La sveglia suonò e tutti i militari si alzarono di scatto pronti per la missione imminente, solo uno era ancora a dormire: era Flippy il più impacciato del gruppo ; appena entrò il capitano cercai di svegliare Flippy ma lui continuava a fare sonni tranquilli, il capitano Darkon mi indicò di scostarmi, prese per un orecchio Flippy e lo sbattè a terra. Un ora dopo eravamo tutti lavati e vestiti con le nostre divise che citavano " Vietnam Massacre" Era il grande giorno! Il giorno in cui il Vietnam sarebbe stato conquistato dagli americani. ero pronto a rischiare la vita ma c'era gente che la pensava diversamente e che sarebbe stata pronta ad abbandonare il campo di battaglia oppure suicidarsi pur di non farsi ammazzare dai nemici.Il piano era molto ben pianificato e sembrava reggere SVOLGIMENTO DEL PIANO: eravamo tutti imbrattati da capo a piedi di vernice e grasso di motore (cosa che non apprezzavo molto) ed eravamo ad un centinaio di metri dal villaggio di Nah Trang pronti a fare massacro, più tardi notammo che il villaggio era silenzioso, troppo silenzioso... non mi piaceva quella calma ed avevo paura che loro avessero previsto i nostri piani.Circa mezzora dopo le mi paure si realizzarono ed una marea di vietnamiti ci assalì dall'alto degli alberi, usavano frecce avvelenate e me ne accorsi quando una freccia attraversò la fronte di un soldato, la fronte era impregnata di un liquido viola che subito corrose la pelle, sicchè anche se un colpo mi avesse sfregato sarei morto. i soldati all'inizio avevano la meglio ma arrivò anche il villaggio di Da Nang ad attaccarci ed allora sono morti tutti, eravamo rimasti solo io, Flippy ed Albert, ci siamo accampati in una grotta di circa 3 metri quadri e abbiamo vissuto da selvaggi nei tre mesi successivi fino a quando... un gruppo di vietnamiti che passavano di lì ci hanno preso e ci hanno portato nel loro villaggio. CONCLUSIONE DELLA MISSIONE:è stata l' esperienza più traumatizzante della mia vita: ci hanno fatto tantissime torture mentali e corporali tanto che Albert impazzì, abbiamo dovuto ucciderlo prima che lui lo facesse con noi. Nelle celle di Da Nang io e Flippy abbiamo organizzato un piano di evasione che sarebbe stato attivato il giorno successivo al calar del sole. Flippy ha pianto tutta la notte e non sono riuscito a prendere sonno per un pò fino a quando si fu calmato ed a quel punto si è messo a scrivere una lettera, non capivo chi era il destinatario così appena Flippy si mise a ronfare presi la lettera di nascosto ed iniziai a leggerla, Diceva così cara Flaky non credo che tornerò a casa per natale, come stanno i bambini? Macy è guarito dalla varicella? Vanny prende ancora ottimi voti a scuola? e tu hai trovato il lavoro per dottoressa? aspetto la tua lettera& nel caso che io muoia domani, ti amo tantissimo e l'eredità di mio padre la do a te ^.^ Smack! dopo averla letta letta la rimisi dove l'avevo presa e mi scappò anche a me qualche lacrima. ALBA: io e flippy abbiamo parlato del piano che avremmo messo in azione quella sera, all'inizio lui mi disse che si voleva ritirare dal piano ma poi l'ho convinto a venire con me dicendo - se vuoi rimanere in questo posto in cui ti danno da mangiare 2 volte a settimana e ti torturano quotidianamente fai pure io non patirò con te! questa frase fece cambiare idea a flippy che mi ha seguito. al tramonto arrivò il braccio che portava la cena, lo afferrammo e gli ho detto che era meglio se ci faceva uscire o ci avrebbe rimesso il braccio e la vita (mi ero portato una punta di freccia avvalenata) quando la guardia vide la punta della freccia aprì la porta serrata e ci fece uscire, ma poi io per non lasciare testimoni gli lanciai la freccia dritta in un polmone il quale si corrose e fece morire la guardia per una grave emorragia interna. eravamo liberi! quasi non ci credevamo e Flippy svenì alla vista imminente della libertà dopo un mese di viaggio insieme abbiamo deciso che ognuno sarebbe andato per la sua strada e che ci saremmo rivisti in futuro ma cosi non è stato