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Autore: DumbHumanBeing    13/12/2011    3 recensioni
“Mi manca. Da morire.”
Non ci voleva un genio per capire di chi si trattasse.
“Rachel, vero?”
Lui annuì in silenzio.
“Prima ho parlato con lei...”
Ad un tratto il suo volto sembrò più sereno.
“C-cosa ti ha detto?”
“Mi ha detto di salutarti, che ti chiamerà stasera dopo una tesina e che ti ama tanto.”
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Finn Hudson, Kurt Hummel, Rachel Berry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Blaine prese una piccola agendina nera da un cassetto e cominciò a scriverci sopra:

 

Ero seduto sulle scale del portico di casa mia a fissare il vuoto, mentre giocherellavo con una piccola collanina con attaccato un ciondolo a forma di cuore; sopra quel bel ciondolo d'oro c'era inciso un nome, Kurt. Me lo aveva regalato il mio ragazzo prima di partire per New York, due mesi prima.

Così sarò sempre con te” mi aveva detto, prima di appoggiarlo sulla mia mano in aeroporto.

A dire il vero, la partenza di Kurt non mi è pesata più di tanto: certo, non lo potrò toccare, abbracciare o coccolare per diversi mesi, ma almeno poi staremo insieme. Ci sentiamo tutti i giorni, o per telefono, o tramite chat, o su skype. Anche se ha volte sto male al pensiero di non averlo qui con me per poter stare abbracciati nel mio lettone o andare a bere un caffè insieme, so con certezza che andare a New York è sempre stato il suo sogno e sono sicuro che lui e Rachel si staranno divertendo da matti là.

A un tratto mi squillò il telefonino; lo afferrai al volo, rimisi in tasca la collanina per non rischiare di farla cadere o rovinarla, e risposi.

Pronto?”

Dall'altra parte della cornetta mi rispose una voce maschile piuttosto profonda.

Ciao Blaine, sono Finn. Come stai?”

Bene, grazie, tu?”

Diciamo che non mi lamento... Ti andrebbe di andare a prenderci un caffè?”

Se devo essere sincero, rimasi un po' sorpreso da quella richiesta, ma accettai volentieri; Finn mi è sempre stato simpatico, tranne alcune volte, specialmente l'anno scorso, quando cercava di sminuirmi in tutti i modi davanti al Glee Club. Fortuna che poi abbiamo chiarito e il resto dell'anno è stato piuttosto piacevole al McKinley, anche se mi sono beccato un paio di granitate in faccia. *

Si, certo, perché no? Dove ci incontriamo?”

Al Lime Bean tra mezz'ora ti va bene?”

Perfetto, ci vediamo lì”

Ok, a dopo.” e riattaccò.

Strano” pensai io, ma non ci feci caso più di tanto, dato che mi stava chiamando Kurt. Appena comparve il suo nome sul display del mio iPhone, sul mio viso si dipinse un sorriso da ebete.

Ciao, amore, come stai?”

Adoro ascoltare la sua voce; era da due giorni che non ci sentivamo. Io ero molto impegnato con alcune commissioni e non avevo fatto in tempo a chiamarlo.

Hey, Blaine, ciao. Mi mancavi”

Sentii singhiozzare dall'altra parte, quindi mi preoccupai.

Va tutto bene, Kurt?”

S-si, benissimo... È solo che mi piacerebbe essere lì con te adesso. Rachel non fa altro che parlare di cose inutili” sbuffò lui; da lontano sentii anche una voce femminile che urlava “Grazie, Kurt, per apprezzare i miei discorsi!” Molto probabilmente era lei, che si lamentava di ciò che il mio ragazzo mi aveva appena detto.

Dille che la saluto e che oggi andrò a prendermi un caffè con Finn”

Rachel, Blaine dice che ti saluta e che oggi esce con il tuo ragazzo!” gridò Kurt, scostandosi dalla cornetta, forse per non assordarmi.

