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Autore: NekoShadi    12/12/2011    1 recensioni
L'amore.. cosa sia io non l'ho ancora imparato. Sin dai primi anni della mia adolescenza mi hanno insegnato che l'amore è uno dei sentimenti più importanti nella vita di una persona.
Le mie amiche fantasticano tutto il giorno parlando dei loro fidanzati, ma io non posso capire questo loro stato d'animo, perché non sono mai stata la ragazza di nessuno, anzi, a dirla tutta non ho mai amato nessuno.
Già nessuno, fino a quel tiepido giorno di settembre, il primo giorno di scuola quando il mio cuore ha iniziato a battere nel momento in cui i miei occhi incrociavano i suoi.
All'inizio tutti avevano preso quel sentimento come una semplice “cotta” per il belloccio della scuola, ma io sapevo che non era ciò che tutti credevano. Forse sentivo che il mio destino avrebbe avuto un corso diverso, un corso che grazie alla mia inesperienza mi avrebbe fatto conoscere fatti e persone molto importanti per me.
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Si ritrasformò per evitare di venir soffocato dal mio eccessivo affetto, ma che ci potevo fare se era così tenero? Mi guardò serio e pensieroso e poi andò fuori dalla mia stanza, lasciandomi la libertà di cambiarmi per la notte.
Finalmente aveva capito cosa intendevo; era logico che davanti ad un Aigami con le sembianze di ragazzo volessi la mia privacy femminile.
Feci in fretta a cambiarmi, e mentre lo facevo pensai alle sue parole; qualcuno aveva davvero visto dall'alto dei cieli la mia situazione ed era venuto ad aiutarmi? Ancora non riuscivo a crederci, eppure lui, un Aigami, era al di là della porta e stava aspettando di poter rientrare.
-Ci sei?- mi chiese.
-Si quasi.. ancora un minuto!-
Potevo avere un destino così insolito? Così dalla mia parte, dopo che mi era stato sempre ostile in amore? Sembrava quasi che l'aver conosciuto Yuiichi Sakurai mi avesse portato fortuna, e che fossimo destinati a stare insieme.
Alejandro aveva detto tutt'altra cosa a riguardo; io avrei dovuto stare con quel perfettino di Saito? Ma per favore! Non volevo nemmeno farmene un'idea!
Non dormii tutta la notte cercando di trovare una risposta e un ordine a tutti questi pensieri, ma quel tentativo fu vano.
Il giorno dopo mi alzai presto, Alejandro era sdraiato sul tappeto e sonnecchiava ancora beato.
Non era stato un sogno, non era stato frutto della mia fervida immaginazione, no, lui era lì, che dormiva come un angioletto. Inizialmente la nuova consapevolezza di questa realtà mi spaventò molto, ma poi cominciai a vederla sotto una luce diversa, come un vantaggio, qualcosa che mi avrebbe portato finalmente a costruire il mio destino.
Senza far rumore mi cambiai e preparai la cartella, poi scesi a fare colazione e mi avviai verso la fermata dell'autobus. Avrei dovuto raccontare tutto a Himea? No. Di sicuro non ci avrebbe creduto; la conoscevo bene, lei avrebbe considerato questa storia una favola per bambini; a Saito? E come gli spiegavo la storia che noi due eravamo predestinati a metterci insieme? Di sicuro mi avrebbe detto che certe cose non esistono perché non sono “scientificamente provate” come dice lui e mi avrebbe preso come una persona con qualche rotella fuori posto.
Cercai di allontanare quel pensiero dalla mia mente, ora volevo arrivare al più presto a scuola per vedere Yuiichi, che ormai era diventato la mia unica motivazione.
-Buongiorno Kaname!- disse Himea avvicinandosi.
-B-Buongiorno! Mi hai preso di sorpresa!-
-Haha che buffa! C'è qualcosa che non va?-
-Nooo non mi è successo niente di che! Hehe!-
-Dai racconta!-
-Ma come ti ho appena detto che non è successo niente!-
-Appunto! Quando dici così vuol dire che è successo qualcosa!-
-Ehm si.. ehm ecco.. ho copiato i compiti di Saito eheh!-
-Poi?-
-Poi.. niente! Quello è quello che è successo!-
-Ma questa è una cosa normale! Dai spara la verità!-
-Normale eh? Grazie della fiducia!-
Ero nei guai, quando Himea ci si metteva diventava piuttosto cocciuta e finchè non le raccontavi tutta la verità ti fissava con i suoi occhioni verdi.
Il suo sguardo assiduo e le sue domande furono per fortuna interrotte dai gridolini di un gruppo di ragazzine che stava vicino a noi; stava arrivando lui, lo avevo capito e mi girai di scatto per ammirarlo anche solo per qualche secondo prima che entrasse a scuola e andasse nella sala del consiglio studentesco per le faccende mattutine.
-Sei bellissimo Yuiichi!!- disse una ragazza. -Ti amo!- un'altra. -Sei la nostra ragione!- un'altra ancora.
