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Autore: rihanna_21    18/12/2011    1 recensioni
Buon giorno a tutti. Un giorno stavo per i fatti miei e ad un certo punto mi è sorta una domanda:come mai sarebbe il natale al campo mezzosangue? Così,con l'aiuto della mia immaginazione e del fedele Percy che non mi abbandona mai e mi dice i vari suggerimenti,ho buttato giù questa fic di un capitolo abbastanza lunga. Uno speciale di natale sui nostri eroi preferiti per augurare un buon natale a tutti! Buona lettura. Spero che vi piaccia.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Image and video hosting by TinyPic TANTI AUGURI OLIMPICI A TUTTI!!
 

-Percy svegliati-
La voce di mia madre mi aveva svegliato. Erano le vacanze di natale ed erano le nove del mattino. Non è che si era sbagliata,ma dovevo prepararmi per andare al campo. Già,voi mi chiedete come mai e io vi rispondo che volevo passare le mie vacanze natalizie al campo con i miei amici e passare con loro un natale...olimpico! Era il 22 Dicembre,ciò voleva dire che mancavano solo tre giorni al natale. Mi misi a sedere sul letto e mi stiracchiai il corpo facendo scrocchiare le ossa. Poi mi alzai dal letto e mi diressi in bagno dove mi lavai la faccia. Adoro l’acqua fresca sul viso la mattina,perché mi dà molto sollievo. Mi vestii ed andai giù per la colazione. Mia madre mi aveva preparato un cappuccino e dei biscottini,i miei preferiti,azzurri. Mi sedetti e cominciai ad inzuppare un biscotto nel cappuccino. Mia madre mi guardò e mi sorrise. Sapevo già cosa mi voleva dire.
-Percy ma è proprio necessario che tu vada al campo? Insomma sono le vacanze di natale e io vorrei che tu passassi un po’ di tempo con me visto che non c’è scuola.
Bingo!
-Mamma io lo so che tu vuoi passare un pò di tempo con me,ma non vedo  i ragazzi da secoli! Così colgo il natale come opportunità per incontrarli. E poi ci sarà Paul con te,quindi non sarai sola.
Mia madre mi guardò e mi sorrise. Significava che aveva capito. Finii la colazione e presi lo zaino con tutto quello che mi sarebbe servito al campo:il cambio dei vestiti,qualche biscotto azzurro e,naturalmente,la mia spada Vortice. Ero pronto per andare. Mia madre prese le chiavi della macchina e uscimmo da casa nostra.
Durante il viaggio da casa al campo mia madre non aveva quasi per niente spiccicato parola. Il silenzio era rimpiazzato dalla musica della radio. Un  po’ mi sentivo in colpa per mia madre,ma aveva già affrontato questa situazione molte volte e quindi si era già abituato o per lo meno. Speravo tanto di passare un natale meraviglioso senza che o Crono o Luke o chiunque altro avesse rovinato il nostro natale. Dopotutto anche loro devono festeggiare il natale ed è quindi bene che lo passino tra loro senza rompere le scatole a noi. Se avrei visto Luke come regalo gli avrei regalato un bel pugno in faccia e un dente rotto.
Si cominciava a scorgere la collina mezzosangue ed il mio cuore cominciò a battere forte:avrei rivisto Grover, Chirone,tutti i miei amici e Annabeth. La macchina si fermò ai piedi della collina.
-Ciao mamma,ti chiamerò il giorno di natale.
Le dissi abbracciandola. Lei mi sorrise e così scesi dalla macchina. Arrivai al pino della collina ed ammirai il campo dall’alto:non era cambiato affatto tranne che era un po’ innevato credo per creare un’atmosfera più natalizia. Notai il pino: lo avevano decorato con delle palline di natale e gli avevano messo le luci intermittenti. In giro c’era tanta gente,come al solito, tutte indaffarate con le decorazioni e i preparativi vari. Andai alla casa grande ed incontrai Chirone.
-Ragazzo! Come te la passi? Etciù!
Qualcosa mi diceva che il centauro era raffreddato:non so se era la sciarpa di lana che portava al collo oppure la sua voce nasale. Lo salutai e gli chiesi dove fossero Annabeth e Grover. Ecco spuntare Grover da un angolino.
-Percy!!!!!!
Mi corse incontro e mi abbracciò. Notai che in testa portava delle corna di renna finte.
-Carine le corna.-gli dissi
-Oh grazie! Servono per creare un’atmosfera ancora più natalizia. Scommetto che cerchi anche Annabeth eh?
Mi strizzò un occhio.
-Si,sai dov’è ?
-E’ nella casa di Atena. Stava mettendo delle luci sulla porta.
Mi diressi verso la casa di Atena. Trovai Annabeth su una scaletta.
-Ciao Annabeth.
Si girò dalla mia parte e scese giù dalla scaletta.
-Ciao testa d’alghe! Da quanto tempo! Come te la passi?
-Non male e tu?
-Idem. Senti,dopo che hai posato i bagagli verresti da me per aiutarmi a mettere le altre luci?
-Ok,aspetta qualche minutino e poi sono da te.
Mi diressi verso la casa numero tre,la mia adorata casa numero tre. Era uguale a come l’avevo lasciata ed era l’unica senza un addobbo. Lanciai lo zaino sul letto e mi guardai in giro. Forse dovevo mettere anch’io qual cosina per rendere natalizia anche la mia casa. Corsi ad aiutare Annabeth.

