“Una triste mezzanotte. Mi attardavo, stanco, esausto sulle pagine bizzarre di un saper ormai scordato…”
“Yeawn!”
“Marcus Dante Vale! Un altro sbadiglio e ti sbatto fuori!”
“Scusa…”
“Sono il tuo professore! Esigo rispetto!”
“Scusi prof Guggenheim! A cosa serve leggere libri così noiosi? In missione si combatte e si decifrano enigmi!”
“Mio fratello ha ragione! Contro Shadow abbiamo usato strategie basate su indovinelli!”
“Voi avete combattuto contro Shadow?” chiesero i compagni di classe sorpresi
“Sì cinque anni fa!” aveva risposto Marcus
“Allora voi due ne sapete più del prof!” urlarono i ragazzi.
In classe scoppiò la rivolta: tutti urlavano e lanciavano carta contro il povero  Guggenheim.
“Ora basta! Marcus Dante e Clara Zhalia Vale dal Preside!”
Ecco il modo più sbrigativo per sedare i problemi di classe scatenati dai gemelli! I due camminavano lungo il corridoio, Lok stava spigando in seconda come difendersi dagli attacchi mentre Sophie in quinta spiegava la storia dei Casterwill, alla fine del corridoio le scale scendevano fino alla biblioteca, alla segreteria e per ultima, in fondo, la Presidenza.
Marcus bussò deglutendo pesantemente “Avanti!” la porta si aprì, Cherit sgranò gli occhi e il Preside sospirò “Ancora! È la terza volta in una settimana ragazzi!”
“Sì lo sappiamo!”
“Non voglio espellervi! Servite per combattere Shadow! Dovrò comunicarlo a vostra madre mi dispiace!” i due sbuffarono “Non posso fare altro! Parlerò anche con il vostro prof di lettere, non preoccupatevi!”
“Possiamo tornare in classe?”
“Sì certo! Cherit accompagnali!” la porta si aprì “Ah un ultima cosa: fermatevi in biblioteca oggi!”
“No! Altri libri da riordinare no!” Clara aveva fissato i suoi occhi negli occhi ambrati del Preside “Per favore no!”
“C’è una sorpresa oggi non libri da sistemare! Ora andate!”
I ragazzi chiusero la porta, Cherit era con loro
“Non lo sopporto! Lo odio Guggenheim!”
“Clara vostro padre lo sapeva che non sarebbe stato semplice per voi! Conoscete tutti i membri del consiglio e metà di loro ora sono professori!”
“Sarà ma ci sbattono tutti, o quasi, dal Preside che ora avvisa la mamma!”
“Marcus non avrai paura di tua madre?” ridacchiò Cherit
“No però la cosa non mi piace!”
“Siamo arrivati! Io torno in Presidenza a svolgere il mio incarico di assistente!”
In classe c’era Lok “Hei ragazzi come va? Prendete posto! Oggi teoria di incantesimi!”
Il vicino di banco di Marcus, Tommy Jonson, gli chiese “ Cosa vi ha fatto il Preside?”
“Avvisa mia madre e ci vuole in biblioteca!”
“Tua madre che dirà? E tuo padre?”
“Non lo so!”
“Sai che sei l’unico con tua sorella ad aver visto il Preside in faccia? Nessuno, neanche i prof sanno chi sia. Che aspetto ha? È il classico vecchio o cosa?”
“Ha quarant’anni!”
“Marcus, Tommy cosa c’è? Non vi interessa la lezione?”
“Sì che ci interessa! Scusaci Lok!” Lok e Sophie erano i soli che non si offendevano se chiamati per nome.
Lara Robinson, la vicina di banco di Clara, aveva commentato “Voi sì che siete fortunati! Vostro padre è un grande cercatore e vostra madre non è da meno! Magari i miei fossero così famosi!”
“Non ti preoccupare di quanto sono famosi i tuoi! Sappi che non è così bello come sembra!”
La scuola era finita, Marcus aveva deciso di aprire il passaggio magico, creato da suo padre, per andare a casa a Venezia da Londra, sede della scuola, una ragazza glielo aveva impedito: Isabella Newton. Lo aveva avvicinato, i due stavano da poco insieme ma lei non sapeva del passaggio magico, doveva essere un segreto per non appartenenti alla famiglia,
“Ciao amore!”
“Ciao Isa!”
“Allora per quella cosa?”
“Cosa?”
“Quando mi presenti tuo padre?”
“Non è a casa in questo periodo! Viaggia per lavoro!”
“Uff ma quando torna?”
“Non lo so! Perché ti interessa tanto mio padre?”
“Perché è il sogno più grande della mia vita poterlo incontrare!”
Marcus aveva avuto altre ragazze in quel periodo e tutte lo avevano usato per conoscere Dante Vale
“Ora basta! Pensavo tu fossi diversa ma mi sbagliavo! Gira i tacchi e vattene Isabella forza!”
Per via di Isabella, Marcus non andò a casa, raggiunse la biblioteca dove trovò la sorella con le lacrime agli occhi
“Hei sorellina! Cos’hai?”
“Ho scaricato Fred!”
“Quello del quarto anno?”
“Sì! Pensavo fosse diverso da Bill e George ma…”
“Ti ha sedotta perché sei figlia di Dante Vale!”
“Sì!”
“Sai anche io ho lasciato Isabella!”
“Quella dell’altra classe! Non dirmi che è per lo stesso motivo!”
“Già!”
La porta si aprì, entrò un bambino con i capelli neri a riflessi blu, gli occhi uno nocciola e uno ambra e un sorriso gigante “Ciao fratelli!”
“Metz! Fratellino vieni qui fatti abbracciare!”
Arrivarono dietro di lui Zhalia, Dante e una ragazza di 14 anni dai capelli biondo platino e occhi azzurri, Marcus la guardò
“Ciao ragazzi! Sono tre mesi che non ci si vede!”
“Marie! Se sei qui vuol dire che ti trasferisci dall’accademia di Venezia alla Huntik High School!”
“Esatto ragazzi! Così saremo di nuovo insieme!”
“Avete fatto un’altra simpatica gita dal Preside mi hanno detto!” Zhalia cercava di mantenere uno sguardo serio ma scoppiò a ridere “In fondo me lo aspettavo!”
Dante guardò i figli “E’ successo altro?”
“Abbiamo lasciato i mostri fidanzati!”
“Di nuovo!”
“Sì”
“Sempre per lo stesso motivo?”
“Già!”
La famiglia aprì il passaggio magico e andò a Venezia.