Bene
cari lettori e lettrici, questa è forse la fic più veloce che abbia mai
scritto!
Meno
di un’ora per pensarla e realizzarla… Anzi, quasi non l’ho pensata! A parte
l’input, ho praticamente buttato giù tutto di improvvisazione, di getto… E non
è venuta nemmeno troppo male!
Quindi, velocemente come l’ho scritta, vi invito senza altri indugi a fare la
conoscenza di un’altra mia coppia favorita in Fairy Tail!
Buona
lettura!
PS:
GAZILLE X LEVI ORA E SEMPRE!
Tutto
cominciò con un urlo!
“AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHH!”
Chi
per primo riuscì a riprendersi dall’infarto, corse subito in soccorso!
“Cana!”
“Che succede?!”
“SONO SETTE ANNI CHE NON ESCO CON QUALCUNO!!!”
“……”
Tutti
tornarono a sedersi e a fare ciò che stavano facendo.
“Tante
grazie del sostegno!”
Faceva bene a dire grazie: li aveva terrorizzati a morte, era fortunata se si
erano limitati a quello anziché farle una bella lavata di capo!
Solo
la pazientissima e dolcissima Mirajane le si avvicinò.
Capì immediatamente che il disagio per la cosa doveva essere parecchio se aveva
posato la bottiglia!
“Cana,
che succede?”
“Me ne sono resa conto solo un attimo fa! Capisci, Mira? Siamo stati lì
congelati a Tenrou per sette anni!
“Si, lo so…”
Non
erano cose che si dimenticano facilmente, specie quando si è già fatto i conti
con le difficoltà del ritorno…
“Questo
significa che è da oltre sette anni che non mi vedo con nessuno! È terribile!
Sette anni sono sette anni!”
Mira ridacchiò: “Ma dai, erano sette anni anche ieri, che differenza c’è?”
“Che adesso me ne sono accorta! Sigh! Ho bisogno di un appuntamento!”
“Beh, allora basta rimboccarti le maniche e trovarti un uomo! Non sarà mica
tanto difficile, no?”
“……” –schioccò le dita-
“Ma certo! Che problema c’è! Ih ih, mi chiedo
proprio
perché tante scenate!”
<<
Ecco! >> pensarono in coro gli
infartuati lì intorno!
“Grazie
Mira! Dunque…” –si sedette a gambe incrociate sulla panca e con una mano sulla
testa, l’occhietto vispo e il musetto da gatta incominciò ad esplorare-
“Vediamo un po’ che c’è di bello in giro…”
Natsu
che gareggiava a chi fa più rumore soffiando con la cannuccia nell’aranciata
contro Happy…
Elfman
che motivava “virilmente” Droy a fargli dieci flessioni per buttar giù i chili
di troppo…
“……”
Levi
che mostrava il nuovo entusiasmante romanzo che stava leggendo a Gazille, che
ascoltava apparentemente indifferente…
Juvia
che faceva scudo col proprio corpo a Gray, per impedirle di posare gli occhi su
di lui: un muro invalicabile.
“UAAAAAAHHH!
MIRAAAA!”
“Su
su…” fece lei battendole la manina sulla testa.
“Come faccio?! Tutti gli uomini qui intorno sono improponibili o occupati!”
“Ben
detto!” disse Juvia saltando tra le braccia di Gray che per la sorpresa rischiò
di buttarla a terra.
“Beh, raramente sei uscita con qualcuno della gilda, no?”
“Ma
ora io sono più vecchia di sette anni! I bei ragazzi là fuori non vorranno mica
una vegliarda come me!”
“Ma
se sei un incanto…”
Cana
arrossì: “Questa storia dei sette anni mi ha scombussolato alquanto… Il
pensiero che in realtà mi porto più anni di quanti ne appaiano… Beh, mi fa
sentire un’imbrogliona!”
Anche provare a risentire qualcuno con cui era uscita in precedenza non era una
buona idea: dopo sette anni magari si erano sposati o erano ingrassati trenta
chili come Droy…
Si
risedette: “Sigh, ma che mi prende?”