***

Era sera e ci ritrovavamo tutti a cenare insieme come sempre. Io ero da solo al mio tavolo e mangiavo tranquillamente. Ad un certo punto si avvicinò Clarisse.
-Ciao sottospecie di mollusco vivente.
-Ciao figlia di Ares
-Sempre spiritoso,Jackson. Spero per te che per natale tu mi faccia il regalo di starmi alla larga e di non rompere le scatole ai miei fratelli,altrimenti questa volta ti ficco veramente la testa nel gabinetto
- Solo se per primo non ti bagno io
Clarisse ruggì e se ne andò al suo tavolo. Era la solita attaccabrighe di sempre. Ad un tratto il signor D si alzò dal tavolo e ci fece cenno di fare silenzio.
-Bene semidei,vorrei annunciarvi che domani verranno le cacciatrici,quindi voglio il massimo dell’ordine per il loro arrivo,avete capito bene??
E così per natale avrei rivisto anche Thalia! Speravo solo che,per una volta,non avremmo litigato.
Andai nella mia casa. Dovevo chiedere degli addobbi a Chirone,ma lo avrei fatto il giorno successivo. Mi sdraiai sul letto e qualcuno bussò alla porta.
-Avanti
Erano Grover e Annabeth. Sorrisi loro e si sedettero sul letto accanto al mio.
-Qui al campo,fino ad ora,non c’è stato nessun’attacco?
-No,per ora no. Ma questo non significa che siamo al sicuro: Crono sta tramando nell’ombra e credo che questa volta vuole organizzare le cose in grande. Non credo che per ora abbia intenzione di attaccarci insomma: a natale si è tutti più buoni!
Disse Annabeth mentre Grover era concentrato a sgranocchiare una lattina.
-Dubito che Crono sia buono a natale. Insomma immaginatelo vestito da Babbo natale seguito da Luke vestito con una tutina aderente verde da folletto.
Ridemmo tutta la serata fino alle undici e mezzo. Era bello stare di nuovo noi tre insieme da soli come ai vecchi tempi. Almeno ci siamo goduti quella serata prima dell’arrivo di Thalia con le cacciatrici:dubitavo fortemente che saremo rimasti da soli un’altra notte. Grover ed Annabeth mi augurarono la buona notte e uscirono dalla mia casa. Come primo giorno non era andato per niente male. Così con l’immagine di Luke vestito da folletto mi addormentai con il sorriso sulle labbra.

