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Autore: Fran6277Echelon    10/12/2011    4 recensioni
"Scommettiamo...riuscirò a portarmela a letto entro stasera,massimo domani" Rispose il batterista .
Il croato alzò gli occhi al cielo per poi puntarli in quelli color ambra del batterista.
"Cosa vorresti scommettere?"chiese intuendo che non si sarebbe mai arreso.
"Mmm...facciamo così,se ci riesco....mi pulisci la casa per un mese.Se non ci riesco...rinuncierò a scoparmela"Rispose sempre con quel falso sorriso stampato sulle labbra.
"La posta è troppo alta per me e troppo bassa per te.La voglio equa" Lo sfidò il croato.
"Allora...cucino per un mese"
Il croato iniziò a riflettere.Shannon era un'ottimo cuoco se si metteva d'impegno .Lui non aveva tempo per cucinare e magari avrebbe potuto sfruttarlo per organizzare una cenetta al lume di candela con Vicky.
Lo fissò ancora, poi gli strinse la mano e disse."D'accordo".
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Shannon Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi ancora a rompere le palle.Evvivaaa xD
Anyway, vi ricordate la storia tra Shan e sua cugina?? E' al capitolo   33 della mia FF 'Samantha was a different girl".
Se non l'avete letta non importa,non serve più di tanto :D
Comunque, non so se le cose accadute in questa storia siano vere o no,ma è più probabile di no che si xD Quindi sono tenuta a dirvi che è tutto frutto della mia testolina.
Bene..vi lascio con il primo capitolo.Spero vi piaccia
Fran :D


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Uscì dal bar con il suo frappuccino nelle mani e i suoi disegni sottobraccio.Era ricoperta da un cappottino  di lana  grigio come la lunga e calda sciarpa che portava al collo ;in testa indossava  un Blasco nero che era in netto contrasto con la sua chioma dorata lunga fino alle spalle.
Era inverno inoltrato e quel gelo che le rendeva il naso e le gote leggermente rossi non le era d'aiuto.
In quell'ultimo periodo ,Francesca aveva risentito della mancanza della sua famiglia e dell'inverno mite che si trovava in Italia,ma faceva finta di niente.Se era scappata un motivo c'era no?!?
  Infatti era bello chiaro .
L'Italia l'aveva scocciata.Quella monotonia frequentemente presente non  le era d'aiuto e ,inoltre, i suoi genitori non volevano che lei inseguisse i suoi sogni.
Non volevano che la loro piccola borghesina si ritrovasse a fare l'artista di strada vendendo i proprio dipinti agli estrani per poter vivere.
Loro non capivano che chi amava l'arte non doveva finire essenzialmente per strada.
Non accettavano neanche il fatto che lei adorasse vestirsi in modo strano,come gli Hippie di un tempo.
Così,presa dalla rabbia,scappò di casa con un biglietto aereo solo andata per Los Angeles,una Reflex,un album da disegno,dei pennelli,alcuni CD di musica Jazz e un taquino nella valigia.
Mentre ricordava il suo passato sentì delle forti urla e dei passi veloci.
Doveva esserci qualche famoso.Un'attore,un cantante magari.
Ma comunque gente snob,con la puzza sotto al naso e spocchiosa che lei odiava a morte. Magari era qualche Rock Star di successo.
"Perfetto" Sussurrò  con sarcasmo.Lei odiava le Rock Star.
L'unica Rock-band che adorava e venerava come se fossero degli dei erano i Beatles e non erano neanche tanto Rock visto che facevano una sorta di Blues.
Il Rock non faceva per lei che era cresciuta tra le note della musica Jazz e delle dolci sinfonie di Beethoven.
Decise di andare dalla parte opposta delle urla in modo da non essere travolta dalla mandria inferocita.
"Gira a destra" Sentì urlare.
Tempo due secondi di realizzare che si trattava proprio della direzione in cui stava andando lei,si ritrovò  a terra come un salame e con il frappuccino rovesciato su uno dei suoi disegni e sul cappottino e la camicetta bianca che aveva.
Continuava a fissare il suo bel lavoro ormai mandato in fumo mentre il suo aggressore stava li impalato con la bocca  tappata dalle grandi mani.
"Hai rovinato il mio disegno" urlò in preda ad un'attacco di panico.
