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Autore: WeFoundLove_    14/12/2011    3 recensioni
Ciao ragazze :) Questa è la mia prima one shot e mi sono divertita a vedere come sarebbe potuta andare se Klaus si concedesse di provare dei sentimenti... Volete sapere cosa ne è venuto fuori? Ecco qui la mia storia! :)
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Elena Gilbert, Klaus
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Questa sarebbe stata la notte. La notte decisiva. La notte in cui diventavo ciò che sin dalla mia nascita mi era stato proibito di essere. Dovevo solo fare tre passi.
Lupo.
Vampiro.
Doppelanger.
E poi, poi sarei stato invincibile. 
In questo preciso istante mi stavo recando nella radura che avevamo indicato io e Greta come luogo per far svolgere il sacrificio. Appena entrai mi stupii nel vedere i tre cerchi di fuoco. 
''Brava, Greta. Ottimo lavoro.'' Le sorrisi. Poi mi limitai a fissare uno per uno i prescelti per il sacrificio. 
Jules, la bionda lupa, si contorceva dal dolore provocato dall'impedimento della trasformazione, un incantesimo che io e Greta avevamo stabilita dal principio. 
Jenna, la dolce zia, sempre pronta a tutto. Era stato davvero facile farla uscire di casa, nutrirla con il mio sangue e ucciderla. Sorrisi.
E poi c'era lei, Elena. Mi fermai davanti a lei e iniziai a guardarla in un modo in cui non avevo mai fatto.
Era l'esatta copia di Charlotte, certamente. Ma lei aveva qualcosa di più. Perfino più di Katherine. Lei era vera.
Charlotte era un'ingenua ragazzina che si lasciava abbindolare da una speranza d'amore, Katherine era... Be' era Katherine, la subdola e forte Katherine. Ma Elena era diversa. Era una combattente, credeva in quello per cui si batteva, e amava. Amava appieno. Un miscuglio delle due antenate, che dava origine a un essere speciale. Un essere che io stavo per distruggere.
Una fitta mi prese allo stomaco e la guardai negli occhi. Nessuna paura, nessun timore. Solo un'aria dura, da combattente, da colei che sa a cosa va incontro ma le sta bene perché sa che sacrificandosi salverà le persone che ama. Un'altra fitta. Mi girai.
''Klaus? E' tutto ok?'' Mi chiese Greta vedendomi preoccupato.
''Si, è tutto ok. Aspettiamo che la luna raggiunga l'apice e poi inizieremo.'' 
Mi sedetti su un masso e cercavo di guardare ovunque pur di non guardare lei, ma era difficile. Sentivo il suo sguardo fisso su di me e quando decisi di alzare la testa e la guardai un fiume di parole prese ad uscire dalla mia bocca, involontariamente.
''Dimmi qualcosa di te, Elena.'' Dissi e mi pentii subito. Perché mi comportavo così?
Lei strabuzzò gli occhi allora le sorrisi.
''Klaus?'' Greta mi chiamò, facendomi distogliere lo sguardo da Elena. Mi fece segno di avvicinarmi e così feci.
''Ma che fai? Lo vedo quello sguardo sai?'' Disse stupita.
''Non ho nessuno sguardo, Greta.''
''Cerca di non fare stupidate, abbiamo un obbiettivo da raggiungere stasera.'' Annuii e poi tornai a sedermi dando però le spalle a Elena.
''Sono nata qui, a Mystic Falls, e qui sono cresciuta. I miei genitori sono morti in un'incidente stradale e io sono rimasta a vivere con mia zia Jenna e Jeremy. Ecco vedi, Jeremy non ha nessuno. Se uccidi me, è ok. Non m'importa. Ma non puoi uccidere zia Jenna. Mio fratello... Rimarebbe solo. Klaus, ti prego.'' Esordì lei prendendomi alla sprovvista. 
Evitai di guardarla per non incrociare i suoi occhioni sicuramente ora luccicanti e non fare cose di cui avrei potuto pentirmi.
''Mi dispiace, tesoro. E' stato deciso così.'' La mia voce non era fredda e Greta se ne accorse, infatti scosse la testa.
''Klaus, ci siamo!'' Disse poi guardando il cielo. Mise gli elementi sull'altare in pietra e iniziò a dire la formula che mi avrebbe portato verso l'invincibilità. Mi alzai e mi diressi di fronte a Jules, che si contorceva dal dolore ormai da più di un'ora. Il cerchio di fuoco si spense e la portai sull'altare vicino all'altare. Un'ultima ripetizione della formula e le strappai il cuore, stringendo l'organo sull'altare per farne cadere il sangue. La formula di Greta ricominciò e mi diressi verso la zia. 
''No! Klaus ti prego. Non farlo.'' Elena piangeva e mi implorava. Chiusi gli occhi e con la mia supervelocità portai la zia all'altare dove ebbe lo stesso trattamento di Jules. 
''No!'' Urlò Elena. Un urlo che mi lacerò il cuore dall'interno.
Zac. 
Un piccolo pezzo della mia corazza era crollato. Che mi succedeva?
Mi avvicinai ad Elena per compiere il rito. Lei abbassò la testa asciugandosi una lacrima.
Zac. 
Mi fermai un secondo guardando la ragazza. Poi scossi la testa e la portai all'altare. La strinsi a me da dietro e dopo che Greta disse l'ultima e più lunga della formula mi preparai a morderle il collo.
Zac. Zac. Zac.
Non riuscivo a muovermi.
''Klaus!'' Sibilò Greta vedendomi immobile con la bocca a pochi centimetri dal collo dalla giovane. Elena aprì gli occhi che aveva serrato.
''Non riesco.'' Dissi.
''Cosa?'' Disse Greta.
''Io non posso ucciderla... Io... Credo di essermi innamorato.''
  
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