Socchiuse nuovamente gli occhi cercando di meditare come si deve ma di nuovo si trovò la mente annebbiata dalle troppe emozioni e dai ricordi, felici o tristi non sapeva ben dirlo sapeva solo che non riusciva a sopportarli.

Riaprì immediatamente gli occhi e scrutò la stanza, lui ed il maestro Qui-Gon venivano spesso ad allenarsi lì, forse era proprio questo che lo turbava.

Il cuore iniziò a battergli forte e per un attimo ebbe la sensazione che non avrebbe potuto reggere a tutte quelle emozioni, eppure per tutti questi anni aveva sopportato, sopportato il dolore in silenzio, si sarebbe spezzato proprio ora lasciandosi cullare in balia dei ricordi?

Obi-Wan chiuse gli occhi deciso a scoprilo, questa volta non sarebbe fuggito, non avrebbe potuto evitare quella stanza per sempre e soprattutto non voleva.

Per un attimo si trovò di fronte ad un vuoto colossale, tutto era silenzioso intorno a lui e le immagini sembravano essere del tutto sparite, ma questa pace durò molto poco; entro breve quelle immagini cominciarono a riaffiorare prepotentemente nella sua mente cercando di farsi spazio.

Dopo qualche attimo vide un ragazzo, non doveva avere più di 17 anni, i suoi capelli biondi erano corti ma portava un treccia sul lato destro che gli ricadeva sulla tunica chiara, i suoi occhi cristallini si guardavano attentamente intorno come per scrutare un pericolo imminente.

Sentì una voce alle spalle del ragazzo, era una voce calma e dolce "Riprendiamo"

Un uomo alto si avvicinò al ragazzo, teneva la light saber verde puntata contro il ragazzo ma non sembrava volergli fare del male; il ragazzo biondo per tutta risposta sorrise e si preparò a combattere.

Per un pò le loro light saber cozzarono una contro l'altra lanciando scintille da tutte la parti, ogni tanto uno dei due tentava qualche affondo per colpire l'avversario, il più delle volte era il ragazzo che tentava ma nonostante tutti i suoi sforzi veniva sempre respinto.

Dopo un pò di tempo l'uovo spense la light saber ed il ragazzo fece altrettanto, i due si scambiarono un'occhiata ed entrambi sorrisero soddisfatti

"Sei andato bene" disse l'uomo

Per quasi tutto il combattimento aveva potuto vedere solo il ragazzo visto che l'uomo gli dava le spalle, ora poteva vederlo bene in faccia, una lacrima gli rigò il viso, era da tanto che non vedeva il volto del suo vecchio maestro Qui Gon.

"davvero sono andato bene?" Chiese il ragazzo sorridendo

"Molto bene" rispose Qui Gon sorridendo "Ma dovrai esercitarti ancora su alcune cose, sei troppo frettoloso a volte e ti scopri troppo, il tuo avversario potrebbe colpirti facilmente"

Il ragazzo biondo annuì e sorrise nuovamente, palesemente soddisfatto.

"Diventerai un buon jedi Obi-Wan, hai solo bisogno di esercitarti ancora un pò e di provare un vero combattimento" continuò il maestro

"un vero combattimento?" chiese il ragazzo guardando il più anziano dei due.

"Si, là fuori c'è un mondo completamente diverso da quello che c'è qui nel Tempio.. dovrai abituarti anche a quello se vorrai diventare un vero jedi" le parole sembravano pesarli e le pronunciava con fatica, quasi come rievocassero brutti ricordi.

Il padawan, che probabilmente non aveva notato nulla, annuì "Ma certo maestro"

"Ma c'è ancora tempo per tutto questo" continuò Qui-Gon "Per ora non preoccupartene, oggi sei andata bene e questo basta e avanza. Ora andiamo" i due uscirono lentamente dalla stanza e Obi-Wan fu costretto ad aprire gli occhi.

Era solo, completamente solo

Perché quei ricordi non volevano proprio lasciarlo in pace? Credeva che un giorno avrebbe superato tutto questo ed invece, a distanza di anni, era ancora lì a combattere contro il suo passato.

Cosa avrebbe pensato Qui-Gon di lui? Forse che era debole... non forte e determinato come era apparso in quel ricordo lontano

Obi-Wan si portò una mano alla fronte e si sentì gelare, perché non aveva abbastanza forza per dimenticare? Avrebbe dovuto soffrire così per quanto? Per sempre???

La cosa che più lo angosciava era che era costretto a tenersi tutto dentro. tutto per se, non riusciva a confidare le sue paure, i suoi timori con nessuno, l'unico con cui sarebbe riuscito a farlo veramente gli era stato strappato via anni fa..

Il maestro jedi si alzò e percorse a grandi passi la stanza uscendone velocemente come stizzito, percorse in lungo corridoio e si fermò ad un bivio, non sapeva neanche lui dove stava andando, cercava solo un  pò di pace.