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Autore: DonnieDarko28    11/12/2011    1 recensioni
La storia di una ragazza di nome Kate chiusa in sé stessa per colpa di un ragazzo, Jake.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Pioggia. Silenzio assoluto. Ero solo io e i miei pensieri. Nessun colore. Nessuna Espressione. Niente di niente. Ero completamente sola in quella casa tetra. Solitudine più profonda.
Presi in mano il mio cellulare...
’Nuovo Messaggio Ricevuto Da Margaret: Vieni a farti un giro da me? Ho la casa completamente libera!:) risp ’
Eccola... almeno qualcuno pensava a me.
‘Dieci minuti e arrivo ’ le risposi subito.
‘ Ok a dopo:) baci, Petunia.‘
Margaret/Petunia... la mia migliore amica... ti starai sicuramente chiedendo il perché della parola Petunia... Petunia nel linguaggio dei fiori significa ‘La tua presenza mi consola‘. Lei era ed è  l’unica cosa che mi è rimasta. E’ come una madre per me.
Fuori pioveva. Penso che andrò a piedi da Petunia. Tanto per riflettere un po’...
 
Arrivati a casa di Petunia

“Hey Kate! Allora come va?” Mi chiese Petunia.
“Potrebbe andare meglio...” Risposi.
“Dai entra, facciamo due chiacchiere”
Lei... La mia ancora di salvezza... Con lei potevo aprire il mio cuore e sfogarmi veramente.
“Pensi ancora a Jake?”
“ Si continuamente... E il fatto che per una semplice litigata non parliamo più , mi spezza il cuore...”
Jake è il mio ex migliore amico, per ora. E anche il mio unico più grande amore.
“Kate... Devi smetterla di pensare a lui... Ti stai solo rovinando la vita...”
 “Non riesco a non pensare a lui... E’ inevitabile...”
“Fai qualcosa allora! Reagisci! E ora di uscire dal guscio e cominciare a camminare. La vita è dura, ma è ora di reagire.”
Petunia aveva ragione. Non era così semplice. Grazie a lui il mio mondo è caduto. Sono cambiata per colpa sua. E ora sono qui a rimpiangerlo come una disgraziata.
“Dio mio, dammi il tuo cellulare” esclamò Petunia.
“Che cosa intendi fare?” Risposi.
“Quello che in sei mesi non sei riuscita a fare”
“Ovvero?”
Dopodiché Petunia pose il mio cellulare sul tavolino.
“Che hai fatto?!” Risposi terrorizzata.
Presi il cellulare in mano. ‘ Nuovo Messaggio Ricevuto Da Jake:): Ciao ‘
Petunia ha inviato un messaggio a Jake. Ero nello stesso momento felice e spaventata.
“Petunia che cavolo faccio adesso? Oddio...”
“Tranquilla... è solo un ‘ciao’”
Quel ‘Ciao’ mi traumatizzava... Forse avremmo riappacificato i rapporti. Ci speravo tanto. Non sapevo che fare senza di lui. Era per me una luce in mezzo al buio più tetro.
“Come va?”
“Bene... Te?”
“Bene...”
“Ok...”
La nostra conversazione era appena finita. Io credevo che mi avrebbe chiesto di uscire o qualcosa di simile ma... zero. Nulla. Che schifo. Dovevo fare qualcosa. Volevo far felice Petunia. Dovevo reagire...
“Kate! Renditene conto”
“Ma cosa Petunia? COSA?”
“Da quando non vi parlate più ti sei chiusa in te stessa, a scuola vai male, non parli più con nessuno... Non sei la Kate coraggiosa e solare che conoscevo”
“Io sono quella di prima”
“Kate, guardati allo specchio. Prima eri un fuoco di luce adesso invece..”
“Senti Petunia, vado a casa. Ciao”
“Kate, non puoi sempre evitare la verità”
“Io non evito un bel niente.”
Invece era completamente il contrario. Evitavo qualsiasi cosa. Non volevo sentire altro dolore. Volevo solo morire. Avevo solo un pensiero fisso. Jake. Lui era il mio sangue. Senza lui la mia vita era impossibile. Impossibile.

Kate si diresse sotto la pioggia nel posto dove l’amicizia con Jake si era intensificata. Fuori dalla cittadina, in mezzo ai campi, vi era un collina con un Salice piangente. Per Kate, che era di origini orientali avendo gli occhi leggermente a mandorla, quella pianta aveva un significato molto importante. Jake le aveva detto che i salici piangenti in Oriente avevano un significato positivo, cioè di eternità. Sotto quell’albero si erano giurati amicizia eterna, nessuno gli avrebbe divisi. Tutti i pomeriggi, dopo la scuola si ritrovavano qui a chiacchierare, sfogarsi, giocare per ore. Però questa bellissima favola finì presto. Un giorno, la sua migliore amica, forse è meglio se diciamo, la sue ex migliore amica, Roxy, le disse di trovarsi alle 3pm davanti al laghetto della piccola cittadina accompagnata da Abby che piangeva e continuava a ripete “Scusami, io non c’entro niente”. Kate non riusciva a capire, finché arrivò al laghetto e vide Roxy... baciare Jake. Kate scappò via piangendo ed Jake la seguì. Jake cercò di spiegarle che non era stata colpa sua ma di Roxy. Ma Kate non voleva sentire spiegazioni da nessuno. La loro “conversazione” finì con una litigata. Voleva rimanere da sola nei suoi pensieri perché era stata ferita. Ferita nel profondo. Dal suo Migliore Amico.
  
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