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Autore: Brixegael    13/12/2011    0 recensioni
Nuove reclute. Nuovi Shinigami. Missioni e paure. Allenamenti. La dura vita di un ragazzo che si ritrova catapultato nella Soul Society, vestendo i panni da Shinigami!
ATTENZIONE: La storia è presa da un Gioco di Ruolo
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Genere: Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lo Shinigami guardava Kyooka. Chissà come stava Meiko. L'afferrò, sentendo scorrere per la mano e l'intero braccio una strana sensazione, come una scossa fino all'osso. Scattò all'indietro. Forse non era ancora pronta, forse, avrebbe dovuto riposare anche un po'. Sospirò. Afferrò Kurayami, legandosela come al solito sulle spalle e aprì la porta, giusto in tempo di vedere uno Shinigami, che lo stava fissando. Lo informò che era stato chiamato per una missione dal Capitano. Il ragazzo annuì dirigendosi verso la stanza del suo Superiore. -Kuchiki Byakuya-Taicho, Reikoku Kurai, signore, mi avete chiamato?- Chiese inginocchiandosi di fronte alla porta.
-Si ragazzo... Ultimamente nel Rukongai sono sparite delle persone. Controlla di chi è la colpa.- Rei annuì dietro alla porta. Appena il Capitano ebbe finito di parlare il ragazzo si alzò in piedi, ringraziando, saltando oltre la staccionata alle sue spalle. Correndo verso il Rukongai si chiese chi fosse il responsabile. Di nuovo un Hollow? O peggio? Si ritrovò finalmente nella parte esterna della Soul Society vedendo molte anime indaffarate con le loro vite quotidiane. L'unico indizio era la periferia, beh, sarebbe stato meglio chiedere a qualcuno. Magari un mercante, chi meglio di lui è a contatto con le anime del Rukongai? Iniziò a vagare un po' ritrovandosi davanti ad un botteghino. Non esitò ad entrare: c'erano solo un paio di persone, due donne, che stavano guardando i prodotti esposti nelle vetrine e sugli scaffali. Si avvicinò al banchiere.
-Ho saputo che ci sono delle anime scomparse in una delle periferie del Rukongai, ne sapete qualcosa?- Chiese diretto lo Shinigami. Il banchiere si guardò intorno. Non appena fu sicuro che nessuno lo potesse sentire guardò il ragazzo negli occhi.
-Fuori città c'è una grossa casa. Chiunque vi sia entrato non ne è più uscito!- Disse tornando poi alle sue faccende. Rei annuì, uscendo di fretta dal negozietto, muovendosi velocemente verso fuori città. Lentamente le case iniziavano a diminuire e così anche le strade: gli sembrò di essere quasi in aperta campagna. Correndo, si ritrovò di fronte ad una casa enorme, gli sembrava abbandonata, quando meno, invecchiata e logorata dal tempo. -Che sia questa?- Si chiese sottovoce avvicinandosi: all'esterno non c'era nulla, niente di niente. Perlustrò il perimetro, ma non trovò niente di strano. Sbirciò anche nelle finestre del piano terra, ma erano troppo sporche per riuscire a guardare all'interno. Si riavvicinò alla porta, bussando con forza. Dall'interno si sentì la voce di un vecchietto strillare. -Non voglio i vostri stupidi gadget e volantini! Andate via!-
-Sono Reikoku Kurai, Shinigami della Sesta Brigata!- Urlò di rimando il ragazzo. Volantini? Sperò che quel negoziante non li abbia fornito indicazioni sbagliate. -Sto indagando su alcune sparizioni, aprite la porta per favore.- Continuò. Prese d'istinto il manico di Kurayami, se fosse stata una trappola, di certo non voleva farsi prendere troppo impreparato. Di colpo la porta si aprì. Da dentro apparve un omino piccolo. Un vecchietto. Con spessi occhiali da vista e orecchie a sventola.
