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Autore: PiccolaEco    15/12/2011    2 recensioni
Spesso è difficile dire a parole ciò che si prova: amore, sofferenza, dolore, nostalgia, senso di solitudine. E forse proprio per questo motivo talvolta, quasi senza accorgercene, ci ritroviamo in mano carta e penna e un fiume di pensieri in fuga la cui corrente è troppo forte per sperare di trattenerla.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Letter to my mother

Cara mamma,
chi ti parla è la tua piccola Flor. Non so perchè oggi mi sia venuto in mente di buttar giù questa lettera, forse perchè è giunto il momento di fare un resoconto della mia vita e per queste cose, sai, le parole talvolta non bastano così trovo più facile scriverti con carta e penna che parlarti apertamente, anche perchè credo che lassù avrai parecchio da fare, mica puoi restare ad ascoltarmi per un tempo infinito! Inoltre preferisco scriverti, almeno per stavolta, perchè voglio che mi resti qualcosa in futuro, un ricordo di questa mia vita le cui parole altrimenti andrebbero perse al vento.
Mamma, sono passati ormai tre anni da quando ho messo piede nella villa dei Fritzenwalden: allora ero solo una ragazzina di vent'anni che lavorava nella frutteria all'angolo della strada, che viveva di musica, che aveva una band, che cercava di guadagnare quello che poteva per andare avanti e che viveva a malapena nella misera pensione di una donna che, tra l'altro, nemmeno la sopportava. In men che non si dica mi sono ritrovata senza lavoro, senza una casa, sotto la pioggia battente e al freddo, finchè non ho incontrato lui, Federico, il mio bel principe che mi ha accolto in casa sua offrendomi un lavoro e una famiglia. Già una famiglia: avevo dimenticato che cosa si provasse a vivere in una famiglia, sai mamma? E la cosa buffa sai qual è? Che è stato proprio lui a mandarmi in mezzo ad una strada, proprio lui, Federico, lo stesso del quale poi mi sono innamorata. Che amaro scherzo del destino! E altrettanto amaro è stato lo scherzo che il destino mi ha fatto portandomelo via il giorno della mia luna di miele...a volte la vita sa essere davvero dura, mamma, tu però dovresti saperlo meglio di me: mi hai praticamente cresciuta da sola, senza un padre ( o meglio con un padre che poi si è rivelato un falso e un bugiardo), eppure mi hai saputo dare tutto quello che una figlia avrebbe desiderato: amore, affetto, protezione...se solo sapessi quanti mi manchi, mamma! Mi manchi tanto, mi mancano le tue carezze sulla testa, i tuoi baci, i tuoi abbracci, il tuo profumo...non posso dirti che mi manca il tuo viso perchè purtroppo non lo ricordo affatto, ma credo che se me lo ricordassi mi mancherebbe anche quello, come tutto il resto d'altronde. Se potessi fare qualcosa, qualsiasi cosa, anche dare la mia vita per rivederti seppur solo per altri due minuti lo farei senza esitare, mamma...ho bisogno che tu mi stringa tra le tue braccia e mi dica che andrà tutto bene, che ci sarai sempre quando ne avrò bisogno e che mai lascerai che mi accada qualcosa di male. Ho bisogno di sentire la tua protezione, non quelle delle mie fatine: loro ci sono sempre quando ne ho bisogno, è vero, ma tu? Tu dove sei mamma? In quale angolo del Paradiso ti nascondi?
Quanto mi manchi tu non puoi nemmeno immaginarlo e mentre sono qui a scriverti ripenso a come ti sia sentita tu quando sei diventata mamma, alla gioia immensa che hai provato nel prendere in braccio quella piccola creatura che hai desiderato per anni. Sai mamma, da poco lo sono diventata anch'io: ho tre splendidi gemelli, Margarita, Federico e Andres, che riempiono
di gioiadi luce le  mie giornate...e poi ci sono i ragazzi, che sono ormai diventati a tutti gli effetti figli miei...e poi c'è Massimo, l'amore della mia vita, quello che mi ha dato la gioia di essere madre e di essere di nuovo innamorata. Credevo che con la morte di Federico la mia vita sarebbe stata vuota, buia, come un vicolo cieco dal quale non sarei mai uscita, ma poi è arrivato Massimo e l'ha stravolta completamente...e io mi sono sentita di nuovo innamorata, esattamente come mi era successo con Federico.
Mamma, se tu vedessi i tuoi nipotini, se tu vedessi quanto sono piccoli e indifesi, quanta tenerezza che suscitano, quanto amore sanno dare e quanto amore stanno ricevendo.
Mamma, se tu solo fossi qui con me potrei dirti tutto questo con le mie parole.
Mamma, se tu fossi qui vedresti quanta gioia c'è in questa casa.
Mamma, se tu fossi qui io sarei completamente felice.
Mamma, adesso devo andare: tra poco i piccoli si sveglierannno e certamente vorranno farsi una bella scorpacciata di latte e se non li accontento subito chi li ferma più!
Ricordati che ti voglio sempre bene e che mi manchi da morire.
                                                                                                Con affetto, la tua piccola
                                                                                                          Flor
                                                                                               
  
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