You better watch
out
You better not cry
È la vigilia
di Natale. La televisione è accesa su un canale a caso, un coro di bambini
continua, sorridente, a cantare canzoni natalizie.
Better not pout
I'm telling you why
Clelia è
seduta intorno al suo tavolo, una bottiglia di vino vuota davanti a lei ed un
bicchiere colmo pronto per essere mandato giù tutto d’un fiato. Un altro giorno che annega nella
disperazione, nel rimpianto, nel rimorso. Un altro giorno passato a piangere
lacrime di sangue. Un altro giorno per pensare a tutti i suoi sbagli. In quel
dannato 24 dicembre, in cui tutti si preparano a festeggiare con le proprie
famiglie, le persone che amano, lei era lì, a bere e a pensare. Gli occhi
cominciano a pizzicarle, poggia la testa sul tavolo. Vorrebbe sbatterla,
sbatterla talmente forte da spaccarla, da non riuscire più a ricordare. Alza la
testa,sta per portarsi alle labbra il bicchiere quando sente il citofono
suonare. Beve un leggero sorso di vino, si alza sbuffando e a passi incerti si
avvicina alla porta. Con la mano tremante infila la chiave nella serratura, la
gira due volte. Apre la porta. Alza lo sguardo.
Santa Claus is coming to town
È lui. Si è proprio lui. Che sorride serafico, che la
guarda con i suoi occhi enormi, con in testa un ridicolo capello da Babbo
Natale.
“Buon Natale Clelia!” dice suadente. La ragazza
continua a guardarlo stupefatta. Non può essere vero. Deve aver bevuto troppo.
“Ehi, vuoi rimanere tutto il Natale a fissarmi qui
sulla porta. So di essere abbastanza ridicolo con questo cappello ma…” parla alla ragazza che sembra non percepire neanche
una parola di quello che ha detto. Il ragazzo le mette una mano sulla spalla,
allora non è un’allucinazione. Lui è veramente lì. Lui è veramente arrivato
dall’America per festeggiare il Natale con lei.
“Reid…” ha solo il fiato per
dire, prima di buttare le braccia intorno al collo del ragazzo e abbracciarlo.
Il ragazzo ricambia l’abbraccio, stringendo forte a sé il corpo tremante della
ragazza.
“Ma che ci fai tu qui?” balbetta con la voce
leggermente rotta dall’emozione invitando il ragazzo ad entrare.
“Sorpresa!” cantilena il ragazzo sedendosi sulla
poltrona con ancora indosso il capello.
He sees you when you're
sleeping
He knows when you're awake
He knows if you've been bad or good
So be good for goodness sake!
La ragazza ridendo, si avvicina al ragazzo. Si siede
di fianco a lui. Non sa cosa dire, è felice. Dopo giorni passati a immaginarlo,
finalmente lui era lì vicino a lei, che la riscaldava con il suo sguardo e con
il suo sorriso.
“Allora… Ci sono novità?”
dice il ragazza dandole un leggero buffetto sul ginocchio. Senza pensare,
Clelia, poggia la sua mano pallida su quella calda e morbida del giovane. Il
loro sguardi si incrociano, il nocciola degli occhi di Spencer va a tuffarsi
nel oceano blu di quelli della rossa. Lentamente il loro visi cominciano ad
avvicinarsi, la ragazza può sentire ormai il respiro soffice del ragazzo sul
suo. I nasi si sfiorano, le labbra stanno quasi per congiungersi….
O! You better
watch out!
You better not cry.
Better not pout, I'm telling you why
L’acuto di uno dei membri del coro, fa sobbalzare la
ragazza, riportandola alla realtà. È stato solo un sogno. Tutto l’alcool che ha
ingerito l’ha fatta addormentare sul tavolo, accompagnandola in un meraviglioso
viaggio. Si guarda attorno ancora spaesata da sogno, l’orologi batte le undici.
Si alza per trascinarsi a stento nel letto, sperando di poter sognare ancora,
di essere ancora felice anche solo per un attimo. Il citofono suona. Questa
volta per davvero. Barcollando si alza dal tavolo, si passa una mano tra i ricci
spettinati. Apre la porta: Sono le sue nuove vicine; Sono venute per farla
festeggiare. Un leggero ed amaro sorriso compare sul volto della ragazza che si
rassegna a passare il Natale senza di lui.
Santa Claus is coming to town.
Santa Claus is
coming to town.