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Autore: princess_serenity_92    13/12/2011    0 recensioni
Tra le mani stringevo la collanina con incisa sopra l’iniziale del mio nome “U” di Usagi, proprio così Usagi è il nome che i miei genitori mi hanno dato. Anche Yaten portava una medaglietta con sopra l’iniziale del suo nome poichè per mamma e papà era una tradizione che ognuno della famiglia Tsukino avesse una propria targhetta, Infatti, anche loro ne portavano una, su quella della mamma era incisa una “S” che stava per Serenity mentre su quella di papà era incisa una “E” che stava per Endimion. Vivevamo in una piccola villetta, ben tenuta e curata in ogni minimo dettaglio, in una piccola cittadina dove non succedeva mai niente di imprevedibile, fatta eccezione per quella strana pioggia, scoppiata all improvviso diversi giorni prima e che da allora non aveva più smesso. Ad un tratto un lampo apparve all’improvviso e mi fece sobbalzare da dove mi trovavo. Non so perché ma i lampi mi incutevano sempre una grande paura come la pioggia mi incuteva nostalgia, era come se questo tempo mi facesse riportare alla mente ricordi strazianti che non riuscivo a comprendere e che mi tormentavano senza lasciarmi respiro.
Genere: Avventura, Fantasy, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Minako/Marta, Yaten | Coppie: Seiya/Usagi
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna serie
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La leggenda degli angeli bianchi






Pioveva a dirotto a Smeralda ma nessuno degli abitanti omai ci faceva più caso. Si limitavano tutti a correre per ripararsi da quel tempaccio che ormai da diversi giorni invadeva la nostra cittadina. Io me ne stavo seduta sul divanetto affianco alla finestra della mia stanza a fissare il paesaggio grigio e cupo di quella giornata. Non sapevo perché ma ogni volta che pioveva sentivo nel mio cuore aprirsi una grande malinconia come se in un giorno di pioggia mi fosse successo qualcosa di terribile. Avevo quasi diciassette anni allora ed ero la secondogenita di una coppia di erboristi che avevano un negozio tutto loro, al quale dedicavano grande cura e attenzione. Mio fratello maggiore non era quello che si può definire “un esempio da seguire” ma mi voleva bene e faceva di tutto per proteggermi da qualsiasi pericolo. Si chiamava Yaten e aveva diciannove anni, aveva la tendenza a cacciarsi sempre nei guai e mamma e papà non sapevano più che fare con lui, io per loro e la figlia perfetta, la ragazza che studia, che si impegna e si da, da fare, al contrario Yaten era una scocciatura, un disonore, una vergogna per la famiglia ma nonostante questa preferenza, Yaten non mi aveva mai fatto pesare il fatto di essere la più favorita, anzi, mi diceva di continuare così e di non seguire mai il suo esempio. Tra le mani stringevo la collanina con incisa sopra l’iniziale del mio nome “U” di Usagi, proprio così Usagi è il nome che i miei genitori mi hanno dato. Anche Yaten portava una medaglietta con sopra l’iniziale del suo nome poichè per mamma e papà era una tradizione che ognuno della famiglia Tsukino avesse una propria targhetta, Infatti, anche loro ne portavano una, su quella della mamma era incisa una “S” che stava per Serenity mentre su quella di papà era incisa una “E” che stava per Endimion. Vivevamo in una piccola villetta, ben tenuta e curata in ogni minimo dettaglio, in una piccola cittadina dove non succedeva mai niente di imprevedibile, fatta eccezione per quella strana pioggia, scoppiata all improvviso diversi giorni prima e che da allora non aveva più smesso. Ad un tratto un lampo apparve all’improvviso e mi fece sobbalzare da dove mi trovavo. Non so perché ma i lampi mi incutevano sempre una grande paura come la pioggia mi incuteva nostalgia, era come se questo tempo mi facesse riportare alla mente ricordi strazianti che non riuscivo a comprendere e che mi tormentavano senza lasciarmi respiro.


Che tempaccio e noi ci siamo trasferiti in questa città solo per vedere la pioggia” rispose Seiya con aria seccata. “Tesoro abbi pazienza sono sicura che ci troveremo bene qui dico bene Mattew” “Sicuro Iris e poi figliolo qui ti farai un sacco di nuovi amici” “Se lo dici tu papà” rispose Seiya tirandosi indietro una ciocca di capelli che gli era finita sull’occhio.

Seiya era un ragazzo di appena diciassette anni con gli occhi verdi e i capelli scuri, non era un tipo molto socievole, anzi, preferiva leggere un buon libro piuttosto che scorrazzare in motorino con altri ragazzi a fare baccano e innervosire la gente. Sua sorella minore, che se ne stava seduta di fianco a lui, aveva sedici anni aveva gli occhi blu i capelli biondi

e come suo fratello preferiva vivere nella solitudine e non attaccarsi a nessuno. Nessuno dei due aveva mai pensato di fidanzarsi con qualcuno, l’idea non gli era mai neanche passata per l’anticamera del cervello. L’unica cosa che sembrava attrarre i due fratelli era la lettura dei libri che parlavano di magia e più i libri erano vecchi e malridotti e più i due giovani ne rimanevano attratti. “Minako dimmi che ne pensi di quel libro che ti ho dato prima di partire?” disse Seiya rivolgendosi alla sorella intenta a leggere una specie di piccolo libricino nero tutto strappato e macchiato “Penso che sia un libro molto interessante che spiega molto chiaramente i concetti