“Quante
storie.” –fece Laxus, che grazie alla musica in cuffia era rimasto meno colpito
dal suo urlo- “Hai avuto la fortuna di passare sette anni senza invecchiare: io
direi i problemi te li stai costruendo da sola.”
“Chiamala
fortuna passare sette anni a dormire…”
“Umpf!
Se ti senti così vecchia, perché non chiedi di uscire a mio nonno? È un buon
partito!”
“Ora non esageriamo!”
“Oh,
non ti attira? Magari dopo una bella sbronza…”
“Che fortuna allora che io non sia mai sbronza a tal punto!”
“Ih ih ih!”
Bastò
uno sguardo ai due, e la “Love Vision” di Mira li inquadrò in un battibaleno!
“Ehi,
Cana…”
La portò in disparte e le disse: “Perché non esci con Laxus? Sareste una bella
coppia.”
“Ma
andiamo!”
Anche
Laxus si dimostrò altrettanto scettico: “Uh, che sfortuna abbia spento il
volume per trovarmi a sentire certe cretinate: lo alzo al massimo.”
“A parte il fatto che Mira dice così a qualunque uomo o donna che scambiano due
parole, che vorresti dire?” fece la mora poggiando il tacco del sandalo sul
tavolo dove se ne stava seduto.
“Uscire
con te? Se volessi riportare a casa in una carriola una vecchia spugna farei
volontariato o roba del genere.”
“Passi la spugna…” –su quello alzava le mani- “MA IL VECCHIA?!”
Laxus
per nulla impaurito la affrontò a viso aperto: “L’hai detto tu no? Sette anni
sono davvero tanti, eh?” ribatté ironico.
“E
non ti sono serviti a metterti in testa del sale in zucca! Almeno il vino
quando invecchia si fa più buon, tu sei sempre il solito presuntuoso
strafottente! E levati quell’aria da re del mondo una buona volta!”
Il
biondo fece spallucce: “Ehi, se non fossi stato presuntuoso e strafottente non
avrei cercato di spodestare mio nonno in primo luogo…”
“Già, te ne vanti, vero?”
“Affatto…” –disse, tornando un attimo serio- “Beh, ad ogni modo stavo
scherzando prima, ora piantiamola con queste manfrine.”
E
puntuale, Mira attaccò!
“Oh, quindi con lei ci usciresti?”
I
due la squadrarono: “Mira!”
“Ih ih ih!”
“Umpf!
Ora pure le domande trabocchetto, tsk! Meglio che vada.” fece lui alzandosi.
“Chi se ne frega se uscirebbe con me? Io certo non uscirei con lui: non hai un
briciolo di umiltà!”
Sbuffò: “La piantiamo di offendere?”
“Hai
offeso tu per primo!”
Mira
era in estasi: lui con le braccia incrociate, lei con le mani sui fianchi, e
tutti e due che si lanciavano sguardi di sfida!
“Siete stupendi! Litigate come due innamorati!”
“MIRA!”
“Ih ih ih!” e con quell’ultima risata scappò via.
“Cavolo!
Sette anni che non esco con nessuno e l’unica proposta passabile…”
“Come?”
“Intendevo…”
“Ih
ih ih!”
“TE NE VUOI ANDARE?!” gridò Cana per far scomparire del tutto quella romantica
diavoletta con la testa bianca che ancora li spiava.
“Sono
passato da strafottente a proposta passabile ora?”
“E
ora scommetto ti monterai la testa: ti conosco fin troppo bene, egocentrico
come sei.”
“Non mi conosci affatto. Tu piuttosto, per una che non ha fiducia nei suoi
mezzi invecchiati di sette anni stai facendo fin troppo la schizzinosa.”
“Oh,
questa è bella!” –balbettò la ragazza- “Non sono così disperata da dovermi
accontentare di te!”
Laxus aprì le braccia come un pavone apre la ruota: “Unica proposta passabile…”
“Oh, ma vai al diavolo!”
