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Autore: _Daenerys Targaryen93_    17/12/2011    3 recensioni
Light Yagami ha diciassette anni. E' decisamente un bel ragazzo, il tipo che ogni sua coetanea o giù di lì vorrebbe avere accanto. Ma lui è già impegnato con Misa Amane, diciannove anni. Successivamente i due si lasciano, e vari avvenimenti faranno capire a Light cosa rappresenta davvero Misa per lui. Cosa accadrà? Light è davvero innamorato di Misa? O lei è soltanto un divertimento passeggero? [Personaggi: Light/Raito, Misa Amane. Altri personaggi secondari e inventati]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: L, Light/Raito, Misa Amane
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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L’amore è un bellissimo fiore, ma bisogna avere il coraggio di coglierlo sull’orlo di un precipizio.
(Stendhal)
 
                                                  Prefazione
Si può essere gelosi di qualcuno, quando affermiamo che questo qualcuno non ci interessa?
Beh, non sarebbe una cosa logica. Che ci importerebbe di vederlo/a insieme a qualcun altro/a se non provassimo nulla nei suoi confronti?
A meno che, mentiamo a noi stessi.
Spesso tendiamo a nascondere le nostre emozioni, che sia a causa del timore di essere respinti, di soffrire, del giudizio altrui.. ciò non dovrebbe importarci, abbiamo così paura di tutto questo da impedirci di essere felici.
Tutto ciò si rispecchia nella storia che sto per raccontare.
                                            
                                            Capitolo 1 
Il cielo era abbastanza nuvoloso.
Era appena piovuto, e dei deboli raggi solari facevano capolino tra una nuvola e l’altra. Le strade erano piuttosto vuote, gli unici passanti erano una piccola bambina dal cappotto rosso ed il berretto di lana che, strattonando la gonna della sua mamma sembrava volerle dire qualcosa .
La donna bionda, avvolta nel suo impermeabile nero, si inginocchiò di fronte alla figlia, le baciò la fronte e la prese in braccio.
Insieme continuarono la loro passeggiata incuranti del pomeriggio grigio.
Nel frattempo, qualcuno dalla finestra aveva osservato la scena.
Era Light Yagami, un ragazzo di diciassette anni,alto, dagli occhi castani ed i capelli biondo scuro.
Si passò una mano tra i capelli e andò a sedersi alla sua scrivania, deciso a leggere un libro per passare il tempo.
Dato che ormai il suo Death Note era finito nelle mani di Elle, noto a tutti come Ryuzaki, non aveva più la facoltà di uccidere i criminali e la sua vita era tornata ad essere ‘normale’.
Elle era venuto a conoscenza dell’esistenza di Ryuk, lo Shinigami che possedeva il quaderno usato poi da Light.
Ryuk era stato successivamente  accusato di essere Kira, l’artefice di tutti quegli omicidi.
Ovviamente non era stato possibile giustiziare Ryuk, quindi si raggiunse un compromesso: Ryuk avrebbe continuato ad uccidere secondo le sue normali abitudini, non in maniera sproporzionata, ed avrebbe giustiziato solo i criminali prossimi al patibolo. Ryuk aveva accettato, almeno si sarebbe divertito.
“Sempre meglio che tornare ad annoiarsi insieme agli altri Shinigami. E poi l’ho sempre detto, è uno spasso giocare con voi umani.” aveva affermato.
 
