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Autore: _Trottola_    15/12/2011    4 recensioni
La storia non è in ordine cronologico.

«Caro ricevente,
ti ringrazio in anticipo per l'attenzione.
Se stai leggendo questa lettera vuol dire che se stato scelto. Scelto per passare un periodo di trenta giorni in una delle mie dimore.
Non posso rivelarti la mia identità, né la mia provenienza.
Ti scrivo per proporti una sfida, ti sfido a resistere per trenta giorni in un luogo di mia proprietà, su una piccola isola.
Non sarai da solo, tutto il mondo sarà presente, e se tu non verrai.. beh puoi considerarti un codardo.
Ti aspetto l'1 luglio lì. Puoi trovare le indicazioni per arrivare dietro questa lettera.
Non appena arrivato prima di poter accedere all'isolta ti sarà proposto un indovinello.
Conto sulla tua intelligenza e sono sicuro che riuscirai a capire la soluzione già da ora..
Prendilo come un test per valutare se sei all'altezza di questa sfida.
Ti consiglio di non portarti dietro il telefono-cellulare, visto che non c'è la minima tacca di campo lì.
Sembra isolato dall'intero globo...
Non avrai bisogno di nulla, lì ci sarà già tutto pronto per te. Qualsiasi bagaglio verrà requisito.
Spero di vederti presto.. potrai conoscere la mia vera identità solo al termine di questa sfida.
Se resisterai..
Addio.
Anonimo~
Genere: Dark, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The eiafsjkx
The end of all hope~


29 Giugno

Luogo: Abitazione Bonnefoy-Salotto

«Secondo te è uno scherzo Francis?»
Lo spagnolo rilesse velocemente la lettera un'altra volta e poi la lasciò cadere sul tavolino di fronte a se.
«Non saprei.. Gil?»
Gilbert alzò il capo verso i due amici e afferrò la lettera. La rilesse in silenzio, si grattò la testa e la rigettò sul tavolino. Accavallò le gambe e si raddrizzò un po' sul divano.
«Non lo è di certo.» Asserì astenendosi da altri commenti.
«E come puoi dirlo con tanta certezza?»
«Perché anche mio fratello ha ricevuto questa lettera, e anche Feliciano e  molti altri. Inutile dire che nessuno sarebbe così sciocco da inventarsi una palla del genere solo per diletto personale, verrebbe picchiato, semplice no?» Si portò le mani alla testa e le incrociò dietro il collo.
Ci furono diversi attimi di silenzio rotti solo dal respiro dei tre presenti. Lo spagnolo continuava ad osservare gli amici aspettando che dicessero qualcos'altro ma notò che nessuno dei due era intenzionato a farlo.
«E allora.. partecipiamo?» Domandò Antonio guardando ancora i due.
Francis annuì.
Gilbert aprì gli occhi, che qualche attimo prima aveva chiuso, posò una mano sul divano e si portò l'altra tra i capelli, per sistemarli.
«Lo sai che non rifiuto mai una sfida, Carriedo.»

26 Luglio

Luogo: Isola-Bosco

«K-Kiku..?»
«Perdonami..»
«Cosa stai facendo?»
L'asiatico voltò la testa verso l'amico e sorrise piano.
«Te l'ho mai detto che.. ti voglio bene?»
In quell'istante l'altro capì.
«Sai..» continuò senza volgere lo sguardo verso Giappone. «ci hanno detto di non portare nulla con noi, ma.. non potevo di certo lasciarlo da solo.» Accarezzò la testa al piccolo gattino bianco che teneva tra le gambe. «S-se.. sopravviverai.. prenditene cura, ti prego.»
Effettivamente poteva sembrare una semplice richiesta, ma Giappone comprese che era quasi una preghiera o forse.. un addio?
«Te lo prometto, Heracles..» si avvicinò lentamente all'altro e, una volta vicino, si chinò vers
o di lui.
«Grecia..»
«Sì?»
«Lo sai che.. i gatti non mi sono mai piaciuti?» Asserrì freddamente alzando il coltello per poi infilarlo rapidamente nel torace del greco.
Grecia sputò sangue e si accasciò al suolo. «L-lo sospettavo..» sussurrò.
E mentre il giapponese si allontanava, correndo, ancora incredulo per quello che aveva appena fatto, Heracles sentì qualcosa sulla guancia. Aprì gli occhi e vide affianco a lui qualcosa di bianco che lo leccava, sembrava che il suo gatto stesse soffrendo quanto lui. Alzò il braccio e con una delicatezza incredibile accarezzò piano la testa del micetto.
«Sii forte, Sadiq.»

