Fastidio. Un grande, enorme, gigantesco, assoluto fastidio. Ecco quello che provava Hibari Kyoya nel fissare, con astio mal represso, la presenza molesta che rispondeva al nome di Dino Cavallone mentre invadeva il proprio ufficio privato a Namimori.
[Dedicata a Giulia T., la mia Hibari-maniaca preferita]