-Grazie a tutte! Sono in ritardo, scusate!- rispose cortesemente lui.
“Guarda dalla mia parte, guarda dalla mia parte!” continuai a ripetere nella mia mente, e così fu.
-Kame, Hime, buongiorno!-
-Ciao Yu-kun!- salutò Himea tranquillamente.
-B-buongiorno!- dissi io più agitata.
-Andiamo in classe anche noi?- mi chiese la mia migliore amica.
-D'accordo..-
-Si vede che sei cotta stai attenta!-
-Himea! Non dire queste cose!- mi imbarazzai.
Stavamo procedendo verso l'entrata quando un gruppetto di ammiratori di Himea la trattenne e lei mi disse di proseguire da sola che mi avrebbe raggiunto subito.
Annuii e mi incamminai quando dall'alto del cielo mi sentii chiamare: -Kanameeeee!- guardai in alto e non appena alzai lo sguardo mi ritrovai la faccia di Alejandro vicinissima alla mia con gli occhi infuocati.
Caddi a terra dallo spavento e Himea mi chiese cosa fosse successo, domanda a cui risposi dicendo che ero inciampata, certamente non potevo raccontarle che un pazzoide piovuto dal cielo mi stava fissando accanitamente.
-Che vuoi?!- dissi a bassa voce.
-Perchè non mi hai svegliato?!- chiese lui imbronciato.
-Dormivi così bene non me la sentivo di svegliarti! Senti, andiamo in un posto isolato, altrimenti sembra che io stia parlando da sola!-
Ci nascondemmo nell'angusto sottoscala, che era uno sgabuzzino per le scope e gli strumenti da pulizia.
-Io sono il tuo Aigami, devo seguirti ovunque, altrimenti come farei ad aiutarti?!-
-E io che cavolo ne sapevo? Non mi hai accennato a nulla del genere!-
-Però in fondo hai ragione..-
-Ragione?-
-Si.. io e te non abbiamo ancora stretto il nostro contratto quindi in teoria non sono ancora il tuo Aigami ufficialmente!-
-Ragione? Contratto? Ma di che cosa stai parlando?-
-Beh possiamo farlo adesso!-
Sfilò dal polso il suo braccialetto a forma di cuore e lo pose davanti ai miei occhi: -Io, Aigami di terzo livello che ha frequentato la Love Academy per 5 anni, giuro di portare a termine la missione che mi è stata affidata seguendo il corso del destino di Kaname Minazuki e facendo in modo che sia quello che è stato scritto!-
Il ciondolo iniziò a illuminarsi e Alejandro prese il cuore da una metà e lo avvicinò ancora di più a me: -Ora prendi il cuore dall'altra parte!-
Esitai un momento, ma poi feci come mi aveva detto; in un istante la luce diventò ancora più potente, sino a quando il ciondolo si divise a metà.
-Perfetto! Ora il contratto è stato stretto!- affermò Alejandro soddisfatto.
Attorno al mio polso ora c'era un braccialetto con mezzo cuore, uguale a quello che aveva anche il mio Aigami.
-Che significa?- chiesi spaesata.
-Quello è il sigillo del nostro contratto; tramite esso potrò trovarti anche quando sono lontano da te e potrò usare ufficialmente i miei poteri per manovrare il tuo destino!-
-Manovrare il mio destino?? Allora ho una richiesta da farti: fai in modo che Yuiichi Sakurai si innamori di me! Ti preeeeeego!-
-Non se ne parla nemmeno!-
-Perchèè?!-
-Perchè questo non è quello che è stato scritto per te e quindi andrebbe contro il giuramento che ho fatto e poi intralcerei il lavoro di qualche mio collega!-
-Yuiichi ha un Aigami?-
-Non lo so, non ho mai visto quel ragazzo..-
-Bene allora te lo mostrerò!-
-Fai un po' come ti pare!-
Salii in classe quando la campanella era già suonata e la prof mi rimproverò per il mio ritardo: -Minazuki! Mai una volta che arrivi puntuale tu eh?!-
-Hehe.. mi scusi!-
Himea mi guardò sbalordita; sapeva che ero arrivata presto e non riusciva a spiegarsi come avessi fatto ad arrivare tardi in classe.
Mi sedetti al mio posto e Alejandro sul mio banco in un modo che non mi permetteva di vedere la lavagna così con dei gesti gli dissi di spostarsi quando notai che tutti mi stavano fissando: -Che c'è??-
-Minazuki stai lottando con i fantasmi?-
Tutta la classe si mise a ridere, probabilmente avevo fatto dei gesti troppo evidenti: -No eheh, mi stavo.. stiracchiando!-
-Non ci si stiracchia a scuola!-
-E' vero eheh!-
Le risate si fecero ancora più sonore e io mi sentii imbarazzata a tal punto che avrei voluto sparire nel nulla all'istante.
   
 
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