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Autore: luyio    04/08/2006    3 recensioni
i ricordi di Mito, la sua prima volta, i suoi tormenti. ( l ultima fic-prefazione one-shot, poi comincerà la storia vera e propria a capitoli...e conosceremo i pensieri di hanamichi).
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un salto nel passato

Un salto nel passato.

 

 

Mi sveglio sudato e ansante, ho fatto un brutto sogno, tu non mi parlavi più e piangevi…

Amico mio, perché mi sei distante?

Cosa c’è che ti preoccupa?

Cosa ho fatto?

Ho detto a Rukawa di parlarti, farò la stessa cosa anche io.

Ho un brutto presentimento, quello di perderti.

Non voglio che dopo dieci anni d’amicizia, tra di noi comincino i silenzi.

Mentre dico ciò, formulo che i silenzi sono già cominciati tra di noi, e ne soffro.

Mi alzo dal letto, questa notte tormentata sembra non avere fine.

Prendo un po’ d’acqua, non prendo il bicchiere, bevo direttamente dalla bottiglia…come abbiamo imparato insieme, senza versare una goccia d’acqua a terra, che la mamma si arrabbia.

MI seggo sul divano del salotto.

I miei dormono, mia sorella dorme.

Mi viene da sorridere…non posso mica andarmi a intrufolare nel suo letto, come fa lei con me, e dirle : “ ho fatto un brutto sogno, dai…fammi dormire con te”.

Ha cinque anni, ha dei buffi codini, e anche lei adora Hanamichi, lui è dolcissimo con lei.

Nel silenzio ho un brivido, come la sensazione di avere fatto qualcosa di irreparabile, ma non identifico cosa…

Mi lascio andare ai ricordi…

 

 

“ YO, te lo ripeto, non ho bisogno che tu mi stia addosso!”

Sbraitavi mentre ti sistemavo i cuscini dietro la schiena.

“ Ormai sto bene! “

“Non è propriamente vero, ancora non cammini.

“ Questione di giorni! Il tensai camminerà prestissimmissimo e allora vi schiaccerà tutti! Dovrete offrire fedeltà al re tensai!!!

Ero felice di vederti speranzoso e non più depresso!

Era un po’ merito mio…e…un po’ merito di Rukawa.

Un giorno lo vidi guardarti dormire, allungare una mano verso i tuoi capelli, che stavano appena, appena ricrescendo, e accarezzarli.

“ Lo ami, vero?”

“Si”.

“ Capisco.”

Da quanto tempo sei qui?”

“ Dalla prima carezza tra i capelli, pochi secondi credo.

Siamo sempre state due persone dirette.

“ Lui lo sa?” ti dissi.

“ No.”

“ Glielo dirai?”

“ No, e ora basta con le domande…” mi sibilasti.

“ Ok, lasciati dare un consiglio, non penso lui possa ricambiarti, ma è giusto che tu provi a dirglielo comunque.”

Il tuo sguardo mi gelò sul posto.

 

 

 

“ Non lo so ragazzi, sta tutto nelle sue mani e nella sua capacità di essere forte, le terapie dureranno tutta l’estate, il risultato è incerto, potrebbe ristabilirsi completamente, o potrebbe ristabilirsi ma non totalmente, oppure ancora…potrebbe dovere restare sulla sedia  a rotelle, ma non disperate le possibilità sono pari, aspettiamo e vediamo”.

“ Potrà giocare ancora?”

“ Se la ripresa sarà ottimale si, magari non a pieno regime da subito, ma a poco a poco si…ripeto solo se si riprenderà del tutto, dipende da come reagisce il suo corpo.

 

 

Che fai qui? Ti cercavo?” Eri negli scantinati dell’ospedale.

“ Bevo!”

“ Lo vedevo, era una domanda retorica?”

“ Fatti i cazzi tuoi.”

“ Eh ….no! allora piccola, stupida, freddina indisponente e silenziosa volpetta, dacci un taglio, bere ti fa male…”

“ Un goccetto, vuoi?”

Non so perché accettai, dopo averti fatto la predica.

Birra e sigarette.

Ma tu fumi Rukawa?”

“No”.

“ Ah”. Fumai anche io.

E vomitasti.

E vomitai.

Non fu un bello spettacolo.

“ siamo ubriachi?”

“ Si Rukawa, e dato che non fumiamo, stiamo anche peggio”.

“ Già”.

“ Sciocco, non pensi al basket?”

“ Solo per stasera mi ero ripromesso”.

Perché?”

“ Hanamichi…lui.. io…e se non dovesse tornare a giocare? a camminare?…sarebbe triste…”

“ Ce la faremo lo stesso.”  Ti avvicinasti a me, mi dicesti:  hai lo stesso odore di Hanamichi”.