dell’alchimia sai penso che dovremmo approfondire meglio questo argomento” “Sono d’accordo con te Minako questo argomento non è mai stato ben approfondito per non parlare del fatto che si narrano antiche leggende su questa specie di magia e sono curioso di conoscerle” “Invece di pensare sempre alla magia guardate un po’ fuori dal finestrino la vostra nuova casa” Era una villetta molto graziosa molto curata e pulita “Ragazzi questa da oggi sarà la nostra nuova casa Persoon Steet 45”


Numerosi camion da traslochi andavano e venivano per Smeralda ma, chissà perché questo fu il camion più importante. Scesi dalla mia stanza e uscii in strada per vedere chi fosse il nuovo vicino di casa ma c’era talmente tanta confusione che non riuscivo a capire chi fosse la persona, o le persone, che venivano a vivere in questa solitaria cittadina. Ma il caso volle che proprio che mentre mi giravo per tornare a casa, urtai un ragazzo intento a prendere uno scatolone con dentro diversi libri antichi: “Scusa” gli risposi e lui alzandosi in piedi mi rispose “Di niente, figurati.” e dopo averlo detto si mise a raccogliere i libri caduti dallo scatolone. Io non ci pensai due volte ad aiutarlo e con mio grande stupore notai che si trattava di libri che parlavano tutti di magia o di leggende magiche e presa dalla curiosità non esitai a chiedergli “Scusa per caso ti interessi alla lettura di libri antichi” “Diciamo che mi appassiona molto leggere d'antiche leggende o di civiltà perdute come gli angeli bianchi” “Davvero? Tu conosci la civiltà degli angeli bianchi? Io e mio fratello pensavamo di essere gli unici a conoscerla” “Lo stesso pensavamo io e mia sorella, Ma scusa prima di qualsiasi discorso sarà meglio presentarsi io mi chiamo Seiya” “Io mi chiamo Usagi ma prima che tu ti metta a fare domande sul mio nome sappi che questo nome apparteneva alla grande principessa degli angeli bianchi e siccome a mia madre era piaciuto a deciso di chiamarmi cosi mentre mio fratello si chiama Yaten in onore del coraggioso fratello maggiore della principessa Usagi e, infatti, mio fratello è più grande di me”

Sai anche il mio nome ricorda un prode principe degli angeli bianchi che, guarda casa era sposato con una principessa chiamata Usagi proprio come te mentre mia sorella minore si chiama Minako in onore della sposa del coraggioso fratello della principessa Usagi” “Allora si può dire che ci siamo già conosciuti in un'altra vita” “Si può dire” mi rispose lui. I suoi occhi verdi riflettevano l’immenso ed erano cosi belli perché sotto quell’aria da duro si nascondeva un animo dolce e sincero che ero ansiosa di conoscere mentre i suoi capelli mi colpivano molto più di quelli biondi anche perché a me i tipi biondi non mi sono mai piaciuti. “Vorrei presentarti mia sorella ma in questo momento non la vedo in giro” “Non ti preoccupare me la presenterai in un altro momento ma piuttosto, per darti un consiglio, ti conviene sbrigarti a portare dentro la roba anche perché mi sa che tra un po’ ricomincerà a piovere” “Penso proprio che tu abbia ragione farò in fretta grazie” “E di che”. Rientrai in casa e corsi subito alla finestra della mia stanza intenta a scrutare Seiya che, insieme ad altre persone, si stava sbrigando a portare i mobili in casa. In quel momento mi resi conto che nonostante ci fossimo incontrati da poco avevo la strana sensazione di conoscerlo da una vita, forse proprio in una vita passata dove io e Seiya eravamo innamorati e governavamo insieme.



Uffa! Io odio venire a scuola!” “Sei sempre la solita Becky. Ogni giorno mi ripeti la stessa frase” “Forse perché ogni volta è una noia mortale. Ci fosse almeno qualche ragazzo carino” “Tu pensi solo ai ragazzi” “E tu sempre ai libri antichi, dall’ inizio dell’anno non ti ho mai sentito dire cose come -che carino quel ragazzo!- o cose del genere” “Sai i ragazzi non sono il mio interesse più grande, preferisco leggere un bel libro piuttosto che sbavare dietro un ragazzo.” Rebecca sempre la solita non faceva altro che pensare ai ragazzi però non era superficiale come sembra in realtà in alcune cose era molto profonda come nell’amicizia, per lei era una cosa importante contare su un’amica con cui parlare come per me. Era un mercoledì mattina e Becky come al solito si lamentava perché doveva svegliarsi e venire a scuola, a me invece non dispiaceva, non che fossi una secchiona, ma mi piaceva studiare tutto qui ma ciò che mi colpiva erano le letture di antichi testi che narravano di leggende del passato che sembravano essere solo fantasie ma che in realtà rappresentavano ricordi del passato. “Ehi di cosa state parlando” “Ciao Yaten sai stavamo parlando del fatto che tua sorella non ha altri interesse se non quello di leggere questa specie di quaderni scarabocchiati” “Si da il caso Becky che questi quaderni scarabocchiati, come li definisci tu siano in realtà documenti che parlano del passato” “Usa tu passi troppo tempo su questi cosi e non pensi a goderti la vita e io non ti capisco proprio” “Vedi Usa ha ragione Becky questi libri sono e rappresentano il nostro passato o forse leggende del nostro passato” “Resta comunque il fatto che sono di una noia mortale” “Ma se non ha provato a leggerne neanche uno” “E non mi oso nemmeno farlo.” Non riuscivo a capire perché trovasse tanto noioso parlare delle leggende e dei racconti del passato infondo anche lei portava il nome di una mistica fanciulla che era la migliore amica della principessa Usagi e ciò doveva pur significare qualcosa. Mentre io, Yaten e Becky attraversavamo il lungo corridoio per arrivare alle nostre rispettive classi