***

23 Dicembre. Meno due giorni a Natale. L’indomani sarebbe stata la vigilia. Quando mi alzai andai da Chirone e gli chiesi alcune decorazioni per la mia casa e lui mi diede uno scatolone pieno. Ritornai a casa mia e mi rimboccai le maniche:volevo finire per la mattinata. Applicai ghirlande colorate vicino alla porta e tante luci a intermittenza dentro la casa. Forse ne avevo messe un po’ troppe,perché sembrava più una discoteca in miniatura. Finii per la mattinata. Non era uscita per niente male. Uscii e decisi di andare ad allenarmi un po’ con la spada. Durante il tragitto urtai Clarisse che aveva in mano uno scatolone pieno di decorazioni. Bhe ho detto aveva in mano,perché quando la urtai la scatola cadde a terra.
-Jackson! Figlio di una medusa che non sei altro! Ti avevo detto distarmi alla larga!!!
Bhe se volevo allenarmi con la spada ero stato accontentato,perché Clarisse sfoderò una spada e cominciò a mandare fendenti. Io con prontezza presi Vortice,che avevo sempre a portata di mano e la feci scattare in tempo per respingere il colpo di Clarisse. Chirone,sentendoci,si avvicinò  a noi.
-Basta! Se volete combattere andate nell’arena,ma non versate nemmeno una goccia di sangue. Avanti,siamo a natale!
-Jackson,ti aspetto oggi pomeriggio alle tre nell’arena. Sii puntuale.
E così dicendo se ne andò senza che io potessi accettare o rifiutare la sfida. Non mi faceva paura Clarisse,ormai avevo passato situazioni peggiori. Quando Annabeth lo venne a sapere mi disse
-Ti dai già da fare il secondo giorno al campo. Clarisse esagera sempre: peggiora sempre più. Vedrai che vincerai tu,ne sono certa.
-Tu dici che ci sarà tutto il campo?
-Puoi dirlo forte! Quando gira la parola rissa stai certo che avrai un pubblico molto numeroso.
Così dicendo me ne andai sulla riva del lago delle canoe e fissai l’acqua: una ninfa mi salutò dal fondo e io risposi al saluto.
Erano le tre precise del pomeriggio e mi stavo dirigendo verso l’arena. Per il campo non c’era nessuno che addobbava,nemmeno un satiro. Tutti erano già nella platea dell’arena che urlavano. Clarisse era già al centro del campo e stava facendo un po’ di riscaldamento. Cercai tra la platea Annabeth e vidi che era accanto a Grover e tenevano uno striscione con scritto:”Vai testa d’alghe!”. Lo riuscii a leggere perché era scritto a caratteri cubitali. Dall’altra parte della platea c’erano gli altri figli di Ares che avevano uno striscione con scritto:”Spaccagli la faccia!” Clarisse mi guardò e mi disse
-Sei pronto moscerino? Ti schiaccerò!
-Solo se non volerò via prima che ti mi schiaccia
Grugnì e partì all’attacco. A far la telecronaca c’erano i fratelli Stoll.
-E la rissa è cominciata con un attacco di Clarisse!
Io lo schivai da un lato. Lei mi riattaccò e ci ritrovammo ferro contro ferro. Mi spinse via e per poco non caddi a terra. Ripresi l’equilibrio  e colpii:le avevo sfiorato i capelli con la lama.
-Si ritrovano di nuovo ferro contro ferro. Clarisse vuole disarmare Jackson. Jackson vuole disarmare Clarisse:uno scontro fantastico! Ma cosa!!!!
Riuscii a disarmare Clarisse e gli puntai la spada alla gola. Avevo vinto. Il pubblico acclamò e Clarisse mi guardò sdegnata.
-Hai avuto solo fortuna,pivello.- e sputò a terra.
Uscimmo tutti dall’arena e,quando incontrai Annabeth e Grover,mi abbracciarono.
-Sei stato forte campione!- mi disse Grover
-Te lo avevo detto che vincevi tu!-mi disse Annabeth.
Dopo cena andai nella mia casa. Le cacciatrici dovevano arrivare a momenti. Infatti,poco dopo,sentii dello scompiglio e andai a vedere cosa stava succedendo. Erano arrivate. Salutai Artemide e Thalia mi venne in contro abbracciandomi.
-Ciao pesce,come va?
-Bene e tu,testa di pigna?
Non è un’entrata molto alla Thalia quella di abbracciarmi. Le cacciatrici andarono alla casa di Artemide e anch’io me ne ritornai alla mia casa. Che giornata faticosa era stata quella! Mi addormentai appena appoggiai la testa sul cuscino.

