Ormai era la sua ossessione.
Sentiva il bisogno di vederlo, di toccarlo, di baciarlo, di sentire il suo profumo sui suoi vestiti, di addormentarsi con la sua immagine impressa nella mente.
Non era colpa sua...non era colpa di nessuno.
Era successo e basta.
Una notte d'agosto.
Una notte molto afosa.
Non sapevano come fosse successo, era successo e basta...si dicevano.
Si erano trovati lì. Insieme. Da soli.
Lei tra le braccia di lui e lui tra le braccia di lei, distesi su quel letto.
I respiri si intrecciavano, i battiti di cuore che pulsavano contemporaneamente.
E si guardavano, con uno sguardo intenso che esprimeva tutto.
Tutto il loro amore, tutta la loro sofferenza, tutta la loro unione e sintonia istantanea.
Avevano passato la notte semplicemente ad osservarsi.
E poi improvvisamente più il nulla.
Lui era sparito.
Lei era sparita.
Così come si erano trovati si erano persi.
Ma a lei lui mancava tantissimo.
Le mancava ogni cosa di lui.
O almeno tutto ciò che di lui aveva conosciuto quella notte.
Era bastata una notte soltanto.
Un'afosa notte di agosto.