da dietro di me sentivo due ragazzi parlare e la voce di uno mi sembra famigliare “Usagi sei proprio tu ti ricordi di me?” “Ciao Seiya mi sembrava di aver sentito una voce familiare provenire da dietro di me e visto che ci siamo volevo presentarti mio fratello maggiore Yaten” “Ciao Seiya è un piacere conoscerti sai ho sentito che anche tu e tua sorella nutrite la stessa passione mia e di Usagi” “Già ci piace molto ma vorrei presentarti mia sorella visto che l’abbiamo citata, lei è Minako” “Piacere a tutti io, come già sapete sono la sorella di Seiya” “Tu hai sedici anni e quindi frequenterai la seconda superiore mentre io, Becky, la ragazza che vedi qui affianco a me, e tuo fratello frequenteremo la terza e infine mio fratello Yaten farà la quinta superiore” “Ehi hai dimenticato una persona molto importante” “E chi Becky?” “Il mio fidanzato Dario è chiaro lui verrà in classe con noi ho te ne sei dimenticata” “Scusa hai ragione dimenticavo il tuo fidanzato. Sapete Minako e Seiya che la nostra Becky e già fidanzata?” Dario, come già spiegato, era un ragazzo che, inutile da dire, portava lo stesso nome del marito della Becky della vita passata. A quel tempo credevamo tutti che fossero solo delle coincidenze ma nessuno di noi si aspettava che dietro questi nomi si nascondesse un profondo e doloroso passato che nessuno di noi riusciva a ricordare ma che faceva ormai parte di noi in un modo o nell’altro.


Ecco la nostra classe la terza A” dissi io intravedendo il numero e la lettera sopra la porta “Minako, Yaten ci vediamo a pranzo ok?” “Per me va bene” rispose mio fratello e insieme a Minako si incammino più avanti verso la sua classe che, guarda le coincidenze della vita, si trovava davanti a quella di Minako. Io, Becky e Seiya, invece, entrammo dentro la nostra classe e senza aspettarcelo ci trovammo davanti Dario che, ovviamente come prima cosa, abbraccio e bacio Becky e poi aggiunse in modo sarcastico ma anche seccato “Siete sempre così lenti è mai possibile?!” “E dai tesoro non te la prendere io e Usagi abbiamo fatto da guida a questo ragazzo a alla sua sorella” “A si! Bene allora sarà meglio che mi presenti, anche se credo che Becky ti abbia già parlato di me, io sono Dario.” “Piacere Dario io sono Seiya e spero di diventare tuo amico” i due sembravano andare molto d’accordo infatti in meno di un’ora i due ragazzi erano già diventati grandi amici. La mattinata passo così in fretta che non mi resi conto che in poco tempo era già arrivata l’ora di pranzo. Uscimmo dalla nostra classe ci dirigemmo verso il bar. Lì incontrammo Yaten e Minako che ci aspettavano impazienti come se fossero secoli che stavano lì. Ci sedemmo tutti in un unico tavolo e tra un discorso e l’altro a Yaten venne la brillante idea di parlare della sua ultima lettura: “Sapete ho letto dei testi molto interessanti sugli angeli bianchi e indovinate un po’? Ho scoperto che la principessa Usagi, suo fratello e tutti gli altri personaggi che in passato portavano i nostri nomi sono tutti angeli bianchi e, cosa più importante i testi sacri dicono che gli unici sopravissuti sono proprio loro.” “A si? E tu pensi che tutto questo centri con noi in qualche modo?” “Non saprei ma questa storia dei nomi è una coincidenza troppo strana, come anche il fatto che siamo tutti qui riuniti come i nostri predecessori, Voi non lo trovate strano ragazzi?” nessuno disse e questo silenzio portò Yaten a capire che probabilmente nessuno in quel momento sarebbe stato in grado di trovare una spiegazione logica per tutta quella storia e per non dire sciocchezze era meglio rimanere zitti.