“Ah ah ah ah! Sei divertente però!”
“Oh,
grazie, questo sistema tutto…”
“E hai fegato…”
“Ok, questione chiusa, non serve adularmi…”
“Ti va di uscire?”
“……”
Cana
si guardò intorno. Mira sembrava sparita sul serio, ma ne dubitava. Almeno
sembrava che nessun altro li stesse osservando.
“Mi
prendi in giro?”
“No. E poi con gli anni che ti ritrovi, non puoi mica sperare in qualche
bocconcino più giovane e attraente, dico bene?” si schernì colui che come lei
aveva messo su sette anni di recente.
Che
idiota, pensò lei: proporsi solo per prenderla in giro ancora di più!
“Ma
se vuoi, vai pure a caccia, solo mi chiedo: non sarai un po’ arrugginita dopo
tanto tempo?”
“Ah ah, che ridere…”
“Umpf!”
Il biondo si girò.
“Al
diavolo, va bene!”
Stavolta fu lui a guardarsi intorno, per essere certo stessero ancora
proseguendo il discorso.
“Si?”
“Solo
perché sono fuori allenamento con gli uomini e devo riprenderci un pò la mano,
e visto che tu sei così disponibile…”
A
Laxus cominciava davvero a intrigare quella piega…
“Stasera alle otto?”
“Va bene, portati la carriola: se non mi ci riaccompagni a casa ti rompo in
testa una botte.”
“Addirittura?”
deglutì lui.
“…
No, nessun uomo vale un tale spreco di alcol, figuriamoci tu!”
“Umpf!”
Con
uno sguardo incinerente, Cana andò via, e Laxus si concesse di osservare per
bene il suo bel corpo ondeggiare durante i passi: davvero una bella camminata.
“A stasera!”
“Umpf!”
“Sorellona?
Che ti prende?” chiese la perplessa Lisanna alla sorella maggiore.
“Ho
appena visto una scena veramente stupenda!”
E sospirò dolcemente!
Il
mattino dopo, Mira anziché contenta era nervosa, nervosissima. A
ttese
camminando, avanti e dietro il bancone, che Laxus o Cana si facessero vedere:
doveva sapere se veramente si erano visti, e com’era andata!
Quando
infine Laxus arrivò, questi salutò tutti… Meno che lei! Brutto segno…
Si
sedette in disparte, senza nemmeno Freed, Bixlow ed Evergreen a fargli
compagnia.
Non
si era aspettata una cosa del genere… Così, timorosa, fu lei ad avvicinarsi.
“Ehm,
Laxus…”
La risposta fu delle più brusche: “Gli affari tuoi no?”
Mira
nascose la testa: “È andata male, vero? Mi dispiace, io…”
“Mi
ha rotto una bottiglia in testa…” disse lui continuando a non guardarla, poggiandosi
una mano tra i capelli.
Mira,
sconvolta, si sentì troppo imbarazzata per stargli davanti. L’aveva combinata
davvero grossa…
“Sigh… Scusami…”
Mentre
si allontanava, si ricordò però di una cosa…
“Nessun uomo vale un tale
spreco di alcol, figuriamoci tu!”
“Ma…
Ma allora…”
Si
voltò un attimo. Laxus si era girato nello stesso momento; ma sentì di averlo
visto comunque, per un solo attimo, il bianco del suo sorriso.
“……
Ih ih ih!”
Si
massaggiò ancora la botta e rise!
Sul serio, stavolta mi
stupisco di me stesso!
Già
pensavo che sarebbe stata una bozza senza capo né coda, giusto per esercizio, e
invece ne uscita fuori una corta ma simpaticissima one-shot, e il finale
semplicemente lo adoro!
Spero
abbiate gradito! ^__^
PS:
LAXUS X CANA ORA E SEMPRE!
PPS:
Ricordate di dare un’occhiata alla mia nuova fic “Un vero uomo, una vera
mamma”! ^__^