***

24 Dicembre: vigilia. Meno un giorno a natale. La mattina mi ero dedicato ad impacchettare i regali per i miei amici:per Grover un maglione con scritto “I love Pan” e per Annabeth un paio di orecchini a forma di omega( Ω)e per Thalia una collana a forma di saetta. Non erano dei regali fantastici, ma solo dei pensierini per non presentarmi a mani vuote.
Quando finii di impacchettarli uscii fuori dalla mia casa: il sole splendeva nel  cielo e nell’aria c’era un forte odore natalizio. Era una giornata molto bella e non volevo attaccare brighe con nessuno,quindi mi tenni a debita distanza da Clarisse che mi squadrava con sguardo assassino. Andai da Thalia.
-Ciao Thalia! Come va con le cacciatrici?
-Bene dai. Non si sta poi così tanto male! Tu invece come te la passi?
-Non male. Fin quando vi trattenete qui?
-Fino a Santo Stefano. Artemide ha accettato di venire qui per riposarci un po’ e soprattutto per stare lontana da suo fratello,che per lei è una vera spina nel fianco.
-A me sta simpatico Apollo!
-Già è simpatico,anche molto carino ma sai com’è fatta Artemide.
La Dea della caccia sentì le ultime parole.
-Hai detto che mi fratello è carino? Signorina,ti ricordo che sei sotto giuramento!- disse lei con tono arrabbiato.
-Ho solo detto non è che infrango una legge. Insomma nel mio interiore sono ancora una ragazza!!
Artemide se ne andò via
-Vedi che mi hai fatto fare:per scampare a quella stupida profezia che ora è su di te sono in questo pasticcio!!
-Io che centro! Sei tu che hai voluto scappare via dal fato,non io! E poi che ne sai se magari deve cadere proprio su di me la maledizione del titano?!
Odio Thalia quando mette di mezzo questo argomento. Gli diedi anche della codarda quel giorno;mossa azzardata. Cominciai a sentire tuonare il che significava che mi stava per folgorare.
-TU SEI UN CODARDO!!!TESTA D’ALGHE!
Riuscii in tempo a scansare una scarica elettrica. Che fare? Il danno ormai era già fatto. Ma un attimo:come mi aveva chiamato?
-Tu non hai il diritto di chiamarmi in quella maniera! Solo una persona può farlo!
Dato che eravamo vicini al lago delle canoe creai un’onda e inondai Thalia.
-BASTAAAAAA!!!!- era Chirone.
Io e Thalia ci guardavamo in cagnesco mentre Grover mi trascinava via e una cacciatrice portava via Thalia.
-Lasciami Grover! Ora le faccio vedere io!-dissi
-Hai già combinato troppi guai:due risse in due giorni! Oggi è andata così ma domani ti ricordo che è natale!
Grover aveva ragione,ma io sono fatto così: quando qualcuno mi provoca io parto all’attacco.
La sera ero in casa mia con Annabeth e Grover. Ad un certo punto qualcuno bussò.
-Avanti- dissi ed entrò Thalia.
-Ah,sei tu!- dissi girandomi con la faccia verso il muro.
-Non sono qui per litigare...sono qui per chiederti scusa. Non dovevo mettere di mezzo la maledizione perché so che la cosa ti preoccupa molto. Ammetto di aver sbagliato.
Annabeth e Grover si guardavano stupiti e io mi girai di scatto a guardarli. Thalia Grace,figlia di Zeus aveva appena chiesto scusa a Perseus Jackson,figli di Poseidone?!?!?! Da non credere. Se non ci credete anche voi fate bene. Io accettai le scuse e ci abbracciammo. Insomma era quasi mezzanotte e a momenti sarebbe stato natale. Grover e Thalia uscirono e rimanemmo solo io ed Annabeth.
-A Natale tutto è possibile!-mi disse Annabeth.- Ma questo è strabiliante!-
Io annuii.- Comunque hai fatto bene a perdonarla,sono fiera di te-
All’improvviso sentimmo dei botti: ci affacciammo alla porta e vedemmo dei fuochi d’artificio colorati in cielo. Era natale! Io ed Annabeth ci guardammo e le dissi-Buon Natale- Lei stava per dire qualcosa,ma si bloccò e guardò sullo stipite della porta.- Percy guarda su...- mi disse. Caspiterina io non ce lo avevo messo il vischio.-Dobbiamo...-dissi. Lei si avvicinò a me e mi baciò. Rimasi alquanto scioccato ma era piacevole. Caspiterina...avevo baciato una ragazza! E non una qualsiasi,una molto speciale che non lascerò mai.