Certe notti mi svegliavo di soprassalto dopo aver avuto terribili incubi dove si svolgevano terribili e sanguinose battaglie che causavano molti morti e quella notte non fu da meno ma invece di vedere quelle terribili battaglie quella notte sognai me stessa nelle vesti di regina e Seiya nel ruolo di un affascinante re ma la cosa che mi sorprese di più fu vedere correre verso di me e di Seiya una bambina,che di sicuro non aveva più di quattro anni, mentre gridava: “Mamma, papà”. Seiya la prese in braccio mentre io mi alzai. Notai una cosa che la mia mente non potrà mai dimenticare, la mia pancia era più gonfia del normale e io capii subito che si trattava di un bambino. Mi sveglia di colpo come se qualcuno mi avesse chiamato e infatti non mi sbagliavo “Usagi ti vuoi sbrigare tra dieci minuti arriva il pulman e io non ti aspetto”. Gentile come sempre il mio fratellino era venuto ad avvertirmi dell’imminente arrivo del pulman. Feci per alzarmi ma le mie gambe vennero meno e io cascai per terra. Mio fratello, che aveva sentito il tonfo, si precipitò verso di me dicendo: “Usagi ti senti bene?” “ Non mi sono sentita più le gambe e poi ho un tremendo mal di testa” “Ma tu scotti! Hai la febbre rimettiti a letto io avverto la mamma che non stai bene.” “Aspetta prendi questo libro avevo promesso a Seiya di portarglielo oggi però visto che sto male vorrei che glielo consegnassi tu per favore” “Stai tranquilla e pensa a guarire il libro glielo darò io appena arrivati a scuola” “Grazie”. Yaten arrivo a scuola e consegno il libro a Seiya come mi aveva promesso ma mi racconto anche che durante la giornata gli era capitata una cosa sorprendente aveva scoperto che Minako, la sorella di Seiya, provava un profondo interesse per lui proprio come nell’altra vita. Mio fratello quel giorno mi fece una sorpresa che non potrò mai dimenticare invito a casa nostra Seiya insieme alla sorella Minako. Io ero in un vero e proprio stato di imbarazzo visto il modo in cui ero conciata ma a parte questo ero felice per la visita che mi avevano fatto specialmente Seiya: “Usagi come stai? Ho saputo che stamattina ti sei sentita poco bene” “Diciamo che è proprio crollata per terra appena scesa dal letto” “Yaten sei un mostro!” “Non arrabbiarti con me, io ho solo detto la verità!” “Mi sembra che tu stia meglio adesso” disse all’improvviso Minako interrompendo la discussione tra me e Yaten “Si, in effetti adesso mi sento molto meglio probabilmente avevo solo bisogno di dormire un po’ adesso non ho più neanche la febbre e mi sento un vero leone” “Si ma non esagerare altrimenti domani siamo di nuovo da capo. Ora torna a letto altrimenti ti torna la febbre” mi disse Yaten “Va bene papà” gli risposi io con una punta di sarcasmo “Seiya vuoi salire con me cosi ti mostro i libri che possiedo magari trovi qualcosa che ti interessa” “Volentieri” e dicendo questo cominciò a salire la scala dietro di me fino a giungere alla porta della mia stanza. Aprii la porta con delicatezza ed entrai per prima nella stanza “Prego accomodati sul mio letto intanto io ti porto qualche volume” e dicendo questo mi voltai verso la libreria ma nel momento in cui stavo afferrando un libro che parlava degli angeli bianchi senti qualcosa che mi prendeva la mano con delicatezza “Usagi io vorrei parlarti sai certe notti mi sembra di rivivere momenti della mia vita dove ci sei anche tu e tutti gli altri ma quando sto per arrivare alla spiegazione di questi fenomeni mi sveglio di botto. Ora non so se anche per te è la stessa cosa ma sappi che credo di essermi innamorato di te” e dopo queste parole si avvicinò a me e senza che io ebbi il tempo di reagire mi baciò sulle labbra. Rimasi paralizzata da quel bacio ma in quel momento la mia mente vide ricordi di una vita passata,di un coppia che si abbracciava e si baciava con passione e in quell’istante capii quei due eravamo io e Seiya nella nostra vita passata. Quel bacio mi lascio senza fiato e crollai di botto ma prima di rendermene conto mi trovai in braccio a Seiya. L’ultima cosa che vidi prima di svenire fu una lacrima scendere dagli occhi di Seiya e mi chiesi per quale motivo piangeva ma non ebbi il tempo di capirlo perché all’improvviso una luce mi abbaglio.