Light sbuffò voltando pagina. Nella sua stanza non c’era proprio un’atmosfera tranquilla, adatta alla lettura. Questo perché Ryuk, alle sue spalle, continuava ad emettere acuti lamenti. Il ragazzo, esasperato, chiuse il libro e si voltò. Lo Shinigami stava levitando a testa in giù, e continuava a contorcersi come un matto.
<< Ryuk, hai un aspetto orribile … più del solito. >>
<< S .. sono in astinenza! Ho bisogno di mele! >> gemette,
<< Spiacente, ma in casa non ce ne è nemmeno l’ombra. Ieri hai mangiato tutte quelle, che aveva comprato mia madre … e naturalmente lei se l’è presa con me. >> Ryuk continuava a svolazzare a destra e a sinistra in preda alle convulsioni, Light scosse la testa << Mamma mia che brutto spettacolo … capito. Più tardi si va a fare la spesa! >>
<< Siiiiiiii! >>.
Il cellulare squillò.
<< Pronto? >>
-Lightuccio! Sono io Ryuzaki …-
Light sgranò gli occhi e storse la bocca dal ribrezzo.
-Hai da fare oggi?-
<< Si devo fare la spesa e … da quando in qua mi chiami Lightuccio?? >>
- Ma … diciamo l’euforia del momento. Mi annoio qua da solo, quindi speravo di giocare a tennis con te.-
<< Mi dispiace, ma non posso. Forse più tardi devo anche vedere Misa.>>
-Capisco. Ciao!-
<< Ciao! >>.
Rimise il telefonino in tasca e si gettò sul letto, sbadigliò fissando il soffitto:
<< Che rottura di scatole! Non è che mi vada tanto di vederla! >>,
Ryuk si sedette a gambe incrociate sul pavimento, facendo il solito sorrisetto provocatorio:
<< Ma come? Non è la tua ragazza? >>
<< Si, ma a volte è così irritante. È non è di certo un genio, poi se dopo non la vedo diventa isterica. Come al solito. >>
<< Isterica?>>
<< Si. E poi lo sai che è diventata la mia ragazza perché possedeva gli occhi dello Shinigami, ma data la situazione … >>
<< Cioè? >>
<< In un certo senso Elle ha vinto! Il regno di Kira è crollato.. non ho più il Death Note, Misa non ha più gli occhi dello Shinigami avendo rinunciato anche lei al quaderno … ha solo conservato i ricordi grazie a Remu… >> strinse i pugni dalla rabbia,
<< Eh, già!>>
<< Uff … non so perché stiamo ancora insieme a dire la verità … >>
<< Ku, ku, ku! Forse ti sei innamorato! >>
<< Macché! Non mi prendere in giro!>>
<< Guarda che non sono mica scemo … come dimenticare le vostre vomitevoli moine … per non parlare delle vostre riunioni sotto le coperte.. >>
<< Tutta scena ..>> disse Light irritato, che intanto era anche arrossito,
<< Ma certo … quant’è vero che non sei diventato rosso! >>
<< Non sono arrossito! >>
<< Certo che no!>> disse ironicamente << Allora usciamo ? >>
<< Ok. Un attimo che mi cambio. >>
<< Mettiti qualcosa che possa abbinarsi al colore del tuo viso! >> ,
Light fulminò con lo sguardo Ryuk, che incurante si stava piegando in due dalle risate.
 