***

25 Dicembre. Ore 10.00. Mi alzai dal letto e sulla porta trovai dei regali da parte di Grover,Annabeth,Thalia e Poseidone??Già,mio padre mi aveva dato un regalo. Era una busta da lettere azzurrina che sapeva di brezza di mare. All’interno c’era una lettera.
Caro figliolo,
So che non ho mai passato un Natale con te e con tua madre e avrei tanto voluto passarlo insieme a voi,perché in fondo siamo una famiglia. Io come dio del mare non ho pensato che la cosa più importante non è il mare o il fatto di essere un dio, ma siete tu e tua madre. Quindi mi infischio di quello che dice Zeus e per una sola volta voglio passare il natale con voi. Scendi dalla collina mezzosangue ora. Fidati di me.
 
 
Scesi la collina e trovai parcheggiata la macchina di mamma. Mi avvicinai alla macchina ma all’interno non c’era nessuno anzi c’era qualcuno ma non la mia famiglia:c’era Luke.
-Ciao Percy. Ah,buon Natale- mi disse con tono sprezzante.
-Tu! Dovevo immaginarmelo. Non devi finire di finire il puzzle di Crono?Poverino ora rimane tutto solo e come farà senza il suo tirapiedi!-Avevo esagerato come al solito. La macchina svanì e Luke sfoderò Vipera. –Questo sarà un Natale fantastico e finalmente tu andrai al Tartaro!-
-Forse si,ma dopo di te- dissi e feci scattare Vortice. Cominciammo a combattere. Luke era molto bravo,ma io ero allenato molto ed ero molto veloce. Lo ferii ad un braccio e ansimò per un attimo,ma ritornò subito all’attaccò. Mi ferii alla guancia:mi bruciava e il sangue scendeva dolcemente sulla faccia. Dalla collina scesero Carisse,il signor D,Chirone,Thalia e altri del campo. Eravamo in tanti contro uno. Luke andò via gridando-La prossima volta non ti andrà bene!- Io guardai i miei amici e svenni di colpo a terra.
Mi ritrovai sdraiato su un lettino dell’infermeria: Annabeth mi medicava la ferita.
-Ciao! Come ti senti?-mi chiese.
-Meglio. Non si arrendono mai quelli li,nemmeno a natale!-
-Percy,finché saremo con te ti proteggeremo sempre e tu puoi contare su di noi.- mi disse Grover spuntando da un angolino. Spuntarono Thalia e altri. Poi si avvicinò anche Clarisse- Se muori tu poi a chi faccio il culo a strisce?- O Zeus! Ma è proprio vero che a Natale sono tutti più buoni(tranne Crono e i suoi scagnozzi)ma Clarisse è troppo! Risi e ridemmo tutti quanti. Avevo passato delle vacanze di natale fantastiche al campo e temo di non dimenticarle mai più!
 
Note dell'autrice:
Buon Natale a tutti!!!!!!!! Spero che la fic vi sia piaciuta. Grazie per aver letto!!!!
Baci,rihanna_21
PERCY:voglio i diritti d'autore!
rihanna_21:   -.-"
   
 
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