il cappotto e la sciarpa su una sedia, mentre la musica stava ripartendo.
Kurt lo guardò, senza capire come si sentisse. Si, forse era un pò geloso, giusto un pochino. Sarebbe stato meraviglioso cantare con Blaine senza neanche pensare alle centinaia di persone che lo spaventavano. E poi ci sarebbero stati sguardi e carezze che gli avrebbero fatto venire le farfalle nello stomaco solo al pensiero.
Ora doveva guardare Blaine fare lo stesso con Ivy.
Stavano bene insieme, doveva ammetterlo. Ivy aveva una bella voce e la recitazione le veniva naturale, ed era anche modesta. Erano anche una bella coppia - Blaine moro e bello, lei bionda e minuta.
Non poté fare a meno di sperare di essere al posto di Ivy, e nel momento in cui si arrese all'evidenza, Blaine gli lanciò un'occhiata di scuse. Kurt provò a sorridere e fu fiero di se stesso. In fondo era lì per supportare Blaine, no? Quindi doveva essere un buon amico e ascoltarli cantare. 
Quando Blaine e Ivy finirono, era tempo di uscire dal backstage per Kurt. «Era veramente buono. Non vedo l'ora di vedervi sul palco, ci vediamo dopo!»
Ivy gli sorrise riconoscente e Blaine scrollò le spalle. «Grazie Kurt, anche per... prima»
Kurt zigzagò e girò avanti e indietro per trovare il suo posto, impresa difficile dato che le luci erano già spente.
Ovviamente il pubblico li adorò. Blaine aveva regnato su quel palco, tra continui inchini e Ivy era carina, mentre sorrideva.
Gli altri artisti erano bravi, ma Blaine e Ivy erano il meglio quella sera. Kurt sapeva di non essere oggettivo, ma non ci pensò.
Dopo l'ultima canzone - una versione acapella di Holy Night fatta da tutti gli artisti - il posto si svuotò lentamente e Kurt seguì gli altri verso l'uscita. Decise di aspettare fuori dalla porta del backstage, quando gli squillò il cellulare.
«Non vuoi tornare nel backstage? Stiamo festeggiando e voglio rivederti prima che tu te ne vada»
Il cuore di Kurt fece una capriola e provò a dare una risposta calma e pacata. «Certo. Arrivo»
Non era difficile trovare gli artisti, rumorose risate lo fecero arrivare lì. Blaine gli fece un cenno e si avventò contro di lui, ridendo per qualcosa che Ivy aveva detto. Kurt sorrise e si unì al loro gruppo. Blaine lo presentò a qualcuno dei membri e in poco stavano già parlando degli Usignoli, delle canzoni natalizie, e delle loro performance. Kurt si rilassò.
Almeno fino a quando non guardò al suo orologio e rabbrividì. «Blaine, devo veramente andare, devo essere a casa tra venti minuti. Non credevo che il concerto sarebbe durato così tanto.»
Kurt sentì la mano di Blaine sul suo braccio e non osò guardare. Il suo braccio tremò per il contatto.
«Okay, ascolta, devi chiamare tuo padre e dirgli che stai arrivando, ma non andare di fretta, ok? E' buio e nevica...»
Kurt fece roteare gli occhi. «Grazie, lo so. E si, chiamerò mio padre...ma prima volevo darti una cosa»
Blaine gli fece segno di aspettare. «Anch'io. Stai qui un attimo, ok?»
Si avvicinò alla prima porta e Kurt lo guardò, arrossendo leggermente. Poteva essere imbarazzante, ma sperò che andasse bene.
Blain tornò con un pacchetto tra le mani, con Babbo Natale disegnato sopra. «Ecco, questo è per te. Stavo pensando cosa regalarti, quando mi sono ricordato di quella volta che mi hai detto che avresti cucinato i biscotti di Natale con la tua matrigna, e so che sei sempre molto attento con i tuoi vestiti e così ho pensato che potrebbe servirti, ma se non ti piace, ridammelo e poi -
Kurt scoppiò a ridere e prese il regalo.
«Grazie Blaine. Sono sicuro che è perfetto. E... qua c'è il tuo. Buon Natale!»
Prese il regalo dalla borsa e lo porse a Blaine. 
Blaine provò a capire che cos'era tastando la carta, e poi guardando Kurt, che dovette cercare di non ridere perchè Blaine sembrava un bambino di 6 anni di fronte ad un albero di Natale.
«Noi... dovremmo aprirli adesso?»
Kurt annuì e indicò il pacchetto. «Penso che non sopravviveresti aspettando e non voglio avere colpe»
Blaine provò ad aprire la carta con attenzione, ma pochi secondi dopo la strappò e la aprì.
«Oh, è... una sciarpa. Una bellissima sciarpa. Wow, grazie mille Kurt!»
La aprì e se la legò al collo, sorridendo a Kurt. «E' meravigliosa, così morbida e soffice.»
Kurt gli sorrise. «Sono felice che ti piaccia. Non ero sicuro sul colore, ma vedo che ti sta bene»
Blaine osservò il disegno grigio e arancione e arrivò in fondo alla sciarpa, cercando qualcosa. «Non c'è l'etichetta. Sai, per sapere come lavarla...»
Quando Blaine guardò Kurt, alzò un sopracciglio. «Aspetta, vuol dire che... l'hai fatta tu?»
Kurt annuì lentamente, non voleva sembrare troppo sfacciato. «Scegli il programma di lavaggio per la lana. Dovrebbe... dovrebbe andare bene. Adesso apro il mio, ok?»
Giocò un pò con la carta per guadagnare tempo prima di guardare di nuovo Blaine. Finalmente strappò la carta e aprì il regalo. «E'... è un grembiule - spiegò Blaine - «Con un elfo natalizio. Ho pensato che, sai, per i pranzi di Natale...»
Kurt lo guardò e non poté fare a meno di ridere. «Bè, grazie, sono sicuro che mi servirà»
Blaine lo guardò come se stesse mentendo. «Se non ti piace posso prenderti qualcos'altro. Oh, è inappropriato, vero? Io non volevo... insultarti, sai, non sei una donna che cucina, oddio, sta diventando sempre peggio. Ascolta, lo riporto indietro e ti prendo un CD. O dei biscotti, anche se non saranno mai buoni come i tuoi. O che ne pensi di-
«Blaine, sta' zitto. E' carino, è divertente e ovviamente ci hai riflettuto. E'... unico.»
Blaine tirò un sospiro di sollievo e il suo sorriso ritornò. «Bene, sono contento. Comunque, amo la sciarpa. Grazie per averla fatta, è fantastica. Quindi, buon Natale?»
Kurt sorrise, sistemando il grembiule dentro la sua borsa. «Si, buon Natale e grazie. Io... io devo andare. Possiamo... incontrarci durante le vacanze? Sempre se vuoi, dico»
Blaine lo abbracciò stretto, lasciando Kurt senza parole.
«Mi piacerebbe tanto. A prendere un caffè?»
Kurt sentì la mascella che gli doleva dal tanto sorridere. 
Ringraziò Blaine ancora una volta e, dopo aver salutato gli altri, finalmente salì in macchina.
Prima di chiamare suo padre, prese il grembiule e lo guardò, ridendo.
Blaine gli aveva regalato un grembiule con un elfo. Un grembiule. Era adorabile.