-Che cerchi ragazzo?- Lo Shinigami guardò il vecchietto. Era tanto buffo e goffo, spece con quegli occhiali spessi da talpa che aveva sul naso.
-Sono stato informato che delle persone svaniscono entrando in questa casa, è mio dovere indagare.- Disse quasi formalmente fissando il vecchietto. Ogni tanto si sistemava gli occhiali sul naso che, lentamente, gli scivolavano. Il signore fece una smorfia.
-Stai insinuando che ho ucciso qualcuno giovanotto?- Chiese mettendosi a braccia conserte. Rei lo fissò dritto negli occhi, attraverso quelle lenti spesse. Che fosse stato o lui o meno, il negoziante gli aveva indicato quella casa, partendo dal fatto che ciò sia vero, il signore di fronte a lui stava mentendo. Il banchiere non aveva motivo di mentire ad uno Shinigami: gli aveva persino parlato quando il negozietto era senza clienti. Continuò a sostenere lo sguardo del vecchietto: se fosse stato un Hollow con la capacità di mutare il proprio aspetto? In passato aveva già incontrato un mostro del genere.
-Beh, se non avete fatto nulla, non credo vi dispiacerà se do' un'occhiata in casa vostra, no?- Prima che il vecchietto potesse rispondere, da casa uscì un ragazzo. Molto alto. Capelli neri lunghi alle spalle. Sembrava Byakuya-taicho. Diede uno sguardo veloce allo Shinigami e, uscì. Aveva una katana alla vita. Rei guardò uscire da casa un ragazzo, dai lunghi capelli neri, sembrava il Capitano da giovane. Un altro Shinigami? Fissò nelle spesse lenti il vecchietto, strano che uno come lui non si fosse lamentato se più Dei della Morte fossero venuti in casa propria. Probabilmente quel ragazzo aveva un altra missione, suo figlio forse? E se ci fosse stato dietro proprio lui?
-Chi era quel ragazzo?- Chiese tornando a guardare lo Shinigami allontanarsi con la Katana penzolante alla vita.
-Quel bel giovanotto è mio figlio. Ma ultimamente non lo riconosco più... Sembra più schivo... Più tetro... Non saluta neanche! Sta lavorando su qualche cosa...- Il ragazzo intanto stava entrando nel Rukongai. Allora era davvero uno Shinigami, il figlio del vecchietto. -Potrebbe essere importante, la prego, mi dica su cosa sta lavorando vostro figlio.- Rei fece quasi un leggero inchino, doveva sapere tutto il necessario per fermare, probabilmente, quello Shinigami. Si ricordò di Zerehi, il sostituto Shinigami conosciuto nella sua missione precedente: quello era solo un sostituto, se avesse dovuto combattere, sarebbe stata più dura, pensò.
-Ha detto... che... che... Deve purificare le anime del Rukongai... Ma non capisco cosa intendesse...- Rispose il vecchio grattandosi il capo. Reikoku guardò l'uomo sbarrando gli occhi, aveva sentito un brivido sulla schiena, aveva avuto l'intuizione giusta.
-Grazie, signore.- Disse lo Shinigami facendo un lieve inchino, correndo nella direzione dove se ne stava andando via quella versione giovanile del Capitano Byakuya, nel rukongai, il quale, camminava con disinvoltura, quasi incurante di ciò che avesse intorno. Già, sembrava davvero il suo superiore. -Fermo..!- Rei era alle sue spalle, guardandolo. L'uomo si voltò e guardò Rei negli occhi. Sembrava veramente Byakuya, solo che aveva i capelli sciolti. Il tempo di battere ciglia che davanti a lui apparvero tantissime persone. Sembravano Fantasmi, ma il loro obbiettivo era solo bloccare il ragazzo. E questi? Dannato ragazzo, aveva evocato quasi un esercito intero di soli fantasmi. O almeno così sembravano. Sbiadivano, si muovevano pochissimo, quasi impercettibilmente. Non sembravano ostili, probabilmente erano solo stati chiamati per bloccare lo Shinigami.
