Roma la città eterna, quì è dove il leggendario impero Romano è nato e ha diffuso ovunque la sua straordinaria cultura e intelligenza.
Luogo anche dove molti dei più forti allenatori pokemon di sempre erano nati e cresciuti.
Una città che da sempre si è sentita unita con i pokemon e manteneva un legame indissolubile con loro.
Chiunque, sia grande che piccolo, maschio o femmina, desiderava avere un pokemon, anche solo per compagnia.
La felicità e l' orgoglio che queste straordinarie creature sono capaci di portare è senza limiti e il loro coraggio non è nemmeno paragonabile a quello degli umani.
La Poke-mania è quasi esplosa in tutto il mondo, tranne in quelle persone scettiche che pensano che i pokemon sono solo una inutile banalità e perdita di tempo.
Tra questi troviamo Lorenzo un ragazzo di 15 anni che abita al 3° piano di un palazzo alla periferia di Roma.
Erano le 10 e mezzo di domenica mattina e sua madre era uscita da delle amiche, mentre suo padre era fuori per un lavoro urgente, visto che faceva l' imprenditore.
Sempre impegnato con gli incontri di lavoro.... diceva sempre Lorenzo, che era già tanto che vedeva il padre 2 ore al giorno.
Aveva anche un fratellino minore, Marco, di 9 anni. Era un vero fanatico dei pokemon e su Italia 1 non perdeva mai uno scontro dei suoi campioni preferiti. Era quindi l' esatto contrario del suo fratello maggiore.

La sveglia vibrò emettendo un suono acuto e fastidioso.
Lorenzo lentamente aprì gli occhi stanco dei continui allenamenti di campetto del giorno prima e lentamente disse con voce da morto -Qualche giorno la tiro dalla finestra questa maledetta sveglia...-
Poi finalemnte si alzò e sbadigliò come un leone assonnato e lentamente quasi a occhi chiusi si diresse in bagno per lavarsi la faccia e tornare nel regno dei "vivi".
Era un ragazzo di media statura con capelli non troppo corti con una frangetta a destra e occhi del medesimo colore.
Aprì il rubinetto e si lavò la faccia riuscendo finalemnte a svegliarsi.
Ad un tratto sentì un lieve rumore alle sue spalle ma fece finta di nulla, sarò stato uno scricchiolio del piano di sotto. Poi sempre più forte.
Lorenzo si agitò e proprio quando si voltò preoccupato ci fù una sorpresa!
-Ti ho preso fratellone!!- disse il piccolo Marco saltando sopra al ragazzo.
-Mi hai fatto prendere un colpo lo sai?-
-Non era mia intenzione scusa!- disse ridendo il bimbo e senza attendere altro riprese a parlare.
-E che sono troppo esaltato per quello che succederà oggi pomeriggio!!-
Lorenzo chiese cosa, non per curiosità ma per non sembrare scortese con il piccolo bambino -E che cosa dai?-
-Come puoi non saperlo??!!- disse stupito Marco
-Oggi ci sarà l' incontro più atteso di tutta la storia del mondo! Oggi il grande Alessandro dell' Elitè 4 d'Italia sfiderà Anna l'attuale campionessa delle Lega Italiana Pokemon!!! Dio che emozione!!-
Lorenzo non si scompose nemmeno di un millimetro mantenendo la sua espressione assolutamente indifferente -A davvero? Bhe ti ho già detto mille volte che questi pokemon sono una perdita di tempo Marco- poi si arrabbiò.
-Cristo Santo dovresti interessarti a qualcosa di più costruttivo Marco.... come ad esempio il Tennis, non sò!-

Il piccolo bambino ci rimase male e con la voce moggia disse -Sei davvero un' insensibile Lory, cosa vuoi saperne tu che non hai mai visto un' incontro di pokemon?? E avevo convinto anche mamma a farti venire con me ad assistere al Colosseo all' incontro, ma visto che sei così cattivo Addio allora!!- e pianse.
Lorenzo si era reso conto di essere stato davvero insensibile e cattivo verso il fratellino e si morse il labbro.
Poi cercò di rimediare alla frittata.
-Scusami Marco perdonami!- disse abbracciandolo teneramente
-Sai che facciamo? Se ti fà davvero piacere allora ci vengo pure io, magari riesco a cambiare idea sui pokemon!- disse ridendo.
Ma in realtà non gli importava nulla, era solo per far tornare il sorriso al grazioso bambino dai lunghi capelli neri.

-Allora è deciso! partiamo alle 5 fratellone! E mi raccomando ci tengo!
-Si... si... certo verrò- disse Lorenzo con tono non tanto convinto.