Regina Usagi vi prego svegliatevi non fatemi stare così in ansia!” Aprii gli occhi di scatto e vidi davanti a me una fanciulla che assomigliava a Becky “Per fortuna vi siete ripresa ero cosi preoccupata per voi” “Rebecca ma che sta succedendo? Dove sono? Dove Seiya e perché mi stai dando del voi? “Calmatevi vostra altezza non dovete sforzarvi siete ancore debole e poi vostro marito re Seiya non poteva assistere al parto altrimenti vi avrebbe distratto” “Ma quale parto? Io non capisco” “Ma come quale parto altezza! Il vostro avete avuto un figlio e per essere precisa il vostro secondogenito che questa volta è una bella bambina, David e di la e non vede l’ora di riabbracciarvi altezza ma per ora e meglio che non riceviate visite siete troppo debole” all’improvviso il pianto di una neonata attirò la mia attenzione e voltandomi vidi una ragazza simile a Minako tenere in braccio un piccolo avvolto da una coperta “Ecco vostra figlia altezza. È veramente bellissima e ha i vostri occhi” mi rispose porgendomi delicatamente quel bambino anzi quella bambina. Io con estrema delicatezza la presi in braccio era veramente bella e anche se non capivo bene la situazione ero felice di tenere in braccio una bambina che per di più era mia figlia. La porta si aprii di scatto “Amore come stai?” “Re Seiya non sareste dovuto entrare vostra moglie ha bisogno di riposo e tranquillità” “Lo so ma non c’è la facevo più ero troppo preoccupato” “Stai tranquillo Seiya è andato tutto bene la nostra bambina è bellissima ma non so ancora come chiamarla” “La chiameremo Aurora come l’aurora boreale del nord mi sembra proprio un bel nome” e dicendo questo la prese in braccio ma poco dopo un bimbo un po’ timido si avvicino al letto “Mamma, papa” “Ecco il mio piccolo principe” rispose Seiya di sicuro quel bambino era David. “Papa quella che tieni in braccio e lamia piccola sorellina” “Certo David e si chiama Aurora” “Che bel nome” disse e si sedette sul letto “Mamma come stai? Sei stanca?” da come parlava sembrava essere più sveglio per la sua età “Non ti preoccupare piccolo io sto benissimo” “Ecco lo sapevo

che finiva cosi la regina ha bisogno di riposare” “Non c’è ne bisogno Rebecca io sto benissimo e poi voglio stare un po’ con la mia famiglia” Quelle parole appena dette stupirono anche me, oltre che Rebecca. Ma quando finalmente ero arrivata a capire cominciai a sentire delle voci che mi chiamavano “Usagi, Usagi rispondi ti prego rispondi. All’improvviso mi risveglia di soprassalto ero nella mia stanza e affianco a me c’era Seiya che riteneva la mano con aria preoccupata e fu in quel momento che mi ricordai che prima divenire lui stava piangendo ma non mi osavo di chiedergli il perché anche perché sentivo che la sua risposta mi avrebbe fatto troppo male.


Finalmente l’anno scolastico sta per finire non ne potevo più di starmene chiusa in casa studiare” “Ah si! E da quando ti sei messa a studiare” “Non fare troppo la spiritosa anche se non sembra io sono una studiosa” “Non temere Becky lo so benissimo che c’è la stai mettendo tutta per passare l’anno” “Il guaio è che non sarò mai brava quanto te” “Non prendertela sicuramente ci sarà qualcosa che sai fare meglio di me” “E cioè” “Saper sostenere gli amici nel momento del bisogno” “Lo pensi davvero” “Certo” “Sei davvero una grande amica Usagi ti voglio bene” “Anch’io ti voglio bene Becky” cara dolce Becky avrei voluto dirti in quel momento che cosa mi era accaduto qualche tempo prima ma mi piangeva il cuore toglierti quel buon umore che quel giorno si vedeva nei tuoi occhi che non mi osai dirti niente tenendo per me i miei timori. “Ciao ragazze come ve la passate?” “Ciao Dario è un po’ che non ti si vede in giro dov’eri finito?” “Veramente sei tu che sei sparita Usagi” “Ah già è vero! Sai sono stata molto male e ho avuto la febbre molto alta” “Si, Seiya me lo ha detto, a proposito di Seiya, non è che tra di voi sta nascendo del tenero?” in quel momento il mio viso si arrossii riportando alla mente quel lungo bacio avvenuto a casa mia poco tempo prima “No ma scusa perché mi fai questa domanda?” “Così tanto per sapere comunque anche Seiya è arrossito quando glielo chiesto e anche lui ha risposto nello stesso modo in cui hai risposto tu” “è solo una coincidenza” “Voi due non cela raccontate giusta e credimi scopriremo la verità” “A ecco i perdenti che invadono i corridoi della mia splendida scuola” “Non ti montare troppo la testa Annalisa! Non mi sembra di aver visto il tuo nome scritto all’ingresso della scuola” quella odiosa di una Annalisa credeva di essere lei la reginetta della scuola e pensate un po’ che nella mia vita precedente era stata lamia acerrima nemica ma quel giorno fu molto irritata da come le risposi “Tu fatti i fatti tuoi Usagi non ho incluso anche te nella lista dei perdenti! Io parodi questi due con cui stai parlando e con cui ti ostini ad andare in giro. Tu hai classe da vendere e solo tu volessi al mio fianco potresti essere considerata insieme a me una delle più popolari della scuola” in quel momento arrivarono anche Seiya, Yaten e Minako “Ciò che faccio o non faccio non ti deve riguardare e soprattutto non ti devi più permettere di chiamare i miei amici perdenti loro hanno più stima di quanta tu non potrai mai averne in tutta la tua vita e sai una cosa io non ci tengo a essere amica di una egocentrica bambina viziata quale sei tu” “Ma come ti permetti io i tuoi amici li chiamo perdenti come e quanto mi piace e sai che ti dico dovevo essere pazza nel momento in cui ti ho detto che tu hai classe da vendere tu vali meno di zero come tutti i tuoi amici tranne Seiya ovviamente e sicuramente tra noi due sarò io ad avere il suo cuore.” La rabbia in quel momento fu cosi grande che senza rendermene conto dalle mie mani una luce bianca comparve andando contro Annalisa che cadde a terra violentemente rispondendomi “Lo sapevo tu hai ancora i poteri della tua antenata” “E tu come sai della mia antenata” “Io so molte cose del nostro passato e come la mia antenata io aspiro ai tuoi poteri e credimi presto li otterrò ma per distruggerti eliminerò le cose a cui tieni di più” E dicendo questo si allontano. In quel momento pensai che stesse bleffando ma avrei dovuto capire che Annalisa voleva davvero il mio potere e che per ottenerlo sarebbe stata disposta a tutto senza fermarsi e distruggendo chiunque le avrebbe intralciato la strada.


