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Autore: MarchesaVanzetta    18/12/2011    0 recensioni
Piccoli problemi quotidiani e stralci di vita altrui.
Il tutto condito con un po' di Lippi, che fa sempre bene :)
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ogni giorno comincia dove i baci finiscono
(Ti voglio tanto bene, Gianna Nannini)

 
Una giovane donna stava armeggiando con il reggiseno bianco di fronte a uno specchio a figura intera, così diverso dal suo, più piccolo e tondo.
“Elena!” chiamò sconfortata, cercando le attenzioni della compagna ancora mezza addormentata nel letto. Non avrebbe mai imparato ad allacciare un reggiseno…
“Arrivo…” mugugnò la riccia, coprendosi sommariamente con la coperta di lana che quella notte era stata buttata giù dall’alcova perché avevano troppo caldo.
Arrivata dietro l’amante, con dita rapide e fredde, slacciò il reggiseno –tre gancini in tre asole diverse, si era superata, quella mattina-, sistemò le spalline ingarbugliate e glielo rifece indossare, per poi agganciarlo nell’asola di mezzo, dove sapeva che le stava più comodo. Finta anche questa operazione sistemò le coppe, facendola voltare, e terminato la baciò tra i due seni, sentendo la pelle calda sotto le sue labbra fredde.
“Grazie” mormorò la compagna, godendo della luce che faceva indorare i capelli di Elena rendendola bella come una Madonna di Lippi. A proposito, doveva proprio andare in università...
“Ele?” chiese esitante, cercando di fermarla prima che dai baci passasse a qualcosa di meno interrompibile.
“Che cosa c’è, adesso?” rispose un po’ infastidita la bionda, che voleva godersi ancora un po’ quel limbo tra il mattino e il giorno, tra il tepore del letto e il freddo del bagno.
“Devo davvero uscire per andare in università. La Colombo mi aspetta per il programma della tesi…” disse, cercando nel suo sguardo ulteriore fastidio per quell’interruzione. Le spiaceva ma quell’arpia era tremenda e se arrivavi in ritardo anche solo di un minuto non riuscivi ad avere un appuntamento con lei per mesi.
“Ah, se è per la Colombo va bene. Vengo a prenderti alle due?” rispose, staccandosi da lei e iniziando a vestirsi, cercando la sottoveste.
“Perfetto” acconsentì la mora, infilando le scarpe mentre si allacciava i jeans. Afferrò al volo il maglione che teneva nell’armadio di Elena, sistemò i capelli al volo, lavò i denti più veloce che poté e prese la borsa di pelle marrone che le aveva regalato Elena al loro primo anniversario.
Con una mano sulla maniglia della porta si voltò e, trovando Elena dietro di lei come sempre, la baciò leggera come una farfalla.
“Buona giornata, mia Lucrezia” sussurrò, prima di uscire sul pianerottolo.
“Buona giornata, Alessandra” rispose Elena alla porta chiusa, con un dolce sorriso sulle labbra screpolate.
 
 


Piccola noticina piccina picciò: Filippo Lippi (1406-1409) dipinse molte Madonne ispirandosi alla donna che amava, Lucrezia Buti. La sua Madonna con bambino e due angeli è uno dei quadri che amo di più.

:)

  
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