9 Luglio
Luogo: Isola-Piazzale

Erano tuttti stanchi, fin troppo. Poco più di una settimana passata su quell'isola e già nessuno voleva continuare a rimanere in quel luogo.
Solo il respiro affannato di alcuni che risuonava più forte nell'aria poteva essere udito, tralasciando qualche piccola imprecazione.
Nessuno di loro riusciva, o voleva, pronunciare una qualunque frase che avesse, in quel momento, senso.
Finalmente dopo qualche minuto di piccole occhiate, sguardi indifferenti e leggero imbarazzo Mathias si tirò su e si allontanò dall'albero al quale era poggiato e ruppè il silenzio.
«Io credo che dovremmo riposarci tutti in un po', non vi pare?» Commentò guardandosi intorno.
«Mi sembra ovvio.. idiota.» rispose il norvegese aspramente.
«Volevo solo rompere un poco il ghiacchio.. sembrate tutti tesissimi.»
«Non siamo tesi, solo stanchi. Appreso il concetto?» replicò infine fissando Danimarca in modo tanto serio che l'altro non si azzardò ad aprire più bocca.
«Dovreste cercare di calmarvi.. voi due.» Disse improvvisamente Ludwig fissando entrambi i ragazzi. «Vediamo di non creare tensioni tra noi.»
«Nessuno ha mai avuto intenzione di farlo mangiapatate, se ascoltassi di più ti accorgeresti che la loro conversazione era già finita.» Continuò Lovino lanciando un'occhiataccia al tedesco, non lo sopportava.
«Ehi fratellone non c'è bisogno di parlare così a Lud veeh~»
Feliciano non si accorse che, intromettendosi, avrebbe dato inizio ad una discussione poco amichevole.
«Zitto idiota, non capisci quanto sia perfido?» sibilò incazzato. Con quelle parole il volto del fratellino si rattristì.
«Non dovresti parlare così.. fratellone.. Io mi fido di Lud!»
«Tsk, imbecille.»
«Ehi chico non credi che sia ora di smetterla e calmarsi?» Si intromise lo spagnolo afferrando lo snervato italiano per le spalle. «Non è ancora ora di dare spettacolo.»
Piano piano tutti i presenti iniziarono ad accusarsi a vicenda di faccende completamente esterne alla situazione precedente causando un trambusto non irrivelante. Sembrava di trovarsi in riunione, solo che solitamente quelle finivano a botte.

«Salve a tutti.»

Un saluto si udì ma nessuno sapeva da dove provenisse.
«Sarete molto stanchi vero? Non credo che sia ora di scannarsi a vicenda.
Non ancora..»
Cina lo sentiva, riusciva a percepire quel tono serio e inquietante che lo fece agitare. Era lo stesso del giorno precedente, di quella prova che tanto li aveva stancati.

«Dovrete scalare una montagna. Ovviamente non è molto alta, per un'isola del genere.. Va bene?»

Questo aveva domandato. Al momento nessuno aveva avuto nulla da obbiettare, insomma cosa sarebbe mai stato scalare una collinetta? Così tutti, senza grosse lamentele avevano accettato. Ma purtroppo si pentirono immediatamente.

«Ah mi sono dimenticato, per sbaglio, di dirvi un piccolo particolare. Dovrete scalarla a mani nude.. senza nessuno strumento né aiuti. Arrivederci, a domani»

Ecco cosa non lo rassicurava affatto di quel tono così.. maligno, era convinto che anche questa volta si sarebbe "dimenticato" di dire qualcosa.

«Ma..» continuò la voce esitanto per un attimo. «Se avete tutta questa voglia di sfogarvi tra di voi.. potreste, per esempio.. vediamo.. eliminare qualcuno.»
«E-eliminare?» Chiese Seychelles leggermente spaventata.
«Esatto, non fraintendetemi, eliminare.. cioè, mandare qualcuno via. Scegliete qualcuno di cui credete di non aver eccessivamente bisogno e mandatelo a casa. Domani mi riferirete la scelta.» Concluse la frase e non aprì più bocca.

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Haaaallo!

Ok, sì lo so che i pezzi singolarmente continuano ad essere abbastanza corti, ma per ora non posso fare altrimenti, andando avanti nella storia potrò dilungarmi di più. E mi sono anche accorta di aver fatto svolgere il tutto in maniera forse troppo veloce, cercherò di rimediare al più presto!
Coomunque beh non avrei niente da dire, ringrazio chi sta leggendo codesta "cosa" e direi basta :)
Oltre questo credo che dopo questi primi due capitoli di "introduzione" dal prossimo credo di poter iniziare a far capire qualcosa della storia. So bene che non ci state capendo nulla D:
Beh, grazie mille ancora, a presto! :)
  
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