Light, insieme a Ryuk, iniziò a girovagare tra i vari scaffali del supermercato. Dopo aver messo nel carrello una bottiglia di aranciata, delle patatine e un pacco di penne nere, si avvicinò al reparto ortofrutticolo.
Riempito un sacchetto con delle belle mele rosse lo posò sulla bilancia:
<< Un chilo può bastare … >>
<< Facciamo due, andiamo! Non fare il tirchio … >>
Light sospirò alzando gli occhi al cielo, poi annuì.
<< Paghiamo e andiamocene … >>.
Stavano per andare alla cassa quando qualcosa attirò l’attenzione del ragazzo.
Light si fermò pensieroso .. sullo scaffale che aveva di fronte era posto un bel orso di peluche che abbracciava un cuore rosso con su scritto a caratteri bianchi decorati ‘I love you’.
Si passò una mano tra i capelli e scosse la testa chiudendo gli occhi e abbozzando un sorriso. Tentò di distogliere lo sguardo.. ma poi, anche se non lo faceva di proposito, tornava sempre a fissare quel peluche.
Usciti dal supermercato Light strinse a sé la busta della spesa, e sbuffò.
<< E ora che ti prende? >>
<< Niente … >>
<< Se lo dici tu.. >>
<< Non è niente davvero, sto bene … è solo che.. >>
<< Dovrebbe importarmene qualcosa? >>
<< Aspetta qui … ho dimenticato una cosa. >>
<< Ehi, per chi mi hai preso. Non sono il tuo cagnolino a cui puoi dare degli ordini. >>
Light fece una smorfia:
<< Bah! Ma fa come ti pare! >>
<< Resto qua non ho voglia di entrare . >>
<< Che? Quindi hai fatto tante storie per niente? >>
<< Rimango qui perché voglio, non perché me lo ordini tu. E’ diverso!>>
Light rientrò e dopo un po’ uscì, aveva un’altra busta tra le braccia.
<< Cosa avevi dimenticato? >>
<< Una cosa .. >>.
Tornarono a casa, Light prese il suo mazzo di chiavi ed aprì la porta.
<< Sono tornato! >> disse togliendosi le scarpe,
<< Ciao fratellone! >>,
<< Ciao Sayu. >>.
Sayu era la sorellina minore di Light, una ragazzina solare con capelli e occhi castani.
<< Vado in camera mia .. non ci sarò a cena. >>
<< Vai dalla tua fidanzata? >>
<< Si, vado a farmi una doccia. >>,
<< Fratellone … >>
<< Che c’è? >>
<< Non è che hai intenzione di sposarla? Un giorno … non molto lontano. >>
<< Che c.. OSA??? >> la voce gli si strozzò in gola,
<< Adoro Misa , voglio che diventi mia cognata … voglio fare la damigella d’onore! O la testimone … no forse sono troppo giovane, fare la damigella mi basta … ti prego!!! Per favore!! >>,
<< Uh-ho! Sayu, ma non avrai mica bevuto? >>
<< Non posso bere alla mia età .. ma che dici? >>
<< Ma cosa stai dicendo tu?.. stai vaneggiando! >>
<< Perché? >>
<< Ho diciassette anni! Ma che mi sposo!! >>
<< Beh, l’anno prossimo ne compi diciotto però … >>
<< Vado … in … came… camera mia .. >> le diede la busta della spesa e salì per le scale con l’altra busta tra le braccia,era in preda ad una leggera tachicardia.
Light entrò nella sua stanza posò la busta sulla scrivania e si gettò sul letto, affondando il viso nel cuscino. Ryuk invece aprì la busta per vedere cosa conteneva, ad un certo punto iniziò a ridere,  tirando fuori l’orsacchiotto che Light aveva adocchiato al supermercato.
<< Ku, ku,ku! Ma cheee carinooo! >> ,
Light non rispose, si limitò ad emettere un ringhio di irritazione soffocato dal cuscino,
<< Sbaglio o è un regalo per Misa? >>
<< Non posso mica andare da lei a mani vuote … non ti pare? >>
<< Se,se. >>.
<< Ora vado a farmi una doccia. Fai quello che ti pare, tranne giocare con i video-game … >>
<< Cosa?E perché??? Voglio continuare a giocare ad Assassin’s Creed!!! L’ultima volta mi hai fatto spegnere sul più bello! >>
<< Se ti metti a giocare ed entra qualcuno all’improvviso … per esempio mia sorella, secondo te le sembrerebbe normale veder fluttuare un joystick? >>
<< Quanto sei antipatico! Almeno portami una mela o due!!! >>
<< Non sono il tuo cameriere prenditele da solo … >>
<< E se poi giù c’è qualcuno?... non gli sembrerebbe strano veder fluttuare delle mele? >>  rise ripetendo le parole del ragazzo,<< Non sono scemo Light … sai benissimo che devi prendermele tu. >>
<< Ma che bastardo.>> sorrise, << Va bene, Ryuk. >>.
Dopo un po’ Light ritornò con delle mele, le lanciò a Ryuk che le afferrò al volo:
<< Eccoti servito … strozzati! >>
<< Non è possibile.. spiacente di darti questa delusione! >>
<< Già è vero tu puoi morire solo se salvi la vita di un umano di cui ti sei innamorato o affezionato . Una cosa del genere … >>
<< Infatti.. io non sono un pappamolle che si innamora … e sinceramente mi fai ribrezzo. >>
<< Ma che bel complimento! Graaazie! La cosa è reciproca! >>
<< Faccio quello che posso. >>. 
  
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