14/12/2011
6 recensioniNon lo sopportava veramente più, le sembrava di essere una serva nella propria casa, oggi l 'avrebbe sentita quello stupido scimmione!
-Cosa c'è donna?Smettila di urlare se non vuoi finire male!- Vegeta si avviò in cucina in tutta calma con solo un asciugamano legato alla cintola.
Bulma si girò verso di lui inviperita ma appena lo vide si bloccò imbarazzata. Poteva sembrare strano ma mai prima di allora si era accorta di quanto Vegeta fosse bello, si soffermò a lungo ad osservarli i grandi pettorali e poi salì fino allo sguardo altero del Sayan, i suoi occhi erano capaci di ipnotizzarla così scuri e misteriosi...Era così sexy fermo appoggiato al mobile della cucina.
-Allora donna?! Prima urli come una pazza tanto da costringermi a uscire così dalla mia camera e adesso non perli?! Sei proprio una sciocca terrestre.-
Stava per andarsene quando si sentì spingere dal braccio.
- Tu non vai da nessuna parte! Ho cucinato per te e siccome devo uscire devi mangiare adesso. Muoviti!-
Vegeta la guardò strafottente: - Non credo che tu, insulsa donna, possa costringermi a fare qualcosa. -
- Bene Vegeta vorrà dire che questa sera non mangerai perché non ci sarà nessuno a cucinarti!-
-Non voglio più sentirti urlare e adesso siccome ho fame mangio. - Vegeta non avrebbe mai fatto vedere che era stato sconfitto ma Bulma lo guardò soddisfatta lei sapeva che aveva vinto. Rimase a guardarlo mentre mangiava,ingozzandosi come solo i Sayan sanno fare. Aveva sempre pensato a lui come ad una persona irritante ma in realtà lui la affascinava, e nessuno dei due lo avrebbe mai ammesso ma i loro litigi era più un provocarsi continuamente, come un gioco tra loro due che nessuno avrebbe mai capito.
-Smettila di fissarmi Donna!-
-Forse quando tu la smetterai di chiamarmi Donna!!-
-Non dovevi prepararti o mi hai messo tutta questa fretta per niente?-
Bulma non rispose nemmeno e si precipitò in camera sua.
-Tsk-
Quella donna doveva smetterla di provocarlo o prima poi l'avrebbe fatta esplodere insieme al suo insulso pianeta. Nel profondo del cuore però Vegeta sapeva che non sarebbe mai riuscito a farle del male. Il perché non lo sapeva nemmeno lui, sapeva soltanto che quando c'era lei si sentiva strano come non si era mai sentito in tutta la sua vita.
Bulma si guardò allo specchio, era bellissima con un corto vestitino rosso e degli altissimi tacchi dello stesso colore. Quella sera doveva uscire con Iamcha. Una volta avrebbe fatto i salti di gioia al pensiero di rivederlo adesso le era del tutto indifferente. Sentì il telefono squillare e si precipitò a rispondere. Sperava per Iamcha che non fosse lui per disdire l'appuntamento perché questa volta non l'avrebbe passata liscia.
-Pronto?-
-Bulma sei tu? Sono Iamcha.-
-Sì sono io, io sono pronta sto aspettando te.-Bulma sapeva già quale sarebbe stata la sua risposta ma era proprio curiosa di vedere come si sarebbe giustificato.
-Mi dispiace tantissimo piccola ma non posso proprio venire, un impegno di lavoro. -
- Iamcha non prendermi in giro so perfettamnete che sei disoccupato!- Bulma aveva iniziato a urlare come un ossessa, non sopportava proprio essere presa in giro.
- Bhé... l'ho trovato...giusto ieri...-
-Ah sì e che lavoro fai?-
-Io...-
-Io cosa?Non vorrai drmi che non sai che lavoro fai?-
-Io faccio...-
-Lascia stare Iamcha!Sono stanca delle tue bugie e dei tuoi continui tradimenti!Hai finito di prendermi in giro! Tra noi due è finita per sempre!.-
-Picc...-
Bulma non sentì altro perché chiuse violentemente il telefono. Si tolse le scarpe e si distese sul divano. Si sentiva con un peso in meno. Aveva fatto la cosa giusta. Lei e Iamcha era da troppo tempo che cercavano di far andare avanti una storia che non cìera più e sicuramente presto lo avrebbe capito anche lui.
Scese dal divano e si avviò in camera sua aveva bisogno di una bella dormita. Mentre svoltava l'angolo per andare nella sua camera finì quasi addosso al Sayan.
-Ancora tu Donna? Non dovevi uscire?-Vegeta si soffermò a guardare la bellezza di Bulma con quel vestito che metteva in risalto le sue curve prosperose.
-Non sono affari che ti riguardano, scimmione-
- Voglio solo che ti togli dai piedi Donna. -
- Forse non ho intenzione di farlo. -
- Sto per costringerti a farlo--Ma davvero?-Bulma gli si avvicinò provocatoria,ormai respiravano uno addosso all'altro.A Bulma sembrava che i loro corpi si mandassero delle scosse, così intrense che sentì dei brividi salirle lungo la schiena.