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Autore: G u i l l o t i n e    15/12/2011    4 recensioni
L’hai fatto davvero, ragazzino. Complimenti per il tuo coraggio.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Max Green
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Your nightmares are your life.

 
L’ennesimo litigio, l’ennesima delusione. Lo sanno tutti che ormai non puoi sopportare altro dolore, moriresti. Sembrano capirlo tutti, tranne lui.
La litigata è violenta, vi urlate contro insulti e cose che prima nemmeno pensavate l’uno dell’altro – forse non lo pensate neanche adesso che ve le state sbraitando contro. Per poco non arrivate alle mani, per poco le cose non si complicano sul serio. Potrebbe finire tutto in una catastrofe ma cerca di controllarti. Sei più basso, meno muscoloso, anche se provassi ad attaccarlo, non arriveresti a nulla di buono. Controllati.
Sei un fascio di nervi pronto a scoppiare ormai, in poco tempo ti ritrovi con  le lacrime che scorrono sulle guance. Non sapresti dire esattamente perché stai piangendo. E’ una di quelle volte in cui, dopo aver accumulato delusioni, brutte esperienze e pensieri, esplodi per la minima cosa. Anche se litigare proprio con lui non è il minimo.
Adesso è in camera sua, forse si è già dimenticato della scena di pochi minuti prima, potresti sorprenderlo.
Basta, ne hai i coglioni pieni. Il cervello ti parte in quarta, non finisci nemmeno di pensare quello che vuoi fare che ti ritrovi già in cucina. Apri il primo cassetto, quello dove ci sono le posate. Impugni il coltello da cucina, quello con la lama più spessa. Lo porti all’altezza degli occhi e lo guardi, prima di far lentamente scendere il braccio lungo il fianco. Hai i passi davvero silenziosi, come un gatto che si muove furtivo per catturare il suo topo.
La porta della camera cigola poco. Eccolo lì, seduto sul letto di schiena, le mani tra i capelli. Lui sembra non essersi accorto di niente. Hai un attimo di esitazione, non sei più così convinto, ma la sola idea che tutto quello che è successo si possa ripetere ancora una, dieci, mille volte ti fa tornare sui tuoi passi e stringi fermamente il manico della tua arma. Ti avvicini di soppiatto, alzi il coltello, glielo pianti tra le scapole fino al manico In un istante tutto prende una tinta rosso vermiglio. La sua maglia, le tue mani, il letto.
L’hai fatto davvero, ragazzino. Complimenti per il tuo coraggio. Ma quella luce bianca? Cos’è quella luce abbagliante che brilla? Sembra provenire dal corpo della tua vittima. È veramente luminosa e riesce a illuminare tutta la stanza.
È la tua mano quella che sta cambiando, è il tuo braccio e il tuo corpo che stanno perdendo le sembianze umane? Sembri un piccolo zombie.
La luce ti brucia gli occhi, dovresti allontanarti.
 
Si svegliò di soprassalto, madido di sudore.
Ancora quel sogno, ancora quell’incubo. Non sarebbe più riuscito a prendere sonno, già lo sapeva. Si rassegnò, scese dal letto. Andò in cucina, si prese un bicchiere d’acqua e parecchi respiri per tranquillizzarsi.
Controllando l’ora sul telefono, notò la data: 15 dicembre.
«Buon compleanno, Max.» Sussurrò a se stesso.





Sì, be'. Si capisce, no? Probabilmente no. 
Auguri alle due più grandi teste di cazzo esistenti sulla terra, nonché i miei idoli per eccellenza
. <3
Non so esattamente dire come e perché l'ho scritta, un po' come per tutto quello che ho messo qua sopra. L'ho fatto e basta, mettendo qua e là qualche pensiero mio. 
Non punto affatto alla 'perfezione' o al 'bello'. Per me il 'leggibile' è già un grande traguardo! Ringrazio in anticipo coloro che recensiranno o che semplicemente leggeranno - sempre se ci sarà qualcuno che lo farà.

Tschüss.
   
 
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