Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Ricorda la storia  |      
Autore: claws    14/12/2011    2 recensioni
«Ma come, Abigail? Non sai ballare quella che chiamate Mamushka
La statunitense osservò il russo con un'espressione divertita e innervosita allo stesso tempo. «Sei ridicolo, Ivan.»

[Ad Ayame-chwan, per il suo compleanno][≈950 parole]
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: America/Alfred F. Jones, Russia/Ivan Braginski
Note: nessuna | Avvertimenti: Gender Bender
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Note pre-storia:
È la prima volta che mi cimento in una sorta di RusAme. Spero che possiate gradirla, e che i personaggi non vi sembrino OOC. C:
Prima di leggere, vi consiglio di guardare questo video, se non conoscete la danza, perché parte della storia riguarda proprio i movimenti e i gesti che vengono compiuti nel ballo.
Abigail è il nome che ho scelto per Fem!USA; ho pensato che fosse la sorella e la controparte di Alfred, li vedo come parenti stretti, ecco.
La dedico ad Ayame-chan, per il suo compleanno e per la sua enorme pazienza.
Non finirò mai di ringraziarti, Ayacchan! È tutta per te, questa storia. :D
Buona lettura!













Mamouska



«Ma come, Abigail? Non sai ballare quella che chiamate Mamushka
La statunitense osservò il russo con un'espressione divertita e innervosita allo stesso tempo. «Sei ridicolo, Ivan.»
Russia sorrise - ma era un sorriso da brividi. «Non sei stata tu a farmi vedere quel film, Abigail?»
«Era il '91, Ivan. Sono trascorsi vent'anni
«Mi sembra un buon motivo per ballare, allora.»
Abigail roteò gli occhi, arrabbiata. Ivan quindi sapeva cosa significava per lei e Alfred, la Mamouska. E premeva apposta a ballarla con lei, come se potesse strapparle via ogni piccolo gesto che avrebbe voluto tenere riservato.
D'altronde, pensò, è un commie, e il privato non riesce a contemplarlo.
Ma sapeva anche che Russia non se ne sarebbe andato facilmente - e che la mazza da baseball che riposava accanto all'ingresso non le sarebbe stata utile.
Avrebbe dovuto accettare l'invito?
Scosse la testa - il caschetto dondolò con fervore -, maledicendosi per aver aperto la porta di casa.
Se ne sarebbe andato, comunque, se lei avesse ignorato il campanello?
«One dance. And that's it.»
«Da. Va bene, Abigail.» Rispose Ivan, con un altro inquietante sorriso. Poi si inginocchiò, prendendole una mano, «mi concede questa Mamushka, miss?»
Falso, bugiardo.
Solo per una manciata di minuti, e sarebbe finita. Si ripromise di resistere.
«Ma niente coltello in bocca per il gran finale.» Appena l'altro si fu alzato, gli offrì una mano, che il russo prese con delicatezza.
«... We danced the Mamushka for Jack the Ripper. And now, Abigail F. Jones, this Mamushka is for you. [1]» Recitò il russo.
Abigail si esibì in un sorrisetto canzonatorio.
Non riusciva a tollerare le reazioni di Ivan. Non dopo quello che aveva commesso contro di lei, e contro Alfred.

Otto passi saltellati, sei saltelli veri e propri, schiocchi delle mani, e poi avanti, un altro schiocco, indietro, un clap, avanti, uno schiocco, indietro, un ultimo clap.
Le loro fronti si sfiorarono appena al battito di un immaginario tamburello.
La sua mente avrebbe potuto dimenticare la coreografia, ma il suo corpo no. Per lei era sempre stato un gioco, un divertimento, e con Alfred le piaceva molto ballarla. All'inizio avevano riso, goffi e imbranati com'erano. Poi, quando il significato di quei momenti era divenuto più greve, quando avevano cominciato a ballare la Mamouska perché i loro problemi e sfoghi si trasmettessero dalle dita delle mani di una all'animo dell'altro, quella danza s'era trasformata in un rito.
E ora, tra gli applausi delle loro mani, tra il continuo tamburellare dei piedi sull'erba, Abigail si sentiva complice di un tradimento, come se avesse svelato a Ivan i loro segreti mai confessati a parole, ma solo attraverso il ballo.
Lanciandogli quegli schiaffi in viso le sembrava quasi di raccontargli la rabbia provata, l'amaro ricordo dei giorni che avevano trascorso insieme prima di gridarsi contro un odio maturato con estrema lentezza e infine esploso.
Ivan strinse con forza la mano destra della statunitense, che con una velocità da veterana di guerra si rannicchiò, per permettere a Russia di piegarsi a sua volta e farle compiere la capriola in aria.
Mentre il caschetto biondo vorticava nel buio della sera, Abigail si trovò a credere che, una volta poggiati i piedi per terra, non sarebbe più riuscita a guardare in faccia né Alfred, né Ivan.
Perché aveva pugnalato alle spalle il primo, e perché era consapevole di aver svelato al secondo i punti deboli degli Stati Uniti d'America.