-Va bene allora..-
"Byakurai".
Tra le file di quei fantasmi si era creato un buco, grande quanto il bagliore che gli travolse: Rei scattò, gettandosi letteralmente dentro, con la spada sguainata. Non erano loro il suo obbiettivo, ma la copia del Capitano Byakuya. I fantasmi sulla via scomparvero lasciando passare Rei. L'uomo intanto si era fermato davanti alle mura del Seireitei e le guardava tristemente. Rei corse, fra quei fantasmi che ormai stavano già svanendo, ritrovandosi davanti alle alte mura del Seireitei. Il ragazzo si era fermato a guardarle, con aria quasi di tristezza. Lo Shinigami rinfoderò la lama, rimanendo qualche metro distante dall'altro. Guardandolo, sembrava avere un'aria fiera, anche se piena di malinconia.
-Perchè lo stai facendo..- Chiese Rei abbassando leggermente lo sguardo. -..Che vuol dire purificare le anime?- L'uomo non parlò. Rimase li. Come se avesse sentito ma non fosse in grado di rispondere. Improvvisamente i Fantasmi di prima si voltarono e tutti assieme si lanciarono addosso a Rei. Questa volta però sembravano più aggressivi e forti di prima. In quel momento l'uomo si voltò e, dal suo petto si affacciò una nuvoletta nera che rideva a crepapelle. -Cosa diav..- Rei non riuscì a finire la frase che i fantasmi rimasti si voltarono, balzandogli addosso. Di certo non per un abbraccio di gruppo. Il ragazzò sfilò la spada, notando al contempo, un qualcosa ridere dal petto dell'altro Shinigami. Che fosse quella cosa a creare tutto questo? In quel momento si ricordò dei Bount. Non poteva esserlo, uno Shinigami poteva diventarlo? Rei scosse la testa, dove agire, non pensare. "Sai". La tecnica non era rivolta agli spettri, ma al ragazzo, forse se sarebbe riuscito a togliere quella cosa nera da lui, tutto si sarebbe calmato. La nuvoletta di fumo, non venne presa dalla tecnica, data la sua intangibilità, e continuò a ridere ancora più forte mentre i fantasmi, ora, erano praticamente addosso a Rei. "Shunpo". Rei si portò vicino al muro che fissava il ragazzo, non aveva idea di cosa potesse fare per fermare tutto ciò. Non avrebbe voluto uccidere lo Shinigami, ma che altro avrebbe potuto fare se la nuvoletta non poteva essere toccata? Doveva fare qualcosa, così puntò il ragazzo, cercando di colpiro con l'elsa della Katana. Non sarebbe dovuto morire finchè non ci avrebbe capito qualcosa. Il ragazzo rimase fermo e venne colpito dall'elsa della spada.
Lui venne sbalzato contro il muro mentre la nuvoletta di fumo rimase ferma li a ridere. Improvvisamente i fantasmi si gettarono sul fantasma piccolo unendosi con lui. Ne uscì fuori una creatura solido/gassosa alta 3 metri possente, simile ad un Minotauro. Subito questa provò a colpire il ragazzo. a prima che il colpo potesse andare a segno, il ragazzo si spostò davanti a lui parando il colpo con la spada. Con la testa si voltò verso Rei.
-Ti ringrazio! Non potevo parlare ne controllarmi a causa di quello spirito bastardo. Ti aiuterò io. Facciamolo fuori! Io sono Shinechi, piacere!- Disse, rimandando indietro il colpo e facendo leva sul braccio del Minotauro per tentare di tagliargli la testa. Rei guardò il ragazzo parare il colpo del mostro. Era dannatamente enorme, sembrava anche fatto di gas. Dovevano buttarlo giù in fretta se non volevano diventare polpette sotto la sua forza. Piegandosi leggermente sulle ginocchia balzò, sopra lo Shinigami, puntando il minotauro. "Haien". Non importava quanto fosse solido o gassoso il mostro, se l'avrebbe il fuoco lo avrebbe bruciato. Almeno così sperò Rei, stando attento a non prendere per sbaglio Shineichi. Il Minotauro si spostò velocemente sula sinistra evitando entrambi i colpi, poi tentò di colpire Shinechi con un pugno e Rei con un calcio. Shinechi indicò il pugno del mostro.