“Si sono stato con lui, l’ ho aiutato a lavarsi.”

“ è bello nudo, sembra di bronzo e miele, il mio Hanamichi”.

“Hm… SI Rukawa.. dimmi…avevi mai bevuto prima d’ora?”

“ No, tu?”

“ Qualche volta, ma mai così tanto.”

La tua mano sulla mia coscia.

Ti ho guardato dritto negli occhi…

“ basta Rukawa, non sei in te e neanche io”.

“ Sciocchezze! L alcool è solo una megera, io sono triste, fottutamente, dannatamente triste…e voglio che mi scopi!”

Lascia perdere, ti accompagno a casa.”

“ No..”

Sussurrasti sulle mie labbra.

Notai che su di te, l’odore del vomito era come se non ci fosse, il tuo sudore era gradevole e sapevi di vaniglia e incenso, tutto, sapevi tutto di vaniglia e incenso.

“ Hai l’odore di Hanamichi.. ne sei tutto impregnato..”

Non nego che la tua voce era profonda e sensuale come non mai.

Tentai di fermarti ancora, ma…quando tu vuoi una cosa..

E io debole e stupido, non ho potuto, non ho saputo distrarmi dai tuoi occhi magnetici, il tuo viso ingannatore…tanto virile quanto delicato, non come quello mio o quello di Hanamichi, volti  più volitivi, tu hai un viso delicato.

Mi ha fottuto la tua pelle bianca anche d’estate, liscia profumata, ti spogliasti senza vergogna, audace.

Tremavi un po’.

“ Sei vergine?”

“ Si”.

“ Allora forse….”

“ Shh, tu?”

“Anche io, ma sei tu quello che vuole essere…insomma si..

“ Scopato…non ti sembra che il tuo discorso non sta ne in cielo ne in terra, dato che me lo stai dicendo nudo sopra di me?”

“ Merda, si.”   “ Sei sicuro?” aggiunsi.

“ Quante volte lo devi ripetere? Malgrado una vocina dentro mi dice che Hanamichi potrebbe ricambiarmi, so che è solo l’illusoria speranza, alla quale sono profondamente legato…ma almeno voglio una cosa di lui per me, tutta per me.”

Sei liscio, fatta eccezione per un per filino di peluria nera che va dall’ombellico in giù e si dilata al pube, ne rimasi incantato.

Non sono gay, ma tu, Kaede Rukawa, piaci a tutti.

Presi a baciarti con foga, non pensai più.

Piano ti presi.

Facesti di tutto pur di non gridare.

“ Hanamichi..” sussurrasti..

lo sussurrasti mentre mi stringevi le spalle in una morsa disperata.

Sono stato un idiota! Una testa di cazzo.

Avrei dovuto non assecondarti, non volevo approfittarmi del tuo stato d’animo, ma sei bello, Kami se sei bello!

E poi avevo preso a volerti bene, e te ne voglio, abbiamo comunque condiviso qualcosa, e non parlo solo del sesso, che se pur essendo solo tale, lo abbiamo fatto con il massimo rispetto, parlo anche di come ci siamo sostenuti a vicenda per la testa rossa, di come abbiamo vissuto con il nostro segreto.

Magari un giorno potremmo essere amici, mi farebbe piacere.

Il ricordo del tuo sangue sulla  pelle diafana, quella delle tue cosce.

“ Ti chiedo scusa”.

Non rispondesti.

Ora che era tutto finito…eri ripiombato nel tua apatia.

E fu così anche le volte successive, senza birra e sigarette, solo con una voglia incredibile di fare sesso.

E tu chiamavi sempre Hanamichi.

“ Hanamichi.. Hanamichi.. oh ..Hanamichi”.

Da eterosessuale posso solo dire che il sesso con te è grandioso.

Sono stato con delle ragazze, dopo che abbiamo smesso, molto bello anche con loro.

Non te la prendere a male se ti considero come una di quelle ragazze , so bene che sei un maschio, ma sei tu…sei Rukawa, e allora maschio o femmina non importa, sei un caso a parte.

Quando abbiamo smesso ti dissi: “ Rukawa, lo sai, non sono gay.”

“ lo so, ti piace solo sbattermi, allora?”

“ forse è il caso che la smettiamo…”

Mi costò molto dirti quelle parole.

“ No”, rispondesti, e siccome il mio padrone eri tu, lo facemmo ancora, pochi giorni dopo Hanamichi tornò a camminare.

“ è ora che è basta”, mi dicesti.

Io, ti guardai, ti sorrisi, e me ne andai.

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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