2034

«E quello era il primo anno che cantavamo la nostra canzone di Natale insieme, anche se non sapevamo che sarebbe stata la prima» finì Blaine.
«Ed è così che cominciasti con i tuoi insoliti ma adorabili regali» Kurt ridacchiò, prendendo Blaine per mano «Comunque, ho ancora quel grembiule. Lo uso solo per le cene di Natale. L'elfo si è un pò rovinato, ma è il primo regalo che mi hai fatto e lo terrò per sempre»
Blaine guardò suo marito negli occhi, sorridendo dolcemente.
«Io dovrei essere arrabbiato con te per aver dato via la mia sciarpa. Era bellissima, lo sai»
Kurt scosse la testa. «B, ricordi quando ti sei messo quella sciarpa? L'incidente di Jeremiah? Non c'è motivo per tenere quella sciarpa. Comunque, stava diventando vecchia e i colori erano fuori moda. Ne hai una nuova, quindi non ti lamentare»
«Non oserei. Comunque adesso posso avere le patate bollite? Ho fame»
Finn gli porse la ciotola e sorrise. «Mi piacerebbe vedere quella sciarpa, che carina!»
Kurt gli lanciò un'occhiata che lasciò Finn di stucco. 
«Ti ricordi il nostro ultimo anno, Finn?»
Finn soffocò un lamento. «Rachel, ti prego, fallo smettere»
Rachel rise e sorrise a Finn amorevolmente.
«Non voglio rendere Kurt triste oggi, in fondo è Natale, no?»


(*) Barbra è la figlia di Finn e Rachel



@klainesbaby_ 's corner

saaaaalve a tutti! eccomi qui con questa storia che ho tradotto ieri sera. qua potete trovare l'originale.
spero che vi piaccia e spero di ricevere qualche recensione :D
posterò il prossimo capitolo la prossima settimana, ma potete anche trovarmi nella mia pagina facebook, sempre con questa storia (la posterò prima lì, e poi qui)
a presto, baci!
   
 
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