Serie TV > Gossip Girl
Ricorda la storia  |      
Autore: ivresse    13/12/2011    7 recensioni
Si sentiva così sicura tra le sue braccia, sicura che nient’altro di tragico sarebbe potuto accadere e asciugandosi le lacrime, prese fiato e con voce decisa disse: “Chuck, io sono pronta.”
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Blair Waldorf/Chuck Bass
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quinta stagione, Nel futuro
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Donc, ho scritto questa brevissima shot di getto, in un attimo di disperata follia perché mi mancano troppo i Chair e non posso resistere fino a Gennaio, ma credo che conosciate bene il sentimento xD Comunque la shot è ambientata in un futuro vicino, ci sono spoilers fino al promo della 5x11 e vi dico subito che non è un granché...
Aspetto vostri commenti, critiche e consigli <3

MAKE A WISH


Per le strade di Manhattan si respirava profumo di Natale da tutte le parti, la neve, le decorazioni, e soprattutto si capiva che giorno era per via dell’euforia dei bambini, che saltellavano per le strade di New York a mano con i loro genitori, con il sorriso sulle labbra e gli occhi ancora stupiti per quella meraviglia che solo loro sanno provare di fronte al regalo desiderato.

Subito Blair abbassò gli occhi, distogliendo lo sguardo da una bambina ricoperta di soffici boccoli castani, perché tutte le volte in cui aveva sognato la sua bimba l’aveva sempre immaginata così, con gli occhi nocciola grandi ed espressivi e con un sorriso solare e nonostante la sua età, composta e raffinata.
Chuck non riuscì subito a capire il perché di quello sguardo trasognato e allo stesso tempo attraversato dal dolore finché non si accorse della bimba e allora strinse più forte la mano di Blair, sperando di darle un po’ di conforto. Invano, perché anche lui non riusciva a trovarlo da quanto aveva aperto gli occhi e aveva appreso la triste notizia.
L’incidente aveva preso i loro sogni e i loro progetti per il futuro e li aveva distrutti senza pietà, come quando, in un istante, un bicchiere cade a terra e si frantuma in mille pezzi e per loro era stato faticoso inginocchiarsi sul vetro tagliente e raccogliere tutti i loro frammenti, aveva richiesto tempo e alcuni pezzetti di vetro, quelli più piccoli ma fondamentali erano andati perduti, come il loro bambino.
Quando Blair si era svegliata aveva isolato le voci di Serena, di Nate, di sua madre e di Louis per portarsi una mano sul ventre, si sentiva vuota, e per perdersi nel doloroso ricordo del sangue caldo che le scendeva copioso dalle gambe.
Aveva poi fatto un voto, promettendo di sposare Louis se lui si fosse salvato, perché se la vita di suo figlio si era persa per sempre, ce n’era un’altra in bilico, importante quanto la prima. Lui alla fine era uscito indenne dall’incidente, solo qualche graffio e una ferita profonda quanto quella di Blair.
E lei dopo qualche mese aveva rotto il suo voto ed era scappata in fretta dalla chiesa affollata di gente, lasciando Louis all’altare per raggiungere Chuck. Perché adesso che si era salvato lei non poteva lasciarselo scappare. Perché dopo aver passato settimane al buio, rinchiusa nella sua graziosa stanza, non poteva sopportare l’oscurità della Chiesa, i sorrisi finti e il profumo troppo forte di fiori, era dovuta scappare via per raggiungere la luminosità che emergeva dal portone semi aperto.

Blair riemerse dai ricordi e si sedette accanto a Chuck sul costoso divano bianco del loro attico, accanto al quale era sdraiato Monkey, lasciandosi scaldare dal fuoco del camino davanti a loro.
Fu Chuck a interrompere il silenzio, prendendole la mano così piccola e indifesa, resa luminosa dal raffinato gioiello che splendeva di luce pura, e rinchiudendola saldamente nelle sue: “Gli avremmo fatto tanti regali. Avremmo addobbato l’albero insieme e gli avremmo raccontato tante storie sull’atmosfera magica del Natale.” Un brivido percorse Blair e un velo di lacrime era prossimo a scendere. “Blair, non saremo tristi per sempre, arriveranno Natali in cui saremo noi a portare per mano i nostri figli in giro per New York, come quella bambina di oggi.”
Le lacrime scesero sul volto di Blair e trovò la forza di sussurrare “Non so come hai fatto a capire che l’avevo immaginata proprio così.”
Chuck sorrise dolcemente “Anch’io l’ho immaginata tante volte, sai. E potrò anche non essere stato il padre biologico di quel bambino Blair, ma io lo amavo già. Lo sai. Quanto amo te.”
Lei lo strinse forte a sé e appoggiò la testa sul suo petto, Chuck annusò il profumo dei suoi boccoli scuri e lei distese le gambe sul divano, si sentiva così sicura tra le sue braccia, sicura che nient’altro di tragico sarebbe potuto accadere e asciugandosi le lacrime, prese fiato e con voce decisa disse: “Chuck, io sono pronta.”
Si, era davvero pronta a tentare ancora, voleva disperatamente questo bambino, con tutta se stessa. Adesso sapeva che lo desiderava, non come rimpiazzo, ma perché voleva sentirsi invasa dalla gioia, voleva sentire il suo ventre pieno di felicità e per questo avrebbe anche sopportato la nausea mattutina e le dite ingrossate.
Chuck la strinse ancora più vicino a lui, contro al suo petto, perché aveva un disperato bisogno di immergere il volto nei suoi capelli boccolosi e di annusare il profumo del suo collo che lo faceva sentire al sicuro.
Lì, davanti al camino sembravano già una famiglia, persino Monkey, ignaro dei loro progetti, si mise a gioire insieme ai suoi padroni, e finalmente entrambi tirarono un sospiro di sollievo e sperarono, questa volta di poter stringere tra le braccia il loro bambino.
  
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Gossip Girl / Vai alla pagina dell'autore: ivresse