Anime & Manga > Dragon Ball
Ricorda la storia  |      
Autore: VidelB    04/08/2006    14 recensioni
Chichi aprì gli occhi di scatto. Il brillio delle iridi vagò qualche istante nel buio denso, alla ricerca della fonte di quel suono. Il cuore le batteva all’impazzata; spinta dall’istinto si alzò in piedi per dirigersi barcollante verso la finestra.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chichi, Gohan, Goku
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
New Page

Lacrime e latte

*

Chichi aprì gli occhi di scatto. Il brillio delle iridi vagò qualche istante nel buio denso, alla ricerca della fonte di quel suono. Il cuore le batteva all’impazzata; spinta dall’istinto si alzò in piedi per dirigersi barcollante verso la finestra.

La luce della luna filtrava attraverso i vetri ancora sporchi di pioggia, illuminando di striscio il lettino all’angolo e il groviglio di coperte all’interno. Il dimenarsi di una codina marrone attirò il suo sguardo. Il suono proveniva proprio da lì e la ragazza emise un sospiro, accingendosi a liberare il corpo del bambino che vi si celava, quindi lo prese in braccio cullandolo lentamente e intonando una ninna nanna a bassa voce.

Il pianto si ridusse ad una serie di deboli singhiozzi, mentre altri rumori catturavano l’attenzione della ragazza: lo scricchiolio e il fruscio causati dall’agitarsi del marito nel sonno. Si voltò per vederlo rigirarsi un paio di volte e poi… un tonfo sordo… era caduto sul pavimento e lei accorse ad inginocchiarsi vicino a lui, ma l’interessato rimaneva a occhi chiusi e bocca aperta, come se nulla fosse successo.

‘Allora davvero quando dorme non sente niente, credevo fingesse per non alzarsi a calmare Gohan… mah!’

Il neonato interruppe quelle riflessioni riprendendo a urlare più forte e a nulla valsero stavolta le parole sussurrate e il movimento dondolante delle braccia materne. Chichi rimase seduta, insonnolita, ma decisa a capire il motivo di tante lacrime.

- Vediamo… il pannolino non può essere, te l’ho cambiato dopo cena.- mormorò con un dito sul mento, volgendo lo sguardo prima al fagottino e successivamente al marito; nel passare dall’uno all’altro viso, l’espressione dell’osservatrice si trasformò gradualmente da preoccupata a risentita. Quell’irresponsabile! Con un comportamento simile, non era in grado di fare il genitore. Va bene il sonno pesante, ma rimanere insensibile al pianto del figlio a qualche centimetro di distanza! Lo trovava inconcepibile. Erano entrambi genitori da poco tempo e un po’ di collaborazione in più era necessaria; non poteva pretendere che facesse tutto da sola, contando quanto fosse inesperta anche lei.

- Ora basta, insomma!- esclamò di punto in bianco, zittendo momentaneamente il figlio che si aggrappò atterrito alla sua camicia da notte, mentre lei si allungava a dare un generoso pizzicotto alla guancia del marito.

Goku si lamentò appena, schiudendo pigramente una palpebra.

- Buongiorno.- mugugnò alzandosi, per poi attirare a sé la moglie con un rapido gesto e darle un bacio a stampo sulle labbra.

- B-brutto scemo!- si ribellò la giovane colta di sorpresa, distanziando da sé il petto muscoloso con una mano mentre le guance diventavano rosse. Il ragazzo rimase a guardarla attonito, dopotutto l’aveva salutata come si era abituato a fare ogni mattina da quando l’aveva sposata; non ci trovava nulla di strano però… in effetti delle cose non quadravano: era buio, si trovavano per terra e infine… sgranò gli occhi sorpreso nel vedere Gohan fra le braccia di Chichi.

- Ma guarda chi c’è!- sorrise intenerito carezzandogli la testolina scossa dai singhiozzi- Come mai fa così, si sente male?- domandò rivolgendosi quindi alla moglie.

- Non lo so, è da prima che piange.- rispose lei imbronciata, mantenendo un’aria scontrosa.

- E tu che hai invece?- indagò perplesso.

- Sono arrabbiata.

- Eh?

- Perché tocca fare tutto a me. Lavarlo, dargli da mangiare, consolarlo la notte. Potresti aiutarmi no? Pare sia anche figlio tuo in fin dei conti.- spiegò accigliata.

- Uhm, dai, fammi vedere.- disse interessato, stendendo con naturalezza le braccia verso di lei.

- Cosa?- strabuzzò gli occhi meravigliata; nel frattempo il bambino smise anche di singhiozzare e sbirciò con sospetto le grandi mani del padre.

