18/12/2011
4 recensioniSolitarie Riflessioni
La candela emanava la sua flebile luce per tutta la stanza, rendendo le ombre indistinte e tremolanti. Videl si alzò, per spegnere con un soffio delicato anche l’ultima fonte di luce. Gohan dormiva placidamente sul grande letto della ragazza, avvolto nelle lenzuola pregiate.
Il suo viso era così rilassato, Videl se ne scopriva più innamorata ogni volta che lo fissava. I giorni seguenti la sconfitta di Majin-bu erano stati frenetici, tra saluti, ricongiungimenti e tentativi di ritorno alla normalità, e i due non avevano ancora potuto trascorrere del tempo in solitudine. Ora però, chiusi nella grande camera di Videl, si erano lasciati alle spalle tutti i problemi, i festeggiamenti e le gioie degli ultimi giorni. Ora erano soli.
Avvicinatasi al letto la ragazza si stese vicino a Gohan, ancora perso nell’infinito mondo dei sogni. Sfiorava lentamente il viso del giovane con la sua mano, accarezzandone il volto perfetto. Mai Videl si sarebbe immaginata di amare un’altra persona in maniera così totalitaria, una persona che non fosse sé stessa.
E si ricordava esattamente il momento in cui quell’amore era esploso, violento ed inaspettato.
Videl era infine caduta a terra, svenuta e malconcia, colpita per l’ennesima volta dal suo avversario, Spopovich. Sentiva chiaramente il sapore del sangue caldo che le inondava la bocca, e le ossa frantumate in più punti.
La sua mente era ad un passo dall’oblio dello svenimento, quando due braccia l’avevano dolcemente sollevata da terra, e l’angelica voce di Gohan aveva raggiunto il suo cuore, prima delle sue orecchie. Sconfitta si era lasciata andare sul petto del ragazzo, cullata dal battito concitato del suo cuore. E da allora sino al momento del risveglio vi era stato solo un dolore lancinante, che sembrava eterno.
Quando Videl aveva finalmente riaperto gli occhi sul mondo aveva cominciato a farfugliare confusamente un solo nome, Gohan. Rivoleva il suo angelo, che l’aveva salvata quando stava per scivolare rovinosamente nelle tenebre. Lui era poi arrivato nella piccola stanza dove alla ragazza erano state prestate le prime cure, e l’aveva salvata di nuovo, ridonandole forza e vigore grazie ad una portentosa medicina. E le aveva detto che l’avrebbe vendicata.
In quel momento il cuore della ragazza era già suo.
“Sei sveglio Gohan?”
Il ragazzo aveva finalmente aperto gli occhi, e la prima cosa che vide furono i grandi occhi blu della sua ragazza, raggianti e splendidi. Lentamente si mise a sedere.
“Sì, avevo proprio bisogno di un po’ di riposo. Questi giorni sono stati terribili.”
Con un gesto che Videl amava alla follia, e che il giovane aveva ereditato dal padre, Gohan si scompigliò i capelli con la mano destra, arruffandoli. Non resistendo, la ragazza si avvicinò e gli regalò un bacio dolcissimo. Il ragazzo strabuzzò gli occhi sorpreso.
“Sono felice Gohan, finalmente.”
Sorridendole dolcemente il ragazzo carezzò il viso bianco come il latte della sua ragazza, realizzando in quel momento quanto gli avesse sconvolto l’esistenza.
“Lo sono anch’io, Videl.”
La sua vita ora aveva un nuovo centro, e questo si chiamava Videl.
note d'Autore:
Mi scuso per il ritardo nell'aggiornare la mia FanFiction "Tra Tempeste e Farfalle", ma la stesura del capitolo conclusivo si sta rivelando più difficile del previsto. Sono comunque certa di riuscire a pubblicare l'aggiornamento prima di Natale. Per quanto riguarda questa piccola Flash, è dedicata alla mia coppia preferita (dopo Bulma e Vegeta) del nostro amato manga. Spero questo piccolo scorcio sia di vostro gradimento.
Colgo l'occasione per fare a tutti i miei migliori auguri di un sereno Natale ^^
Filira.