Fu la volta dei coltelli.
E se fossero comparsi degli spettatori al di là della cancellata della villetta americana, questi avrebbero potuto credere con fermezza di assistere a un allenamento di chissà quale disciplina straniera richiedente l'utilizzo di armi bianche.
Perché per quanto i gesti potessero essere privi di senso artistico, o di buon senso in generale, entrambi i ballerini sembravano animati da una volontà più profonda di quella del celebrare un evento importante.
Era diventata una sfida; lo capirono per come si guardavano negli occhi, mentre con la visione periferica notavano le lame cozzare e provocare scintille; per come frustavano i polsi nel lanciare i coltelli in aria; per come si premuravano di indirizzarli all'altro con una traiettoria difficile.
«Mamushka!» Gridò il russo.
«Mamushka!» Rispose Abby, immobile. «With a hey and a hey and a hey and a hey and a hey and a hey and a hey and a hey...»
«Wait!» La interruppe ancora Ivan.
L'americana trattenne il respiro. Un soffio avrebbe potuto rivelare mille dettagli.
Russia sorrise ancora - ma aveva qualche importanza parlare del suo sorriso, quando esso è solo uno specchio per le allodole? -, sfilando dal fianco di Abby uno dei coltelli. Lo piantò in terra con un lancio netto che ruppe il cuscino dell'aria.
«So...»
Ingoia ogni cosa, Abby, ingoiala e non dire niente.
«Hey! Hey! Hey! Hey! Hey! Hey! Hey! Hey!» Esclamarono, prendendosi a braccetto e compiendo due giri su loro stessi.
Si fermarono. Si guardarono negli occhi.
«Let's dance the dance of brotherly love! [2]»
Ivan l'abbracciò come un compagno abbraccia il vecchio amico, con un braccio sulla spalla abbronzata della statunitense.
Tuttavia il russo percepì la pelle di Abigail tendersi fino alle cellule più profonde, tanto che, mentre si inginocchiavano e gridavano, per un'ultima volta, «Mamushka!», udì distintamente le ossa della giovane scricchiolare.
Il silenzio che seguì il ballo fu assordante.

«Il momento importante,» disse Abigail, calcando con forza le parole, «è finito.
»
«Da.»
«Non ti obbligo a rimanere. Ma ad andartene.»
«Manterrò la parola data.» Rispose il russo, esibendosi in un ultimo sorriso incomprensibile - rabbia, gioia, malinconia, che cosa voleva nasconderle, o non era più in grado di  esplicitare?
«È l'ultima cosa buona che puoi fare per me, Ivan.»













[1] citazione dal video in italiano: "Danzavamo la Mamouska per Jack lo Squartatore. E oggi, Fester Addams, questa Mamouska è per te."
[2] citazione dal video, rimasta invariata dall'inglese all'italiano.


Note Autrice:
Awww, devo spiegare alcune parti di questa storia.
In pratica, la Mamouska (in inglese Mamushka, anche se penso si pronunci allo stesso modo) viene ballata da Gomez e Fester quando Fester ritorna dopo venticinque anni a casa Addams - era una danza ballata per le cerimonie e per le feste, e in questo caso particolare, riguarda l'affetto fraterno.
Alcune parti - come quella del coltello in bocca - ho preferito evitarle, perché, cioè, non sarei stata in grado di reggerle. Avreste dovuto vedere la mia faccia la prima volta che ho visto il video! Ero terrorizzata! *paurosa mod: sempre on*
Ora, non sono una Addams addicted, ma dopo aver visto questo video ho sentito la necessità di scriverla. xD Quindi vi chiedo scusa, se ho scritto qualche castronata.
Di per sè è una danza allegra, e a me fa ridere un sacco, ma ovviamente sono riuscita a renderla deprimente. Devo avere qualche gene catastrofico! D:
Scherzi a parte, spero che vi sia piaciuta.
Grazie per aver letto, o per aver aperto la pagina e aver dato un'occhiatina!
Alla prossima (puntata)! :D
claws_Jo
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: claws