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Autore: Peddy    04/08/2006    1 recensioni
Commentare questa opera è difficile. Se invece scrivessi la trama non avrebbe senso, ma scrivo solo una frase che Benji userà alla fine della fic. - Dicono di non amare un angelo, perchè lui può volare e tu no. Io non ho ascoltato, questo consiglio...tu sei il mio angelo e per colpa mia tu sei volata via. Io ho bisogno di te, quindi ti prego, torna da me, perchè sei troppo importante e io ti amo troppo!- Per saperne di più leggetela. Vorrei dire un'altra cosa, questo capitolo non è stato scritto da me, ma da una mia carissima amica, che dopo aver letto il mio primo capitolo (quello che sarà pubblicato come secondo mi ha consigliato di aggiungere questo pezzo...spero che ciò non crei problemi, se ne creà informatemi e provvederò a cancellare.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Genzo Wakabayashi/Benji, Hikaru Matsuyama/Philip Callaghan, Jun Misugi/Julian Ross, Karl Heinz Schneider, Sanae Nakazawa/Patty Gatsby, Tsubasa Ozora/Holly, Yayoi Aoba/Amy, Yoshiko Fujisawa/Jenny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi qui, tornata a scrivere per voi…ecco il seguito di…

Eccomi qui, tornata a scrivere per voi…ecco il seguito di…

 

Something abut us

Capitolo 2:

Ti amo

 

I giorni erano passi tranquilli, uno dopo l’altro.

Uno uguale all’altro.

La mattina a scuola, poi allenamenti, poi a casa, poi altri allenamenti, non obbligatori, e infine a casa e poi il giorno successivo, sempre le stesse cose.

Benji aveva mantenuto la sua promessa, e non aveva detto nulla a Hilary, ma aveva notato che alcune volte Karl si soffermava su di lei…e forse non gli dava tutti i torti.

Era veramente bella. Aveva sempre un’aria concentrata sugli allenamenti nei suoi occhi si riusciva a vedere il fuoco della passione per quello sport, I capelli lunghi fino alle spalle lisci e castani come I suoi occhi mossi da quel venticello la facevano sembrare ancora più bella, e la sua magnifica divisa scolastica le stava d’incanto…

 

- Benji! Benji! Allora Price, cosa stai facendo?! Ti vuoi concentrare sul gioco o no?!- Era la voce severa dell’allenatore che lo aveva richiamato dopo aver visto che si era completamente incantato a guardare Hilary che non lo aveva nemmeno guardato per seguire l’azione del Kaiser che ora era solo davanti al portiere, Karl scagliò uno dei suoi più potenti tiri, ma la palla si diresse fuori dallo specchio della porta, una bella azione sprecata…l’allenatore fermò il gioco e mise termine agli allenamenti…

 

Erano tutti dentro gli spogliatoi a cambiarsi…Benji era seduto sulla panca, mentre si stava allacciando la scarpa. Karl che si era già cambiato guardava fuori dalla piccola finestra Hilary che stava risistemando i palloni al loro posto.

 

- Ci vediamo domani capitano!- salutarono gli altri giocatori della Grundwald, lui ricambiò il saluto e poi insieme a Benji si avviarono a casa. Karl non proferì parola fino al ponte dove si limitò a salutare il compagno e proseguire a casa ancora silenziosamente.

Arrivò a casa, sua madre era in cucina che stava preparando la cena, mentre sua sorella Maria la stava aiutando…

- Mamma, sono tornato!- disse, mentre saliva le scale per andare in camera, gettò la cartella nella sua stanza e s’infilo in bagno a farsi una bella doccia nonostante se ne fosse fatto una prima.

 

Apri lentamente l’acqua e le gocce iniziarono a scendere lungo il suo corpo, mentre nella sua mente ripercorrevano le immagini del primo giorno in cui la conobbe, fecero subito amicizia e lei aveva un’aria strana, triste come se avesse lasciato qualcosa d’oscuro nel suo passato.

 

Effettivamente non sapeva molto del suo passato a parte che aveva viveva in Giappone e che prima di trasferirsi definitivamente in Germania era stata in Inghilterra, in America e in Francia, dove aveva conosciuto grandi campioni, da LeBlanck a Diaz.

