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Autore: CowgirlSara    15/12/2011    2 recensioni
Il suo cervello in tilt riusciva a pensare solo ad una cosa.
Uno dei banditi aveva sparato ad Hutch e lui era caduto sfracellandosi contro il vetro di una cabina.
Genere: Drammatico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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S&H - La cosa importante Sapevo che prima o poi sarei finita su questo fandom! Beh, considerando che guardo questa serie fin da quando ero piccola, ben prima di poter capire le implicazioni drammatiche o romantiche del tutto, non potevo che scriverci qualcosa sopra, prima o poi.
In realtà avevo in mente qualcosa di un pochino più elaborato, ma alla fine è uscita la mia prima flashfic in assoluto ^_^  Il fatto è che proprio ieri ho visto l'episodio del veggente e questa scena mi ha colpito molto, quindi ho voluto descrivere (molto più brevemente e peggio di quanto meritasse) lo stato emotivo del nostro caro Dave. 
Che altro dire, spero che vi piaccia, magari fatemelo sapere...

I personaggi della serie Starsky e Hutch non mi appartengono e quanto scritto non alcun fine di lucro.

Qualche ringraziamento, infine. Prima di tutto al mio babbo, che mi ha fatto conoscere e spesso ha visto con me, film e serie forse inadatti all'età che avevo allora, senza farmene mai pesare la drammaticità e che sono stati importantissimi per me; visto che lui ora non c'è più, quello che mi ha dato è ancora più importante. A Starsky e Hutch, ai loro interpreti, che ci hanno regalato i poliziotti più cool che si siano mai visti e mai si vedranno in televisione. E a Fox Retro! Che periodicamente mi rimanda in onda la serie!

Buona lettura! A presto!
Sara



- La cosa importante -


Dopo il colpo che aveva sparato col fucile, la macchina aveva preso fuoco, fermandosi contro un qualche ostacolo. I sequestratori erano probabilmente morti, ma non gl’importava.
Due uomini bruciavano in un’auto e non gl’importava. Una ragazzina era stata rapita e probabilmente rischiava la vita, ma era finita in un angolino della sua testa. Avrebbe dovuto scrivere un dettagliato rapporto in triplice copia ed era l’ultimo e remoto dei suoi pensieri.

Il suo cervello in tilt riusciva a pensare solo ad una cosa.

Uno dei banditi aveva sparato ad Hutch e lui era caduto sfracellandosi contro il vetro di una cabina.

Mentre Starsky correva sulla moto, aveva il cuore nelle orecchie, perché dal petto gli era sicuramente uscito. Cazzo, si erano fatti un culo assurdo per risolvere quel caso e ora…
E non poteva scordarsi Hutch che gli diceva di stare attento… Quando sapeva benissimo che quello che rischiava di più era proprio lui! Biondo deficiente… Se sei morto, giuro che t’ammazzo!

Sgommò, frenando praticamente contro il marciapiede e saltò giù dalla moto mentre il motore andava ancora. Si buttò tra la folla di curiosi, scansandoli in malo modo e finì in ginocchio tra i vetri rotti, in preda a qualcosa di simile al terrore cieco.

Ma Hutch era seduto nella cabina. Sudato, sconvolto, con schegge di vetro tra i capelli ed un braccio sanguinante. Ma vivo. Vide Starsky e gli sorrise stanco. Lui lo afferrò con forza per le braccia, cercando in quel contatto solido la realtà di ciò che aveva davanti.

“Credevo che stavolta ti avessero fatto fuori!” Esclamò Dave.

Hutch sorrise dolcemente e gli carezzò il viso e stavolta Starsky fu sicuro che stesse bene.

“Giubbotto antiproiettile.” Mormorò poi Ken.

Starsky esalò un respiro profondo di sollievo e cadde seduto fuori dalla cabina, senza lasciare il braccio di Hutch.

“Me ne ero dimenticato…” Soffiò felice.

Erano entrambi distrutti, ma non era finita. I sequestratori erano morti, la ragazza non era salva e non c’erano altri testimoni. Avrebbero dovuto trovare un altro modo per rintracciarla. Forse quel veggente amico di Huggy…

Si concessero solo un momento per riprendere fiato, senza lasciarsi reciprocamente. Erano ancora insieme e tutto sarebbe andato bene. Insieme potevano risolvere anche questo caso. Finché c’era l’altro si sarebbero rialzati sempre. Erano invincibili.

La cosa importante era mettersi di nuovo in piedi, scuotere i vestiti dalla polvere, sollevare lo sguardo e potersi vedere uno negli occhi dell’altro.

FINE

E' una schifezzina, lo so, ma ci terrei davvero al vostro parere... Grazie. ^_^


   
 
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