Subito dopo quel giorno a Smeralda erano ricominciati quei terribili temporali e la gente aveva cominciato a spaventarsi e a temere il peggio “Ma come è possibile che Annalisa, quell’antipatica ragazza pom pom, sia l’acerrima nemica di Usagi nella sua vita passata” Becky aveva un espressione che stava tra l’infuriato e il terrorizzato ma chiunque di noi in quel momento portava quella faccia e non soltanto lei eravamo nel panico più totale dall’incontro con Annalisa nessuno di noi aveva più abbassato la guardia anche perché non celo potevamo permettere avevamo paura che potesse attaccarci in qualsiasi momento e infatti i nostri timori erano fondati. La prima a essere colpita da Annalisa fu Minako che nel disperato tentativo di difendersi aveva rivelato il suo potere ma che purtroppo non le era bastato a salvarsi dalla perfidia di Annalisa che con un terribile incantesimo la addormento per sempre. La reazioni di Seiya in quella occasione fu prevedibile per me ma non quella di Yaten che in quel momento mi rivelo di essersi fidanzato pochi giorni prima con Minako e di amarla profondamente. Uno alla volta i miei amici rimasero addormentati dalla temibile Annalisa fino a che rimanere fummo solo io e Seiya “Ora basta è il momento di scoprire che cosa sta succedendo prima che Annalisa addormenti anche te e me” “Hai ragione Usagi ma come possiamo fare” In quel momento una luce abbaiante comparve davanti ai nostri occhi “Io posso aiutarvi” “Tu chi sei” “Sono lo spirito di un angelo bianco ucciso in passato da Annalisa e dal suo temibile esercito. I sogni che voi fate sono tutti avvenimenti che sono accaduti nella vostra vita precedente le battaglie, i dibattiti e le nascite come la nascita di Aurora che tu Usagi hai sognato nel delirio della tua febbre quello e stato uno degli ultimi momenti di gioia prima della distruzione del nostro regno” “Come è accaduto e come è possibile che i nostri antenati siano stati annientati da l’antenata di Annalisa” “Ora vi racconterò tutto.

Dovete sapere che da piccoli i vostri antenati giocavano insieme e tra loro c’era anche Annalisa ma diventando grandi i sentimenti tra di loro diventarono più forti. Annalisa era perdutamente innamorata di Seiya ma anche Usagi lo era. Seiya voleva bene a Annalisa ma non era lei che amava bensì Usagi e quando Annalisa scopri che Seiya aveva chiesto a Usagi di sposarlo il suo cuore si spezzo e la fanciulla abbandono il regno di Smeralda o almeno così tutti credevano ma accadde chela notte in cui Usagi partorì il suo primogenito David una terribile tempesta scoppio nel regno. Noi pensavamo che fosse solo il tempo perché dopo quella notte non erano più avvenuti casi di quel genere ma ci sbagliavamo quella notte Annalisa aveva scatenato la sua rabbia mostrando il suo sdegno per il fatto che fosse stata Usagi a dare un figlio a Seiya e non lei. Passarono Quattro anni di tranquillità a Smeralda e ovviamente dopo David arrivo Aurora come tu hai gai visto Usagi ma come ho detto prima quello fu uno degli ultimi momenti di pace a Smeralda perché pochi mesi dopo Annalisa attacco con un tremendo esercito di mostri il nostro regno. Per salvare la situazione Usagi uso il suo enorme potere per fermare l’esercito. Diede la vita ma il suo sacrificio fu inutile. Dopo la sua morte il re Seiya si rifiutava di rispondere agli attacchi di Annalisa fino anche lui morì. I loro figli crebbero nascosti in un villaggio ma non seppero mai chi fossero fino al giorno in cui Aurora compì sedici anni quel giorno gli fu rivelato tutto. Il principe David per riacquistare il regno schiero gli ultimi angeli bianchi rimasti ma purtroppo questo atto di coraggio non servi a nulla. Gli angeli bianchi furono tutti uccisi e in quella battaglia David morì.In seguito anche Aurora perse la vita poiché dopo la morte del fratello la giovane fanciulla non aveva più voluto ne mangiare ne dormire e questo la portò ad ammalarsi gravemente fino a che il dolore non la uccise. La stirpe reale fu distrutto e il popolo di Smeralda annientato. Per questo ora io chiedo a voi di fare in modo che la storia si ripeti” “Ma che cosa possiamo fare noi” “Combattere contro Annalisa e sconfiggerla” “Ora capisco perché mentre Usagi stava male io mi sono messo a piangere” “Lo hai fatto perché hai temuto di perderla un'altra volta come già successo in passato” “Ma ora dove possiamo trovare Annalisa e soprattutto come possiamo fermarla” “Basterà trafiggere il suo cuore con questa lama e il suo animo malvagio sarà eliminato” “Non è facile Annalisa