Ad un tratto mi rispose lei.

E sentiamo, perché voi due uscireste?”

E che ne so. Prima Finn mi ha chiamato e mi ha chiesto se mi andava di prendermi un caffè con lui, e io ho accettato” risposi io, ridacchiando.

Bene, allora salutamelo, digli che lo amo tanto e che lo chiamerò stasera appena finiremo una tesina.”

Poi sentii di nuovo la voce melodiosa del mio ragazzo.

Si, si, ok, glielo dirà! Ora mi fai parlare con il mio fidanzato si o no?!”

Sei adorabile quando ti arrabbi” dissi io, con il tono di voce più dolce che conoscevo.

Non sono arrabbiato, ma g-grazie” Quasi sicuramente stava arrossendo.

Allora” - proseguì - “come vanno le cose a Lima? Il McKinley è sempre il solito covo di bulli dell'anno scorso?”

Beh, diciamo che la scuola è iniziata da un mese e mezzo e non ho ancora ricevuto una granitata in faccia, quindi penso si possa considerare un progresso, no?”

Kurt dall'altra parte ridacchiò.

Beh, direi proprio di sì” rispose.

E a New York? Com'è la città?”

Domanda stupida, ovvio che New York è meravigliosa.

Bella, spettacolare, ma mi manca sedermi al Lima Bean con te a bere un caffè”

Oh” dissi io “ma tutta questa dolcezza?” Entrambi ci mettemmo a ridere.

Ah non lo so, Anderson; so solo che tu tiri fuori il cucciolo romantico che c'è in me!”

Dovrei ritenermi lusingato, Hummel?”

Giudica tu.”

Ad un tratto guardai l'orologio; senza nemmeno accorgermene erano già passati 15 minuti e in pochi minuti sarei dovuto essere con Finn.

Scusami, ma devo proprio andare. Ti chiamo io stasera dopo essermi fatto la doccia”

Va bene, tesoro, a stasera. Bacio”

Ti amo”

Ti amo anche io” e riattaccai.

 

*

 

10 minuti dopo mi ritrovai seduto al Lima Bean con il fratellastro del mio ragazzo; da quando ero arrivato, avevo notato che era un po' strano, ma all'inizio non avevo voluto tartassarlo subito di domande, avevo preferito rimanere vago, per non farlo sentire a disagio.

Allora, Finn, come va il lavoro?”

L'officina va avanti a meraviglia, ma non ti ho chiamato per parlare di questo.”

A un tratto il suo viso si rabbuiò.

Sono preoccupato, che succede?” chiesi io.

Mi manca. Da morire.”

Non ci voleva un genio per capire di chi si trattasse.

Rachel, vero?”

Lui annuì in silenzio.

Prima ho parlato con lei...”

Ad un tratto il suo volto sembrò più sereno.

C-cosa ti ha detto?”

Mi ha detto di salutarti, che ti chiamerà stasera dopo una tesina e che ti ama tanto.”

Oh.” Fu tutto quello che Finn riuscì a dire.

So cosa provi...” Cercai di rassicurarlo. “Anche a me Kurt manca da morire”

Non sembrerebbe.” sospirò.

Semplicemente per il fatto che non lo dimostro... Di fronte agli amici e ai parenti cerco di restare sereno per non farli preoccupare, cerco di far finta che vada tutto bene e che tutta questa storia di New York mi vada a genio... Fingo con tutti: con mia madre, con mio padre, con i miei amici della Dalton, perfino con Kurt... Ogni volta che mi chiama, non gli dico mai realmente quanto mi manca perché so che questo pensiero potrebbe fargli male e non riuscirebbe a godersi a pieno ciò che ha sempre desiderato fare.”

Io invece a volte non ho nemmeno il coraggio di dirle che la amo. Mi blocco e non so cosa dire... Non voglio sembrarle debole; insomma, alla fine, sono io il maschio della coppia e dovrei essere il bastone portante. È solo che... che a volte ho paura di perderla dicendole che la amo incondizionatamente...”