"Bakudou".
In questo modo il pugno non riuscì a raggiungerlo essendosi spostato lui non l'avversario, poi utilizzò un'altra tecnica per portarsi alla gamba d'appoggio del Minotauro e provare a tagliargli un tendine. Rei diede uno sguardo al ragazzo, sembrava davvero forte, quando meno intuitivo nel combattere. Beh, non era forse la copia giovanire del capitano Byakuya? A parte i modi più amichevoli ed i capelli sciolti, sembrava davvero uno Shinigami d'alta classe. Riportò la sua attenzione sul mostro, quello sgradevole minotauro che stava cercando di colpirlo con un calcio. Era il suo turno ora di difendersi. Rei prese salda la Katana, puntando quello che doveva essere il piede col quale sarebbe stato colpito. "Tenran". Poco prima che la zanpa lo potesse colpire un forte vento si levò attorno alla spada, se fosse stato forte abbastanza avrebbe deviato leggermente l'attacco e ferito il mostro lungo la gamba. Il mostro non riuscì a colpire Rei per colpa del tornado che, devuiò il colpo sul ragazzo che stava per effettuare l'attacco.
Questo, venne sbalzato su una casa, e ne uscì visibilmente provato. Aveva un braccio fuori uso e una ferita sulla testa. Ma riuscì on l'altro braccio a fare segno di ok a Rei. Il mostro, era stato ferito dal tornado e, anche lui, sembrava non essere in grado di utilizzare la mano sinistra. Rabbioso, utilizzò una tecnica.
"Onda solida".
Shinechi utilizzò lo Shunpo per evitare il blocco proveniente da sotto di lui. Poi la sua spada si illuminò. -Corrodi, Poison!- Gli occhi di Shinechi sembrarono veramente furibondi. Infatti il ragazzo con velocità sorprendente scattò verso il Minotauro e gli amputò il braccio che non poteva utilizzare essendo quello più esposto. Diamine, il tornado aveva colpito l'altro Shinigami, il quale non sembrò arrabbiato o sconvolto, anzi, aveva dato l'ok a Rei. La terra sotto di loro però, iniziò a tremare, spaccandosi in grossi blocchi ai loro piedi: vide Shineichi sparire un'istante per ritrovarsi sopra il mostro, dal quale amputò con una strana tecnica il braccio sinistro. Il minotauro scoppiò d'ira e dolore, dalla sua posizione poteva vedere come del fumo uscire da ciò che rimaneva dell'arto del mostro, sembrava come corrotto dall'acido. Le scosse sotto ai suoi piedi erano ancora molto attive, delineando una grossa figura, quasi rettangolare, scoppiargli quasi addosso.
"Shunpo".
L'altro ragazzo se la stava cavando benissimo, nonostante l'avesse ferito, era il suo turno ora di fare qualcosa. Si parò davanti allo Shinigami puntando l'arto ferito e sanguinante del mostro. -Byakurai-. Il colpo quanto meno avrebbe ridotto in poltiglia i muscoli del petto sinistro, indebolendolo ulteriormente, e, se l'acido avrebbe indebolito abbastanza le stesse ossa, gli avrebbe trafitto anche il collo. Il colpo arrivò in pieno sul mostro che ululò esplodendo in un vortice di oscurità. Shinechi cadde a terra ansimando. Stava visibilmente perdendo troppo sangue. Finalmente quel brutto e grosso mostro era morto, beh, più che morto, svanito implodendo nella sua stessa oscurità.