 

Finita la doccia, andò in camera dove si cambiò, poi rimase a guardare il soffitto e il resto della sua stanza, poso lo sguardo su una foto con Hilary e Benji le persone a cui teneva di più. S’immerse nei suoi pensieri fino a, quando sua madre non lo chiamò per dirgli che era pronta la cena.

 

Si stava facendo sera, mentre Benji non sapeva nemmeno lui dove stava andando, ma non aveva proprio voglia di stare in casa. Era quasi arrivato all’incrocio dove solitamente si divideva da Karl.

 

- Benji! Benji!- Una voce femminile lo stava chiamando ci penso bene e riuscì a identificare la voce di Hilary, si girò e la vide arrivargli di corsa incontro, quando lo raggiunse si fermò, sembrava aver fatto una lunga corsa ma non sembrava affatto affaticata…

- Hey Benji è da un po’ che ti chiamo ma non mi rispondevi…sei diventato sordo per caso?- Chiese lei, ci volle un momento prima che lui le rispondesse, era strano che qualcuno gli parlasse in Giapponese dopo tutto quel tempo…forse anche perché non aveva avuto molte occasioni di parlare da solo con lei e quindi era più strano del solito.

- Hey benji?!- Esclamò Hilary visto che lui non le rispondeva.

- Ah! Scusa Hilary! E’ un po’ strano ritornare a parlare con qualcuno in Giapponese faccia a faccia dopo così tanto tempo…- Rispose finalmente lui

- Ti capisco…anche per me è un po’ strano!- Disse sorridendo Ily. –Ma nello stesso tempo anche piacevole no?!- Aggiunse. Benji annuì.

- Ma come mai qui?- Chiese Hilary guardando l’amico incuriosita

- Ero solo uscito a fare una passeggiata, e tu invece?-

- Bhe faccio un po’ di corsa come al solito…- Hilary usò tanta naturalezza che lasciò Benji completamente spiazzato.

- E da quand’è che tu corri?- Chiese Ben

- Da sempre! Comunque mi manca poco, arrivo fino al parco e ho finito…!-

- Fai un bel po’ di strada…-

- Lo so…diciamo che non mi piace stare a casa a fare niente, senti, ho voglia di un gelato ti va di venire con me?-

- Hemm…ok…-

- bene, c’è una gelateria fantastica nel parco-

 

I due si avviarono verso il parco correndo, con grande stupore di Benji, Hilary non sembrava stanca o affaticata, come se avesse percorso tutta quella strada a piedi. Attraversarono il ponte e svoltarono a destra continuarono a percorrere la strada fino all’entrata del parco.

L’entrata era molto bella, un arco ti dava il benvenuto, internamente era un bellissimo parco verde percorso da una stradna fatta da grossi sassi che spicavano stupendamente sul prato all’inglese. La strada arrivava nella zona centrale dove spuntava un piccolo bar con poche persone, più in la, un bellissimo laghetto artificiale.

 

Benji e Hilary si accomodarono ad un piccolo tavolo per quattro e aspettarono la cameriera che prese le ordinazioni e le portò quasi subito, i due parlarono del più e del meno risero e scherzarono, commentarono molto i vari campioni che Benji aveva incontrato in quegli anni, parlarono del Giappone e dei suoi campioni e Benji capì di quanto quella ragazza ne sapesse di calcio…

- Ma senti Hilary, per quale motivo hai accettato di diventare la nostra manager? Potevi iscriverti in una squadra femminile…-

Hilary ci pensò su un momento, non voleva dire la vera motivazione

- Preferisco gestire e poi non sono moto brava a giocare, anzi faccio proprio pena…sai come si dice no?! Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare…-

 La serata fu piuttosto divertente, ma venne l’ora di tornare a casa e così fecero.

 

Ognuno quella sera tornò a casa con dei pensieri felici, per ognuno di loro fu come tornare a casa per anche solo poche ore.

 

Il giorno seguente sembrò tornato tutto uguale a prima, Benji e Karl tornarono a casa insieme e parlarono come il solito, ma Benji non disse nulla a Karl della serata passata con Ily, sapeva che Karl si sarebbe arrabbiato molto e preferì non dire nulla.

Poi il solito ponte, Karl precedeva di pochi passi l’amico.

Improvvisamente si girò di scatto sorprendendo il portiere…

- Sii onesto Benji…- Questa domanda stupì molto Benji che rimase quasi pietrificato dallo sguardo del Kaiser Karl.