prevederà che vogliamo attaccarla e starà in guardia.” “Lo so non sarà facile ma voi ci riuscirete perché siete forti e perché ormai sapete come evitare questo” e detto questore ne andò “Andiamo dobbiamo fermare Annalisa “Aspetta! Prima di andare promettimi che tornerai, che no morirai:” “Te lo prometto e poi prima devono nascere David e Aurora ho te ne sei già dimenticato dei tuoi figli.” Lui si avvicino e ci baciammo. Un bacio prima dello scontro finale.


La città era nel panico più totale. La gente scappava di quà e di là mentre qualcuno gridava “Il girono del giudizio è arrivato:” Io e Seiya eravamo coperti da mantelli che quel angelo bianco ci aveva consegnato prima di andarsene sotto al mio mantello reggevo l’unica arma che avrebbe mai potuto far finire tutto quello che stava accadendo in quel momento. Annalisa era vicina me lo sentivo ma non riuscivo a individuarla quando ad un certo punto una pioggia di lampi cominciò a cadere dal cielo distruggendo tutto quello che trovava sul suo cammino. Cominciammo a correre e ad evitare quei lampi quando ad un certo punto si fermarono. Il cielo era color rosso sangue il sangue degli angeli bianchi che Annalisa aveva ucciso. Un lampo all’improvviso mi colse di sorpresa “Attenta Usagi” Seiya mi diede una spinta rimanendo lui fulminato dal quel lampo. Io con le lacrime agli occhi corsi verso di lui chiamandolo disperatamente lui alza la mano e me la pose sul viso dicendomi “Non piangere Usagi altrimenti ti si arrossano gli occhi e io voglio vedere l’azzurro dei tuoi occhi e non il rosso” “Avrei dovuto farti promettere di non fare mosse azzardate” “In quel caso avrei infranto comunque la promessa per salvarti la vita e poi riavevi promesso che non saresti morta” “Si è vero ma non è giusto che sia tu a morire al posto mio, non giusto e non lo accetto” “Calmati Usagi io ti sarò sempre vicino” dopo quel le parole tento di avvicinare le sue labbra alle mie. Per risparmiargli la fatica mi avvicinai io verso di lui e lo baciai con le lacrime che mi scendevano dal volto “Ti amo” mi disse e poi spiro. Urlai disperatamente il suo nome nel tentativo di rianiBeckylo ma fu tutto inutile lui non mi rispose “Se solo avesse scelto me invece che te a quest’ora sarebbe ancora vivo e forse tutto questo non sarebbe successo.” “Perché Annalisa, perché secondo te una pena d’amore motiva tutto quello che hai fatto in passato e quello che stai facendo adesso?!” le lacrime continuavano a scendere ma insieme ad esse anche la rabbia stava per uscire fuori e sapevo che avrei fatto di tutto per riportare in vita l’uomo che amavo e tutti i miei amici dare anche la mia vita nonostante la promessa fatta.


Annalisa cominciò a lanciare i suoi incantesimi. Io afferrai la spada e cominciai a sferrare i colpi nel disperato tentativo di centrare il suo cuore ma era tutto inutile, Annalisa prevedeva tutti i miei colpi con grande abilità. Le lacrime continuavano a scendermi, ormai non me ne rendevo più conto poiché ero impegnata a scagliare la mia ira su lei che aveva scatenato il panico, su lei che aveva addormentato i miei amici, su lei che aveva ucciso l’uomo che amo. Annalisa lancio un tremendo colpo che mi lascia un taglio sulla faccia. Il sangue e le lacrime si unirono formando una cosa ma ormai io non consideravo nè l’uno ne l’altro ero concentrata solo su un obiettivo Annalisa e non mi sarei mai fermata fino quando non fossi riuscita a penetrare il suo cuore. Il cielo continuava a mantenere il colore rosso sangue, la città era deserta, i lampi cadevano giù dal cielo ma a me non importava più niente di ciò che riaccadeva intorno, era come se nella mia mente ci fosse soltanto l’obiettivo di annientare colei che aveva scatenato tutto quello. Strinsi la spada con maggiore violenza e corsi verso la mia nemica ella non poté prevedere la mia azione e sulla sua spalla un grosso taglio sanguinante apparve “è tutto inutile Usagi tu non puoi sconfiggermi, nessuno può” “Ti sbagli Annalisa io ti fermerò a qualunque costo” e senza che lei potesse avere il tempo di reagire le infilzai la spada nel cuore. Ella cadde in ginocchio, estrasse la spada e aggiunse “Mi sono sbagliata tu hai davvero classe da vendere e finalmente ho capito perché Seiya ha scelto te e non me, per il tuo coraggio per la tua determinazione, lui ti ha sempre amato perché possedevi queste qualità ma se devo andare all’altro mondo tu verrai con me” e detto questo mi infilzo la mia stessa spada nello stomaco poi cadde definitivamente e spiro. IL sangue colava ininterrottamente da quella ferita appena inferta ma continuai a camminare fino ad arrivare vicino a Seiya. Mi sdraiai vicino a lui e prima che la vista mi venisse meno lo baciai teneramente sulle labbra e lo abbracciai aggiungendo “Se solo potessi sacrificare la mia vita in cambio di quella di Seiya e dei miei amici” e dopo queste parole appoggiai la testa sul torace di Seiya esalando l’ultimo respiro.