-Ce l'abbiamo fatta Shi..- Rei si stava voltando quasi esultante, ma vide il ragazzo cadere al suolo ansimante, il colpo che si era preso gli aveva fatto decisamente male. -..neichi!?- Lo Shinigami quasi si gettò sulle ginocchia prendendolo fra le braccia. Il vestito gli si imbrattò di sangue. Quasi istintivamente se lo mise quasi in braccio, sulle ginocchia, strappandosi le larghe maniche della propria tuta, legandole strette sulle ferite. Il ragazzo sembrò contorcersi nel dolore. -Forza, Shineichi, forza!- Rei cercò di coprire le ferite come meglio poteva stringendo i panni laddove il sangue scorreva, fermando a tutti i costi l'emorraggia, mentre pensava cosa poter fare. Non poteva lasciarlo morire, non per colpa sua. Dalle sue ferite sgorgava ancora del sangue, infine si decise, per quanto le conseguenze sarebbero state dure, la cosa migliore era tornare dal Capitano. Quanto meno, da qualche Shinigami che ne sapesse di più. "Shunpo". Col ragazzo fra le braccia attraversò l'intero Rukongai, di corsa, stringendo a sè Shineichi, tenendo quindi strette le fasciature. Lo Shinigami continuava a gridare dal dolore finchè anche le sue urla si spensero. Per quanto poteva sembrare morto, il ragazzo era solo svenuto. Per quanto però sarebbe rimasto in vita? Si ritrovò di fronte al cancello ovest. Di nuovo quel cancello, col gigante che faceva da guardia. -E-ehi..!- Rei si fece sentire, quasi urlando. -Ho bisogno d'aiuto..! Dove posso portarlo?!- Uno Shinigami, goffamente si guardò intorno poi, come un velo di pioggia fresca d'estate, si parò davanti al ragazzo il capitano della 4° brigata. Lei, elegante come sempre e calma, prese il ragazzo e lo portò via.
-Corri dal tuo capitano.- Disse, scomparendo veloce come era arrivata. Reikoku guardò la donna, aveva dei lunghi capelli neri, avvolti in una grande treccia che scendeva fra i suoi seni, fino a quasi l'ombellico. Sul suo viso un candido sorriso era rivolto allo Shinigami, mentre gli occhi, guardavano Shineichi, preoccupati. In modo graziato, così com'era arrivata all'improvviso, prese il ragazzo e svanì. Lo Shinigami abbassò lo sguardo, guardandosi le vesti interamente sporche di sangue. Sangue del suo compagno, ferito per colpa di Rei. Strinse fortissimo le mani a pugno, quasi tagliandosi i palmi con le unghie. Continuando a fissare in basso si diresse dal proprio Capitano. Al suo solito si mise in ginocchio, annunciandosi.
-Kuchiki Byakuya-Taicho, Reikoku Kurai a rapporto, Capitano!- Gridò, per farsi sentire. Byakuya uscì lentamente. Stranamente non era seccato, anzi. SI avvicinò a Rei e gli mise una mano sulla spalla.