- Tu sei innamorato di Hilary vero?-

 

Affermare che Benji fosse innamorato della manager era una parola grossa…e nemmeno a lui venne minimamente in mente quelle parole, lui innamorato di Hilary la  cosa era molto strano…moltissimo…

 

- No!- rispose Benji titubante.

- Non mentirmi, Benjiamin!- Karl usa dire il nome interamente dl portiere solo in occasioni importanti rare…

- Non ti sto mentendo…- Questa volta il portiere sembrava molto deciso di se…

- Allora ti piace…Non rispondere…lo so…riuscirai a non convincerti tu, ma non me…promettimi una cosa…sarà una sfida leale, e chiunque sceglierà non distruggerà la nostra amicizia…-

-Ok, lo prometto!- disse il portiere, prima che i due si separassero e ognuno si dirigesse verso casa sua.

 

A casa Benji ebbe una lunga conversazione con il suo grande amico Holly.

Parlarono del più e del meno, i due avevano tanta voglia di vedersi per le loro grandi sfide, o per giocare nuovamente insieme, ma ora, entrambi erano occupati con le proprie scuole ed era impossibile vedersi, si salutarono e Benji poté andare a dormire tranquillamente, anche se non c’era molto da stare tranquilli, il pensiero che Karl gli aveva messo in testa non lo lasciava dormire, stava nel letto a guardare il soffitto della sua camera, come quella volta, tanto tempo fa prima del confronto con Holly.

 

Passarono tranquillamente i giorni e le settimane anche se affermare che passarono tranquillamente era un po’ ecessivo, poi l’imprevedibile: Hilary finì in infermeria, si era sentita male ed era svenuta, causa la febbre alta e la fatica della corsa che fece prima degli allenamenti serali come al solito…per puro caso il dottore si era fermato per finire del lavoro e mentre stava andando via sentì la voce di uno dei giocatori chiamarlo, era Benji che la teneva tra le braccia, mentre Karl le bagnava la fronte, la portarono in infermeria e l dottore le somministrò un antibiotico per farle abbassare la febbre.

 

Karl e Benji le stettero vicini fino a, quando non si svegliò, Karl andò a chiamare il dottore lasciando i due da soli…la prima persona che hilary vide fu Benji. Gli sorrise a lo rassicurò…

 

- Ciao…-

- Ben risvegliata!-

- Da quanto sono qui?-

- Da quasi due ore-

- Sei rimasto qui tutto il tempo?-

- Bhe anche tu l’avresti fatto…-

- Sì, ma io sono la tua manager-

- E io un tuo amico…-

- Allora, grazie mille, amico mio…-

- Per così poco?!-

 

Ci fu un momento di silenzio, nessuno dei due sapeva cosa dire o fare…fu Benji ad interromperlo.

 

- Senti, io…cioè…tu…- Nel stesso momento in cui pronunciava quelle parole, Benji si era portato molto vicino a lei…

 

- Io…- sospirò lei mentre chiudeva gli occhi, ognuno dei due si trovava ad un soffio dall’altro, il bacio era quasi assicurato, quasi, perché sentirono la porta aprirsi lentamente, lei si girò di colpo e Benji tornò seduto nel giro di un millesimo di secondo.

Fu Karl ad entrare per primo, ma i suoi occhi poterono vedere quello che stava per accadere, ma non disse nulla, rimase silenzioso tutto il tempo dal momento in cui entrò al momento in cui arrivò a casa.

 

Il giorno dopo non si presentò agli allenamenti e nemmeno a quelli successivi, così come per altri tre giorni, non si vide nemmeno a scuola, poi il mister diede la notizia.

 

- Ragazzi, Schneider si è preso una pausa. Per un po’ di tempo non si presenterà agli allenamenti…- rimasero tutti sorpresi, ma il più colpito fu Benji. Hilary lo sapeva già.

Mentre l’allenatore stava parlando, Benji era immerso nei suoi pensieri e non stava nemmeno ascoltando le parole dell’allenatore, ma questo non lo notò, ma Ily sì! Si avvicinò all’amico e iniziò a fargli domande sottovoce…

 

- Tu ne sai qualcosa?- Gli chiese

- E perché dovrei?!-

- Ok…diciamo così: Tu ne sai qualcosa! Cosa?-

- Io…scusa ma non ne posso parlare qui…!-

- Bene allora!- Ily prese un paio di fascicoli e andò nell’altra stanza da sola con lui. Appoggiò violentemente le carte sul tavolo e si sedette.