Il ragazzo l'aiutò ad alzarsi caricandola su una spalla mentre un altro ragazzo,biondino, raccoglieva i suoi disegni da terra.
Accanto al big fut che sel'era caricata in spalla c'erano altri due ragazzi tra cui il biondino.
Lo guardò meglio.Era abbastanza alto e magro,i suoi lineamenti erano perfetti.Sarebbe stato fotogenico in qualsiasi posizione l'avessero messo.
Quella crestina bionda,secondo Fran,non gli rendeva giustizia come invece faceva quella barbetta incolta e quegli occhiali scuri.
Sarebbe potuto diventare benissimo uno dei suoi soggetti preferiti da fotografare.
L'altro invece era di  poco più magro,in effetti era abbastanza mingherlino rispetto agli altri due.Aveva i capelli neri e un pò di barba del medesimo colore.Anche lui aveva dei bei lineamenti,solo che,a differenza del biondino,non lo dava molto a vedere.
Erano strani,ma da quel piccolo particolare nasceva la loro infinita bellezza.
Il suo 'aggressore' invece era un tipo basso ma molto muscoloso,con strani tatuaggi e uno strano e orribile abbigliamento.
Non riusciva a credere che proprio lei era incappata in quei 3 pazzi terminali.
Aveva fatto qualcosa di male?
Poco dopo arrivarono in un vicolo cieco e fecero scendere la ragazza dalle spalle del pazzo ma bellissimo big fut.
"Allora?"Chiese la biondina sentendo il peso di 3 sguardi  puntati addosso." Adesso  mi stuprerete? Oppure volete rovinare qualche altro mio disegno? No perchè se è così ve ne faccio uno l'uno."
Il biondo le si avvicinò porgendole il cartoncino bianco  con una macchia marroncina che lo rovinava. Lei lo strappò con sgarbo dalla sua mano sinistra e ignorò,invece,la mano destra che era sospesa a mezz'aria.
"Io sono Jared" Disse ritraendola e mettendola in tasca.
Lo ignorò.
Stava osservando  il suo disegno rovinato  cercando di capire  come  avrebbe potuto aggiustarlo.Magari poteva impregnarlo tutto con del caffè dandogli un'effetto antico  e avrebbe potuto ricalcare i tratti con una china ad inchiostro nero.
"Io sono Shannon" disse l'altro ragazzo.Quello robusto.
Ignorò anche lui .
Non spiccicò parola fino a quando non si ricordò che aveva la camicetta e il capottino impregnati.
"Avete una felpa?" Chiese Fran.
I 3 si guardarono un pò straniti.Di solito la gente gli chiedeva autografi e foto,magari anche una notte di follie insieme,ma mai una felpa.
"Em..io cel'ho" Rispose Shannon  togliendosela di dosso e lasciando che il freddo gli percorresse le membra.
La ragazza gliela strappò dalle mani con arroganza e si levò il cappottino e la camicetta  per infilarsi la felpa.
Shannon la guardava sghignazzando e cercando di fissarle il meno possibile il seno,ma quelle due mele coperte dal reggiseno in pizzo bianco erano un richiamo per lui.Si morse il labbro inferiore maliziosamente e si avvicinò a Tomo che era poggiato con le spalle al miro e non aveva levato un'attimo gli occhi dal suo I-Phone.
"Pss" Disse attirando la sua attenzione.
"Che c'è?"Chiese sospirando avendo già capito dove il suo amico volesse arrivare.
"Scommettiamo...riuscirò a portarmela a letto entro stasera,massimo domani" Rispose il batterista .
Il croato alzò gli occhi al cielo per poi puntarli in quelli color ambra del batterista.
"Cosa vorresti scommettere?"chiese intuendo che non si sarebbe  mai arreso.
"Mmm...facciamo così,se ci riesco....mi pulisci la casa per un mese.Se non ci riesco...rinuncierò a scoparmela"Rispose sempre con quel falso sorriso stampato sulle labbra.
"La posta è troppo alta per me e troppo bassa per te.La voglio equa" Lo sfidò il croato.
"Allora...cucino per un mese"
Il croato iniziò a riflettere.Shannon era un'ottimo cuoco se si metteva d'impegno .Lui non aveva tempo per cucinare  e magari avrebbe potuto sfruttarlo per organizzare una cenetta al lume di candela con Vicky.
Lo fissò ancora, poi gli strinse la mano e disse."D'accordo".

  
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