Seiya si sveglio di botto. Accanto a lui c’era il corpo della fanciulla che amava più della sua stessa vita. Delicatamente la sposto dal suo torace si mise seduto e la strinse forte cingendola tra le braccia. Dai suoi occhi scendevano lacrime che bagnavano il dolce viso di Usagi così puro cosi bello che sembrava stesse solo dormendo o che la morte l’avesse rapita solo per ottenere un riscatto in attesa di lasciarla andare. Seiya capii tutto in quell'istante vedendo poco distante il corpo di Annalisa; Usagi aveva trafitto Annalisa e lei per vendicarsi l’aveva colpita a sua volta, poi si era avvicinata a lui e aveva disperatamente chiesto di riportarlo in vita e di risvegliare tutti gli altri. 

Seiya si alzo in piedi tenendo tra le braccia il corpo Di Usagi cominciò a camminare verso la sua casa portando sempre ben stretto il corpo di Usagi in braccio. Le labbra di quest’ultima erano rosse come non mai come se solo la morte avesse potuto donarle un colore così bello. Entrando in casa vide corrergli in contro Minako sorridendo ma il suo sorriso scomparve quando vide che Seiya teneva tra le braccia il corpo sanguinante di Usagi “Ma che cosa le è successo?” “Ha dato la su a vita in cambio di quella di tutti noi” disse Seiya tra le lacrime. 

Diversi giorni dopo a casa Tsukino era giorno di lutto. I genitori di Usagi non potevano credere che la loro bambina fosse morta. Seiya, Minako e tutti gli altri avevano sistemato tutto in modo che si pensasse che Usagi era morta in un incidente d’auto ma nel loro cuore non avevano mai smesso di sperare che in un momento Usagi si sarebbe alzata dicendo “Ma che state facendo piangete per me mai io sto bene non sono morta” ma quella speranza diventava più lieve ogni minuto che passava. Fu un duro funerale. Tutti non riuscivano a smettere di piangere perfino Yaten che da ormai non abbracciava più i suoi genitori era andato dritto nelle loro braccia per sfogarsi. Alla fine del funerale quando tutti furono andati via vicino alla tomba rimasero soltanto i cinque ragazzi che osservavano la lapide dove era stata messa la foto di Usagi e sotto inciso Eri forte, eri in gamba cosi in gamba che il cielo ti ha voluto prima del previsto sarai sempre nei nostri cuori famiglia e amici. Alla fine era incisa la data della nascita e della morte nata il 12/07/90 morta il 10/12/11. Becky cadde vicino ala lapide e cominciò a urlare “ Dicevi che io ero la tua colonna ma senza di te io crollo” Dario la sollevo e la strinse forte da dietro, Minako strinse la mano di Yaten e l'abbraccio mentre Seiya rimase fermo a fissare quel pezzo di marmo che raffigurava la donna che aveva sempre amato non aveva più lacrime poiché le aveva versate gia tutte ma proprio mentre stavano per allontanarsi una luce molto forte attiro la loro attenzione.

Era l’angelo bianco che avevano incontrato Seiya e Usagi e disse loro “La vostra amica a dato la sua vita per salvare la nostra stirpe e di questo le saremo sempre grati e per ricompensarla abbiamo deciso di riportarla in vita e di far tornare indietro il tempo facendo credere che tutto questo non sia mai accaduto” dette queste parole la lapide di Usagi scomparve ma al suo posto ci fu lei viva e sorridente come non lo era mai stata in tutta la sua vita. Tutti gli altri corsero verso di lei per stringerla e per baciarla e Usagi li lascio fare contenta di poter essere di nuovo a casa, Più tardi uscendo dalle loro case dopo una splendida cena in famiglia Usagi e Seiya passeggiavano mano nella mano raccontandosi un po’ di belle notizie “Lo sai Seiya che dopo essere tornata in vita Yaten ha deciso di fare la pace con i nostri genitori e di cambiare” “Sono felice per te”. Seiya si fermo di colpo la strinse velocemente tra le braccia e aggiunse “Temevo di averti persa per sempre” “Bè si può dire che per un po’ mi hai perso davvero. Vuoi sapere com’è il paradiso” “No visto che, anche se per poco, lo già visto e poi ho cose più interessanti da fare” “Ah si! E quali?” “Questa per esempio” e senza rendersene conto Usagi senti che Seiya la stava baciando come non aveva fatto mai forse in quel bacio c’era la felicita di averla ritrovata dopo aver creduto di averla persa per sempre.


   
 
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