- Parla….-

Benji fece un profondo respiro…

- Giorni fa, Karl mi confessò che era innamorato di una ragazza, poi anche io, dopo aver passato una bella serata con lei, capì che anche a me piace, ci promettemmo una sfida leale e che chiunque lei scelga non avrebbe rovinato la nostra amicizia. Un giorno io e la ragazza ci stavamo per baciare e lui credo che ci ha visto, perché è da allora che non lo vedo, ho provato a chiamarlo, ma lui non mi risponde, credevo fosse andato via, ma a quanto pare lui c’è…-

- Esatto….Capisco tutto, ma non posso credere che una persona possa lasciare il calcio per una sciocchezza del genere-

- Hai capito di chi si tratta?-

- Bhe, veramente no…-

- Sei tu…-

- Come? Io?-

- Si sei tu…avevo promesso che non lo avrei mai detto ma…-

Benji non riuscì a finire la frase, che Ily si era già alzata, facendo cadere la sedia ed era corsa fuori…

 

- Hilary, dove stai andando?- urlò il mister, quando vide la ragazza correre  via, veloce come un fulmine l’unica cosa che senti da parte di Ily fu:

-Mi scusi mister-

Anche Benji scappò via, per seguirla…Hilary era molto veloce, non riusciva a stare dietro…girarono tutta la città, fino ad arrivare al punto di partenza…ripercorsero la strada solita ma alla fine Ily lo trovò, era seduto sul letto del fiume sotto il ponte…scese solo Ily, Benji preferì stare in disparte…

 

- Karl…-

- Ily!- Esclamò lui alzandosi e girandosi…

- Sei uno stupido! Non puoi lasciare il calcio per una tale sciocchezza!-

Karl non capiva.

- Cosa?- Chiese lui.

- Benji mi ha detto tutto…non prendertela con lui, però…l’ho obbligato io a parlare...-

 

Karl rimase in silenzio, ma poi decise di dirle quello che provava.

 

- Hilary, io ti amo-

 

Ily si sedette accanto a dove stava lui prima e guardò il cielo stellato.

 

- Karl…sinceramente, non ti posso capire, lasciare il calcio per amore, per me poi…questa cosa mi fa infuriare! Inoltre sono confusa, non so che fare...chi scegliere, ho bisogno di tempo per capirlo, quindi ti prego, tu torna a giocare e torniamo tutti amici come prima, quando avrò capito vi comunicherò tutto…ora ti prego, vai a casa e doma mattina vai dal mister digli che vuoi ricominciare a giocare…-

 

Karl rimase un po’ a guardarla e poi finalmente fece come richiesto e se ne andò a casa, Ily non si mosse da lì.

 

- Hey, credevo che eri caduta nel fiume…- Disse Benji scendendo e andando vicino a lei, ma non ricevette risposta…vide chiaramente una lacrima bagnarle il volto.

L’abbracciò.

- Hey!-

Ily scoppiò in un pianto senza limiti…

- Principessa fessa…- Benji sapeva che suo fratello la chiamava così fin da quando era bambina…lei fece un lieve sorriso…

- Dai! Ti ho già fatto sorridere, su smettila di piangere…- la stretta di lei si fece più forte…

- Su guardami e smettila di piangere…-lei esegui gl’ordini…

- Sei stupenda anche quando piangi…-

- Grazie…- un altro sorriso sulle sue labbra…

 

Lui si avvicinò lentamente al suo volto e come quella volta ognuno sentiva il respiro dell’altro questa volta, però le loro labbra si erano toccate. Questa volta si erano baciati. Ily smise di piangere…era una cosa meravigliosa…l’attimo durò molto a lungo e poi lui si abbassò per farla salire in spalle…

 

- Su che ti porto a casa…- lei salì e andarono a casa.

 

La prima cosa che fece fu telefonare a Mary…

 

- Pronto- Rispose l’amica dall’altra parte della cornetta.

- Benji mi ha baciata…-

 

Continua

 

Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto…Vi lascio ancora qualche anticipazione:

 

[…]

- Con chi andrai al ballo? Chi sarà il fortunato? Benji o Karl-

- Io andrò con…-

[…]

- Ho preso la mia decisione…-

 

Questo e altro nel prossimo capitolo intitolato:

Il ballo e la decisione

  
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