-Sii forte Shinigami. Sii forte, e combatti per tutto ciò che credi sia necessario. Non frustrarti se non riesci a fare qualcosa. Alzati e allenati, affinché tu non possa sbagliare più.- Poi, abbozzò un sorriso e con un gesto della mano lo liquidò. -Se vuoi puoi andare a trovare il tuo amico ora.- Disse chiudendosi la porta alle spalle. A Rei, a quelle parole, vennero gli occhi lucidi, iniziò quasi a tremare, ma strinse forte le mani a pugno e smorzò le lacrime sul nascere. Alzò poi lo sguardo, osservando il sorriso morente sul viso del suo Capitano. Non gli sembrava il tipo che sorrideva, tantomeno abbozzarlo. Rei aveva pensato che anche lui, non era riuscito a proteggere qualcuno, quel disegno sul suo viso ne era la conferma. Lo stesso era per la sua perenne espressione malinconica. Appena gli fu detto di poter andare a trovare Shineichi si levò in piedi, dopo essersi inchinato nuovamente per salutare, scattò fuori dalla propria brigata. Durante i suoi vari combattimenti aveva quasi imparato a riconoscere il Reiatsu dei propri compagni e dei nemici: si concentrò. S'impegnò nel ritrovare lo Shinigami compagno. Sentì come un brivido, una scarica elettrica, come se gli dicesse dove andare per trovare Shineichi. Si precipitò, ritrovandosi come in un lungo casolare, con scritto Quarta Brigata. Probabilmente quel gruppo di Shinigami era specializzato nelle cure o supporto; non esito nel irrompervi. Si guardò attorno e trovò una specie di banco informazioni, con un uomono indaffarato nel scrivere su un libro. La cosa strana è che ripeteva a gran voce tutto quello che scriveva.
-Ehm... M-mi scusi?- Chiese. -SCUSI?- Alzò un po' la voce come per farsi sentire. L'uomo si voltò e si portò gli occhiali da vista sulla testa per guardarlo meglio. -Dica?- Rei lo guardò un momento, speranzoso di buone notizie.
-E' arrivato oggi uno Shinigami ferito, di nome Shineichi, aveva perso molto sangue e volevo sapere se...- Abbassò poi lo sguardo, rattristendosi. L'uomo si grattò la barba poi indicò una porta in fondo alla stanza. Era semichiusa. Rei fece un lievissimo inchino, fiondandosi poi verso la porta mezza aperta: seduto nel letto a fissare fuori dalla finestra, riposava Shineichi, tranquillo con occhi semichiusi e il corpo interamente fasciato da garze pulite; accanto al letto però vi erano posate in una bacinella quelle che doveva essere il vecchio cambio fasce, interamente sporche di sangue. -...Shineichi?- Sussurrò avvicinandosi Rei, fissando la bacinella a terra. Il ragazzo si voltò, stonato com'era. Si vedeva che era confuso. Aveva un aria frastornata, a causa del sangue che aveva perduto. Abbozzò un sorriso e fece segno con il pollice in su a Rei, con quasi immane fatica.
-Hanno detto... Che con qualche altra seduta sarò in piedi tra due massimo tre giorni... Ti ringrazio... Della tua visita..- La sua spada era poggiata ad un lato della stanza. -Ti verrò a trovare.- Disse aiutandosi con la mano mentre si stendeva nel letto. Rei non disse nulla, avrebbe voluto abbracciarlo e scoppiare in lacrime, ma, date le precarie condizioni dell'altro Shinigami, gli avrebbe solo causato ulteriore dolore. Cercò disperatamente di sorridergli e annuire al suo gesto con la mano. Lo aiutò nel distensersi e rimase accanto a lui finchè non si addormentò, aveva bisogno di molto riposo. Poco dopo venne, difatti, una specie di infermiera, una Shinigami con una cartellina in mano, che suggerì a Rei di allontanarsi. Così fece. Come un fantasma Rei se ne tornò nella propria stanza, i sensi di colpa lo sembravano letteralmente divorare; tirò poi un sospiro di sollievo nel ripensare che Shineichi si sarebbe dimesso dopo poco. Slegò in tutta fretta Kurayami e la poggiò accanto a Meiko, sedensodi poi accanto a loro. Poco a poco portò le ginocchia vicino al mento e si nascose il viso, in lacrime. Nonostante le parole del Capitano, si sentiva come morire, dentro di sè. Faceva la voce grossa quando si trattava di qualcuno, come lo Sostituto Shinigami Zerehi, che attaccava i propri compagni, quando nemmeno riusciva ad evitare lui stesso di ferirgli. Sì sentì un'idiota. Un'idiota ipocrita.
   
 
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