Non poteva credere che l'avevano davvero costretto a farlo.

Dannazione a lui e alla sua mania di voler fare scommesse. Lo sapeva, dopotutto, che non si fanno scommesse con Chris Colfer: sei destinato a perdere.

Quindi eccolo lì, a sospirare, davanti ad una superficie di vetro che rifletteva un giovane uomo vestito di rosso e bianco...

E no, non era un travestimento da Babbo Natale.

I calzettoni bianchi non volevano saperne di rimanere a posto, per cui erano arricciati intorno ai suoi polpacci completamente nudi come il resto delle gambe - maledette Dianna e Lea, l'avrebbe fatta pagare anche a loro.

Le scarpe da ginnastica bianche erano l'unica cosa che lo consolava perché, risalendo la sua immagine, si incontrava una gonna – se così poteva chiamare quel pezzo di stoffa che a malapena gli copriva gli attributi - a pieghe, rossa con il bordo bianco e una maglia bianca con scollo a V e la grossa scritta rossa Cheerios.

I pon pon erano appoggiati sulla sedia lì vicino, mentre attendeva istruzioni da parte del regista.

Dannato anche lui e la sua venerazione per Chris.

Alzò lo sguardo e, attraverso lo specchio, vide Chord fissarlo intensamente.

Si sentì a disagio. Sapeva quanto il ragazzo fosse perverso e aveva una fottuta paura di non arrivare intero a girare la scena.

L'altro si staccò dal muro dove era appoggiato e avanzò verso di lui, con passo suadente.

Mark si sentì tremare quando il respiro del biondo si infranse contro il suo collo, un secondo prima di incontrare le labbra del suo uomo.

Chord lo spinse contro lo specchio, baciandolo con passione – a tratti con ferocia –, mentre le sue mani vagavano sul corpo dell'altro.

“Non rovinarmi la divisa o Naya mi ammazza” gli sussurra, sapendo già come sarebbe finito quell'incontro.

Come tutti gli altri, d'altro canto.

Il biondo gli alza la gonna, andando a stuzzicare la sua erezione da sopra i boxer.

Sa che non c'è molto tempo, per cui glieli abbassa e lo fa girare - spingendolo contro lo specchio.

Gli offre due dita, che prontamente Mark inizia a succhiare e leccare il più velocemente possibile, mentre l'altro si strofina contro la sua apertura, impaziente di farlo suo – ancora una volta.

Ritira le dita dalla sua bocca e lo penetra senza riguardo, iniziando a muoverle e ad aprirle – dopotutto il moro c'è abituato.

E quando Salling inizia a muoversi contro di lui, imprecando, sa che è pronto e lo penetra con un'unica spinta, lasciandogli poi poco tempo per abituarsi all'intrusione.

I movimenti di Chord sono decisi, mirati verso quel punto che sa lo farà impazzire.

Ed ecco infatti, il suo piccolo moicano, implorarlo di non smettere, di dargli di più.

E come sempre lo accontenta, spingendo sempre più forte, finché con un urlo non viene dentro al suo compagno, marchiandolo, mentre l'altro sporca lo specchio contro cui l'aveva costretto.

Ansimanti e madidi di sudore, cercano di risistemarsi come meglio riescono, mentre una voce in lontananza li avvisa che sono richiesti sul set.

Si scambiano un ultimo bacio prima di uscire e Chord non può fare a meno di fissare il sedere del suo ragazzo spuntare da sotto la gonna e già vorrebbe tornare indietro e fargli capire, ancora, quanto lui sia solo suo.

Mark, intanto, non può fare a meno di sorridere e di pensare che forse c'è quella vecchia scommessa ancora aperta...

Forse i suoi sogni di vendetta possono aspettare - forse.

Venga fatta santa quella divisa.