Mi rattristò vederlo soffrire; capivo benissimo ciò che stava provando, ma non ero completamente sicuro di dirgli la cosa giusta. A un tratto lui mi guardò con due occhi lucidi da cucciolo che mi spezzarono il cuore.

Tu ti fidi di Kurt, Blaine?”

Ciecamente” risposi con molta convinzione.

Non hai paura che ci sia un ragazzo gay pronto a rubartelo là, a New York?”

Si, certo. Vivo costantemente con l'angoscia che Kurt possa trovare qualcuno più bello e dolce di me che gli rubi il cuore.

Ovviamente. Ma io mi fido di lui e sono sicuro che mi aspetterà. Chiamami pure presuntuoso, ma credo che lui mi ami tanto quanto lo amo io...”

Vedi, è proprio questo il problema! Tu sei sicuro al cento per cento che Kurt ti rimanga fedele. Io, invece...”

Rimasi piuttosto sorpreso da ciò che mi stava dicendo.

Aspetta... Quindi tu...”

Mi bloccò subito con un gesto della mano, poi si alzò, andò a pagare e mi fece segno di seguirlo fuori dal locale.

Non volevo continuare a parlare là dentro...”
Io lo guardai un po' stranito, poi lo lasciai andare avanti.

Non è che non mi fido di lei... È solo che... Insomma... Per lei trovare un ragazzo dolce che riesca a conquistarla è più facile...”

Il mio sguardo era piuttosto sbalordito e quando lui lo notò, cominciò a scuotere la mani un po' impacciatamente.

NO! No, cioè, non volevo dire che Kurt... No, ok, sto impazzendo.”

Io gli diedi una pacca sulla spalla.

Hey, Finn, ascolta, tu non stai impazzendo, ok? È normale che sia preoccupato e in ansia per lei”

Sapessi quanto lo sono io per Kurt!” aggiunsi nella mia mente, “Ma andrà tutto bene, ok? Senti, che ne dici se per Natale facciamo una sorpresa ad entrambi ed andiamo a trovarli? Mettiamo insieme qualche spicciolo e partiamo... Ti va?”

Ad un tratto Finn sorrise ampliamente, mi guardò e annuì, poi mi abbracciò. Non so esattamente perché lo fece; forse aveva bisogno di un amico con il quale confidarsi che non facesse battuttine strane su quanto sembrasse femminuccia conciato così, come Puckerman. Non gliel'ho mai chiesto, ma adesso che siamo qui a New York tutti insieme, poco importa.

 

A un tratto qualcuno abbracciò Blaine da dietro e il moro sentì delle labbra umide baciare il suo collo.

“Blaine, andiamo! Finn e Rachel sono di là in salotto che ci aspettano per aprire i regali!”

Kurt aveva uno sguardo adorante e, quando si girò per dirigersi verso il salotto, Blaine lo afferrò per un braccio, lo tirò dolcemente a se e gli diede un leggero bacio a stampo.

“Ti sta benissimo il rosso, Kurt.”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Giuro che non ho idea da dove mi sia uscita! xD

Mi sono fatta 4 giorni a casa in cui sono stata malissimo e avevo un bisogno fisico e mentale di scrivere, altrimenti mi sarei uccisa dalla noia.

Ho preferito analizzare il rapporto tra i futuri cognatini xD, visto che ho pensato che ormai il rapporto Kurt-Blaine potesse essere qualcosa di prevedibile.

 

*La mia mente bacata spera sempre in una granitata al nostro Blaine *.*

Non chiedetemi perché, semplicemente mi piace l'idea di Kurt e Blaine in bagno che si puliscono dalla granita e poi cominciano a baciarsi e... ok, basta, la smetto.

 

Detto questo, spero vi sia piaciuta :)

   
 
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