- Me lo passi?- scandì tranquillamente le parole, indicando l’oggetto della sua richiesta.

- Sì, certo s-se ti fa piacere.- balbettò Chichi confusa dal suo interessamento. Lui annuì convinto e fece per prendere il bimbo, quando quest’ultimo iniziò a strillare disperato tenendosi con i pugnetti chiusi alla mamma e scalciando furiosamente.

- Forse non ne ha molta voglia.- commentò il giovane intimorito dalla reazione, ritirandosi.

- Già.- gli diede ragione lei con una nota di comprensione nella voce- E’ normale. Non ti conosce ancora bene, la notte sono sempre io a calmarlo e il giorno sei ad allenarti quindi…- considerò pensierosa.

- Capisco.- il marito inclinò lievemente la testa abbattuto- Allora, vuol dire che passerò più tempo con lui, anch’io gli voglio bene.- decise serio.

- Goku…- lo chiamò piano Chichi commossa, quindi gli accarezzò la guancia arrossata. Aveva riaperto bocca per dire qualcos’altro, ma tutto ciò che la gola della donna emise, fu un piccolo gemito. Subito lei abbassò lo sguardo, così da inquadrare una della scene più buffe che avesse mai visto: il neonato premeva insistentemente con il capo contro un seno, rivelandogli finalmente la soluzione giusta al problema.

- Hai fame! Furbetto… credevi di poterti servire da solo?- lo rimproverò divertita.

- Ha fame?- ripeté il ragazzo dubbioso- Come l’hai capito?

- Tutte quelle storie per un po’ di latte… sei una vera peste.- continuò lei rivolta al piccolo, quindi alzò lo sguardo e rispose- Da come si muove. A te non pare? Secondo me è così, proviamo.

Convinta, lasciò scivolare sia la spallina destra della tunica che del reggiseno.

- Ma che fai?- era decisamente imbarazzato.

- Semplicemente gli do da mangiare. Dovrei farlo morire di fame magari?- replicò l’interessata stupita della sua espressione, mentre abbassava completamente la stoffa. Il bambino istantaneamente ne approfittò per iniziare a sfamarsi.

Manine e occhi chiusi, nasino morbido schiacciato sul seno chiaro, si staccò solo dopo cinque minuti, mostrando le piccole labbra e il mento sporche di latte.

- Per favore, puoi prendermi uno di quei fazzoletti sul comodino?- chiese al marito, ma questo sembrava imbambolato, troppo assorto per prestare attenzione alla sua richiesta. Era così che mangiavano i bambini? Da quanto poteva ricordare, non c’era stata una donna che l’avesse sfamato in questo modo quand’era piccolo, ma lo trovava molto tenero.

- Goku? Il fazzoletto dietro di te, per piacere!- lo riscosse la moglie spazientendosi.

- Oh, ok… ecco!- le porse imbranato il pezzo di carta.

- Grazie.-

Chichi ripulì delicatamente il viso di Gohan. Ma che gli era preso a Goku? Non credeva potesse fare pensieri perversi in certi momenti. Non le sembrava nemmeno di aver fatto qualcosa di strano… oppure, in effetti, riflettendoci… doveva essere veramente la prima volta che lui assisteva alla poppata del bambino.

- Non ci avevi mai visti così?- gli chiese con dolcezza, risistemandosi i vestiti.

Lui scosse la testa.

- Capisco. Ora sai come funziona, quindi se mentre stai insieme a Gohan lui dovesse iniziare a piangere apparentemente senza motivo, portalo da me e vedremo che fare. Va bene?- gli sorrise.

- Sì, d’accordo.- annuì compito.

- Perfetto. Puoi tornare a dormire se vuoi…- gli sussurrò alzandosi, accennando al bimbo già addormentato. Il marito la bloccò dopo essersi messo in piedi insieme a lei.

- Aspetta. Faccio io, torna a letto.

Goku prese con discrezione il figlioletto fra le mani, accostandolo ad una spalla. Chichi lo lasciò fare, divertita e allo stesso tempo rapita da tale scena, infilandosi sotto le lenzuola e aspettando che il ragazzo avesse riposato Gohan nel suo lettino, prima di stendersi.

Il marito tornò quindi da lei e le posò un bacio sulla guancia, prima di crollare di nuovo in un sonno profondo.

- A domani mattina.- lo salutò Chichi carezzandogli i capelli corvini, sfinita ma tranquilla.

*

Una one-shot semplice e dolce scritta fra un pomeriggio e una notte. Spero vi sia piaciuta ;*!

Barbara

  
Leggi le 14 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: VidelB